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Cap. 2: IL COORDINATORE E LA QUALITA DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L'INFANZIA (Aldo Fortunati)

Introduzione

Il tema della qualità offre lo spunto per articolare il ruolo e la funzione del coordinatore lungo le sue due principali prospettive costitutive:

  1. quella che ha a che vedere con l'elaborazione, la realizzazione la verifica del progetto pedagogico del servizio;
  2. quella che ha a che vedere con la dimensione organizzativo-gestionale.

Si tratta delle due facce della stessa medaglia se è vero che la qualità di un servizio educativo per la prima infanzia deriva proprio dalla capacità di rendere costruttivamente complementari la dimensione pedagogica del progetto e la buona organizzazione e gestione del servizio. Occorre ricordare e tenere presente che gli aspetti pedagogici e quelli organizzativo-gestionali hanno da sempre costituito il tratto unitamente caratteristico delle esperienze di maggior pregio e risalto e hanno dunque una loro profonda radice comune.

sebbene la storia delle esperienze realizzate possa essere letta anche distinguendo due fasi tipicamente diverse tra loro: - la prima, degli anni '70 e '80 del secolo scorso, concentrata nella progressiva maturazione del progetto pedagogico del nido quale elemento centrale del sistema dei servizi; - la seconda, degli ultimi 25 anni circa, concentrata nell'affinamento delle strategie di programmazione e gestione dei servizi anche in un'ottica "manageriale". In molti casi le funzioni di coordinamento pedagogico e quelle di direzione organizzativo-gestionale: A) Nascono e si sviluppano con motivazioni diverse: ogni organizzazione, che gestisce uno o più servizi educativi per l'infanzia, deve tenere sotto controllo gli aspetti inerenti la gestione, cioè gli aspetti amministrativo-contabili. Deve individuare un riferimento interno alla propria struttura organizzativa. Le funzioni di coordinamento pedagogico si pongono come elemento integrativo di quelle.

I direzionali, nascono spesso in tempi successivi e quando non corrispondono a una posizione ben identificata, si intrecciano talvolta vuoi con le attività di lavoro non frontale autonomamente sviluppate dal gruppo degli educatori operante nel servizio educativo, vuoi con le attività di aggiornamento sviluppate da tecnici esterni in rapporto agli stessi educatori.

Fanno riferimento a figure diverse: Ciò determina in molti casi la presenza di più figure nelle funzioni, rispettivamente, di direzione gestionale e di coordinamento pedagogico. La pluralità di riferimenti è resa ulteriormente fragile nei casi in cui la direzione gestionale non sia specificatamente dedicata ai servizi educativi per l'infanzia o il coordinamento pedagogico non sia specificatamente identificato come funzione diversa dal lavoro collegiale correntemente svolto dagli educatori sia dal contesto dell'aggiornamento professionale rivolto ad essi.

Non si collocano su una

linea “orizzontale” ma comprendono una relazione di tipo gerarchico il cui vertice corrisponde alle funzioni gestionali: la circostanza in cui la direzione gestionale sovrasta la funzione di coordinamento pedagogico, rende difficile sviluppare una reale complementarità tra gli aspetti della qualità pedagogica e della qualità gestionale. Difficilmente possono essere individuate soluzioni organizzative valide per tutte le organizzazioni. Ogni organizzazione infatti, oltre ad avere dimensioni molto diverse, ha anche profili di attività e di impegno variabili. Sarebbe errato cercare di applicare soluzioni organizzative “teoriche” a contesti diversi, occorre casomai tener presente le diverse componenti necessarie a legare tema del coordinamento pedagogico al tema della qualità e le possibili forme della loro relazione reciproca e complementare.

La qualità pedagogica nei servizi per la prima infanzia

Fra i diversi elementi che

Le caratteristiche che caratterizzano la qualità dell'offerta educativa in un servizio educativo per l'infanzia sono:

  1. L'organizzazione dell'ambiente. La qualità dello spazio educativo rappresenta un tema che ha avuto negli ultimi anni un rilievo particolare e crescente: si è andata affermando l'idea che la qualità di un servizio per l'infanzia dipende fortemente dal modo in cui viene affrontato il tema della strutturazione dell'ambiente. La scarsa articolazione dello spazio, gli ambienti di grandi dimensioni, rendono confusi gli scambi comunicativi e inducono l'adulto a un ruolo direttivo e di controllo che non favorisce l'interazione tra bambini. Essi sono positivamente sollecitati dall'esperienza e dalla condivisione di situazioni di gioco se l'ambiente è caratterizzato da spazi articolati e differenziati. Anche lo spazio esterno deve essere organizzato per offrire opportunità educative organicamente integrate.

nell'esperienza quotidiana dei bambini con l'ambiente interno. L'organizzazione dell'ambiente deve essere sensibile a spazi rivolti agli adulti ma al contempo è necessario che questi non siano nettamente separati dagli spazi per i bambini ma vi sia una facilità di passaggio tra essi. b) L'organizzazione generale del servizio. Gli educatori devono avere a disposizione un'adeguata quota di tempo da destinare alle attività di elaborazione e verifica del progetto, alla propria formazione, all'organizzazione e realizzazione di iniziative rivolte alle famiglie, alla documentazione delle esperienze. c) Le esperienze dei bambini. L'obiettivo di offrire ai bambini mediante la frequenza regolare di un servizio per l'infanzia un contesto positivo di socializzazione e gioco, deve riflettersi sul complessivo impianto organizzativo del servizio e, in particolare, nella predisposizione delle condizioni ambientali e contestuali che rendanopossibile ai bambini di compiere esperienze significative sia nell'esplorazione del mondo degli oggetti che nei rapporti con altre persone. La capacità dei bambini di auto-organizzarsi nel gioco e nell'esplorazione verrà favorita quando l'ambiente nel quale essi si muovono è organizzato in maniera per loro prevedibile e controllabile. È inoltre opportuno che siano offerti sempre nuovi stimoli ai bambini e fornire loro la possibilità di ripetere le proprie esperienze. È importante che il materiale di gioco abituale sia presente in quantità variata e sufficiente per il numero dei bambini e che sia sempre accessibile ad essi e disposto in modo ordinato. L'ambiente deve essere organizzato per facilitare le azioni dei più piccoli. È anche necessario che gli adulti presentino attività di tipo strutturate, proposte con regolarità e in contesti riconoscibili. È inoltre importante privilegiare i

piccoli gruppi per facilitare scambie interazioni.

Le esperienze degli adulti. La partecipazione delle famiglie costituisce uno degli elementi più caratteristici e fondamentali del progetto educativo di un servizio per l'infanzia. È molto importante che le opportunità di rapporto e incontro siano continue nel tempo, diversificate e tali da coinvolgere le famiglie nella vita del servizio anche prima che il bambino inizi a frequentarlo. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla comprensione e al rispetto della cultura che ogni famiglia esprime mediante lo sviluppo di una relazione individualizzata tesa ad apprezzare il valore della diversità. Il servizio per l'infanzia offre la possibilità al genitore di esplicitare la propria immagine di bambino e del ruolo di genitore che ne consegue, mettendosi a confronto con altri. Ciò deve sollecitare ad una crescita personale del genitore.

La professionalità degli operatori.

Il legame tra formazione di base di livello post-secondario e un adeguato investimento nella formazione in servizio, attraverso continui progetti di aggiornamento e caratterizzati dallo sforzo di conciliare fra l'istanza della ricerca e quella della pratica quotidiana del lavoro con i bambini, sono i principali elementi individuati come requisiti importanti da garantire per la professionalità degli educatori che lavorano con bambini piccoli. Anche il tema della dimensione collegiale del lavoro educativo è stato ampiamente sviluppato; adeguate forme di elaborazione della proposta educativa così come di riflessione e critica sul corso delle esperienze realizzate. La competenza degli educatori, in ordine alla gestione di una relazione significativa e continua con le famiglie dei bambini è stata oggetto di studio e approfondimento. Alcune esperienze hanno sperimentato la presenza nel servizio, di

professionalità diverse come lo psicologo o il pedagogista per complementare e sostenere gli educatori. La qualità organizzativo-gestionale dei servizi educativi per l'infanzia. La qualità di un servizio educativo per l'infanzia si genera a partire dall'identificazione dei bambini come principali soggetti intorno a cui costruire il progetto: bambini competenti, attivi e costruttivi protagonisti dei processi della loro crescita e dello sviluppo della loro esperienza e conoscenza. Altri elementi concorrono in modo diretto alla qualità: la stabilità dei contesti fisici e relazionali progettati e realizzati nei servizi, la regolarità della loro frequenza da parte dei bambini, la relazione tra servizi educativi e famiglie. I principali elementi che possono sostenere la qualificazione del sistema dei servizi dal punto di vista organizzativo-gestionale sono: - La programmazione generale del sistema dei servizi. È molto importante che la

programmazione dei servizi veda ogni soggetto gestore, e il comune per le sue responsabilità di governo locale, attento a cogliere la natura dei bisogni che esprime la comunità locale. Realizzare indagini al fine di migliorare i servizi per l'infanzia già esistenti e attivare servizi per l'infanzia nelle realtà prive di essi. È inoltre opportuno promuovere la possibilità di scelta delle famiglie tra i diversi servizi.

La promozione dell'immagine dei servizi. È importante curare che le informazioni sui servizi attivi raggiungano tutti gli interessati attraverso modalità adeguate, come l'invio a casa di materiale informativo di facile comprensione, precisando le norme che regolano l'accesso. È inoltre opportuno che le famiglie possano visitare direttamente i servizi.

Il procedimento d'accesso. Nella selezione delle domande d'accesso nel caso in cui sia presente una graduatoria, devono essere

Previste garanzie per i bambini con condizioni di disagio fisico e sociale per favorire quei nuclei familiari con maggiori difficoltà. Il primo periodo d'ambientamento è molto importante e deve tener presente le esigenze di ogni bambino.

Dettagli
A.A. 2011-2012
34 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cristina.luiza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia della famiglia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Catarsi Enzo.