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VIRUS E NEOPLASIE
Infezioni virali del collo dell’utero trasmesse con i rapporti sessuale.
• Principale agente Human Papilloma Virus (HPV) o virus delle verruche (sottotipi 16-18
• sopratutto)
Tabacco
Rischio aumentato nel fumatore rispetto al non fumatore (x 10)
• Correlazione con
• -Durata
-N° di sigarette / die
Fumo di pipa e sigaro meno cancerogeno
• -fumo più alcalino —>ridotto assorbimento di nicotina
—>meno irritante per le mucose
Patogenesi dei tumori fumo correlati:
Flogosi cronica (BPCO, esofagite…)
• Aumento proliferazione cellulare
• Aumento produzione radicali liberi
• Riduzione antiossidanti
• Presenza di carcinogeni
•
Alcool
Cirrosi —> K epatocellulare
• K mammario
• K colon
•
ALCOL E TUMORI
Una recente analisi pubblicata sul British Medical Journal, sempre basata sui dati dello studio
EPIC su un campione di circa 100.000 abitanti di otto paesi europei, ha dimostrato che il 10% dei
decessi per cancro tra gli uomini e il 3% tra le donne si possono attribuire all’abuso di alcool.
Il rischio del consumo di alcool varia da tumore a tumore: è maggiore per le forme che interessano
il cavo orale, dalla gola all’esofago, stomaco, oltre ai tumori del fegato e del colon-retto. Nelle
donne, inoltre, sembra sia responsabile del 5% dei casi di tumore al seno.
ALCOL E NEOPLASIE
1. Veicola carcinogeni e aumenta l’assorbimento
2. Determina induzione enzimatica e quindi attiva i carcinogeni
3. Aumenta la degradazione degli antiossidanti
4. Aumenta la produzione di ROS e aldeidi
5. Aumenta l’assorbimento del ferro
6. Infiammazione cronica del pancreas, fegato, esofago
ALCOL E TABACCO
L’alcol agisce come solvente per l’assorbimento dei carcinogeni del fumo di sigarette: nicotina
(alcaloide responsabile della dipendenza), monossido di carbonio, irritanti (fenoli, ac.organici,
aldeidi), cancerogeni (idrocarburi policiclici come benzene e benzopirene, 4amino-bifenile).
Correlazione con aumento di diversi tumori: K bocca, faringe, laringe, esofago, polmone, vescica,
fegato.
Abitudini sessuali
Rapporti precoci
• Partners multipli
•
Meccanismi ipotizzato:
Human Papilloma Virus ( circa 70 tipi)
Tipo 6,11 —> condizioni genitali
• Tipo 16, 18, 31 —> K squamoso della cervice uterina
•
IMMUNITA’ INNATA E IMMUNITA’ ACQUISITA
Sistema immunitario:
Immunità innata
• Immunità specifica
• Componenti del tessuto immunitario (cellule, tessuti , complesso di maggiore istocompatibilità,
• messaggeri del sistema immunitario)
Attivazione linfocitaria e risposte immunitarie
•
———————————————-
SISTEMA IMMUNITARIO: sistema di difesa dell’organismo, costituito da:
1. Immunità innata: già presente alla nascita
2. Immunità acquisita: definita anche immunità specifica, non si manifesta alla nascita. Ha delle
caratteristiche fondamentali per comprendere il funzionamento del sistema immunitario. Infatti
ha capacità di riconoscimento dell’agente esterno (antigene) all’organismo; ha capacità di
memoria, ricorda si aver riconosciuto l’agente esterno. Si distingue in unità umorale (anticorpi)
e cellulare (su base linfocitaria, in particolare linfociti T e B).
IMMUNITA’ INNATA:
Non è un meccanismo singolo ma è costituito da una serie di meccanismi di difesa non specifici,
evoluzionisticamente antichi, presenti fin dalla nascita di un individuo.
Sono già presenti nell’individuo prima dell’esposizione all’antigene e rappresentano la prima vera
barriera di diesa.
I tempi di intervento sono rapidi ma di minor efficacia.
Le difese innate dell’organismo umano comprendono:
la pelle, gli epiteli del sistema respiratorio e gastrointestinale
• le cellule fagocitare
• proteine antimicrobiche
•
I FAGOCITI:
Ingestione dei microbi nel sangue e nei tessuti mediante fagocitosi
• Neutrofili e Monociti (sangue); Macrofagi (tessuti)
• Patogeni bersaglio: batteri e funghi
• Sono cellule effettrici (potenziate) dopo l’innesco dell’immunità adattativa (specifica o acquisita)
•
MACROFAGI: sono presenti a livello di varie strutture (organi o tessuti).
Possono essere presenti nel sistema del reticoloendoteliale, con azione fagocitaria nei vari tessuti.
Sono presenti con azione immunitaria a livello degli organi linfoidi.
Gli osteoclasti sono presenti a livello dell’osso gli osteoclasti; le Cellule di Kupfeer a livello epatico
e le cellule della Microglia che hanno azione immunitaria, localizzate a livello del SNC.
Cellule dell‘immunità innata sono rappresentate da:
Granulociti
• Monociti
• Macrofagi
•
Che sono devoluti al processo fagocitotico
Abbiamo le cellule dendritiche, che a differenza dei macrofagi non partecipano alla distruzione, e le
cellule Natural Killer.
CELLULE DENDRITICHE: sono globuli bianchi che attivano il sistema immunitario catturando gli
antigeni ed esponendoli all’azione delle cellule “killer”, che sono una parte dei linfociti T.
Queste cellule risiedono principalmente a livello di quei tessuti che fungono da barriera con
l’ambiente esterno e quindi sono più facilmente raggiungibili da agenti patogeni (mucosa nasale,
polmonare, intestinale, gastrica e cute).
Quando vengono a contatto con agenti estranei migrano a livello di quei tessuti che servono da
basi al sistema immunitario (linfonoidi), dove allertano le altre cellule.
Le cellule dendritiche hanno la capacità di spostarsi fino ad arrivare ai tessuti base del sistema
immunitario, cioè a livello linfonodale, dove mettono in attivazione le cellule dell’immunità acquisita.
Cellule Natural Killer (NK): sono cellule che possono essere infettate da uno o più microbi oppure
senza la necessità di avere il contatto con l’agente patogeno possono essere danneggiate, al di la
di una possibile riparazione,
e quindi esprimono recettori di inibizione che riconoscono quei complessi, chiamati MHC,
complessi di maggiore istocompatibilità, che sono espressi normalmente dalle cellule sane.
Riconoscendo che ci sono questi recettori di tipo inibitorio, le cellule NK non devono funzionare nei
confronti del complesso di maggiore istocompatibilità.
Ecco il motivo per cui noi non aggrediamo noi stessi.
Per impedire che l’organismo si autodistrugga vengono messi in luce questi MHC che fanno
riconoscere alla cellula killer quello che è self (individuo sano) rispetto alla cellula malata.
Una cellula normale che esprime il
MHC, ci sono recettori che la cellula NK non
attacca.
I recettori inibitori impediscono l’attacco
delle NK nei confronti di una cellula che esprime normalmente questo tipo di recettori.
Il MHC è una glicoproteina di membrana che definisce il “self” cioè che fa parte dell’organismo;
quello che non fa parte dell’organismo si chiama “non self”. Esistono due tipi di complessi:
-tipo I,costituito da tutte le cellule nucleare dell’organismo
-tipo II, espresso dalle APC (antigen presenting cells), ovvero le cellule che rappresentano
l’antigene e sono coinvolte nella attivazione dei linfociti T.
—————————————————————
COMPLEMENTO:
-Attivato dai batteri attraverso la via alternativa e la via della lecitina (immunità innata).
-Attivato dagli anticorpi attraverso la via classica (immunità acquisita).
Il sistema del complemento agisce sia nell’ambito dell’immunità innata, sia nell’ambito
dell’immunità acquisita.
——————————-
Che tipi di reazioni caratterizzano l’immunità innata…
Via dell’infiammazione: i mediatori, le citochine, i prodotti del complemento e altri mediatori,
• prodotti durante le reazioni di di immunità innata, si attivano e attivano processi a livello
vascolare e cellulare con unico scopo di distruggere l’agente patogeno.
Difese antivirali: tra i mediatori troviamo l’interferoni prodotti in risposta ai virus e attiva gli enzimi
• capaci di demolire il DNA virale e uccidere il virus.
———————
ORGANI LINFOIDI PRIMARI: sono quelli in cui si sviluppano e maturano i linfociti. Sono
rappresentati da :
-midollo osseo (hanno origine i linfociti B)
-timo (si sviluppano i linfociti T)
ORGANI E TESSUTI LINFOIDI SECONDARI: luogo di attivazione dei linfociti dove vi maturano.
Troviamo:
-linfonoidi
-milza
-Tessuto Linfoide Associato alle Mucose (MALT)
-cute
Il sistema linfatico è
caratterizzato dai vasi
linfaciti, dai linfonoidi, dagli
organi linfoidi primari
(midollo osseo e timo) e
secondari (tonsille, adenoidi,
placche di pere che sono a
livello intestinale, l’appendice
e la milza).
———————————————————-
LINFA: liquido trasparente o leggermente giallognolo, isotonico al plasma.
Se proviene dai villi dell’intestino tenue, è invece lattescente, ricca di goccioline di grasso
finemente sospese (chilomicroni).
Caratteristiche cellule:
Leucociti (funzione immunitaria)
• APC (cellule presentanti l’antigene)
• Matrice: simile al plasma (liquida, contiene proteine)
• Albumine (trasporto, passione oncotica)
• Globuline (trasporto, funzione immunitaria)
• Fibrinogeno (coagulazione)
•
———————————————————
MIDOLLO OSSEO:
Struttura che produce tutti gli elementi figurati nel sangue.
Cosa produce?
Cellule della linea rossa ovvero globuli rossi; produce cellule della linea bianca come linfociti,
monociti, basofili, neutrofili, eosinofili e piastrine.
I linfociti vengono rilasciati immaturi.
La maturazione avviene negli organi linfoidi
TIMO:
organo impari, bilobato (lobo destro e sinistro), nel mediastino anteriore, tra cuore e sterno.
Diminuisce di peso e funzione con l’età.
Capsula connettivale che divide lobi e lobuli.
MILZA: posta nell’addome, subito sotto le costole. E’ costituita da:
Polpa bianca: tessuto linfoide (produce IgM, presentazione antigene cioè il contatto antigene-
anticorpo)
Polpa rossa: contie