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Patologia generale - danni da agenti fisici e riparazione tissutale Pag. 1
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Alternata: non unidirezionale e la sua intensità varia nel tempo;

Foradica: a bassa intensità.

A seconda dell'intensità poi può essere più o meno dannosa, l'intensità viene misurata in

Ampere mentre il voltaggio o la tensione si misura in Volt.

Il danno sul corpo umano può avere:

Effetti termici, detto effetto joule in cui più è alta l'intensità e più è grave il danno e più è alta la

resistenza e più è lunga la durata.

Effetto elettrochimico che produce lesioni necrotiche.

Effetto biologico che provoca una contrazione muscolare: tetania, fibrillazione atrioventricolare

e morte.

La corrente continua sul corpo umano provoca alterazioni delle membrane cellulari ma viene

utilizzata anche per usi terapeutici come la defibrillazione e l'elettrocoagulazione; La corrente

alternata viene utilizzata in fisioterapia ma bisogna fare attenzione poichè più sono basse le

frequenze e più è dannosa.

La corrente foradica viene utilizzata per l'elettrostimolazione.

DANNO DA CALORE.

Il danno da calore provoca ustioni che possono essere di I° che riguardano lo strato più

superficiale della cute, di II° che invece vanno già ad interessare gli strati più profondi e di III°

che causano un vero e proprio danno,inoltre si parla di carbonizzazione quando la cute viene

trasformata in carbone. Bisogna inoltre distinguere il danno da calore locale,che interessa una

zona circoscritta e dipende dal calore raggiunto e dall'esposizione al calore e anche dalle

condizioni fisiche e il danno da calore generale come ad esempio il colpo di calore legato ad

una temperatura molto alta. Inoltre quando oltre il 60% della superficie corporea è ustionata la

situazione dell'individuo è grave.

Simile al danno da calore è il danno da CONGELAMENTO poichè provoca anch'esso delle

ustioni che sono di I° che provocano un eritema,II° e III° che possono portare a necrosi del

tessuto. Simili alle lesioni da calore sono anche le lesioni da strofinamento o quelle provocate

dagli acidi.

La cicatrizzazione è il risultato finale del processo di riparazione tissutale, è un processo

complesso a cui partecipano diversi tipi cellulari veicolati dal sangue. Questi processi sono

tipici dei tessuti labili o intermedi come cute,osso e connettivo ma non dei tessuti stabili.

Quando un agente lesivo interrompe la continuità della cute inizia un processo che

comprende: riepitelizzazione,cicatrizzazione e contrazione.

Nella riepitelizzazione si ha un aumento delle mitosi e dei cheratinociti con una restitutio ad

integrum e senza conseguenze estetiche, la rigenerazione epiteliale comincia dopo 4­6 ore dai

margini della ferita. La cicatrizzazione è un processo molto lungo che può durare anche fino a

uno o due anni e ci sono attività di varie cellule con tempi ben precisi, infatti consta di più fasi:

La fase infiammatoria che dura circa quattro giorni ed è legata all'emorragia locale che

richiama le piastrine e i fattori della coagulazione che fanno avvenire il processo emostatico

con la formazione del coagulo per opera prima delle piastrine e poi della fibrina.

La fase proliferativa che è basata sul tessuto di granulazione che si realizza dopo 24­36 ore ed

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A.A. 2013-2014
3 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher angieaoi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Paliotta Viviana Franca.