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POLINEUROPATIE
Il processo patologico coinvolge diffusamente i nervi periferici, tipicamente l'interessamento è
bilaterale e simmetrico.
Le fibre motorie, sensitive e autonomiche possono essere colpite uniformemente o isolatamente.
Inizialmente sono coinvolte classicamente le porzioni distali del nervo.
La classificazione può essere basata su:
tipo di fibre interessate (motorie o sensitive o miste)
• decorso (acuto, subacuto o cronico)
• distribuzione (simmetrica o multifocale, prossimale o distale)
• prevalenza del tipo di danno (danno assonale o demielinizzante)
• eziologia (diabetica, alcolica, infettiva, tossica)
•
Nel 25 % dei pazienti (fino al 40% dei pz in età senile), con ogni probabilità, non viene determinata
una causa specifica della neuropatia.
Classificazione eziologica:
Genetiche: sono rare polineuropatie, molto interessanti per la scoperta dei geni coinvolti
• Metaboliche o endocrine: diabete, che è l’eziologia più frequente, uremia, amiloidosi,
• ipotiroidismo
Da carenza nutrizionale: alcolismo, deficit di Vit.B12, malattie croniche gastrointestinali
• Tossiche: stanno via via scomparendo (Arsenico, Piombo, Mercurio, composti
• organofosforici)
Iatrogene: farmaci antiblastici possono dare spesso una sofferenza nervosa (isoniazide,
• disulfiram, vincristina, fenitoina, amiodarone, etc.)
Malattie del tessuto connettivo (LES, vasculiti)
• Paraneoplastiche: microcitoma polmonare ad esempio, linfomi
• Autoimmuni: ad es. la sindrome di Guillain-Barré, la sindrome di Fisher, la CIDP
• Ad eziologia ignota
•
Manifestazioni cliniche:
Anche se le eziologie sono molto diverse, le polineuropatie danno manifestazioni cliniche
sovrapponibili, che non permettono una diagnosi differenziale.
Se è presente degenerazione assonale si ha:
perdita della sensibilità “a guanto” o “a calza”, primo segno perché sono fibre più piccole
• ipostenia/ipotrofia moderata muscolare, nelle forme avanzate
• riflessi propriocettivi assenti
•
Se la neuropatia è primitivamente demielinizzante, in cui la compromissione motoria è maggiore:
relativo risparmio della massa muscolare, nonostante la grave ipostenia
• sensibilità dolorifica e termica indenni (per risparmio delle piccole fibre mieliniche e delle
• fibre amieliniche)
ipertrofia del nervo (nelle forme croniche)
• velocità di conduzione (VC) ridotta
•
Polineuropatie Infiammatorie Demielinizzanti
Si tratta di polineuropatie acquisite con caratteri elettrofisiologici ed istologici di un prevalente
danno demielinizzante dovute ad un meccanismo patogenetico infiammatorio di tipo disimmune.
SINDROME DI GUILLAN-BARRE'-STROHL :
È una poliradiculoneuropatia acuta/subacuta, frequentemente severa, che è di natura autoimmune e
che tipicamente insorge dopo una malattia infettiva. È presente sotto tre forme cliniche:
1) Poliradicolopatia infiammatoria acuta demielinizzante (GBS classica)
2) Sindrome di Miller-Fisher
3) Poliradicolopatia infiammatoria cronica demielinizzante (CIDP)
POLIRADICOLOPATIA INFIAMMATORIA ACUTA DEMIELINIZZANTE (GBS CLASSICA)
Epidemiologia
è la più comune polineuropatia demielinizzante acuta
• Incidenza: 10 casi/1000000 abitanti all'anno
• Aumentato rischio nella popolazione anziana
• Precedente malattia infettiva in circa i 2/3 dei pazienti
• Paralisi facciale in circa il 50 % dei pazienti (diplegia facciale acuta di Gordon-Holmes)
• Mortalità fino al 10 % dei pazienti, per insufficienza respiratoria secondaria al
• coinvolgimento dei nervi cranici.
Residua disabilità fino al 20 % dei pazienti.
•
Eziologia
All'anamnesi si riscontrano infezioni intercorrenti o vaccinazioni, quindi si pensa che l'agente
infettivo riesca ad attivare il sistema immunitario con un meccanismo di cross-reattività.
Quindi gli antigeni del patogeno sono in qualche modo simili a componenti self del sistema
nervoso, in particolare della mielina.
E' particolarmente nota l'associazione tra la GBS e l'infezione da Campilobacter Jejuni (CJ): il
patogeno è in grado di
sintetizzare sialogangliosidi come
il GM1 che sono responsabili
della cross-reattività verso il
self.Il CJ è una delle principali
cause di diarrea al mondo ma la
sua associazione con la GBS è
molto forte in estremo oriente;
nel mondo occidentale infatti gli
agenti infettivi che pù
frequentemente si associano
alla GBS sono l'Haemophilus
Influentiae e i virus influenzali.
Quadro clinico
ipostenia rapidamente
• evolvente, in più di 2 arti,
a maggiore espressione
prossimale con evoluzione
caudo-craniale (paralisi
ascendente di Landry)
paralisi flaccida (come conseguenza dell'ipostenia)
• ariflessia osteotendinea
• rari disturbi sensitivi
• importante disautonomia
• Durata della progressione inferiore alle 4 settimane (per distinguerla dalle forme croniche)
•
Quindi il deficit motorio esordisce spesso a carico della muscolatura prossimale degli arti inferiori e
rapidamente porta alla paralisi delle estremità e si muove in senso caudo-craniale: raggiunge la sua
massima gravità nell'arco di 2-3 settimane.
I muscoli respiratori sono spesso coinvolti: il 10% dei pazienti richiede ventilazione assistita.
Diagnosi:
EMG: segni di demielinizzazione multifocale, se si vede una riduzione dell'ampiezza dei
• potenziali è un segno prognostico negativo perchè vuol dire che è stato interessato anche
l'assone oltre alla mielina
Esame del liquor: aumento della proteinorrachia [45-1000 mg/dl] senza aumento del
• numero di cellule→ dissociazione albumino-citologica.
Solo nel 10 % dei pazienti presentano una linfocitosi, ma non superiore a 50 cellule/mmc
(dissociazione albumibno-citologica), inoltre in una minoraza di casi si riscontra la presenza
di bande oligoclonali
Biopsia del nervo: si vede la demielinizzazione segmentaria internodale con cellule
• mononucleate che infiltrano il connettivo neurale
Trattamento:
fondamentale è la diagnosi precoce per correggere in anticipo tutte le eventuali
• complicazioni fatali (insufficienza respiratoria, disturbi vegetativi cardiovascolari,
patologie tromboemboliche)
limitare il processo infiammatorio: per questo i corticosteroidi sono inutili e ci procede
• con: plasmaferesi (si rimuovono i fattori di flogosi)
• immunoglobuline ev ad alto dosaggio (vanno a spiazzare i legami degli
• autoanticorpi)
SINDROME DI MILLER-FISHER
E' considerata una variante della GBS classica per la presenza di areflessia, dissociazione albumino-
citologica del liquor e in alcuni casi di progressione di GBS classica.
Anche in questi casi c'è una storia precedente di infezione, è una malattia monofasica acuta che si
caratterizza per l'associazione di:
oftalmoplegia
• sintomi cerebellari→ atassia
• sintomi bulbari→ paralisi orofaringea
• ipostenia poco marcata
•
Diagnosi
Nel 90-100% dei pazienti sono riscontrabili anticorpi IgG anti-GQ1b.
Gli anticorpi possono causare il deficit neurologico innescando un blocco neuromuscolare a livello
della placca motoria
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POLIRADICOLOPATIA DEMIELINIZZANTE INFIAMMATORIA CRONICA (CIDP)
E' una neuropatia immunomediata, sensitivo-motoria, caratterizzata da un decorso recidivante o
progressivo.
Insorge a qualunque età, senza preferenze di sesso,
con un picco di incidenza tra i 50 e i 60 anni.
Il nadir viene raggiunto dopo 2 mesi dall'esordio e per
definire un quadro di CIDP devono essere presenti:
deficit motorio prossimale e distale
• disturbo della sensibilità (soprattutto
•
profonda)
I sintomi motori sono ancora predominanti, sebbene
possano essere presenti sintomi sensitivi in positivo
(parestesie, dolore). L’ipostenia tende ad essere sia
prossimale che distale. Il coinvolgimento dei nervi
cranici è meno frequente di quello che si ha nella
sindrome di Guillain-Barrè.
Diagnosi
EMG simile a quella della GBS classica (demielinizzazione multifocale) a cui si sommano
• progressivamente elementi di degenerazione assonale
Esame del liquor: iperproteinorrachia, con dissociazione albumino-citologica
• Biopsia del nervo: edema sottoperineurale e infiltrazione endoneurale di cellule
• mononucleate; il nervo appare spesso "ipertrofico" per la continua deposizione di strati
connettivali che vanno a forma una sorta di bulbo di cipolla nei continui processi di
mielinizzazione/demielinizzazione
Terapia cortisonici
• immunoglobuline
• plasmaferesi
• aziatropina
•
Oltre 2/3 dei pazienti rispondono positivamente alla terapia, se questo non avviene bisogna prendere
in considerazione una possibile dd con polineuropatia ereditaria o paraneoplastica.
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Polineuropatie da agenti infettivi
POLINEUROPATIA DIFTERICA
Epidemiologia:
oggi è rara grazia alla diffusione del vaccino antidifterico
• si presenta nel 10% dei casi di difterite a distanza di 5-8 settimane dall'esordio
• soprattutto pediatrica
•
Eziologia
Il patogeno Clostridium Dyphteriae produce una neurotossina che è in grado di bloccare la sintesi
proteica, soprattutto quella dei costituenti della mielina.
Non è ancora chiaro come la tossina raggiunga i nervi ma si localizza in modo preferenziale a
livello delle radici dei nervi spinali.
Quadro clinico:
Dopo 1-2 settimane dall'infezione compaiono i segni di azione locale della tossina:
paralisi faringo-laringea
• disfagia
• rinolalia
• ipoestesia delle mucose faringo-laringee
• interessamento di nervi cranici (III,V,X)→ accomodazione con visione confusa
•
Poi dopo 5-8 settimane può comparire una polineuropatia sensori-motoria:
paralisi flaccida con ipostenia e compromissione sensitiva che colpisce i 4 arti
• contemporaneamente o con decorso discendente
Il rischio di morte è legato al sopraggiungere di complicanze come l'arresto respiratorio o gravi
aritmie.
Terapia:
antitossina specifica entro 24-48h dall'insorgere dell'infezione
•
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POLINEUROPATIA IN CORSO DI MALATTIA DI LYME (Neuroborelliosi)
E'