vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La scala Stamford-Binet
La scala Stamford-Binet è una versione modificata della scala originale di Binet, introdotta da Terman, e consiste nella standardizzazione della scala mentale di Binet rispetto alla popolazione a cui è applicata (che varia nel tempo e tra regione e regione).
La standardizzazione fornisce i punteggi medi - le cosiddette norme di riferimento - in base ai quali confrontare le prestazioni di un individuo e verificare di quanto variano (in più o in meno) rispetto ai valori medi della popolazione.
Si hanno così due forme di variabilità:
- variabilità intraindividuale: si possono osservare le prestazioni del medesimo individuo in diversi test che misurano varie abilità mentali. Si ottiene così un profilo psicologico del soggetto.
- variabilità interindividuale: si possono osservare le prestazioni di diversi individui nel medesimo test. Si ottiene così un ordine per ranghi, o graduatoria, del gruppo.
In tutti i casi, per...
Per ottenere le norme, è indispensabile applicare inizialmente il test a un campione di standardizzazione, che dovrebbe essere rappresentativo della popolazione di riferimento.
I requisiti fondamentali dei test di intelligenza (o reattivo mentale) sono uno strumento di misura per valutare obiettivamente uno o più attributi psicologici dei soggetti, come l'intelligenza, gli interessi e le inclinazioni, l'ansia o altri tratti della personalità.
Le proprietà metrologiche dei test sono i requisiti di base che un test deve possedere per essere accettato in ambito psicologico.
Tali requisiti, detti proprietà metrologiche, sono:
- Elevata attendibilità: un test è tanto più attendibile quanto più le misure con esso ottenute sono accurate, cioè esenti da errori.
In caso di attendibilità:
- Applicando due volte il medesimo test agli stessi soggetti entro un certo periodo di tempo (metodo test-retest) si dovrebbero ottenere
gli stessi risultati (stabilità dei punteggi);- applicando due forme simili del medesimo test (metodo delle forme parallele) si dovrebbero ottenere forme simili di punteggio (equivalenza dei risultati).
2) elevata validità: avere l'effettiva capacità di misurare l'attributo (o gli attributi) che ci si propone di rilevare.
Dalla validità del test dipende il suo valore di diagnosi e di prognosi.
La validità si esplica a vari livelli:
- validità concorrente: in caso di contemporaneità fra l'applicazione del test e la capacità dei soggetti
- validità predittiva: nel caso in cui il test prevede la futura abilità dei soggetti.
- validità di contenuto per i reattivi di profitto: verificare se i contenuti delle prove valutano realmente un certo ambito di conoscenze
- validità di costrutto: verificare se un test corrisponde esattamente a una determinata ipotesi o modello teorico attraverso precise
analisi statistiche, come l'analisi fattoriale.
buona sensibilità: possedere una efficace finezza discriminativa per porre in evidenza le differenze esistenti fra i soggetti esaminati.
Coefficiente di correlazione:
Per valutare tutte le proprietà metrologiche in psicologia si fa frequentemente ricorso al coefficiente di correlazione che esprime il grado di relazione (o di corrispondenza) fra i punteggi di due variabili. Il valore positivo massimo (teorico) di questo coefficiente è di +1, quando al crescere dei punteggi della variabile A crescono in modo eguale i punteggi della variabile B (per esempio, altezza e peso). Il valore negativo massimo (teorico) è di -1, quando al crescere della variabile A, decresce in modo proporzionale la variabile B (per esempio, più cresce l'ansia, più diminuiscono le prestazioni intellettive). Quando fra le due variabili non vi è relazione né legame, il coefficiente assume il valore di 0.