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Processo di comunicazione

Ognuna di questi elementi può portare a fallimenti. Nel corso del processo di codifica l'emittente deve tradurre i propri pensieri attraverso qualche tipo di linguaggio in qualcosa di obiettivo. I principali fallimenti dell'emittente sorgono nel momento in cui non tiene conto del proprio interlocutore e del contesto in cui avviene lo scambio comunicativo. È nel momento in cui l'emittente adatta la propria comunicazione all'interlocutore che la comunicazione diventa efficace.

Il ricevente è impegnato in un processo di decodifica che implica un'interpretazione attiva del messaggio.

In uno scambio comunicativo i messaggi vengono trasmessi attraverso un canale. Anche se la suddivisione non è netta possiamo dire che il canale visivo-gestuale veicola principalmente gli aspetti legati alla relazione che intercorre tra gli interlocutori, mentre il canale verbale veicola gli aspetti di contenuto dei messaggi. Tipi di

fallimenti sono: non adottare il tipo di linguaggio all'obiettivo della comunicazione. Nel MESSAGGIO le distorsioni sono identificabili nel momento in cui il messaggio è contraddittorio. È importante che l'emittente moduli il suo messaggio in base al CONTESTO in cui si trova. Il CONTESTO LINGUISTICO, fatto di segnali verbali e affiancato da tutti i segni che provengono dal linguaggio non verbale, costituisce quello che viene definito CONTESTO ESPLICITO che contribuisce a meglio determinare il significato da attribuire a ciò che viene veicolato attraverso il linguaggio verbale. IL CONTESTO TOTALE è formato da CONTESTO ESPLICITO e CONTESTO IMPLICITO. Il CONTESTO IMPLICITO consiste di tutto ciò che gli interlocutori sanno l'uno dell'altro, che non viene verbalizzato nell'atto comunicativo ma che influisce sulla comunicazione. Il FEEDBACK è l'informazione di ritorno che l'emittente riceve dal destinatario in merito alla propria comunicazione.

Consente al modello di acquistare una dimensione di circolarità: il ricevente diventa a sua volta emittente.

6.3 ASPETTI DI RELAZIONE NELLE DISTORSIONI COMUNICATIVE

L'importanza della relazione che intercorre tra gli interlocutori è stata centro di analisi e ricerche, mettendo in risalto che ogni comunicazione abbia un aspetto di CONTENUTO e di RELAZIONE. La relazione non fa parte del contenuto del messaggio. Un'altra fonte di possibili incomprensioni è l'errore di PUNTEGGIATURA costituito dalle diverse attribuzioni fatte dai 2 interlocutori relativamente al proprio e altrui comportamento. Anche le cause di risoluzione generano e alimentano incomprensioni.

6.4 CONOSCENZE PASSATE E LINGUAGGIO FIGURATO

Uno scambio comunicativo è efficace quando gli interlocutori condividono la stessa struttura semantica.

DIMENSIONE PRAGMATICA: capacità che permette di rispondere in modo appropriato e di mettere in atto comportamenti adeguati al contesto. Distorsioni possono emergere.

anche nel LINGUAGGIO FIGURATO costituito da diversi tipi di espressioni come iproverbi. E x comprenderlo bisogna conoscere regole semantiche più in generale. La comunicazione è efficace quando è centrata sull’altro, ci preme rammentare l’importanza della METACOMUNICAZIONE cioè un’azione di riflessione sul linguaggio utilizzato è costituita da atti comunicativi che hanno come oggetto altri atti comunic, x es quando a seguito di un determ commento l’emittente si rende conto che il destinatario non ha interpretato in tal senso il messaggio e chiarisce attraverso un’altra comunic il contenuto del precedente enunciato. 6.5 COMUNICAZIONE PARADOSSALE 3 tipi di paradossi: - PARADOSSI LOGICO-MATEMATICI - DEFINIZIONI PARADOSSALI - PARADOSSI PRAGMATICI Questi corrispondono a 3 principali settori della teoria della comunicaz umana e cioè alla sintassi logica, alla semantica e alla pragmatica. I paradossi della prima tipologia si rifanno

alla classe di tutte le classi che non sono membri di sé stessi. La seconda tipologia può essere rappresentata con una tipica antinomia semantica. La terza tipologia riguarda i paradossi pragmatici, ovvero quei paradossi che derivano dalle ingiunzioni.

6.6 COMUNICAZIONE PARADOSSALE E COMUNICAZIONE PATOLOGICA

La comunicazione paradossale può assumere un ruolo centrale nella manifestazione di patologie psichiatriche come la schizofrenia. Alla base di questa malattia vi è la TEORIA DEL DOPPIO LEGAME che consente di spiegare come incerte situazioni comunicazionali ciò che viene espresso verbalmente può essere smentito a livello non verbale.

6.7 DISTORSIONI COMUNICATIVE NEI MEDIA E ATTRAVERSO I MEDIA

Talvolta la scelta della notizia e la sua confezione possono essere non completamente coerenti con la linea editoriale dellatestata, condotta, questa, dettata per lo più per evitare ciò che nel gergo giornalistico è detto BUCO, cioè il fatto di

Ritenere irrilevante una notizia che viene segnalata soltanto da una testata che in tal modo fa lo SCOOP. Tale fenomeno prende il nome di DISTORSIONE INVOLONTARIA e deriva dal fatto che le redazioni giornalistiche devono estrapolare i fatti dal loro contesto originario per collocarli nel contesto più appropriato. La distorsione si verifica perché la notizia subisce delle modificazioni a causa delle alterazioni prodotte dal modo in cui le informazioni sono state raccolte. Distorsioni nella comunicazione possono trovare origini anche nell'utilizzo di particolari modalità comunicative. Questo aspetto può essere analizzato mediante gli effetti prodotti dalla MIMETIZZAZIONE, in una comunità virtuale soprattutto.

7. GRUPPI E COMUNICAZIONE NEI GRUPPI

7.1 ORGANIZZAZIONI, GRUPPI E TEAM

Le ORGANIZZAZIONI sono aggregati di individui definiti per il raggiungimento di determinati obiettivi. Tutte le organizzazioni comunicano ciò che fanno o che intendono fare indicando in astratto gli obiettivi ufficiali.

definita MISSION. Gli obiettivi sono definiti in termini specifici e costituiscono le linee strategiche che dovrebbero permettere di realizzare gli obiettivi ufficiali o di concretizzare la mission. Per la loro esistenza devono far leva su sist di relazioni strutturate all'interno delle quali gli individui occupano delle posiz specifiche. I flussi comunicazionali servono a determinare la responsabilità assegnate ai partecipanti e definire i ruoli attraverso i quali i partecipanti possono coordinare lo sforzo di altri partecipanti x trasformare i vari input in prodotti.

All'interno delle organizzazioni si possono formare entità sociali più piccole dette GRUPPI. Nascono x perseguire obiettivi limitati e che presentano una struttura di relazioni interpersonali non ben definita. I GRUPPI ISTITUZIONALI nascono x esigenze e scopi delle organizzazioni più ampie. I TEAM sono squadre in cui i ruoli sono decisi e le competenze coordinate secondo modalità fortemente cooperative.

Vari tipi di team:
  • TEAM PER PROBLEM-SOLVING
  • TEAM AD HOC
  • TEAM VIRTUALI
  • TEAM CREATIVI

7.2 STRUTTURA E FUNZIONE DEI GRUPPI

La dimensione e la struttura sono gli aspetti essenziali per la definizione dei gruppi. L'ampiezza dei gruppi da una parte favorisce nei partecipanti di provare sentimenti di anonimato e dall'altra impone la manifestazione degli effetti positivi della differenza di abilità e delle competenze. Può produrre degli effetti sulla comunicazione.

Per la struttura dei gruppi si possono individuare due aspetti centrali:

  • IL RUOLO
  • LO STATUS

I ruoli sono definiti dalla collocazione che i singoli membri occupano all'interno dei gruppi e possono essere formali o informali. I gruppi all'interno delle organizzazioni sono per lo più strutturati attorno a ruoli formali. I differenti ruoli sociali all'interno dei gruppi corrispondono generalmente a differenti livelli di status.

Lo STATUS esprime sia il grado con cui il contributo di un individuo al raggiungimento

Il successo del gruppo è decisivo o almeno rilevante, sia per quanto riguarda il potere o il controllo che un certo individuo ha sui risultati del gruppo, sia per quanto riguarda la sua capacità di influenzare le opinioni degli altri membri. Una forma particolare di ruolo e status è assunta dal leader. Ci sono due tipi di leader: quelli orientati al compito (interessati alle prestazioni del gruppo) e quelli orientati alle persone (interessati ai bisogni e alle emozioni). Le informazioni nei gruppi si trasmettono mediante canali più o meno strutturati. Alcune delle strutture comunicazionali più comuni sono: - La struttura comunicazionale a croce - La struttura a Y - La struttura lineare - La struttura pentagonale Naturalmente, nei gruppi operanti all'interno delle organizzazioni, le relazioni possono assumere una forma gerarchica. Queste diverse strutture permettono di determinare l'organizzazione e il funzionamento dei gruppi. Le reti permettono una rapida ed efficiente trasmissione delle informazioni e degli ordini. La comunicazione è un elemento fondamentale per il successo di un gruppo e per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

INFLUENZA SOCIALE NEI GRUPPI

La dinamica comunicazionale all'interno dei gruppi ha tra gli effetti più rilevanti quello di influenzare le opinioni dei partecipanti all'attività di gruppo. Mediante:

  • L'INFLUENZA MAGGIORITARIA
  • L'INFLUENZA MINORITARIA

COMUNICAZIONE E COESIONE DI GRUPPO

La COESIONE DI GRUPPO si riferisce alla forza con cui gli individui stanno in relazione tra loro in un gruppo, ovvero, l'insieme delle attrazioni interpersonali che si manifestano e si sviluppano tra i membri del gruppo e tra questi ultimi e il gruppo medesimo. La coesione aumenta quanto più i membri del gruppo acquistano consapevolezza che gli obiettivi individuali e quelli comuni possono essere raggiunti solo grazie all'azione di gruppo. La coesione si può dimostrare con forza diversa a seconda della modalità prevalente di comunicazione e dal tipo di gruppo. I gruppi virtuali hanno maggior difficoltà a stabilire relazioni sociali che sono del

tutto evidenti nei gruppi che si sono costituiti grazie alla interazione in presenza dei loro membri. La causa può essere attribuita al fatto che l'utilizzo del mezzo riduce la conversazione. Tale condizione della comunicazione è definita dal fenomeno INERZIA SOCIALE per cui individui sviluppano un minor impegno per raggiungere un obiettivo quando svolgono un'attività in gruppo rispetto a quando lavorano da soli. Quindi questo fenomeno può contribuire alla riduzione della coesione. 7.6 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ED EFFICIENZA DEI GRUPPI All'interno dei gruppi la comunicazione può svilupparsi attraverso i naturali canali basati sul confronto faccia a faccia o attraverso le differenti tecnologie per la comunicazione e tra queste modalità un compito importante è occupato dalla COMUNICAZIONE MEDIATA DEL COMPUTER. La comunicazione mediata da computer e quella sviluppata nella modalità faccia a faccia sembrano avere differenti gradi di

efficienza.7.7 COESIONE, DECISIONI E CONTROVERSIE COSTRUTTIVE

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Romano Rosa Grazia.