LE CLASSI DI CONDIZIONI PATRIMONIAI DELLE IMPRESE
Le condizioni patrimoniali possono essere così classificate in una prima analisi:
• Materiali – Insieme di elementi tangibili che hanno una manifestazione
fisica.
• Immateriali – Elem enti che non operano sotto forma fisica, ma che possono
avere alta rilevanza strategica.
Sono:
Il know how, ovvero le conoscenze e il saper fare, che si applicano alle
diverse funzioni aziendali.
La rete di relazioni esterne, ovvero i rapporti di fiducia e di cooperazione con
gli altri portatori di interesse (capitale sociale e capitale di reputazione)
La reputazione e l’immagine che l’azienda ha nei confronti degli altri
portatori d’interesse.
La coesione interna, l’intensità dei rapporti positivi all’interno dell’impresa
che facilita la comunicazione, la cooperazione, la diffusione delle conoscenze
ecc…
Tutto ci abbassa i costi interni di transazione.
• Monetarie – Sono le condizioni positive e negative che si presentano sotto
forma di cassa, debiti, crediti e capitale netto.
A complemento di queste condizioni patrimoniali in senso stetto abbiamo le
condizioni d’ambiente (infrastrutture, trasporto, servizi di pubblica
amministrazione, la cultura locale…)
LE CONDIZIONI PATIMONIALI DISTINTIVE E CENTRALI
Le condizioni patrimoniali possono essere:
Specifiche dell’azienda oppure generiche e disponibili sul mercato dei fattori
1. produttivi. Le condizioni specifiche sono quelle possedute da una sola azienda
normalmente come frutto di costruzioni interne e sviluppo di idee e processi
originali all’interno dell’azienda stessa.
Ad alto o basso impatto sulla configurazione del sistema di prodotto, ovvero la
2. capacità di queste condizioni di creare valore per il cliente.
Mono o pluridisciplinari ossia se sono conoscenze relative ad una specifica
3. disciplina o se invece sono un composto di più saperi.
Frutto di apprendimenti individuali o collettivi.
4. Esplicite o implicite.
5. Più o meno replicabili e imitabili.
6.
Ciascuna impresa è dotata di un patrimonio di risorse differente rispetto a quelle
di ogni altra.
Le condizioni patrimoniali di un’azienda possono considerarsi distintive se
presentano caratteri di specificità, con alto impatto sulla configurazione del
prodotto e di bassa limitabilità.
è evidente che quanto più un’impresa è dotata di condizioni distintive tanto più
sarà forte la sua posizione nel realizzare strategie competitive.
Le condizioni patrimoniali distintive possono essere riferite ad un determinato
sistema di prodotto, area di affari, oppure possono essere comuni a tutti i sistemi
di prodotto, in questo caso si parla di core competences, ossia le competenze
centrali su cui si basano le strategie di estensione orrizontale e verticale.
LE SCELTE DI FORMAZIONE E DI VALORIZZAZIONE DEL
PATIMONIO
La formazione del patrimonio è frutto di scelte di vario genere. Alcune scelte che
producono effetti rilevanti sono:
Scelte di integrazione verticale o estensione orrizontale che permettono
a) l’impiego delle condizioni patrimoniali già in possesso nelle nuove
combinazioni economiche, inoltre permettono all’azienda di acquisire dalle
nuove aree nuove condizioni patrimoniali.
Scelte di dimensionamento delle capacità produttive che possono permettere
b) di realizzare innovazioni tecniche ed organizzative.
Scelte di acquisizione di altre imprese o di fusione con altre imprese. Una
c) scelta di ‘crescita esterna’ come in questo caso puo’ abbreviare i tempi per la
realizzazione delle strategie competitive ma pone il problema di conflitti
organizzativi.
Le imprese che si fondono hanno patrimoni differenti, difficili da integrare e
spesso uno sovrasta e ‘distrugge’ quello dell’altro.
Scelte relative alla formazione di aggregati interaziendali, in modo che
d) l’azienda puo’ accedere in modo regolamentato al patrimonio delle altre
aziende.
Scelte di localizzazione, aprono l’accesso al patrimonio ambientale.
e) Scelte di struttura del capitale proprio e di terzi, ovvero le loro dimensioni
f) assolute e relative che incide sull’immagine dell’impresa.
Scelte di gestione dell’organismo personale e di progettazione degli assetti
g) organizzativi. Sono scelte che incidono sulle condizioni immateriali come la
coesione interna, le capacità di apprendimento ecc…
Per attuare queste scelte l’aziende si dovrebbe basare su alcuni indirizzi
strategici quali:
Basare l’ingresso in nuovi mercati sulle proprie condizioni distintive e non
1. sulla facilità di entrata per via di basse pressioni competitive.
Scegliere con cura le modalità di sfruttamento delle condizioni distintive
2. cercando possibilmente di internalizzare i processi in cui sono incorporati.
Sfruttare le economie di replicazione
3. Attuare operazioni di fusione con aziende le cui competenze sono
4. complementari e non simili e sovrapposte.
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Patrimonio- Economia Aziendale
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Delitti contro il patrimonio
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Tesina sul patrimonio di vigilanza nelle banche
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Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale