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Il ruolo delle cellule natural killer nella risposta contro le cellule tumorali
Le cellule natural killer sono in grado di uccidere le cellule tumorali, oltre a fornire una risposta specifica. Tuttavia, le cellule tumorali devono affrontare questa difficoltà. Quando le cellule tumorali entrano in circolo, possono formare emboli o aderire alle piastrine. Questa interazione attiva le piastrine e porta alla formazione di trombi a causa dell'attivazione della trombina.
Come viene generata la trombina? Le cellule tumorali favoriscono il tissue factor (TF) interagendo con il fattore VII, che scatena la risposta coagulativa attraverso la via intrinseca. Ciò porta a uno squilibrio delle componenti coagulative e alla formazione della trombina.
La trombina stimola l'adesione tra le piastrine e la crescita delle cellule tumorali. I recettori delle piastrine, quando si legano alla trombina, sono in grado di liberare il trombossano A2, che favorisce l'aggregazione delle piastrine. Inoltre, la trombina promuove la secrezione di fattori di crescita, come la permeabilità vascolare.
Il VEGF favorisce l'attraversamento delle cellule tumorali e la loro localizzazione in un sito secondario. Il PDGF è presente nei granuli delle piastrine.
La piastrina attivata dalla trombina è in grado di produrre fattori coagulanti. I pazienti neoplastici presentano ipercoagulabilità, quindi una predisposizione alla trombosi, chiamata sindrome di Trosseau.
Durante la disseminazione vascolare ci sono 4 meccanismi di attivazione della coagulazione nei tumori:
- Durante l'angiogenesi, si ha la sottoesposizione della membrana basale del vaso, cioè il processo di angiogenesi tumorale. Essendo un processo anarcoide, fa sì che si abbia l'esposizione del sottoendotelio del collagene di tipo IV. Quando viene esposto, viene scatenata la cascata coagulativa con produzione di TF.
- Danno tissutale.
- Le cellule tumorali possono rilasciare:
- TF: Si ha un danno tissutale con liberazione del TF, scatenando la risposta coagulativa.
- Un altro fattore cancer procoagulant (CP).
contenuto in microvescicole rilasciate da cellule tumorali che favoriscono la receptor del fattore Vcoagulazione. - un fattore simile al fattore XIII. Anche sono le citochine procoagulanti.
Le cellule tumorali possono agire con i macrofagi e piastrine e attivarli. - Il TF può portare fino alla formazione della trombina che attiva le piastrine che si trovano aggregate negli emboli neoplastici. - Il TF viene espresso dalle cellule endoteliali dai macrofagi attraverso stimolazione del TNF o IL-1. In un paziente neoplastico abbiamo il verificarsi di un fenomeno gravissimo che è l'espressione di TF che normalmente non è presente in circolo. Infatti può essere prodotto dai monociti solo quando c'è sepsi può essere liberato TF. - La fibrina che si forma è in grado di produrre IL-8 con funzione chemiotattica e angiogenetica. - Il TF scatena la produzione del VEGF (permeabilità endoteliali formando un focolaio secondario metastatico).
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