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La cascata coagulativa

La cascata coagulativa è costituita da un serie di reazioni enzimatiche. Per essere efficiente è necessario che enzima e substrato vengano a contatto ad una concentrazione ottimale.

FASE I: Una interruzione della continuità della parete vasale espone gli elementi del sottoendotelio.

FASE II: Mentre le piastrine aggregate formano il "tappo" piastrinico, il complesso TF/fattore VIIa attiva il fattore IX e XIII.

FASE III: L'attivazione delle piastrine modifica profondamente la loro struttura e funzione.

FASE IV: La Trombina legata al suo recettore ora converte il fibrinogeno in fibrina, che viene polimerizzata e stabilizzata dal fattore XIIIa.

Il processo di coagulazione tende naturalmente ad autoamplificarsi. Per tale motivo esso è modulato da numerosi meccanismi:

  • La diluizione delle molecole procoagulanti
  • La rimozione dei fattori attivati attraverso il sistema reticoloendoteliale, soprattutto del fegato
  • La continua produzione di inibitori della coagulazione
coagulazione (anticoagulanti)

GLI ANTICOAGULANTI: sistema della TM-PC-PS

La Trombina legata alla Trombomodulina (TM) attiva la Proteina C (APC) che ora è in grado di attaccarsi, con la proteina S (PS), sull'endotelio o sulle piastrine

GLI ANTICOAGULANTI: sistema AT-III eparina-eparano

L'antitrombina III (AT-III) interagisce con l'eparano endoteliale o con l'eparina plasmatica e diventa un potente inibitore di proteasi

GLI ANTICOAGULANTI: il TFPI

Il Tissue Factor Pathway Inhibitor modula l'attività sia del fattore Xa che del complesso TF/VIIa

IL SISTEMA DELLA FIBRINOLISI

L'attivatore del Plasminogeno (tPA), assieme al plasminogeno si lega alla fibrina portando alla formazione di Plasmina

Ruolo dei vasi nell'emostasi

I diversi componenti dei vasi giocano un ruolo completamente differente nel controllo dell'emostasi

- Nelle cellule endoteliali predominano le proprietà di controllo dei meccanismi della coagulazione e dellarisposta

piastrinica (proprietà antitrombotiche)• Nelle cellule muscolari, nei fibroblasti e nelle componenti proteiche del sottoendotelio e nella membranabasale, prevalgono gli stimoli alla attivazione del sistema emostatico (proprietà trombofiliche)

L’ENDOTELIO: PROPRIETA’

L’endotelio vascolare gioca molti critici ruoli nell’emostasi, ed una sua disfunzione contribuisce all’insorgenza di molti processi patologici.

Il mantenimento dello stato fluido del sangue è una funzione delle proprietà anticoagulanti dell’endotelio integro. La perdita di questa funzione è una causa importante per la formazione di trombi.

La perdita del normale meccanismo mediante il quale l’endotelio regola il tono vascolare può contribuire alla ipertensione cronica e al collasso della circolazione associato con lo stato di shock.

L’endotelio funge da barriera tra il sangue ed i tessuti. Questa barriera

ANTIP

ANTIPIASTRINICHE

  • Le piastrine sono continuamente esposte a concentrazioni elevate di prostacicline (> cAMP) prodotte in maniera costitutiva dall'endotelio
  • L'endotelio possiede enzimi che inattivano agonisti piastrinici (ADP)
  • Può captare ed inattivare norepinefrina, serotonina ed istamina e, quindi interferire con l'attività piastrinica
  • L'NO, elevando i livelli del GMP, inibisce tutte le attività piastriniche
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
13 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Teti Diana.