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PROFESSIONALITÀ DOCENTE E COMPETENZE RELAZIONALI

La dimensione della cura

Vediamo come anche la dimensione progettuale e didattica che abbiamo visto necessitano di unosguardo che va oltre il tecnicismo e tiene conto di aspetti comunicativi-relazionali e in modo piùgenerale della cura.

Le aree di competenza del profilo professionale dell’insegnante: 57

Obiettivi:

  • Interpretare il concetto di CURA come dispositivo pedagogico per conoscere sé stessi e glialtri (quindi capire in questo contesto cosa significa prendersi cura/avere cura).
  • Identificare nel prendersi cura di sé e degli altri un processo formativo e trasformativodell’essere umano.
  • Riconoscere la valenza positiva della cura nella costruzione delle relazioni educative escolastiche.

Contenuti nel saggio di Vanna Boffo L’insegnante come educatore: la dimensione della cura, in S.Ulivieri (a cura di), Insegnare nella scuola secondaria, ETS, Pisa 2012, (pp. 115-138).

Si può

Parlare di cura da diverse prospettive e in diverse modalità = brainstorming fatto in classe virtuale su cosa sia la Cura:

  • Aiutare e condividere insieme/avere cura di qualcun'altro dal punto di vista fisico e psichico/assicurarsi che la persona stia bene, e se non è così fare di tutto affinché stia bene
  • Ascoltare e comprendere l'altro senza imporsi né giudicare/dare spazio all'altro/avere attenzione riguardo qualcuno o qualcosa
  • Aiutare, proteggere, supportare, comprendere l'altro/capire ciò di cui ha bisogno l'altro (o di cui si ha bisogno noi stessi)
  • Iniziare un percorso di crescita e apprendimento e seguirlo passo dopo passo con la premura di portarlo a compimento con un esito positivo

Il nesso tra cura - educazione - formazione

Il concetto di cura di sé risale al pensiero filosofico-pedagogico elaborato da Socrate e ripreso poi da Platone, Seneca, Epicuro e in generale dal pensiero filosofico greco e latino.

Nel corso dei secoli il concetto perse centralità e spessore nella pedagogia mentre restò nella teorizzazione della filosofia. Venne ripreso solo negli anni '80 del Novecento dagli studi di Foucault dedicati all'agenesi e allo sviluppo della nozione di soggetto dalla cultura greca alla contemporaneità. Un altro autore che si è dedicato allo studio della cura di sé è Pierre Hadot, secondo il quale tale pratica: "È un progresso che ci fa essere più pienamente, che ci rende migliori [...]. È una conversione che sconvolge la vita interna, che cambia l'essere di colui che lo compie. Lo fa passare dallo stato di una vita inautentica, oscurata dall'incoscienza [...], allo stato di una vita autentica, dove l'uomo raggiunge la coscienza di sé, la visione esatta del mondo, la pace e la libertà interiori." La Cura è un processo che ci fa passare dall'incoscienza alla coscienza di sé.dall'inautenticità all'autenticità, raggiungere la conoscenza di sé e del mondo, di valori come pace e libertà che deve essere prima di tutto interiore. Il concetto di Cura nel pensiero di Heidegger Mentre stava attraversando un fiume, la Cura, avendo scorto del fango cretoso pensosa ne raccolse un po' e iniziò a dargli forma. Mentre è intenta a stabilire che cosa abbia fatto, interviene Giove. La Cura lo prega di infondere lo spirito affinché essa aveva fatto. Giove acconsente volentieri. Ma quando la Cura pretese di imporre il suo nome a ciò che aveva fatto, Giove glielo proibì e volle che fosse imposto il proprio. Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome, intervenne anche la Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio nome, perché aveva dato adesso una parte del proprio corpo. I disputanti elessero Saturno a giudice. Il quale comunicò ai contendenti laseguente giusta decisione: “Tu Giove, che hai dato lo spirito, al momento dellamorte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu la Curache per prima diede forma a questo essere, finché esso vive lo possiede la Cura. Per quantoconcerne la controversia sul nome, si chiamami homo perché è fatto di humus (Heidegger, 2011, p.247).Quindi Heidegger riprende questo mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; 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è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; 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è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’essereumano; è la cura che deve accompagnare e sostenere la vita dell’essere umano durante il suopercorso.Heidegger riprende questo antico mito per dire che la cura è ciò che ha dato forma all’essereumano, e il conferirgli una forma è ciò che noi docenti riproduciamo attraverso l’attodell’educazione e della formazione: per cui se non applichiamo la cura nella nostra arte di educareche è un prezioso lavoro, dimentichiamo la parte essenziale che deve prendersi cura dell’esssostenere che la Cura è ciò che dà forma all'essere umano. Essa rappresenta il determinante senza il quale non si può parlare dell'esistenza umana. L'uomo è la propria forma, anzi è la "Cura della propria forma". Dunque, per lo studioso tra il dare forma (formare) e la Cura esiste un intrinseco/inseparabile legame. Educare-Educazione Facciamo una riflessione sul termine prima di tornare al concetto di formare e di formazione. Doppia radice: 1. ex-ducere: il tirar fuori (che crea mancanza), il condurre oltre, che un soggetto esercita nei confronti dell'altro (quindi l'atto educativo non come qualcosa da trasmettere ma piuttosto da parte del docente il tirar fuori i bisogni, potenzialità, paure, sentimenti ed emozioni); 2. a edere: il nutrire (che crea soddisfazione), l'allevare, il cibarsi di cui la persona ha bisogno per vivere. Non solo materiale ma anche culturale che dà soddisfazione. FrancoCambi sostiene che: Il concetto di educazione presenta un carattere polivalente; va interpretato come 'famiglia di concetti'. Con educazione si intendono attività e processi tra loro diversi, quali crescita e allevamento, socializzazione e apprendimento, inculturazione e formazione, sia umana sia professionale, tra loro simili per certi aspetti, ma irriducibili l'uno all'altro (cioè servono tutti, tutti sono indispensabili). "Lo stare vicino" è fondamentale per l'avere cura, ma non deve essere uno passivo e sterile e nemmeno asfissiante divenendo compressione della persona. Prima di aiutare l'altro è necessario il prendersi cura di sé: se prima non c'è coscienza e conoscenza di sé non è possibile pensare di avviare un processo di cura o di conoscenza dell'altro. Lo stesso Don Milani con la scritta I CARE voleva sottolineare il prendersi cura di sé stessi e degli.

Il concetto di educazione è molto ampio e prevede più azioni e dimensioni dell'educare. L'educazione è una dimensione umana che connota la vita individuale e sociale delle persone, quindi educazione verso l'individuo ma anche verso la società. Senza processi educativi non sarebbe possibile la riproducibilità degli stati umani ed è agendo su di essa che si sono attivate e si attivano nel corso del tempo le trasformazioni sociali. Ogni società, con i propri principi e valori, si educa ed educa: ciascun gruppo sociale ha proprie visioni relative all'educazione, dalla cultura antica greco-latina all'odierna cultura occidentale e sicuramente molto diverso è il concetto di educazione nella cultura orientale. L'elemento che accomuna tutte le società è che l'educazione è ovunque presente, pensare ad una società senza educazione equivale a pensare ad una.

società che non ha futuro e probabilmente nemmeno un presente o un passato). Il processo educativo ingloba quattro momenti/fasi (che hanno una progressione temporale): 1. La crescita biologica (prime fasi della vita - infanzia e così via dove la mente e il corpo subiscono cambiamenti); 2. L'inculturazione, fase in cui l'essere umano assimila dei comportamenti, credenze, pratiche di vita. L'inculturazione rende possibile integrazione ed appartenenza, poiché ci fa crescere in una determinata cultura e senza l'inculturazione l'essere umano non si sente di appartenere ad un gruppo e di essere integrato a quel gruppo. Se l'inculturazione viene portata agli estremi può essere "pericolosa" poiché rende l'essere umano talmente arroccato ad una determinata cultura da vedere tutte le altre pericolose/straniere, senza vedere il confine tra concetto di appartenenza e libertà; 3. L'apprendimento (assunzione di conoscenze, abilità, competenze attraverso l'istruzione formale e informale); 4. La socializzazione, fase in cui l'individuo impara a vivere in una società, a relazionarsi con gli altri, a rispettare le regole e i valori condivisi. Questi quattro momenti/fasi sono interconnessi e si influenzano reciprocamente nel processo educativo.

di saperi, tecniche, pratiche formalizzate; rimanda all'educazione formale della scuola). Mentre l'inculturazione avviene anche in famiglia e in contesti informali, l'apprendimento avviene a scuola in contesti di educazione formale;

La formazione che è la massima espressione dell'educazione, poiché con la formazione si ha massima maturazione culturale ed umana dell'individuo. La formazione è allo stesso tempo all'interno del processo educativo ed anche culmine del processo educativo.

Formare - Formazione

La formazione si situa come punto di arrivo dell'inculturazione e dell'apprendimento, e come superamento della loro nuda strumentalità (ovvero Cambi vede strumentali inculturazione ed apprendimento ma da soli non portano alla completezza dell'essere umano). Essa, in senso stretto, è la maturazione culturale e umana dell'individuo che si compie attraverso una sintesi organica (e funzionale) dei saperi,

delle persone coinvolte), ma è anche una dimensione che va oltre, che si estende alla società nel suo complesso. La cura implica attenzione, responsabilità, rispetto e impegno verso gli altri e verso l'ambiente in cui viviamo. L'Educazione è il processo attraverso il quale si trasmettono conoscenze, valori, abilità e competenze. È un processo continuo e dinamico che coinvolge sia l'individuo che la società. L'educazione mira a sviluppare le potenzialità dell'individuo, a formare la sua personalità e a prepararlo ad affrontare la vita in modo consapevole e responsabile. La Formazione è un processo più ampio e complesso, che va oltre l'acquisizione di conoscenze e competenze. La formazione implica un'assimilazione critica della cultura di un gruppo, di un popolo, di una società. È un processo che permette all'individuo di capire, comprendere, riflettere e ricercare nuovi valori che accomunino persone di culture diverse. La formazione rende l'individuo il protagonista attivo e responsabile, e lo aiuta a diventare autoregolato nel suo processo di crescita e sviluppo. Il processo di apprendimento fornito dalla scuola deve guardare oltre l'acquisizione di conoscenze, puntando alla formazione di cittadini capaci di affrontare relazioni lavorative e personali. Le competenze che gli studenti devono raggiungere possono essere utilizzate come indicatori per verificare se hanno raggiunto una formazione completa. In conclusione, la cura, l'educazione e la formazione sono dimensioni interconnesse e complementari. La cura è parte integrante dei processi educativi e formativi, mentre l'educazione e la formazione mirano a sviluppare le potenzialità dell'individuo e a formare cittadini consapevoli e responsabili.senza cura non si ha neanche crescita. La cura è fondamentale per lo sviluppo e il benessere di ogni individuo.
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Publisher
A.A. 2019-2020
98 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MARGRO171097 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale per l'insegnamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Dello Preite Francesca.