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Principi bioenergetici nella terapia analitica

Reich afferma che non esiste nevrosi senza una funzione sessuale disturbata. Si può andare oltre. Non esiste problema nevrotico che non si manifesti in ogni aspetto delle funzioni dell'individuo. Ciò deriva logicamente dal concetto gestaltico dell'organismo quale unità. Poiché esprime la nostra personalità o carattere in ogni azione e in ogni atteggiamento, diventa possibile determinare i tratti caratteriali da espressioni così diverse quali l'incedere di una persona, la sua grafia, ecc.

L'elemento più importante, comunque, è l'aspetto fisico, sia in riposo sia in movimento. Nessuna parola è chiara quanto il linguaggio del corpo, quando si impara a leggerlo. Cominciamo dalle gambe e dai piedi, poiché sono le fondamenta e il supporto della struttura dell'Io. È attraverso le gambe e i piedi che prendiamo contatto con la sola realtà.

Invariabile della nostra vita, la terra o il suolo. Diciamo che un individuo che ha "i piedi per terra" ha un buon senso di realtà; "essere con la testa tra le nuvole" denota una mancanza di contatto con la realtà.

La mancanza di contatto con i piedi e con il suolo è collegata a un altro sintomo comune: l'ansia di cadere. Questo sintomo si manifesta quando si sogna di cadere, nella paura delle grandi altezze e nella paura di innamorarsi. Tutte le forme dell'ansia di cadere traducono la paura di una perdita di controllo sull'Io.

Oltre alla funzione di supporto, di equilibrio e di radicamento, le gambe sono le strutture più importanti nella funzione di movimento del corpo. Quando la funzione di supporto è debole...

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possiamo anche aspettarci un disturbo della motilità. La giuntura del ginocchio dev’essererilassata e flessibile, la zona pelvica deve essere sciolta dal tronco e tutti i muscoli della gambadevono essere rilassati. Osserviamo che tre condizioni ostacolano questa motilità: ladebolezza, la solidità e la rigidità.

Gli individui che hanno i muscoli delle gambe sottosviluppati, le caviglie deboli e i piedi piatti,avranno grande difficoltà nell’eseguire questi movimenti. Innanzitutto risentono dellamancanza di controllo sui muscoli interessati e poi si stancano troppo facilmente.

L’accumulo di grasso attorno alle natiche e alle cosce deve essere interpretatobioenergeticamente come il risultato di un’energia

stagnante in questa regione dovuta amotilità inibita. Nella gamba rigida i muscoli sono così spastici e contratti che l’equilibrio èspesso danneggiato. La rigidità deve essere considerata una compensazione a sottostantisentimenti di debolezza.

Come si vede, ogni disturbo è interpretato in rapporto ai suoi effetti sulle funzioni di supporto edi movimento.

La relazione tra il bacino e le gambe e il tronco è molto importante per la funzione genitale. Ilbacino può ondeggiare liberamente oppure può essere irrigidito in una posizione spostata sia inavanti che all’indietro. In entrambi queste ultime due posizioni è evidente un’interruzione nellalinea naturale del corpo. Col bacino spostato in avanti e sollevato c’è tensione nei muscoliaddominali, ipertensione dell’addome retto e contrazione delle natiche; si ha l’impressione chel’individuo tenga chiusi gli sbocchi naturali della carica.

Un bacino immobile è associato a un decremento della potenza sessuale; il bacino ben tirato indietro è fissato in una posizione retratta che rappresenta una grave repressione sessuale.

La debolezza della spina dorsale deve riflettersi in un grave disturbo della personalità. L'individuo con la spina dorsale curva non può avere la forza dell'Io di una persona la cui spina dorsale è diritta. D'altro canto, la rigidità della spina dorsale, mentre aumenta la forza per sorreggersi, diminuisce la flessibilità. Inoltre, tali individui spesso provano dolore nella parte inferiore della schiena; si verifica tensione dei muscoli lombari.

Osserviamo se il petto è ampio, se è rigido o morbido e rilassato. Un torace rigonfio è invariabilmente concomitante con un Io gonfio. Un petto morbido, sebbene connesso a maggiori sensazioni, non è necessariamente un segno di buona salute; si trova in certi caratteri impulsivi.

struttura pregenitale. Quella che cerchiamo è una struttura rilassata in cui i movimenti respiratori mostrino l'unità della cassa toracica, del diaframma e dell'addome nell'ispirazione e nell'espirazione.

Le spalle retratte rappresentano la collera repressa, il trattenersi dell'impulso a colpire; le spalle rialzate sono connesse alla paura; le spalle quadrate esprimono principalmente un atteggiamento virile nell'assumersi le proprie responsabilità; le spalle ricurve comunicano il senso di un peso, di un fardello.

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I disturbi del cingolo scapolare influenzano la funzione respiratoria. Il portamento della testa è in rapporto diretto con la qualità e la forza dell'Io. La nostra ricerca indica che i due percorsi istintuali convergono in alto negli occhi così come, in basso, nei genitali. Possiamo determinare sia l'intensità dell'espressione sia la sua qualità. Ci sono occhi lucidi, altri che sono spenti, e molti che sono vuoti. Se i muscoli mascellari sono ipertrofici si produce un blocco nel flusso energetico verso gli occhi. La mascella è una struttura mobile che per i suoi movimenti assomiglia al bacino. La psicoanalisi tende principalmente a scoprire le difese dell'Io e i suoi meccanismi di compensazione. Lowen analizza un modello di comportamento per osservare le pulsioni dell'Io che lo motivano. Ma questa è la parte più facile di qualsiasi terapia. Più difficile e più importante è il tentativo.volto a rafforzare le funzioni naturali dell'Io per arrivare al punto in cui il paziente non ha più bisogno di difese. Allo scopo la psicoanalisi ha a disposizione solo due precedimenti tecnici: uno è il lavoro attraverso il transfert, l'altro è l'analisi del comportamento quotidiano del paziente. Mentre la terapia bioenergetica opera direttamente con quelle forze dell'organismo che possono infondere vigore e coraggio. Fondamentalmente ogni disturbo emozionale è una riduzione di motilità. La stessa parola "emozione" significa un movimento verso l'esterno, e "verso l'esterno" negli organismi superiori è sinonimo di scarica. Ogni disturbo emozionale implica un blocco nel flusso di energia verso gli organi di scarica, tra cui i genitali sono di primaria importanza. Più periferico è il blocco, meno grave è il disturbo; quando i blocchi si situano in zone più centrali,

essitendono ad essere più gravi. La forza e il coraggio dipendono dalla disponibilità di energia nelle zone di scarica.

Il senso di forza dipende dall'impeto della forza vitale, o energia. Il senso di forza è fondamentalmente forza dell'Io.

Una terapia che incoraggia il movimento espressivo accresce la motilità dell'organismo, ne migliora l'aggressività e crea un senso di forza a livello fisico e psichico.

Ogni cambiamento bioenergetico agisce simultaneamente a due livelli: a livello somatico si ha un aumento di motilità, coordinamento e controllo; a livello psichico c'è una riorganizzazione del pensiero e degli atteggiamenti.

Non è possibile nessun cambiamento permanente se non si ottiene questo duplice effetto. Una nuova funzione deve essere integrata nell'Io conscio prima che il paziente possa rivendicarla come propria.

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La diagnosi clinica viene fatta solo dopo uno studio approfondito della storia e dei problemi e della loro integrazione con l'aspetto strutturale. Ogni aspetto dell'individuo è visto come l'espressione di una personalità unitaria; solo quando tutte le sfaccettature della personalità sono note siamo in grado di descrivere il carattere specifico del paziente. L'analisi e la terapia procedono allora avendo come struttura di riferimento il carattere.

L'ANALISI DEL CARATTERE

Il carattere è l'espressione unitaria della funzione dell'individuo sia nel regno psichico che

nel corso delle sedute analitiche e nella sua vita quotidiana. Il carattere rappresenta il modo in cui l'individuo affronta la vita, sia internamente che esternamente. Una volta compreso il carattere, è possibile valutare immediatamente la natura e il significato delle resistenze che il paziente oppone. La cosa più importante da considerare nel carattere è il fatto che esso rappresenta un modello di comportamento o un orientamento abituale. È un modo di reagire definito, congelato e strutturato. In questo senso, ogni struttura caratteriale è considerata patologica. Esiste una relazione tra personalità e carattere, ma i termini non dovrebbero essere usati in modo intercambiabile. Si pone il problema della relazione tra l'Io e il carattere. L'Io è fondamentalmente una percezione soggettiva di sé stessi, mentre il carattere e la personalità sono valutazioni oggettive. La descrizione che il paziente offre del proprio Io è notevole per la sua attendibilità: il paziente descrive se stesso in modo accurato e sincero.

Pensa al suo Io nei termini del suo Io ideale che esprime una qualchecapacità intrinseca piuttosto che una funzione reale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
57 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Romano Rosa Grazia.