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PARTE SECONDA

CAPITOLO 4

NUOVE PROSPETTIVE ED ESPERIENZE

EDUCARE IN TUTTI I SENSI

 all'inizio della nostra vita abbiamo imparato ad apprendere attraverso il corpo della nostra

mamma, imponendo un nome alle cose del mondo dentro e fuori di noi.

 Attenzione corpo alla formazione deriva dal bisogno di non rimuovere.

 Far vivere il corpo nei contesti educativi non vuol dire ricorrere a una o ad un'altra proposta, ma

ovunque la comunicazione si sforzi di aprirsi a molteplici linguaggi,unendoli assieme, per imparare

a transitare dall'una all'altra possibilità senza soluzione di continuità.

 Nel corso anni molti studiosi hanno lavorato per scuotere le certezze sul corpo.

 L'educazione è qualcosa di più che la somma delle sensazioni di singole parti di corpo o

sensazioni.

 La nostra capacità di ascolto, cassa di risonanza sulla nostra interiorità si modula sull'apertura dei

nostri sensi al mondo.

UNA QUESTIONE DI PELLE

 Il senso del tatto è il primo a svilupparsi nell'embrione umano quando non vi sono ancora ne

orecchi ne occhi. Il tatto è un linguaggio che fa da tramite tra noi e il mondo. E' una

comunicazione tra questi due ambienti.

 Il grooming degli animali, ovvero leccare il cucciolo dopo la nascita, è sia un piacere per la

mamma che una necessità per far vivere il proprio cucciolo, infatti serve attraverso la pelle

stimolarlo per vivere; oltre che uno stabilirsi di un rapporto d'indispensabile fiducia nei confronti

dell'altro, e anche una funzione rilassante.

 E' un legame che altrimenti non riuscirebbero ad instaurare.

 La nostra pelle non solo riflette il nostro stato psicofisico, ma addirittura contribuisce a

determinarlo.

 Ogni cultura ha anche una sua antropologia di esperienze cutanee che hanno portato a formare

diversi tipi di atteggiamenti.

 Ad esempio i movimenti delle danze africane non sono che trasposizioni di gesti di occupazione

quotidiana delle donne anch'esse inseparabili dai bambini.

 Mentre in Inghilterra la NON esternazione di alcune emozioni può portare a non riuscire più a

piangere per mezzo delle ghiandole lacrimali, ma attraverso la pelle o l'intestino...

 il massaggio inteso come tecnica per stimolare riflessi sia superficiali che profondi con diversa

intensità

 e in diverse parti del corpo, è certamente da annoverare tra le risposte strutturate più efficaci. E'

una risposta antica ed efficace, si pensi a quando ci si fa male.

 L'educazione, la crescita, il benessere sono insomma anche una questione di pelle, non solo

metaforicamente inteso.

 Purtroppo sono anche compromessi dal tabù del contatto fisico che vige nei contesti educativi, in

cui si usa poco il contatto per conoscere.

 Bisognerebbe usare una mozione estetica che non si accontenta solo del godimento visivo, ma

che coinvolge tutti i sensi per fare un'educazione a tutto tondo.

 FREQUENZE SONORE INASCOLTATE

 nella storia dell'uomo prima dell'avvento della scrittura, il linguaggio e la comunicazione orali

ponevano l'udito al vertice della gerarchia dei sensi. L'orecchio cedette all'occhio il proprio ruolo di

principale fonte di informazione.

 La percezione uditiva impone all'ascolto e alla narrazione un prima e un dopo.

 La voce e il linguaggio dipendono strettamente dall'udito.

 Il Metodo TOMATIS sostiene che lo schema corporeo di un individuo è in diretta connessione con

l'apparato vestibolare, l'organo dell'equilibrio situato nell'orecchio: i due si influenzano

reciprocamente per cui un insieme nucleo-vestibolare capace di rispondere ad ampie frequenze,

può indurre un equilibrio psico-fisico, come un corretto schema posturale e motorio è al contempo

garanzia di un buon ascolto.

 Le origini del canto e della musica sembrano essere puramente percussive; in molti rituali si

percuote il corpo, si battono le mani, si pestano i piedi, a imitazione delle grida e dei versi degli

animali.

 In molti processi educativi sono riusciti a far apprendere l'uso della parola a bambini attraverso

l'apprendimento del canto.

 L'educazione deve permettere al bambino di vivere lungamente il ritmo, prima di interiorizzarlo e

razionalizzarlo.

 La musica, nella scuola prima di essere una disciplina artistica specifica, è da ri-pensare come

mezzo educativo corporeo diffuso.

L'OCCHIO SPECCHIO DELL'ANIMA E PORTA DEL CORPO.

 La percezione visiva copre il 70% delle nostre sensazioni e l'area cerebrale che essa occupa è la

più estesa fra tutti gli organi di senso.

 Lo schema corporeo fa continuamente riferimento alla percezione visiva.

 Il neonato riceve una massa di vaghe e indeterminate sensazioni che egli non seleziona e, meno

ancora,percepisce come oggetti fisici.

 E' nella relazione con chi si prende cura di lui che comincia a discriminare tra le sensazioni visive

che si presentano in funzione delle sue contingenti necessità, maggior valore e significato.

 La facoltà di interpretare le sensazioni visive richiede dunque una gran quantità di esperienze

accumulate e una memoria capace di ritenerle; solo quando la mente è in grado di conservare

l'esperienza passata, l'interpretazione si fa veloce e automatica.

 L'apprendimento delle percezioni segue un procedimento in sequenza ( rotolare, strisciare...), per

permettere l'affinamento progressivo della coordinazione globale di tutte le percezioni, comprese

quelle visive.

 In un'analisi visiva, sulla base del difetto riscontrato, è possibile ricostruire gli atteggiamenti

corporei sopra descritti.

 Il palming (mani su faccia,come lezione...) di Bates.

RELAX

 la scelta di citare alcuni esempi in questo, e nel precedente capitolo, è in base alla loro valenza

educativa, in virtù del forte ancoraggio storico cui ciascuna di esse reinvia.

 Tutte queste discipline hanno in mente un corpo capace di disporsi all'ascolto, un corpo presente,

rallentato.

 Con rallentato si intende la capacità di stare all'ascolto, e di porsi in relazione, senza

necessariamente dover fare qualcosa.

 Le proposte elencate indicano che si conosce attraverso il corpo quando ci si rende disponibili a

prendere e a perdere tempo: quando si è rilassati.

 Il rilassamento è un'esperienza alla quale ci si deve educare, in quanto costituisce la strategia che

mette in contatto diretto con il corpo.

 Il rilassamento apre al mondo dell'esperienza ad occhio chiusi.

 Percepire le sensazioni interne del corpo corrisponde sempre ad una riduzione delle tensioni.

 Le tecniche di rilassamento si possono introdurre sia in forma globale, sia in forma segmentaria o

analitica.

1) approccio secondo metodo globale: soggetto sperimenta il rilassamento diffuso quale

conseguenza psicologica della riduzione muscolare, tramite consegne verbali, a volte con

ascolto di musiche per prendere coscienza globale del corpo.

2) Quella segmentaria-analitica: il rilassamento è indotto, portato per alcuni secondi, per poi

decontrarre i muscoli, dai più sviluppati ai più ridotti.

 La scelta delle tecniche di rilassamento, combinabili secondo le soluzioni più originali, tiene conto

di una serie di fattori quali età, il grado di familiarità con esse, non escludendo la resistenza e le

difficoltà che a volte si presentano nell'immobilità costretta e al silenzio. Infatti a volte, se

prolungati i momenti alcuni soggetti manifestano paure o disagi.

 Questo approccio infatti è di natura globale, salvo casi specifici.

CAPITOLO 5

A ORIENTE DEL CORPO

ANDARE ( e formare) DI FRETTA.

 Il rapporto con la dimensione del tempo è uno dei segni più rappresentativi del mondo.

 Oggi abbiamo l'idea di affermare il nostro tempo, attraverso l'affermazione del suo valore

supremo, quello della rapidità.

 Denunciamo in maniera sempre più numerosa, di non avere quasi più energie e tempo da

dedicare alla cura e allo sviluppo di un autentico interesse per la relazione educativa.

 Veniamo dominati da una tendenza fortemente interiorizzata, che predilige l'acquisizione di alcuni

selezionati comportamenti allo scopo di sapersi mostrare, con efficacia, allo sguardo e alle

aspettative degli altri, indipendentemente dalla qualità della relazione interna con essi.

 In teoria dovremmo pensare all'educazione che riceviamo come a qualcosa che si innesta sul

bisogno e il desiderio di conoscersi prima e indipendentemente dal raggiungimento di finalità

intellettuali e professionali determinate.

 Il mondo di oggi ha allontanato la nostra percezione della realtà da qualsiasi feedback emozionale

e corporeo.

Si finisce con l'avere il rischio di uno svuotamento dell'interesse per la ricerca e la comprensione

del significato.

 La possibilità di organizzare il pensiero in maniera sempre più veloce e complessa ha messo

chiaramente alla prova la salute dei nostri processi interni.

 Noi continuiamo a vivere abitando un corpo che ancora si caratterizza per essere organizzato

attraverso un processo di natura biologica, anche se tendiamo a esteriorizzare soprattutto con

tecnologie la nostra vita sociale.

 La memoria sul processo interiore esercita un ruolo centrale, ma vi sono varie proposte; infatti la

cura e la comprensione di sé discendono dalla capacità di collocare le proprie esperienze,

significativamente e coerentemente, nel divenire delle identità in continua trasformazione.

 In oriente anche in passato, vi era un'attenzione e consapevolezza maggiore del proprio corpo.

LA VIA ORIENTALE ALLA FORMAZIONE

 Persino Gregory Bateson ha dovuto riconoscere la capacità enorme della filosofia orientale di

ispirare le nuove generazioni.

 Fra i motivi del successo incontrato presso di noi da queste discipline vi è di sicuro quello di aver

mostrato all'adulto occidentale delle pratiche di formazione, di crescita e di trasformazione di sé

centrate su dei modelli d'osservazione del funzionamento della mente a forte implicazione

corporea.

 Le discipline occidentali sono carenti dal punto di vista dell'esplorazione diretta della mente

vivente, tendiamo a oggettivare e separare il soggetto dall'oggetto dell'esperienza, che invece

sono il punto di forza di quelle orientali.

 Che al contrario, non disgiungono lo studio astratto dalla ricerca concreta del benessere psico-

corporeo dell'uomo.

 Il pensiero orientale predilige il dato intuitivo, fenomenologico, la consapevolezza immediata,

compenetrandosi con l'esperienza diretta.

 Lo yoga in particolare, mira a facilit

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Publisher
A.A. 2013-2014
14 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lioleo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia del corpo e della psicomotricità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Gamelli Ivano.