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Pedagogia generale - il metodo nella didattica per problemi Pag. 1
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Modalità di porsi nei confronti delle persone che vivono in una società

Si deve coniugare il sapere teorico al sapere pratico. La scuola di oggi privilegia un sapere teorico contro la società, contro il mondo del lavoro che richiede saperi pratici, inoltre la scuola da una particolare attenzione alle prestazioni individuali mentre l'attività esterna è fondata su rapporti con gli altri, sul lavoro di squadra. Un metodo che potrebbe essere usato in questo caso è il Cooperative Learning cioè l'apprendimento cooperativo. La scuola di oggi inoltre coltiva il pensiero simbolico, la vita esterna privilegia il pensiero pratico. I metodi di insegnamento quindi vanno scelti a seconda degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Il docente deve avere quindi diverse competenze che si raggiungono attraverso la teoria unificata del metodo di Dario Antiseni. La competenza è un processo che parte dalla teoria, ha un passaggio intermedio.

nella prassi ed arriva ad una prestazione pratica. C'è differenza tra la capacità e la competenza, in quanto la capacità è il potenziale mentre la competenza mette in gioco l'agire, il luogo pratico di dimostrazione di possesso, è l'esito di una elaborazione concettuale che si trasforma in una forma operativa. Le competenze che deve possedere il docente professionista sono: competenze disciplinari, competenze relazionali-comunicative, competenze organizzative, competenze metodologiche didattiche, competenze logiche e competenze psicologiche. Nel "il metodo nella didattica per problemi" viene posta una domanda: "chi insegna agli insegnanti ad insegnare?". Nella logica della politica scolastica attuale, che vede l'insegnamento come un'attività impiegatizia, tutti potremmo insegnare, come sosteneva G. Gentile "chi sa, sa anche insegnare". Ma in realtà il docente deve essere

Un buon allenatore nei processi di apprendimento. Deve essere un esperto di metodologia, del come e non del cosa insegnare, deve avere competenze didattiche, deve conoscere le discipline, deve avere competenze comunicative, competenze relazionali cioè deve saper entrare in empatia, deve avere quella finezza d'animo che gli permette di conoscere se stesso e l'altro, ciò non significa che debba essere uno psicologo; deve infatti conoscere i limiti del proprio mestiere. Il docente inoltre deve essere capace di interazione pedagogica, deve essere tattico cioè capace di rimodulare il suo percorso, essere flessibile e non strategico cioè deve saper preparare una lezione e esporla senza tener conto della situazione che può cambiare. Un buon docente è colui che si appropria del metodo. Il metodo della didattica per problemi, cioè quella in cui il docente insieme con i ragazzi elabora un problema, cerca ipotesi ed attua anche una

falsificazione delle ipotesi. Scoprire e falsificare infatti porta a progredire, ed il docente aiuta i ragazzi a ricercare e riflettere.

M. MONTESSORI: COME EDUCARE IL POTENZIALE UMANO

L'opera "Come educare il potenziale umano" è stata pubblicata tra il 1946/48; quest'opera è nata a seguito di alcune conferenze tenute in India proprio in quegli anni. In questo libro Maria Montessori si propone di aiutare gli educatori a capire le esigenze del bambino dopo i 6 anni.

I primi quattro capitoli trattano soprattutto di psicologia e descrivono la personalità in continuo cambiamento del bambino a cui l'educatore deve adeguarsi. In particolare, mentre il periodo precedente ai 6 anni è caratterizzato dall'ASSIMILAZIONE dell'ambiente, il periodo che va dai 6 anni ai 12 è caratterizzato dall'ACQUISIZIONE della cultura dovuta allo sviluppo della coscienza.

L'intelligenza è sempre più rivolta verso

l'esterno e il bambino comincia a chiedere il perché delle
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Publisher
A.A. 2005-2006
3 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale dell'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Binanti Luigino.