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FATTORI DI CRESCITA
1. Nonostante la produzione dei fattori di crescita sia sovente sovrabbondante, è raro che i geni preposti
alla loro sintesi risultino mutati. Più frequentemente, infatti, la mutazione avviene a valle, in proteine
EGF, FGF, VEGF, CSF1, PDGF)
trasduttrici del segnale. I fattori di crescita (HGF, prodotti
agiscono quindi in maniera autocrina e paracrina, e inducono la propria sintesi anche da parte delle
cellule stromali e leucocitarie.
csis (PDGF) scoperto come oncogene virale, induce in vitro trasformazione dei fibroblasti. Una
I. traslocazione può provocare la fusione Col1A1/sis
Hst1, Hst2 (famiglia FGF) sono amplificati in tumori gastroenterici e della mammella
II. Sonic Hedgehog
Sebbene non sia propriamente un fattore di crescita, è una proteina secretoria
III. transizione epiteliomesenchimale.
coinvolta nella Essa lega il suo recettore PTCH attivando
SMO, che inibisce il clivaggio inibitorio della proteina Gli’ all’interno dei microvilli. La proteina
cmyc, ciclina D
Gli , intera, è libera di traslocare nel nucleo e promuovere la trascrizione di e di
A
reprimere quella del locus INK4A. Mutazioni inattivanti di SHH inducono alterata organogenesi
e possibile ciclopia, mentre quelle iperattivanti sono tipiche della Sindrome di Gorlin, o del
Basalioma nevoide ereditario.
RECETTORI DEI FATTORI DI CRESCITA
2. Sono gli oncogeni più frequentemente attivata. La tipologia maggiormente interessata da mutazioni è
tirosinkinasica;
quella dei recettori ad attività in seguito ad alterazione genica, essi possono
risultare costitutivamente attivi
℘ HER2/neu (EGFR)
Amplificazione genica nel 20% dei CR mammari HERCEPTIN (Ab anti TK)
¤ Sovraespressione da parte del fattore trascrizionale nell’80% dei NSCLC GEFITINIB
¤ (inibitore recettoriale)
Alterazione del dominio transmembranario con dimerizzazione costitutiva
¤ Mutazione del dominio citosolico e iperattività catalitica, con possibile perdita di
¤ specificità di substrato
℘ RET (recettore di fattori neurotrofici)
Alterazione del dominio extracellulare e dimerizzazione costitutiva MEN2A
¤ “ “ “ citosolico e perdita di specificità per il substrato MEN2B
¤
℘ PDGFR
Formazione di una proteina di fusione per traslocazione cromosomica, dotata di attività
¤ catalitica kinasica . Ne sono dotati i Carcinomi papillari della tiroide. Il PDGFR è un
potenziale bersaglio dell’IMATINIB
Altri recettori mutati:
℘ Flt3, una TK 3FMS simile mutata in molte leucemie mieloidi acute, conferisce prognosi
negativa
℘ cfms, recettore del MCSF
℘ ckit, stem cell factor,
recettore del mutate in leucemie acute e GISTs, è inibito selettivamente
da IMATINIB. In caso di tumori GISTs resistenti all’imatinib si adopera il SUNITIB.
℘ TRK, recettore di NGF
℘ ROS
TRASDUTTORI DEL SEGNALE
3. Src
La Tirosinkinasi citoplasmatica lega il dominio citoplasmatico dei recettori dei fattori di
I. crescita ad attività Yk e lega la molecola adattatrice Grb2 o SHC, che a sua volta recluta SOS
via SH3 (dominio ricco di prolina), che, essendo una GEF, attiverà Ras.
RAS è una piccola GTPasi citoplasmatica frequentemente iperattiva o amplificata nei tumori
II. umani, in particolare negli adenocarcinomi pancreatici, adenocarcinomi del colon e carcinoma
del polmone in minor misura. Esistono 4 varianti umane di ras: Hras, Kras A e B, Nras. Sono
spesso sufficienti mutazioni puntiformi che influenzino l’attività GTPasica della proteina o
l’affinità per il GDP, riducendole o bloccandole del tutto. Questa proteina sottomembranaria
farnesilata (a
deve essere seguito dell’attivazione di un recettore Tyrk) per essere attiva, e il suo
legame con il GTP è modulato da proteine GAP (GTPase Activating Proteins) come NF1 e RAS
GAP, e GEF (Guanine Nucleotide Exchange Factor) come SOS, Grp, NO. Fra le molteplici
funzioni di Ras vi è l‘attivazione della SerThrk Raf, formata dall’eterodimero BRAF e CRAF.
Segue l’attivazione di MEK (TyrThrk) che attiva ERK. Questa molecola trasloca nel nucleo e
fosforila il fattore di trascrizione TCF, responsabile della trascrizione di cfos, a sua volta un
fattore di trascrizione che lega cjun a formare AP1.
La mutazione di RAS rende la cellula indipendente dai segnali esterni e insensibile agli
inibitori delle TK. Gli effetti di RAS in una cellula sono molteplici:
℘ Proliferazione attraverso l’espressione della Ciclina D, E e cmyc, la repressione di
p27 e l’attivazione delle CDK fosfatasi
℘ Stress replicativo dovuto alle frequente mitosi, con accumulo di danni al DNA
℘ Inibizione dell’apoptosi grazie all’attivazione di NFkB, di PI3K/AKT (segue la
fosforilazione di BAD) e l’aumento di espressione di Bcl2 e Bcl XL
℘ Differenziazione nei confronti di neuriti e linfociti B
℘ Senescenza cellulare attraverso l’induzione di p21 e p16
℘ Angiogenesi attraverso l’induzione di COX2 (che stimola la produzione di VEGF),
delle MMPs e di uPA e infine attraverso il reclutamento di macrofagi
℘ Glicolisi e shunt dei pentosi grazie all’attivazione di HIF1α
NB. Ras può anche trasdurre il segnale originato da integrine di membrana associate a Tyrk (es
Caderina induce dimerizzazione di FGF). Il Cilengitide è un inibitore delle integrine β e
α α
v 3 v
β 5.
Abl, bcr
presente sul cr.9, trasloca con sul cr. 22 producendo il cosiddetto CROMOSOMA
III. PHILADELPHIA (cr.22 con un pezzo del 9) nella CML. È la prima anomalia cromosomica
bcr/abl
associata con certezza a cancro. La proteina di fusione ha attività Tyrkinasica molto
elevata, ma è sensibile all’IMATINIB, che previene il legame dell’ATP al sito catalitico.
Jak è una Tyrk citoplasmatica associata a recettori citochinici non Yk come quello dell’IFN .
IV. γ
Jak fosforila il recettore, che lega 2 STAT attivandoli e inducendone la dimerizzazione e
traslocazione nel nucleo per avviare la trascrizione di geni legati alla proliferazione,
sopravvivenza, angiogenesi, evasione del sistema immunitario. (JAK2 mutato dà origine a
TelJak
mutazioni mielodisplastiche e mieloproliferative, mentre la proteina di fusione è presente
in CML e ALL). Inoltre, il fattore di trascrizione STAT è frequentemente iperattivo nei tumori.
NB. Vi sono fosfatasi SHP1/2, CIS che inibiscono l’attivazione Jak/Stat, mentre SOCS
ubiquitina la stessa Jak.
BRAF,
Serintreoninkinasi come suggerisce il nome appartiene alla famiglia Raf ed è coinvolta
V. nella cascata di segnalazione attivata dal mitogeno e dunque in processi di differenziazione,
100% HAIRY CELL LEUKEMIAS,
divisione e secrezione. È mutato nel delle ma molto
frequentemente anche nel melanoma, carcinoma papillare della tiroide, cancro al colon,
NSCLC. La presenza di questa mutazione predice naturalmente la resistenza agli inibitori di
EGFR come gefitinib e herceptin, sebbene induca sensibilità all’inibitore selettivo di BRAF:
PLEXXIKON, molto efficace nel trattamento del melanoma
PI3K è una kinasi coinvolte nelle funzioni cellulari come la crescita cellulare, la proliferazione,
VI. la differenziazione, la motilità, la sopravvivenza e traffico intracellulare. È attivata da recettori