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LEZIONE 49 DALLA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI A UNA SOCIETÀ PIÙ UMANA

Genitori dei figli omosessuali: il figlio omosessuale è una sfida per i suoi genitori, di più il figlio maschio rispetto alla femmina. Uno degli studiosi che ha offerto una descrizione rigorosa è stato un genetista, dell’università cattolica di Milano, dice che l’omosessualità è su base biogenetica e la maggior parte della condizione omosessuale rinvia ad una genitorialità sofferta. Accanto alla dimensione in crescita della condizione omosessuale, importanti i gruppi di aiuto. Il lungo cammino verso l’umanità: così come l’educazione, è un processo che richiede un tempo disteso. In – civile vuol dire che è una società in cui ancora non tutti hanno la condizione piena di cittadinanza, ma ci sono delle differenze. È necessario un cammino pedagogico, ed è anche una sfida, la nostra.

società è ancoranascosta tra ipocrisia e nascondimento. C'è il non voler vedere da parte dellasocietà, e il nascondersi da parte degli omosessuali

LEZIONE 50 LO STATO E LE POLITICHE FAMILIARI

siti e ritardi del diritto di famigliare: iniziamo ad interrogarci sullo stato, sucosa ha fatto per le famiglie e su cosa dovrebbe fare. Lo stato non può negare paridiritti ai suoi cittadini che rinviano alla natura laica dello stato. Lo stato italiano non è uno stato confessionale.

Il diritto di famiglia nel nostro stato ha meno di 50 anni, fino al '68 la nostra società è stata 'suffeicientemente' stabile (ferma), sospesa tra la stabilità e la fissità, c'erauna retroazione negativa e poi arriva l'esplosione del '68 che mette in crisi quasitutto. Negli anni '70 arriva la legge sul divorzio, fu a lungo discussa, inizialmente nonpassò, nel '75 nella legislazione italiana

viene abrogato il reato di adulterio e viene detto parzialmente perseguibile il delitto d'onore. Nel '78 legge sull'interruzione volontaria di gravidanza che avrebbe dovuto eliminare l'aborto clandestino, è stato depennato l'aborto come reato ed è stata affidata la scelta alle persone. Sono anche gli anni in cui il tema della contraccezione è stato portato alla luce, "campagna azione donna". Sono comunque leggi più individuali che per sistemi+ le politiche familiari sono stati politiche sulle famiglie, sui singoli componenti e non politiche delle, per le famiglie. La formazione dei genitori: la formazione dei genitori è alla base di una familiarità sana e corretta; lo stato però è stato ed è tuttora largamente latitante. La formazione dei genitori prima era un compito che lo stato italiano non ha promosso, di più il volontariato privato, di più ancora quello di matrice cristiana. Oggic’è una netta diminuzione di attenzione.
  • Processo: a partire dalla persona, la dobbiamo considerare come un fine e non come un mezzo.
  • Prodotto: la formazione porta inevitabilmente ad una crescita di competenze, tanto più si è formato tanto più si è competenti, formazione progressiva e trasversale.

LEZIONE 51 LO STATO E LE EMERGENZE EDUCATIVE

Ancora sullo spaesamento: lo Stato latita. Spaesamento vuol dire non trovare più la strada di casa, vuol dire galleggiare. E galleggiare vuol dire sopravvivere (società liquida, Bauman). I legami sono in forte crisi, persone, istituzioni galleggiano, privi di un progetto, di obiettivi che si intendono perseguire. I più spaesati di tutti sono gli adulti. Abbiamo parlato di adultità negata, e proprio loro sono i responsabili dell’educazione. Di conseguenza anche i giovani e i bambini e, a monte, della società. (interdipendenza retroattiva positiva)

Educativa: o emergenza educativa, la questione educativa è sistema di tutte le emergenze educative attuali e future. La cultura laica si è accorta della questione educativa per poi arrivare anche alla chiesa cattolica. L'origine, la madre della questione educativa è l'invisibilità degli adulti, di coloro che dovrebbero educare, degli educatori. Gli adulti sono "giovani sempre, a tutti i costi", ne consegue una società senza adulti, senza padri o madri, senza maestri. C'è il rifiuto dell'autoritarismo, intuizione del '68. Il problema dei giovani sono gli adulti, i giovani sono privi di punti di riferimento.

I bisogni dei giovani:

  1. di ascolto: di venire accolti, penetrabilità relazionale, ascolto che richiede tempo e presenza,
  2. di legami: bisogno di contenimento e di trattenimento
  3. bisogno di bussole, di venire orientati. Che magari inizialmente rifiutano ma comunque interiorizzano.

Di costruirsi un'identitàLa necessità di luoghi e persone credibili, il bisogno adulti per crescere.La solitudine dei giovani e la proposta educativa: Per Bern la solitudine è la peggiore forma di strutturazione del tempo e l'intimità è la massima forma distrutturazione del tempo. Oggi si sono ritagliati forme di 'illusione' virtuale. Una conseguenza di questa solitudine è il precocismo sessuale.Una pedagogia sana, una relazione educativa sana, una famiglia sana dovrebbe darsi come obiettivo quello di recuperare le forme di educazione per i giovani, educarli alla socialità (alla responsabilità e corresponsabilità), al futuro (all'autonomia), all'etica pubblica.

LEZIONE 52 LA CHIESA CATTOLICA E LA PASTORALE FAMILIAREL'oggi della chiesa cattolica: è far vivere il messaggio evangelico, come si può tradurre per incarnarlo, affinché venga accolto e recepito (la

La pastorale famigliare è la pedagogia spirituale della chiesa cattolica. Oggi la chiesa come si pone?

  • Potere contro dovere: "tu devi". In una società senza padri, senza maestri, liquida, in un galleggiamento anarchico, c'è bisogno del dovere. La pastorale è un magistero, che a livello di statistiche poi non è in grado di coinvolgere e trattenere le folle, tanto è che le chiese sono semi-spopolate e una presenza giovanile che non arriva al 10%.
  • Verità e tenerezza: l'ossatura del magistero è fare memoria della verità (Gesù Cristo), tessere le varie parti della pastorale. Tenerezza di Papa Francesco, duplice significato: trattenere, conservare e l'accoglienza, il saper attendere (sono anche le caratteristiche di un buon genitore).

La categoria della singolarità: nel gioco tra il dovere e il potere, il dovere sembra negare la persona nella sua singolarità.

Quando diciamo 'tu devi' è come dire vidovere, il dovere supera la persona, si rivolge a categorie plurali. Es "gli studenti devono studiare" ma poi nella categorizzazione degli studenti c'è il singolo studente, e ognuno ha le proprie necessità. San Tommaso diceva "alberi e non boschi": singola persona. La pastorale si realizza attraverso i sacramenti (leggere le dispense). LEZIONE 53 LA CHIESA CATTOLICA E LE EMERGENZE EDUCATIVE La fragilità: i soggetti col maggior bisogno educativo sono i giovani, nel transito tra l'adolescenza e la giovinezza e l'adultità: la solitudine dei giovani. Mettiamo in luce anche il tema della fragilità, che è la condizione del nostro tempo, insieme alla solitudine. La fragilità è la condizione di trasformazione odierna, la solitudine è l'ossatura portante della fragilità, la fragilità è trasversale, è dei bambini,

degli adulti, degli anziani ma in particolare l'adolescenza, anche se ora c'è un'adolescentizzazione culturale caratterizzata dal superomismo "io posso tutto".

Necessaria la flessibilità, che non vuol dire permissivismo, ma significa sapere come/quando/perché intervenire fino al non intervenire

Regole e Legami: abbiamo parlato del bisogno di legami e della necessità di regole.

Il legame è, a modello della sinapsi che consente il funzionamento del nostro cervello, la misura dell'intimità, un bisogno, a una necessità di regole perché senza regole è come vivere senza confini, senza bussole.

Esserci e venir riconosciuti è l'ossatura del legame, la regola è la possibilità che consente all'altro di esserci e venir riconosciuto.

C'è bisogno di rimettere i palettoi, pochi ma buoni e per questo c'è bisogno di genitori competenti.

Due sfide attuali:

La chiesa e i giovani: bisogna rivolgerci ai giovani, che sono i genitori di domani, ma sono anche la premessa dell'adultità e dell'anzianità.

La "badanza": si muore sempre più tardi, le famiglie sono liquide, i figli sparsi per il mondo, spesso c'è il figlio unico che non è in grado di farsi carico di sé, della propria famiglia/lavoro..quindi si ricorre alle badanti, e questo rappresenta una sfida educativa.

LEZIONE 54 IL CROLLO DELLE CERTEZZE E L'EMERGERE DELLA PERSONA

La Crisi: Oggi è evidente il crollo delle certezze, l'unica possibile che questa via di uscita positiva sia il ritorno alla persona, il consolidamento della persona. Quando tutto diventa più difficile, per farcela non si può non fare appello alle risorse della persona. La crisi della persona è inevitabile(1), è la condizione del viaggio, la persona di per sé è un ente in crisi che per preoccupare.

dignitosamente la propria storia si deve continuamente trasformare. Crisi e trasformazione sono due facce della stessa medaglia, la crisi è metafora del viaggio e non è un giudizio. Le crisi della persona, ogni fase ha le sue crisi, soprattutto il passaggio da una età evolutiva ad un'altra (2). Oggi la persona è "in crisi" (3), è sola e fragile e nella relazione con l'altro fa utilizzo di troppe maschere ed è ciò che impedisce poi la relazione. Bisogna educare all'autenticità, deve portare a una diminuzione delle maschere. L'Educazione e la Profezia Pedagogica: - Forma: L'educazione per essere autentica ha bisogno di affetto (bambino libero), rispetto (io adulto) e stima (genitore nutritivo). - Contenuti: oggi l'educazione è più affettiva, per tutti i motivi che abbiamo già detto. Tutto è una sfida continua e permanente per l'educazione. Sorta di sinergia, parallelismo.

di filo rosso

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
73 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giosue1000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Corsi Michele.