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La Carta dei diritti del bambino

Un importante documento sui diritti dell'infanzia è la Carta dei diritti del bambino, del 1989. Gradualmente, si passa ad una definizione dell'infanzia come negativo dell'uomo, bambino manchevole di caratteristiche adulte, infanzia come età priva di valore e ricerca, adultizzazione precoce (lavoro minorile), a una scoperta dell'infanzia (nel 1900), con una differenziazione dall'adultità (educazione dell'infanzia). Il 1900 è considerato il secolo dell'infanzia. Nel 1800 il bambino era visto come bisognoso di protezione e cure specifiche, un soggetto incompiuto. Nella seconda metà del 1900 avviene l'apice del riconoscimento: il bambino è persona e cittadino, vengono definiti i diritti dell'infanzia. Il bambino-persona è anche soggetto promotore, attivo, partecipante.

Le carte internazionali per l'infanzia

Il passaggio dalla tutela alla tutela - promozione è data da tre

documenti:

  • Dichiarazione di Ginevra (1924)
  • Dichiarazione dei diritti dei bambini (1959)
  • Convenzione sui diritti dell'infanzia (1989)

DICHIARAZIONE DI GINEVRA

Del 1924.

È preceduta dalla Dichiarazione (non ufficiale) di Mosca, del 1918. È costituita da 5 articoli, i principi.

L'approccio è connotato dal valore di protezione.

I bambini sono oggetto di tutela e destinatari di doveri di protezione.

La priorità non è più l'adulto, ma il bambino. L'approccio è assistenziale, non educativo.

DICHIARAZIONE DI NEW YORK

Del 1959.

Valore di protezione.

Bambini: oggetto di tutela (comprensione, empatia in un clima di speranza).

Preambolo: infanzia felice nel godimento di diritti e libertà.

Superiore interesse del bambino (principio 2).

Amore e comprensione, atmosfera di affetto e sicurezza materiale e morale (principio 6).

Educazione gratuita e obbligatoria, giochi e attività ricreative (principio 7).

Educazione nello spirito

di comprensione, tolleranza, amicizia tra popoli, pace e fraternità universale (principio 10). Idea di comunità.

CONVENZIONE DI NEW YORK Del 1989. Valori di protezione e promozione. Bambini e adolescenti (0-18 anni): soggetti di diritti, interlocutori partecipi, cittadini inatto, titolari dell'intero corpus dei diritti. I bambini diventano cittadini.

Diritti civili: essere ascoltato, libertà di espressione, libertà di pensiero, coscienza e religione, libertà di associarsi e riunirsi pacificamente, rispetto della propria vita privata, accesso all'informazione.

Dialogo tra adulto e bambino: dimensione del per – con. Bambino: da spettatore a protagonista. Centralità del binomio ascolto – partecipazione.

Dovere effettivo: attivare e migliorare le politiche sociali. L'agenzia educativa per eccellenza è la famiglia. La scuola ha un ruolo cruciale: nell'attuare il diritto all'istruzione, nell'attuare le finalità dell'educazione,

Promuovere lo sviluppo della persona, educare al rispetto di diritti e libertà fondamentali, nel far conoscere ad adulti e bambini la Convenzione, nell'istruire ed educare alla cittadinanza attiva e democratica. È un documento complesso. Apre alla relazione educativa dialogica reciproca, basata su ascolto - partecipazione (coinvolgimento generazionale).

Uno storico evento è il Children's Forum, tenuto a New York a maggio 2002. Il messaggio dell'evento è un mondo a misura di bambino, costituito da dignità, rispetto, risorse, futuro.

Educazione occidentale

Aumento dell'apparato teorico relativo alla conoscenza dei bambini ma scarsa applicazione pratica da parte degli adulti.

Nuova adultizzazione precoce.

Aumento della cura attenta ma anche del controllo rigido del bambino (sottrazione di libertà, autonomia, socializzazione, gioco).

Aumento delle opportunità formative ma anche erogate con tempi frenetici adulti.

Centratura

sull'apprendimento cognitivo-formale più che su quello esperienziale.

Sbilanciamento verso l'azione educativa indoor anziché outdoor.

Espropriazioni di tempi preziosi per la crescita.

Educazione occidentale: rapporti fra elementi complementari:

  • Cose e relazioni
  • Azione e sosta
  • Professionalità e gratuità
  • Dimensione della crescita
  • Tempi della crescita

L'espansione della centralità del bambino nel 1900

Dimensione della genesi culturale e pedagogica dei diritti dei bambini.

Conoscere il bambino = instaurare una relazione interpersonale con un soggetto capace di interagire in maniera attiva e competente con le modalità proprie alla sua età di vita.

Tre anticipatori dei diritti dell'infanzia sono Ellen Key, Maria Montessori e Janusz Korczak. Essi riconoscono la centralità del bambino e della sua educazione. Sono precursori dell'idea di diritti umani dell'infanzia.

Ellen Key 1849-1926

Scrive del 1900 Il secolo

Dei fanciulli (in Italia nel 1906). Esorta al miglioramento delle condizioni di vita di bambini grazie a contributi di pedagogia e medicina. Si rivolge in particolare a genitori e società, perché creino condizioni per curare la qualità della vita dei bambini, portatori di diritti.

Infanzia: al centro di ogni interesse della vita pubblica e privata.

I tre principi di Ellen Key contengono in nuce i contenuti fondamentali della nascente cultura dei diritti dell'infanzia:

  1. Il diritto di essere desiderato: diritto di venire al mondo perché voluto; amore dei genitori: primo diritto; società: amare il bambino, sostenere la genitorialità e fare interventi ad hoc.
  2. Il diritto di scegliere saggiamente i propri genitori: famiglia con condizioni per crescere in un ambiente sano; appello alla genitorialità consapevole.
  3. Il diritto di essere cattivo: rivolto ad adulti ed educatori; bambino: esprimere la propria personalità e le proprie inclinazioni.
diritto di essere se stesso, non ciò che gli adulti vogliono e impongono che sia. L'educazione proposta da Key muove dai bisogni dei bambini e non dalle aspettative degli educatori. Nuova cultura dell'infanzia. Maria Montessori Gli adulti devono predisporre un ambiente a misura del bambino, che non lo limiti, proporzionato e ordinato rispetto alle sue esigenze. Attenzione alle caratteristiche peculiari delle prime età della vita. Attenzione alle esigenze di crescita integrale (psico-fisica e affettivo-relazionale). Importanza dell'esperienza del bambino per l'apprendimento. Importanza dell'organizzazione dell'ambiente a misura di bambino. Grande missione del bambino: crescere e diventare uomo. Liberazione del bambino: andare oltre certi pregiudizi, misconoscenze, tirare fuori le sue potenzialità. Importanza dell'osservazione. Status del bambino: persona-cittadino. Riconosciuti al bambino i diritti civili e sociali. Istituzioni politiche e

Sociali: soddisfare i bisogni e promuovere gli interessi dei bambini (non solo la famiglia). Bambino – valore. Casa dei Bambini. Janusz Korczak 1878-1942. Medico educatore polacco. Muore in campo di concentramento con i suoi bambini. Dà un fondamento giuridico a tutta la sua opera. Come amare il bambino: individuazione dei diritti essenziali dell’infanzia, ulterioresviluppo in Il diritto del bambino al rispetto. Le sue idee e i suoi scritti ispirano la Convenzione del 1989. Le immagini dell’infanzia: I figli non sono proprietà privata dei genitori. I bambini appartengono prima di tutto a se stessi e deve essere rispettata la loro vita di persone. I bambini non sono adulti in miniatura, fragili e immaturi. Non sono solo destinatari passivi di sevizi che la società istituisce per loro. Dignità di esseri umani. Portatori di diritti inalienabili. Tre diritti sono fondamentali: - Diritto alla morte: diritto a vivere pienamente la propria vita; monito per gli adulti

a non proteggere troppo il bambino e a lasciargli compiere esperienze di vita, errori e sbagli compresi; inno alla libertà del bambino, non un possesso dei genitori; il dominio dell'adulto sul bambino provoca metaforicamente la morte del bambino reale- Diritto alla sua vita presente: diritto a vivere pienamente la vita presente, la propria età, senza che questa sia considerata come fase di transizione e quindi non importante; bambino soggetto, persona in quanto bambino; vanno rispettati i suoi sentimenti, segreti, proprietà personali.- Diritto a essere quel che è: diritto ad essere accettato, apprezzato e amato per quello che è, non per quello che gli adulti vorrebbero fosse; diritto a giocare, rimanere in silenzio, dire quello che pensa; non finge, non nasconde quello che sente, sono gli adulti che gli insegnano a fare ciò; diritto a essere nutrito, educato e istruito. Educazione per la libertà. Ogni educatore si impegna per e con il bambino

per accompagnarlo nel suo sviluppo sul piano fisico, affettivo, intellettuale.

Processo educativo: educatori e insegnanti rispettano le peculiari caratteristiche del soggetto e agiscono per il loro potenziamento.

Equilibrio tra autorevolezza dell'educatore e libertà del bambino.

Conoscere e amare.

Korczak: pseudonimo letterario di Henryk Goldszmit.

Figura poliedrica, sperimentatore in azione e pensiero, ha spezzato schemi consolidati.

Militante sociale: idea di autogestione dei bambini in strutture fuori dal comune per gli orfani.

Intellettuale, si batté per i diritti dei bambini in vari ambiti, autore di 24 opere.

Scrittore, modo per comunicare con i bambini: sensibilità linguistica, adeguare la forma al contenuto e al destinatario.

Efficace propagatore di idee, moderni media: giornale per bambini, unico nel genere, programmi radiofonici.

Coerente nel pensiero e nell'azione.

Biografia

Laurea in Medicina all'Università zarista di Varsavia.

Impara il cinese

dignità umana sono fondamentali e universali.
Dettagli
A.A. 2021-2022
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angelicacasasola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia dell'infanzia e dell'adolescenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Benetton Mirca.