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IL pPTH NON TRATTATO SI ASSOCIA CON:
- Aumentato rischio di ipertensione arteriosa,
- Nefropatia;
- Malattia cardiovascolare;
- Tumori legati a queste ghiandole che continuano o proliferare senza controllo.
Il rischio di evoluzione dalla forma asintomatica alla forma clinica può essere stimato nel 23-62%
in 10 anni.
DIAGNOSTICA
ESAMI DI PRIMO LIVELLO:
• Ematochimici:
-PTH;
-Calcemia e fosforemia;
-Calciuria e fosfaturia;
-FT3, FT4, TSH;
-Calcitonina (solo in presenza di gozzo nodulare eutiroideo); la calcitonina bilancia la produzione di
calcio e diminuisce il PTH; è prodotta dalle cellule midollari della tiroide, ma non partecipa
all’attività tiroidea, ma alla regolazione del metabolismo del calcio.
• Ecografia:
-Sede e volume di tumefazione/i paratiroidee,
-Morfologia tiroidea con descrizione di eventuali noduli ghiandolari;
-Condizione della trachea,
-Presenza di linfonodi laterocervicali. Se tali linfonodi appaiono ingrossati oppure uniti tra loro a
formare un’unica massa, si pone un forte dubbio di tumore maligno.
ESAMI DI SECONDO LIVELLO:
- Scintigrafia con Tecnezio Sestamibi: localizzare l’eventuale adenoma;
- Rx del torace: valutare l’eventuale deviazione e compressione tracheale;
- TC/RMN: in caso di recidiva, evidenziare ectopie mediastiniche;
- SPECT: molto costosa, permette una visione tridimensionale;
- Fibrobroncoscopia: integrità delle corde vocali;
- FNAB: solo in caso di dubbio diagnostico.
TERAPIA CHIRURGICA NEL pPTH
INDICAZIONI:
- Calcemia a livelli costantemente elevati di oltre 1 mg/dl rispetto al range di normalità;
- Calciuria > 400 mg/dl nelle 24h;
-Età < 50 anni;
- Pz impossibilitati al follow-up adeguato;
-Diminuzione del 30% della funzionalità renale;
- Complicanze della malattia (nefrocalcinosi, osteoporosi, severi disturbi psiconeurologici).
INDICAZIONI CHIRURGICHE PIU’ ESTESE:
- Impossibilità di prevedere quali pz asintomatici avranno evoluzione della malattia;
- Costi elevati e impraticabilità del follow-up a lungo termine nei pz non operati;
- Rischio di complicanze a lungo termine in ambito cardiovascolare e neuropsicologico;
- L’opzione chirurgica và contemplata in tutti i pz asintomatici con una spettanza vitale
ragionevolmente lunga e privi di un elevato rischio anestesiologico.
BENEFICI E RISCHI DELL’INTERVENTO CHIRURGICO:
• L’intervento è l’unica terapia curativa del pPTH; le procedure ecointerventistiche
(alcolizzazione, laser, radiofrequenza) sono ancora sperimentali;
• Successo dell’intervento: 95-98% in mani esperte;
• Complicanze: 1-2%; la più grave è la recisione del nn ricorrente;
• Principali cause di intervento non risolutivo:
-Malattia multighiandolare;
-Paratiroidi ectopiche o soprannumerarie;
-Cancro delle paratiroidi;
-Inadeguata esperienza dell’operatore.
In genere il chirurgo può scegliere di togliere tutte le paratiroidi e di trapiantarne una nello
sternocleidomastoideo al fine di conservare la produzione di PTH.
IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO sPTH
È causato da insufficienza renale. Causa più comune di patologia ossea nei pz uremici detta
“Osteodistrofia Renale” che comprende 5 quadri istologici:
- Osteopatia da iperparatiroidismo secondario (forma ad alto turn over);
- Osteomalacia e Osteopatia adinamica (forme a basso turn over);
- Osteopatia mista (reperti istologici misti di osteite fibrosa e osteomalacia);
- Osteopatia da depositi osteo-articolari di beta 2-microglobulina.
Il quadro della patologia è più grave nei pz che fanno dialisi da più tempo e infatti aumentano i casi
di paratiroidectomia dopo 10 anni di dialisi.
FISIOPATOLOGIA DEL sPTH:
- Insufficienza renale con filtrato glomerulare <80 ml/min;
- Aumento dei livelli sierici di PTH,
- Iperplasia delle paratiroidi,
- Ipocalcemia persistente;
- Ridotti livelli di 1,25 (OH) D
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SINTOMATOLOGIA DEL sPTH:
Si manifesta solo negli stadi avanzati di osteite fibrosa con sintomi clinici molteplici che riguardano
per lo più l’apparato muscolo-scheletrico:
- Dolori ossei e artralgie,
- Fratture patologiche;
- Rottura spontanea dei tendini,
- Deformità ossee e/o ritardo della crescita nei bambini, associato con deficit di vitamina D
(rachitismo renale);
- Calcificazione della congiuntiva (sindrome degli occhi rossi);
- Calcificazione del derma (prurito), calcificazioni periarticolari, viscerali (microcristalli amorfi nel
miocardio, polmoni, reni, pancreas), vascolari (tunica media delle arterie, l’intima delle
arteriole:”calcifilassi”);
- Anemia da azione inibitrice del PTH sull’eritropoiesi o da grave fibrosi midollare e conseguente
pan citopenia;
- Blocco A-V e conseguente scompenso cardio-circolatorio.
sPTH DA DISORDINI NUTRIZIONALI, GASTROINTESTINALI ED EPATICI:
1) Deficit di vitamina D e/o apporto di calcio:
- Inadeguata assunzione di Vit.D;
- Incapacità di assorbimento di Vit.D;
- Difetto nella metabolizzazione epatica della Vit.D;
- Alterazione del circolo enterepatico della Vit.D;
- Diminuita sintesi delle proteine che veicolano i metaboliti della Vit.D;
- Malattie intestinali o chirurgia intestinale pregressa;