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MISURA DELLE REAZIONI DI IPERSENSIBILITA'

Si possono fare vari test

• Test cutanei --> test intradermico

l'allergene è introdotto sottocute a diverse diluizioni , se si verifica la reazione ponfo-eritematosa con

introno un alone rossastro vuol die che il soggetto è allergico, per capire quanto è allergico si valuta il

grado di diluizione . È una reazione mediata da IgE, i mastociti sensibilizzati hanno sulla loro superficie

le IgE, de granulano, rilasciano i mediatori chimici e si forma la risposta infiammatoria e vi è il ponfo

eritematoso, a livello istologico si vede vasodilatazione e vi sono gli eosinofili extravasati.

• RIST =radioimmuno assorbimento

Seve per determinare i valori totali di IgE, il sangue viene fatto reagire con particelle di agarosio con

anticorpi di coniglio che riconoscono le IgE umane, il tutto è marcato con iodio 125

• RAST = radio allergoassorbimento

È un test ancora più preciso, possiamo sapere se possediamo IgE per un determinato allergene.

l'allergene viene in vitro assorbito su particelle di agarosio che vengono messe in contatto con il siero

del paziente, se vi sono IgE specifiche questo viene legato e riconosciuto, vengono sempre usati

anticorpi di coniglio che riconoscono IgE umane e tramite radioattività i può valutare specificamente.

ASMA BRONCHIALE ATOPICA

Deriva da ripetute reazioni di ipersensibilità a livello dei bronchi e da una reazione infiammatoria di tipo

cronico, il bronco malato ha un eccessiva produzione di muco e vi sono molte cellule infiammatorie nella

sottomucosa, il bronco risulta contratto, sono sempre presenti eosinofili e mast-cellule che continuamente

rilasciano mediatori che provocano danno tissutale i quali richiamano macrofagi e neutrofili che provocano

riparazione tissutale con formazione di tessuto fibroso, il tessuto non riesce più ad espandersi e può

degenerare in enfisema polmonare.

L'asma bronchiale atopica deriva da ripetute reazioni di ipersensibilità immediata nei polmoni e in fase

tardiva con reazioni croniche.

Un bronco di un paziente con asma ha un'eccessiva produzione di muco, molte cellule infiammatorie

sottomucose (inclusi eosinofili) e ipertrofia muscolare liscia.

l'asma bronchiale può essere trattata con cortisone poiché blocca la produzione delle molecole che

generano poi l'infiammazione (prostaglandine, leucotrieni e ammine vasoattive)

Il farmaco antistaminico è funzionale solo all'esordio dei sintomi, poiché una volta che si è attivata

l'infiammazione a quel punto questi farmaci non hanno più effetto.

È una malattia infiammatoria provocata dal ripetersi di reazioni di ipersensibilità immediata a livello

polmonare (gli allergeni: pollini, polvere, fumi, veleni di insetti, sostanze chimiche, farmaci o antigeni virali).

Reazioni mediate da IgE nel 70% circa dei casi, asma allergica. Nel restante 30% circa di pazienti asmatici

non c’è condizione atopica.

Asma dovuta a fattori non immunologici, quali freddo, stress e sforzo fisico.

SHOCK ANAFILATTICO

I mediatori liberati dalle mastcellule e basofili penetrano nel letto vascolare in tutti i distretti

dell’organismo, provocando vasodilatazione ed essudazione di plasma. Ciò può portare ad una caduta dei

valori pressori e collasso cardiocircolatorio spesso ad esito fatale. La terapia di elezione è la

somministrazione di adrenalina per via generale. L’adrenalina contrasta l’azione vasodilatatrice e bronco

costrittiva dei diversi mediatori e migliora anche la gittata cardiaca. Anche antistaminici possono essere

efficaci. 119

RINITE ALLRGICA

Si manifesta in seguito a reazione con particelle nell'area, agiscono a livello della mucosa nasale.

È la malattia allergica forse più comune (10% della popolazione). Si manifesta a seguito dell’interazione di

allergeni presenti nell’aria con le mastcellule sensibilizzate presenti a livello della mucosa nasale e

congiuntivale. I sintomi sono rappresentati da un essudato molto fluido a livello della congiuntiva, della

mucosa nasale e del primo tratto respiratorio con infiltrato leucocitario con ricca componente

eosinofila, nonché da starnuti e tosse.

ALLERGIE ALIMENTARI

A seconda della sede possono seguire sintomi diversi, la degranulazione lungo il tratto gastro-enterico può

determinare una maggiore sensibilità delle mucose con ingresso nel circolo ematico che causa uno shock

sistemico

DERMATITE ATOPICA

Si rilevano a livello del sangue livelli alti di IgE, è caratterizzata da lesioni cutanee eritematose e purulente,

vi è una reazione infiammatoria in cui i neutrofili per eliminare i batteri che hanno infettato le lesioni

cutanee causano un essudato purulente l'infiltrato cellulare è di tipo eosinofili e TH2.

TERAPIA DELLE MALATTIE ALERGICHE

Si ritiene che i leucotrieni e il PAF derivati da

mastociti siano i principali mediatori della

broncocostrizione acuta.

La terapia è mirata sia a ridurre l'attivazione dei

mastociti con inibitori sia a contrastare le azioni del

mediatore sulla muscolatura bronchiale da parte di

broncodilatatori

come adrenalina e teofillina. Questi farmaci

inibiscono anche l'attivazione dei mastociti. Si

ritiene che le citochine derivate da mastociti siano i

principali mediatori dell'infiammazione delle vie

aeree sostenute, che è un esempio di una

reazione tardiva e la terapia con corticosteroidi

viene utilizzata per inibire la sintesi di citochine.

Antistaminici evitano il legame delle IgE, non si

attivano i mastociti e quindi non vi è

degranulazione.

l'adrenalina si utilizza nei casi di shock anafilattico

poiché fa aumentare la pressione, provoca

aumento della pressione ed evita il collasso.

l'aspirina inibisce la ciclossigenasi bloccando le prostaglandine.

TERAPIA DESENSIBILIZZANTE

l'allergene viene somministrato per via sottocutanea in via crescente e questo determina una

desensibilizzazione, linfociti T invece di diventare TH2 diventano T regolatori o linfociti TH1, non viene più

generata una reazione allergia nei confronti di questo allergene.

120

IPERSENSIBILITA' DI TIPO 2

È una ipersensibilità che dipende da IgG o IgM che sono diretti verso antigeni tissutali, il legame antigene

anticorpo a livello tissutale fa sì che si attivi la via della cascata del complemento, vi è anche l'attivazione di

una risposta infiammatoria dove le cellule effettrici sono macrofagi, neutrofile ed eosinofili, vi è un danno

alle cellule bersaglio.

Il danno si attiva tramite ADCC o attivazione del complemento.

Quando l'antigene incontra l'anticorpo attiva la cascata del complemento che porta alla formazione di

frazioni del complemento che hanno una duplice azione

• Opsonine che ricoprono le molecole per facilitare la fagocitosi

• Chemiotassi --> attrazione verso la zona di legame le cellule bianche del sangue (neutrofili e

macrofagi)

Si ha poi la formazione del complesso dia attacco alla membrana si forma un poro e la membrana diventa

discontinua, la cellula va incontro a dissoluzione per shock osmotico, vi è la lisi cellulare complemento-

mediata.

ADCC

Gli anticorpi riconoscono gli antigeni sulla membrana della cellula e si legano alla faccia libera del

frammento Fc, questa frazione può essere legata dalle cellule NK o dai macrofagi e questo legame fa sì che

si attivino le cellule e rilascino le molecole che hanno attività citotossica, lazione effettrice è mediata

dall'anticorpo , ama è dovuta dalle cellule NK. Questo fenomeno si chiama citotossicità dipendente dagli

anticorpi, la cellula NK non avrebbe ucciso la cellula self se l'anticipo non avesse riconosciuto l'antigene e

non fosse a sua volta stato riconosciuto dalle cellule NK.

Gli anticorpi sono diretti verso antigeni presenti in individui geneticamente diversi, a appartenenti alla

stessa pecie (allo anticorpi)

Anticorpi diretti ad agenti estranei

Anticorpi diretti contro antigeni self.

• Reazione di trasfusione incompatibile

• Incompatibilità di Rh

• Malattia emolitica del neonato --> incompatibilità del fattore Rh tra mare e figlio

• Malattia emolitica autoimmune --> riconoscono antigeni presenti sui globuli rossi self

• Azione da farmaci che si legano alle cellule ematiche e funzionano da antigeni

• Produzione auto anticorpi contro antigeni di membrana.

REAZIONI A TRASFUZIONI SANGUIGNE

Reazioni a trasfusioni di sangue. Un individuo con un dato gruppo sanguigno riconosce i globuli rossi

esprimenti antigeni di un diverso gruppo sanguigno e produce anticorpi contro di essi. Tali anticorpi

possono essere prodotti naturalmente probabilmente per cross-reazione con Ag microbici.

121

La trasfusione di sangue in un ricevente che ha anticorpi contro i globuli rossi trasfusi causa una immediata

reazione da trasfusione caratterizzata da emolisi intravascolare, febbre, ipotensione, nausea, vomito e

necrosi renale acuta per il rilascio del contenuto dei globuli rossi.

Test per valutare gli anticorpi legati al gruppo sanguigno

122

Le manifestazioni cliniche possono avere un esordio immediato o ritardato.

Le reazioni associate a incompatibilità di tipo AB0 sono di tipo immediato.

Si osserva emoglobina libera nel sangue (emoglobinuria). Parte di questa è convertita in bilirubina che è

tossica.

Sintomi: febbre, brividi, nausea, coagulazione intravascolare.

Le reazioni ritardate si osservano in individui che abbiano ricevuto trasfusioni ripetute di sangue

compatibile per AB0, ma incompatibile per altri antigeni dei gruppi sanguigni (tra 2 e 6 giorni dopo la

trasfusione). Si ha produzione di IgG.

Antigeni più comuni: Rh, Kidd, Kell e Duffy.

MALATTIA EMOLITICA DEL NEONATO

Si manifesta quando vi è un incompatibilità per il fattore Rh

• Madre Rh negativo e figlio Rh positivo alla prima gravidanza la madre possiede anticorpi anti Rh, ma

non succede niente

• Nella seconda gravidanza se il bambino è Rh+ questi anticorpi si legano ai globuli rossi del feto

causando la lisi e la morte del feto.

Si attua una terapia di desensibilizzazione in caso di seconda gravidanza

ANEMIE EMOLITICHE

Anemia =mancanza di globuli rossi

Emolisi = rottura di globuli rossi a causa di una reazione autoimmune

• Farmaci

o Alcuni antibiotici, anestetici, aspirina, oppiacei causano una anemia progressiva mediata

dall'attivazione del complemento.

• Ipersensibilità di tipo immediata in seguito a uso di ampicillina

• Anemia emolitica , riconoscono anticorpi legati alle cellule

• Malattia da siero con produzione di anticorpi che riconoscono antigeni in soluzione

• Causato da riconoscimento di antigeni self sulla superfi

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Publisher
A.A. 2018-2019
198 pagine
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SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alicegi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Lavitrano Marialuisa.