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PIAGET

Nasce nel 1896 a Neuchâtel (Svizzera) e muore nel 1980 a Ginevra. Consegue una laurea e dottorato in Scienze naturali. Nel 1919 studia i Test di intelligenza. Elabora i primi lavori originali sulla logica infantile. Sviluppa in modo sistematico la prospettiva genetica ed epistemologica. Insegna discipline psicologiche nelle università svizzere e alla Sorbona.

Lo sviluppo del bambino: contributo in campo educativo. Egli non è un pedagogista, ma uno psicologo dello sviluppo cognitivo e fornisce i dati che i pedagogisti possono utilizzare. Ci sono rimaste poche opere esplicitamente dedicate all'educazione: (1969) e Dove va l'educazione? (1972). Sono riflessioni generiche sull'educazione, non una teoria pedagogica esplicita. Si ritroverà a ricoprire compiti in cui le questioni educative sono centrali → impegno all'interno di organi istituzionali educativi: direttore del Bureau international de l'éducation.

(nasce per promuovere la pace attraverso l'educazione, poi diventa parte dell'Unesco), ispiratore e garante del Movimento dell'Educazione Nuova, insegna all'istituto J.J. Rousseau (fondato da Claparède, Ginevra 1912), si impegna nell'educazione alla cittadinanza (traduzione dell'educazione nei fatti, educazione civica). La sua influenza è stata considerevole non solo in Europa ma anche in America. Le domande di ricerca che lo guidano riguardano lo SVILUPPO DELLA CONOSCENZA, in particolare dei bambini → differente modo di conoscere come l'individuo acquisisce le conoscenze e le utilizza negli ambiti della vita? Quali sono i meccanismi della conoscenza che permettono all'individuo di adattarsi come uomo e come specie?

Lo sviluppo della conoscenza

Alla base del paradigma costruttivista della conoscenza vi è la teoria dello sviluppo dell'intelligenza → 2 dimensioni fondamentali: strutturale,

con la teoria degli stadi di sviluppo nel bambino e nell'adolescente. Questa teoria è sia strutturale che funzionale e spiega il passaggio da uno stadio all'altro. Dal punto di vista strutturale, si parla di stadi evolutivi in cui la vita umana si sviluppa lungo una linea continua, anche se a volte è difficile riconoscere dei salti. Tuttavia, ci sono caratteristiche predominanti che contraddistinguono le diverse età. L'arco esistenziale viene suddiviso in periodi o stadi di carattere omogeneo. Il primo stadio è quello dell'intelligenza sensomotoria, che va dai 0 ai 2 anni. In questo periodo, il bambino si muove principalmente attraverso riflessi e gradualmente impara a riconoscere la presenza di oggetti anche se non li vede. Il secondo stadio è quello dell'intelligenza preoperatoria, che va dai 2 ai 6-7 anni. Durante questo periodo, il bambino sviluppa la capacità di pensiero simbolico e immaginativo, ma non è ancora in grado di ragionare in modo logico. Il terzo stadio è quello dell'intelligenza operatoria concreta, che va dai 6-7 agli 11-12 anni. In questo periodo, il bambino acquisisce il pensiero logico e le operazioni mentali, ma si limita a situazioni concrete e reali. Infine, c'è il quarto stadio dell'intelligenza operatoria formale, che inizia dai 12 anni. In questo stadio, l'adolescente sviluppa la capacità di pensiero astratto e ipotetico, ed è in grado di ragionare su concetti complessi e astratti. Questi stadi sono alla base della teoria dell'Educazione nuova, che ha avuto uno sviluppo significativo.

significativo all'inizio del XX secolo (es. Montessori, Dewey). La teoria degli stadi ha fornito le basi a due principi cardine di tale movimento: la necessità di adattare i contenuti e i metodi alle caratteristiche del bambino e l'esigenza di basare la costruzione dei curricola scolastici sul principio di progressione dal concreto all'astratto nella comprensione dei contenuti. Questi principi orientano oggi la pedagogia differenziata.

- FUNZIONALE = soggetto si avvale di schemi/pattern per collocare le informazioni ricevute in una totalità di senso. Quando c'è una situazione nuova:

- assimilazione → incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito (es. bambino vede una rondine e capisce che è un volatile, poi vede un gufo e comprende che anche quello è un volatile)

- accomodamento → modificazione della struttura cognitiva o dello schema comportamentale per accogliere nuovi

oggetti o eventi che fino a quel momento erano ignoti. Gli schemi si modificano per costruire la conoscenza (es. vedo un aereo e capisco che nonostante voli non è un volatile, ma esistono mezzi di trasporto che volano = creazione nuovo schema)

Continua interazione di assimilazione e accomodamento → sviluppo di accrescimento mentale, per far fronte alle nuove informazioni.

I due processi si alternano alla costante ricerca di un equilibrio fluttuante per far fronte a problemi nuovi. Quando una nuova informazione non risulta immediatamente interpretabile in base agli schemi esistenti, il soggetto entra in uno stato di disequilibrio e cerca di trovare un nuovo equilibrio modificando i suoi schemi cognitivi.

Influenza dell'opera di Piaget: il paradigma costruttivista

Il soggetto non reagisce in maniera immediata al proprio ambiente, ma risponde in funzione della rappresentazione mentale che si è costruito del proprio ambiente. Le interazioni sono mediate dalle strutture cognitive.

che organizzano e orientano la rappresentazione mentale della situazione e il comportamento che il soggetto adotta. Colui che apprende non è una tabula rasa. L'apprendimento è un processo di costruzione, di trasformazione di conoscenze "già presenti" in conoscenze nuove. Le innovazioni non arrivano dal nulla. Il soggetto è centro dell'intervento educativo per l'Educazione nuova.

Limiti del pensiero di Piaget: Nessun progresso cognitivo è pensabile oltre l'adolescenza. Ma non è affatto così, anzi uno stesso individuo può adottare funzionamenti cognitivi di stadi di sviluppo diversi a seconda delle situazioni. Quindi l'individuo non può essere globalmente identificato a un solo stadio di sviluppo cognitivo.

Dibattito sulla pedagogia della scoperta → per Piaget bisogna evitare a priori tutto ciò che rientrerebbe in un orientamento diretto. Ma ricerche mostrano che questo approccio si

Rivela spesso meno efficace rispetto ai sistemi di insegnamento esplicito. Mentre l'apprendimento per scoperta risulta efficace se associato a un minimo di guida. In realtà Piaget non ha mai respinto l'importanza di una guida, ma gli si è rimproverato di sottostimare il peso delle interazioni sociali nell'apprendimento.

In merito alla dimensione sociale, i colleghi evidenziano che l'apprendimento acquisisce efficacia quando il soggetto alle prese con un compito ha l'occasione di interagire con i pari per risolverlo. Evidenziano l'importanza dei conflitti sociocognitivi, termine che darà vita alla corrente neopiagetiana del sociocostruttivismo. La critica ha ricevuto una spinta più radicale dagli anni Novanta, in virtù del paradigma storico culturale dell'apprendimento, che affonda le radici in Vygotskij. Secondo lui l'apprendimento precede lo sviluppo e non il contrario come per Piaget. L'interazione sociale non

Sono è un aiuto per l'apprendimento, ma è una condizione preliminare dello sviluppo. Il bambino non può superare uno stadio se non vi è stato apprendimento, ossia guida o intervento educativo da parte di qualcuno più esperto. Quanto alla dimensione corporea, Piaget intuisce l'importanza della manipolazione fisica degli oggetti per l'apprendimento e lo sviluppo. Attualità di Piaget - promozione educazione alla cittadinanza Si focalizza molto su: - educazione internazionale (riflessione nei rapporti tra nazioni) e interculturale - educazione come vettore essenziale di avvio della democrazia, della solidarietà, del dialogo e della pace del mondo - Educazione come baluardo contro il rifiuto dell'altro, l'indottrinamento delle masse, il totalitarismo Questa visione emerge dai suoi scritti; dal suo impegno nell'Ufficio internazionale dell'educazione, in Unesco; dal suo modo di insegnare all'Istituto J.J.Rousseau a Ginevra:

«Bisogna insegnare agli allievi a pensare, ed è impossibile imparare a pensare in un regime autoritario. Pensare è cercare da soli, è criticare liberamente ed è dimostrare in maniera autonoma»

È possibile un’educazione alla pace?

Si chiede: I regimi democratici si basano su dei principi la cui estensione sul piano internazionale è agevole e comprensibile a ciascuno. Nella democrazia l’orizzonte della pace è uno dei capisaldi. I regimi totalitari, per quanto ostili possono sembrare alla nozione di collaborazione pacifica, presentano tuttavia due caratteri comuni di cui conviene non sottovalutare l’importanza. In primo luogo, essi hanno bisogno della pace per sussistere. Si può giungere a pensare che un’educazione alla pace realmente efficace dovrebbe, in ogni Paese e secondo il punto di vista di ciascuno, innestarsi sull’educazione nazionale stessa. La vera educazione alla pace deve

consistere non in un semplice insegnamento delle idee pacifiste, ma in un adeguamento dello spirito tutto alle relazioni internazionali. Questo significa rinunciare all'assoluto del proprio punto di vista, comprendere "l'esistenza da altre prospettive", capire che la verità, in tutte le cose, non si trova mai già costituita, ma si elabora a fatica, proprio grazie alla coordinazione di queste prospettive. Ora se questo è lo scopo dell'educazione internazionale, ogni sforzo per comprendere gli altri conduce necessariamente ad avvicinarvisi. Ogni insegnamento oggettivo delle relazioni internazionali prepara gli individui a liberarsi dall'illusione egocentrica, nella quale rimangono chiusi finché conoscono solo il loro ambiente, e ad acquisire l'atteggiamento di reciprocità che è il principio della collaborazione pacifica. S'impone una conclusione: l'ideale della cooperazione internazionale non avràituto di Ricerca e Sperimentazione Educativa, con l'obiettivo di sviluppare e diffondere nuovi metodi educativi. Montessori: medico e pedagogista- metodo Montessori basato sull'osservazione e sull'indipendenza del bambino- creazione di materiali didattici specifici per favorire l'apprendimento autonomo- diffusione del metodo Montessori in tutto il mondo. Freinet: insegnante e pedagogista- pedagogia Freinet basata sulla libertà di espressione e sulla cooperazione- utilizzo di strumenti come la stampa scolastica e la corrispondenza inter-scolastica per favorire la partecipazione attiva degli studenti- creazione di cooperative scolastiche per promuovere l'autogestione e la responsabilità dei bambini. Steiner: filosofo e pedagogista- pedagogia Waldorf basata sullo sviluppo armonico del corpo, dell'anima e dello spirito- importanza dell'arte, della musica e del gioco nella formazione dei bambini- creazione di scuole Waldorf in tutto il mondo. L'educazione nuova si propone di formare cittadini attivi, consapevoli e responsabili, capaci di contribuire al progresso della società.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
79 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher laura.crespi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Aglieri Michele.