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OVARICO.
Il 60% delle donne con BRCA-1 mutato, svilupperà il carcinoma alla mammella entro il 75° anno
di età. ONCOSOPPRESSORE BRCA-2
Gene simile per funzione a BRCA-1, ma diverso strutturalmente. Anche BRCA-2 interagisce con
RAD51, promuovendo la riparazione del DNA. Tale interazione, però, non è diretta, ma per farla
avvenire c’è bisogno della formazione del complesso BRCA-1/PALB-2/BRCA-2.
Come per BRCA-1, anche BRCA-2 per essere attivato deve essere fosforilato da ATM.
Anche BRCA-2 mutato è associato a CANCRO DELLA MAMMELLA e OVARICO, ma in
percentuale minore rispetto a BRCA-1 (il 45% delle donne con mutazione su entrambi gli alleli di
BRCA-2, sviluppa un cancro alla mammella entro il 75° anno di età, contro il 60% di BRCA-1).
ONCOSOPPRESSORE E-CADERINA
La caderina E è una glicoproteina integrale di membrana che media l'adesione tra le cellule
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epiteliali in presenza di Ca e promuove l’apoptosi cellulare, qualora due cellule adiacenti si
stacchino. È codificata dal gene CDH-1. L'adesione promossa dalle caderine è un'adesione
omotipica, ovvero fra cellule uguali.
In condizioni normali, la E-caderina lega la β-catenina citoplasmatica. Il tutto unisce e
stabilizza i citoscheletri di due cellule adiacenti.
Se due cellule adiacenti unite si staccano, in condizioni normali, le due cellule staccate vanno
incontro ad apoptosi, al fine di impedire la loro migrazione e la crescita in posti dove non
appartengono e, di conseguenza, dove non hanno alcun ruolo fisiologico l’apoptosi post
perdita di contatto tra le cellule previene la METASTATIZZAZIONE.
Quando il gene per la E-caderina viene mutato, non si ha più l’apoptosi post-inibizione da contatto
le cellule staccate migrano ed invadono i tessuti adiacenti metastatizzazione.
Uno dei tumori correlati con la perdita del gene per la E-caderina è il CARCINOMA GASTRICO
EREDITARIO DIFFUSO, caratterizzato proprio da alta invasività dei tessuti adiacenti.
ONCOSOPPRESSORE VHL (Von Hippel Landau)
Il gene VHL è responsabile della degradazione del fattore trascrizionale HIF1, il quale viene
attivato in caso di ipossia.
Quando vi è eccesso di ossigeno nella cellula (iperossia), VHL lega varie proteine, in
particolare elangine B e C, formando il complesso VEC. VEC lega i fattori trascrizionali HIF
per destinarli al proteasoma per la degradazione. Quando non vi è ipossia, HIF deve essere
degradato, in quanto altrimenti promuoverebbe l’attivazione di VEGF e quindi angiogenesi (che è
uno dei fattori che promuovono lo sviluppo tumorale).
Quando VHL è mutato, non interagisce più con le proteine sopracitate e non si forma più il
complesso VEC. Come risultato finale, si avrà un accumulo di HIF nella cellula e quindi viene
promossa l’angiogenesi.
La mutazione più frequente che colpisce VHL è la metilazione delle isole CpG (poste vicino al
promotore). Quando le isole CpG sono metilate, la trascrizione del gene viene inibita o il gene
viene poco espresso.
Mutazioni di VHL sono legate sia a tumori ereditari, che a tumori sporadici. La forma ereditaria è la
sindrome di Von Hippel Landau, una malattia caratterizzata dallo sviluppo di diversi tumori
(feocromocitoma, emangioblastoma, tumori del pancreas, carcinoma renale…).
ONCOSOPPRESSORE TIMP induce l’apoptosi ed è inattivato dalla metilazione delle
isole CpG. La sua inattivazione è stata trovata nel neuroblastoma e nel carcinoma della
mammella
ONCOSOPPRESSORE RASSF-1A stabilizza i microtubuli, promuove l’apoptosi, inibisce
la motilità e l’invasività delle cellule tumorali, regola il ciclo cellulare (modulando
l’espressione delle cicline A1 e D1), etc… È inattivato dalla metilazione delle isole CpG.
ONCOSOPPRESSORE SUPER-OSSIDO DISMUTASI 2
La superossido dismutasi 2 è un enzima che si trova nel mitocondrio. Il gene che la codifica si
trova sul cromosoma 6. È un importante antiossidante e permette la vita delle cellule anche in
condizioni di iperossia (quando vi è troppo ossigeno radicale superossido). Tale enzima catalizza
la reazione che trasforma il superossido (tossico per le cellule) in perossido di idrogeno
(essendo anche il perossido di idrogeno pericoloso per la cellula, questo viene smaltito
successivamente dall’enzima catalasi).
La mancanza del gene che codifica per la superossido dismutasi 2 si ha, di solito, per DELEZIONE
del cromosoma 6 e si è visto che soggetti che non hanno questo enzima, sviluppano diverse forme
di cancro, come il carcinoma epatocellulare.
miRNA COME ONCOSOPPRESSORI/ONCOGENI
I miRNA sono delle piccole molecole di RNA non codificante (18-24 nucleotidi) a singola
catena.
La formazione dei miRNA
Tali RNA nascono nel nucleo come lunghi RNA a doppio filamento , che nel nucleo subiscono
splicing, capping e aggiunta della coda di poli-A (quindi si sviluppano e maturano come normali
mRNA).
Successivamente, sempre nel nucleo, vengono tagliati in pezzi più corti da DROSHA e
PASHA, e vengono chiamati pre-miRNA.
A questo punto, ossia più corti e sempre nella forma a doppio filamento, vengono portati nel
citoplasma da proteine trasportatrici dette ESPORTINE.
Nel citoplasma si agganciano a DICER (che è una RNAasi), che le taglia in pezzi ancora più
piccoli (in questo stadio, i miRNA sono ancora a doppio filamento).
A questo punto, il complesso microRNA-DICER viene inglobato da un complesso detto RISC
(che sta per “complesso di silenziamento indotto da RNA”). All’interno di RISC, il doppio
filamento di microRNA viene svolto in due filamenti. Uno verrà scelto per rappresentare il
microRNA maturo, mentre l’altro viene rapidamente degradato.
Il miRNA maturo, a questo punto, si lega all’estremità 3’ di un mRNA bersaglio antiparallelo,
causandone la repressione della traduzione o la degradazione.
Funzione dei miRNA
I miRNA si legano all’estremità 3’ UTR di mRNA bersaglio, causandone:
• Repressione della traduzione
• Degradazione
Tramite queste funzioni, i miRNA possono agire sia come oncosoppressori (se silenziano gli
oncogeni), sia come oncogeni (se silenziano gli oncosoppressori). Il fatto di agire come
oncogeni o come oncosoppressori dipende dal fatto che l’azione dei miRNA è di tipo cellula-
specifica. Inoltre, un miRNA può avere più mRNA bersaglio (inducendo nei diversi mRNA,
risposte diverse) e un mRNA bersaglio può legare diversi miRNA (quindi in un mRNA si
possono verificare effetti diversi in base a dove il miRNA si lega).
I miRNA funzionano in maniera simile agli small interference RNA (siRNA), che inducono
degradazione del mRNA bersaglio.
In generale, i miRNA regolano:
• Ciclo cellulare e proliferazione i miRNA indotti da E2F inibiscono il ciclo cellulare,
tenendo bassi i livelli dei regolatori del ciclo cellulare e i bersagli di E2F stessi (es. ciclina E)
• Apoptosi
• Differenziamento cellulare es. differenziamento dei granulociti (PMN) e dei monociti
(MN): i miRNA si legano ad NF1A (il quale inibisce il differenziamento dei PMN e dei MN),
inattivandolo. Ne consegue che i PMN e i MN possono differenziarsi in tranquillità.
• Sviluppo cellulare
Mutazioni dei miRNA
I miRNA sono soggetti a inibizione/delezione, poiché i geni che li codificano sono spesso situati
vicino a:
• Siti fragili
• Siti genomici associati a neoplasie maligne
Spesso a mutare non sono i geni che codificano per i miRNA, ma quelli che codificano per le
proteine che servono a farli maturare (es. mutazioni su DICER). In particolare avremo che:
• miRNA sovraespressi riducono l’espressione degli mRNA bersaglio (siano essi
oncogeni o oncosoppressori)
• miRNA sottoespressi si hanno in seguito a metilazione/delezione del locus miRNA in
questione. Portano all’espressione abnorme di un gene bersaglio (sia esso oncogene o
oncosoppresore)
miRNA nel dettaglio: miRNA 145
miRNA 145 è un miRNA codificato da un gene che si trova sul cromosoma 5. La sua espressione
è indotta da p53 ed ha come bersaglio l’oncogene Myc miRNA 145 funge da
oncosoppressore, inibendo Myc stesso e tutti gli alti geni Myc-dipendenti.
Inoltre, miRNA 145 inibisce anche l’angiogenesi (stoppando l’espressione del gene
angiogenetico FLI-1) e il processo di metastatizzazione del tumore mammario (stoppando geni
come ADAM-17, MUC-1 etc…).
Purtroppo, il locus di tale gene è situato vicino ad un sito fragile e spesso viene silenziato o
poco espresso. La sua perdita o bassa espressione è stata correlata a vari carcinomi sporadici
della mammella (ma si hanno anche in altri tipi di tumore, come tumori del colon, della prostata,
della vescica, dell’ovaio, dell’ipofisi e delle cellule B)
miRNA nel dettaglio: miRNA 9
miRNA 9 è un miRNA la cui espressione è indotta dagli oncogeni Myc e N-Myc. Al contrario del
precedente, miRNA 9 funge da oncogene, in particolare:
• Aumenta la motilità e l’invasività cellulare inibendo il gene che codifica per la E-
caderina
• Aumenta l’angiogenesi e la metastatizzazione aumentando l’espressione di VEGF
(fattore di crescita mitogeno endoteliale, che stimola l’angiogenesi)
In seguito a ciò, si deduce che l’inibizione di miRNA 9 riduce il processo metastatico.
V-onc NELLA TUMORIGENESI (retrovirus acuti)
I v-onc sono una classe di geni caratteristici dei virus a RNA (retrovirus) ad azione
trasformante acuta. Tali virus sono caratterizzati da uno spiccato potere oncogeno e dalla
comparsa precoce di tumori, appunto perché nel loro genoma sono contenuti questi v-onc.
I v-onc non sono altro che un omologo iperattivo e mutato di altri geni non patogeni (e quindi
non mutati) presenti normalmente nel genoma di tutte le cellule normali studiate. Gli omologhi
non patogeni sono noti come “c-onc” o “protooncogeni”. La funzione di questi c-onc è quella di
promuovere la divisione e il ciclo cellulare e di conseguenza, la proliferazione e sono attivi
solo in determinati momenti della vita della cellula. Al contrario, i virus che trasportano v-onc,
veicolano degli oncogeni veri e propri, che invece sono sempre attivi e che una volta entrati
nell’ospite, vanno a trasformarlo rapidamente e in modo diretto.
Tra v-onc e c-onc vi è una fondamentale differenza: i c-onc sono costituiti sia da introni, che da
esoni, mentre i v-onc solo da esoni.
Si ritiene che i v-onc derivino dagli c-onc, in seguito all’acquisizione (tramite trasduzione), da
parte dei v-onc, delle sequenze codificanti degli c-onc (che negli c-onc sono opportunamente
attivate solo quando servono, mentre nei v-onc sono sempre attive ed è proprio questo fatto