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Effetti delle alte e basse temperature sul corpo umano
Ad elevate temperature si ha:
- Ustione di 1° grado eritema
- Ustione di 2° grado flittene (bolla con liquido)
- Ustione di 3° grado ampie zone di necrosi nelle zone esposte all'aria che, seccandosi, formano escare
- Ustione di 4° grado carbonizzazione, ovvero trasformazione in composti chimici elementari
Gli effetti sistemici delle alte temperature sono: aumento del ritmo cardiaco e respiratorio, irrequietezza, shock ipovolemico, tossiemia ed anemia (questi ultimi fenomeni di tipo autoimmunitario) e ipoproteinemia.
A basse temperature si ha:
- Congelamento di 1° grado zona edematosa, cianotica ed insensibile
- Congelamento di 2° grado flittene
- Congelamento di 3° grado ampia necrosi
- Congelamento di 4° grado gangrena umida, necrosi di un arto di tipo colliquativo
Gli effetti sistemici delle basse temperature sono confusione mentale e aritmie cardiache. A livello cellulare si
ha cristallizzazione delle membrane. A livello locale avremo spasmo arteriolare, ischemia ed edema.
Il rumore si distingue dal suono per l'irregolarità delle vibrazioni. La soglia del dolore è di 120 dB. Un livello inferiore agli 80 dB non è lesivo. Nel rumore abbiamo effetti cumulativi che danno ipoacusia (sentire di meno). Altri effetti extra-auricolari sono: vertigini, aumento della frequenza cardiaca, vasocostrizione periferica, aggressività ed incremento dell'attività tiroidea e surrenale.
Ultrasuoni: (oltre i 20000 Hz) causano effetti termici, ionizzazione dell'acqua e cavitazione delle membrane cellulari.
La gravità provoca sindromi da movimento dette cinetosi (rallentamento dei globuli rossi, insufficienza cardiaca, nausea). L'accelerazione, se attraversa il corpo in maniera trasversale è meglio tollerata che in senso testa-piedi. Nausea ed ipotensione sono usuali.
Nel mal d'aereo e mal di mare. Sono patogene sia l'aumento che la diminuzione della pressione atmosferica. È molto importante la durata dell'esposizione. A pressioni alte abbiamo perforazioni del timpano, riduzione del volume polmonare, azoto che si disciolve nel sangue e, in caso di depressione, avremo emboli. In alta montagna la diminuita pressione causa minore saturazione di emoglobina con O2.
CAUSE AMBIENTALI
Sono disturbi funzionali neurovegetativi, denominati metereopatie. Esempi sono: nevralgie di vecchie ferite, ansia prima di un terremoto, pollinosi durante la primavera.
AGENTI CHIMICI CAUSA DI MALATTIA
In base alla natura:
- Inorganici
- Elementi semplici
- Composti
- Organici
In base all'effetto:
- Flogogeni
- Steatogeni
- Inibenti la sintesi proteica
- Mutageni (Oncogeni)
ELEMENTI SEMPLICI
Sono patogeni a dosi massive; si può avere un avvelenamento acuto o cronico. Sono per lo più metalli; sono assorbiti lentamente; si depositano negli organi dotati di reticolo.
endoteliale ed eliminati per via intestinale e renale.
Hg (Mercurio): evaporando entra nell'organismo e ossida i gruppo SH degli enzimi; dà anche irritazione locale, vomito, tachicardia, shock. È tossico per il rene e l'avvelenamento cronico è detto idrargirismo (si manifesta con necrosi). Può dare malformazioni fetali.
Pb (Piombo): si sostituisce agli ioni metallici degli enzimi dando paralisi e vasocostrizione. L'avvelenamento cronico è detto saturnismo (coinvolge il sistema emopoietico e renale, blocco della PBG sintetasi con inibizione della sintesi dell'emoglobina, quindi anemia ipocromica) dove si ha un orsetto blu sulle gengive.
Ag (Argento): causa irritazione locale, diarrea nerastra e pigmentazione cutanea. Ha effetto caustico (corrosivo).
As (Arsenico): inibisce i gruppi SH nel fegato; eccitotossico. Provoca vomito e diarrea. A piccole dosi ci si può adattare (mitridatismo). Un antidoto è il latte.
Bi (Bismuto):
inattiva i gruppi SH dando poliuria e vertigini.
Tl (Tallio): inibisce i gruppi SH del tessuto nervoso dando alopecia (cioè perdita di peli) e incoordinazione.
Pt (Platino): si lega sul DNA inducendo mutazioni o inibendo la replicazione.
COMPOSTI INORGANICI
Acidi forti: provocano denaturazione delle proteine, necrosi coagulativa ed escara secca. A pH minore di 5 si attivano gli enzimi lisosomiali all'interno della cellula.
Basi forti: provocano causticazione con escara molle per idrolisi di cheratina e collagene.
Sali tossici: ad esempio i sali di sodio degli acidi grassi sono tensioattivi sulle membrane cellulari; il cloruro di calcio e lo ioduro di potassio (così come il rame e lo zinco) denaturano le proteine.
Pesticidi: inibiscono la acetil colinestasi, dando sintomi come diarrea e difficoltà respiratorie.
COMPOSTI ORGANICI
Definizione: sono tutti veleni che interagiscono a livello biochimico. Spesso i meccanismi di detossificazione si rivelano controproducenti.
Perché producono sostanze più dannose. Distinguiamo:
Veleni batterici: endotossine (LPS termostabile dei Gram negativi) ed exotossine (proteine tremolabili che agiscono direttamente).
Veleni animali: hanno vari effetti:
- Effetti proteolitici (serpenti e aracnidi) per liberazione di bradichinina;
- Effetti coagulativi (serpenti e scorpioni), con formazione di fibrina nei capillari polmonari;
- Effetti neuro e cardiotossici (serpenti e aracnidi), con paralisi e fibrillazione;
- Effetti emolitici (serpenti e aracnidi) causati da fosfolipasi in grado di trasformare la lisolecitina in lecitina, con conseguente emolisi.
Tutti questi veleni possono dare shock anafilattico.
Veleni vegetali:
- Digitale: effetto inotropo positivo (aumento forza di contrazione);
- Curaro: paralisi;
- Apiolo: deriva dal prezzemolo e, nel fegato, diventa aldeide acrilica che alchila le lipoproteine dando steatosi;
- Veleni fungini: sindromi da avvelenamento, che a loro volta sono sindrome emolitica.
(disturbi intestinali, ittero ed emoglobinuria), livida(bruciore alla gola, crampi, diarrea), muscarinica (sudore, bradicardia,diarrea), atropinica (data da Anamita Muscaria, dà eccitabilità edallucinazioni), da Anamita Phalloides (il quale contiene veleniepatotossici, come le falloidine che bloccano la sintesi proteica e leamanitine che bloccano la trascrizione).
A GENTI STEATOGENITetracloruro di carbonio: finché resta integra è una molecola innocua, ma il-citocromo P scinde un Cl e lo ione rimasto potrà dare disorganizzazione del RE450(Reticolo Endoplasmatico), per ossidazione dei lipidi di membrana e necrosicellulare.
Etanolo: dà steatosi perché è metabolizzato in NADH (che, essendo un prodottofinale, rallenta l’utilizzazione del glucosio nel ciclo di Krebs) ed acetaldeide (cheinibisce l’ossidazione degli acidi grassi).
Cianuro: dà un blocco ossidativi così come l’etionina.
A GENTI INIBENTI LA
SINTESI PROTEICA Danno steatosi epatica per diminuzione delle lipoproteine (per carenza di proteine). Si distinguono in antibiotici e veleni fungini (come l'amanitina). AGENTI FLOGOGENI Si dividono in esogeni (olio di Croton e tossine varie) ed endogeni (acido urico). AGENTI MUTAGENI Acido nitroso: converte l'adenina in ipoxantina. Agenti alchilanti: introducono un metile nella guanina. Coloranti acridinici: si intercalano tra le basi. Asbesto: oltre alla sua natura chimica, ha significato cancerogeno la lunghezza e il diametro delle sue fibre. Amine aromatiche: benzopirene e suoi derivati. Altri elementi: cadmio, cobalto, cromo e nichel. AGENTI BIOLOGICI CAUSA DI MALATTIA PROCESSO INFETTIVO Contaminazione, adesione, colonizzazione, invasione (= possibile diffusione per via ematica), infezione. Infezione nosocomiale: in seguito a degenza ospedaliera. BATTERI Staphylococcus Aureus: tossine emolitiche; tossina esfoliativa (foruncolo, impetigine); TSST-1 (Tossina 1 della sindrome da shock tossico).sindrome da shock tossico); enterolisina(intossicazioni alimentari).Streptococchi: esotossine pirogene ipersensibilizzazione al LPS e possono darescarlattina. Hanno la streptolisina O.S. Pyogenes: suppurative (faringiti, scarlattina, fascite) o non suppurative (malattie reumatiche, glomerulonefrite).S. gruppo B: malattia neonatale e sepsi da post parto. S. viridanti: endocarditi ed infezioni intraddominali. S. Pneumoniae: polmoniti, sinusiti, meningiti.Neisserie: danno nei granulociti degenerazione con pus.N. Gonorroheae: blenorragia (reazione infiammatoria acuta sotto epiteliale delle mucose genito-urinarie).N. Meningitidis: meningiti.Micobacteriaceae:Corynebacterium Diphteriae: (patogenicità legata al gene tox) difterite respiratoria, difterite cutanea.Mycobacterium Tubercolosis: tubercolosi.La tossina difterica è codificata dal gene tox portato al batterio da unbatteriofago. Inibisce la sintesi proteica inattivando un fattore di elongazione.
La subunità A è catalitica, la B è di legame.Clostridi: batteri anaerobi sporigeni.
C. Perfrigens: produce una enterotossina che dà intossicazione. Produce altre quattro tossine necrotizzanti e permeabilizzanti, fra cui una lecitinasi, che danno gangrena gassosa.
C. Tetani: tetanospasmina (neurotossina calcio dipendente di tipo A-B) agisce legandosi con la B alle membrane neuronali, mentre la A risale gli assoni bloccando le sinapsi inibitorie. Si ha paralisi spastica.
C. Botulinum: in seguito ad ingestione delle sue tossine è bloccato il rilascio di acetilcolina. Si ha paralisi flaccida.
Enterobacteriaceae: batteri Gram negativi.
E. Coli: gastroenteriti ed infezioni del tratto urinario.
Salmonella: dà la febbre enterica, con proliferazione prima nel fegato e poi nella cistifellea.
Shigella: dissenterie tramite tossina Shiga che causa danno endoteliale.
Vibrio: diarrea ad acqua di riso, tramite la tossina colerica che iperattiva il sistema adenilato ciclasi.
cAMP nei villi intestinali con iperescrezione di liquidi ed elettroliti.
Brucella: penetra nei macrofagi arrivando al fegato, dando febbre intermittente.
VIRUS
Herpes Virus: virus a DNA.
HSV 1: dà herpes orale e faringite erpetica.
HSV 2: dà herpes genitale.
In ambedue i casi il danno viene dato sia dal virus che da reazioni immunopatologiche.
Varicella-Zoster Virus (VZV); dà varicella, che può andare in latenza nei neuroni, provocando il fuoco di S. Antonio (Zoster).
Cytomegalovirus (CMV): dà mononucleosi negativa ad anticorpi est