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Ma come si esegue un iter diagnostico delle proteinurie?
Prima di tutto si esegue un rilievo al dipstick di proteinuria. I dipstick hanno, in genere, una
sensibilità soprattutto per l'albumina e per proteine ad alto peso molecolare. Si esegue, poi, un
dosaggio quantitativo della proteinuria ed, infine, si vanno ad identificare le proteine presenti nelle
urine, attraverso il metodo dell’elettroforesi e dell’immunoelettroforesi.
Proteinuria: dosaggio qualitativo e quantitativo
Al fine di eseguire un dosaggio qualitativo della proteinuria, possiamo usare 3 metodi diversi:
1. Metodo del calore (in disuso)
Metodo dell’acido solfosalicilico
2.
3. Stick al blu di bromofenolo
Per quanto riguarda i dosaggi quantitativi, invece, possiamo utilizzare:
1. Vari metodi che sfruttano la precipitazione
2. Elettroforesi
3. Elettroimmunodiffusione
Sindromi renali principali
Sindrome nefritica:
1. Ipertensione
2. Edema
3. Oliguria (ostruzione capillari da cellule flogistiche con riduzione filtrato)
4. Sedimento urinario attivo: globuli rossi, cilindri eritrocitari, globuli bianchi
5. Proteinuria > 3,5 g/die
6. Ematuria spesso macroscopica
7. Insufficienza renale acuta in giorni o settimane
Sindrome nefrosica:
1. Proteinuria > 3,5 g/die
2. Ipoalbuminemia
3. Edema (ritenzione renale di acqua e sali)
4. Iperlipidemia e lipiduria (aumentata sintesi epatica di lipoproteine da riduzione della
pressione oncotica, perdita di proteine che regolano l'omeostasi lipidica)
4. Diatesi trombofilica
5. Lento declino della funzione renale
Alcune definizioni importanti
Acido urico: è un prodotto di scarto derivante dalla degradazione degli acidi nucleici. La maggior
parte di acido urico passa, attraverso il sangue, ai reni, che lo tolgono dal sangue e lo eliminano con
le urine. Sono considerati valori normali 0,4-1g/die.
E' la proteina più abbondante dell’organismo. In condizioni di normalità deve essere
Albumina:
assente nell’urina. La semplice presenza nell’urina è già una cosa anomala e l’anomalia è definita
albuminuria; l’albuminuria indica la presenza di un difetto di funzionamento del meccanismo di
filtrazione del rene.
Aldosterone: Ormone secreto dalla corticale surrenale di grande importanza per controllare la
la concentrazione di sodio e potassio. L’aldosterone, inoltre, agisce
pressione del sangue e regolare
sul rene riducendo la quantità di sodio nelle urine.
Normalmente la bilirubina non dovrebbe essere presente nell’urina, se non in
Bilirubina:
piccolissima quantità. Una sua eccessiva presenza conferisce alle urine un colore marrone scuro e la
presenza di schiuma.
Cloruri: Sono i principali anioni del plasma. I valori normali sono considerati 110-250 mEq nelle
urine delle 24 ore.
Nitriti: la presenza di nitriti nelle urine è indice di infezioni delle vie urinarie.
Peso Specifico: E' un buon indicatore della funzionalità del rene. Il suo valore è determinato dalla
presenza di urea, proteine, glucosio, urobilina e pigmenti biliari.
l’equilibrio dei liquidi e degli elettroliti.
Varia in relazione alla capacità del rene di mantenere
In condizioni normali il peso specifico varia da 1007 a 1030 (normostenuria). In generale, se il peso
specifico è più alto rispetto ai valori normali (urine ipotoniche), significa che l’organismo si è
impoverito dei suoi liquidi. Se il peso specifico è più basso rispetto alla norma abbiamo, infine,
delle urine ipertoniche.
Pigmenti Biliari: Urobilina e Urobilinogeno sono prodotti di trasformazione della bilirubina per
mezzo dei batteri intestinali. Le urine con eccesso di urobilina presentano color giallo-marrone ma
di pigmenti biliari è indice di una severa alterazione della
non formano schiuma. Un’assenza
funzionalità epatica.
Le feci
Esistono caratteri macroscopici delle feci:
1. Quantità giornaliera (120-200gr)
2. La consistenza può essere liquida (con presenza di acqua al 90%), semiliquida (con
presenza di acqua all’85%), (con presenza di acqua all’80%)
poltacea e solida (con presenza
di acqua al 75%).
3. La forma è generalmente cilindrica o cilindroconica. Può essere caprina (in caso di colon
a nastro (stenosi dell’ultimo
irritato), a fettuccia (spasmi riflessi dello sfintere anale), tratto
intestinale).
4. Il colore è giallo-bruno.
L’odore
5. è fecaloide (non sui generis!!!!). Può diventare acido e penetrante, in presenza di
acido butirrico, acido propionico, acido acetico o acido lattico. Infine, può divenire putrido,
se presente idrogeno, metano, anidride carbonica, mercaptani, acido solfidrico o ammoniaca.
Fra i componenti anomali, che possiamo ritrovare nelle feci, abbiamo:
1. Residui alimentari non digeriti
2. Muco
3. Pus
4. Calcoli
5. Grossi parassiti
6. Grasso
7. Sangue
Il colore delle feci
Fra i fattori non patologici, che condizionano il colore delle feci, troviamo:
1. Marrone scuro: dieta carnea, prolungata esposizione all'aria
2. Marrone giallo: dieta lattea, neonati (assenza flora)
3. Nero: ferro, bismuto, carbone, mirtilli, more, liquirizia
4. Grigio: cacao, cioccolato
5. Grigio chiaro: dieta lattea, bario
6. Verde: vegetali verdi (spinaci)
7. Giallo: rabarbaro
8. Arancione: rifampicina
9. Rosso: bietole
In caso di stipsi, troviamo feci più scure, mentre in caso di diarrea, le feci risulteranno più chiare.
Fra i fattori patologici, invece, troviamo:
1. Marrone chiaro fino a giallastro: incompleta digestione dei grassi (lucide, untuose)
2. Marrone scuro: feci ipercoliche
3. Nero: emorragie tratto gastrointestinale
4. Grigio chiaro: feci acoliche cretacee
5. Verde pisello: ileotifo
6. Rosso sangue vivo: emorragie colon e retto, emorroidi
Muco nelle feci ad un’anomalia.
La presenza di muco nelle feci corrisponde Le feci risulteranno translucide e
gelatinose, in caso di costipazione spastica e colite mucosa; sanguinolente, in caso di flogosi del
retto; associate a pus e sangue, in caso di colite ulcerosa, diverticolite o dissenteria.
Sangue nelle feci
Quali possono essere le cause di sangue nelle feci? Questo è sicuramente relativo a sanguinamenti
gastrointestinali. Questi ultimi, tuttavia, possono essere:
1. Delle alte vie (ulcera peptica, gastrite erosiva, gastrite atrofica, varici esofagee, erosioni di
Mallory-Weiss)
Dell’intestino tenue e crasso
2. (diverticolo di Meckel, polipi, gastroenteriti, diverticolosi,
diverticolite, malformazioni vascolari, neoplasie)
Del retto e dell’ano
3. (emorroidi, ragadi ano-rettali, neoplasie)
4. Farmaci (cortisonici, salicilati)
Esame chimico delle feci
L'esame si basa sull'osservazione macroscopica e microscopica di caratteristiche morfologiche,
fisiche e chimiche, quali forma, consistenza, volume, pH, presenza di sangue, grassi e pigmenti
biliari, presenza di cellule di sfaldamento e leucociti, presenza di residui alimentari, flora batterica
patogena e non, nonché parassiti. La modalità di raccolta è classica; le feci vanno raccolte in un
contenitore. Viene calcolato il pH delle feci (acido o basico), acqua, sangue occulto, grassi, azoto,
attività triptica, stercorubina, coproporfirine, alfa1 antitripsina, proteine.
Tuttavia, una delle cose principali che andiamo ad analizzare è la presenza di sangue occulto nelle
feci. Le tecniche tradizionali si basano sull'utilizzo del guaiaco e sfruttano striscette di carta che,
quando trattate con idrogeno-perossidasi, sviluppano un colore ben definito in presenza o assenza
del gruppo EME.
Un altro possibile test riguarda la reazione alla benzidamina che, tuttavia, è troppo sensibile ed ha
come risultati troppi falsi positivi.
Uno dei metodi oggi più utilizzati, invece, è quello immunochimico. La ricerca di sangue occulto
nelle feci sfrutta, qui, specifici anticorpi diretti contro la porzione proteica (globina),
dell'emoglobina umana.
La ricerca del sangue occulto nelle feci viene utilizzato come test di screening per i tumori al colon
e al retto. Questi test di screening sono utilizzati soprattutto nei maschi di età maggiore di 50 anni.
Sono test da ripetersi ogni 2 anni, considerato utili per la diagnosi precoce. Tuttavia, come già detto,
c’è sempre la possibilità che vengano identificati alcuni falsi positivi e alcuni falsi negativi.
Di fatto, recentemente tre studi randomizzati e controllati hanno mostrato una riduzione della
mortalità per carcinoma del colon con l'esecuzione annuale o biennale del test.
Steatorrea
Steatorrea è un termine medico utilizzato per indicare l'eccessiva presenza di grasso nelle feci. Si
manifesta con un'abbondante emissione di escrementi pastosi, di aspetto lucido e brillante.
Questo disturbo è spia di un malassorbimento intestinale, che può essere legato al
malfunzionamento di uno o più dei tre organi coinvolti nella digestione dei lipidi. La
metabolizzazione di questi nutrienti necessita infatti dell'attività coordinata di fegato (produzione di
sali biliari), pancreas (sintesi degli enzimi lipasi - colipasi) e intestino (succo enterico, assorbimento
nei microvilli e contrazioni peristaltiche).
La steatorrea è quindi frequente in presenza di insufficienze pancreatiche, pancreatiti, gravi deficit
di sali biliari o resezioni intestinali estese.
Nel caso di steatorrea, le feci si presenteranno con:
1. Aspetto chiaro, lucido, brillante
2. Feci adese al recipiente e untuose
3. Talora goccioline oleose in superficie
4. Odore rancido
5. Volume delle feci aumentato del paziente con turbe dell’alvo
Analisi microscopica delle feci ed anamnesi
Eseguiamo un prelievo delle feci ed andiamo ad osservare se sono presenti residui alimentari
vegetali, grassi, fibre cornee, amido, fibre connettivali (filamenti), cristalli (fosfati ossalati), muco,
pus, calcoli, eritrociti, leucociti, cellule epiteliali.
un soggetto presenta turbe dell’alvo, dovremo andare ad osservare:
Al fine di capire, invece, se
1. Il numero di scariche giornaliere e la loro frequenza
2. I caratteri macroscopici delle feci
3. La quantità totale rispetto alla media
4. Bisogna vedere se le feci galleggiano o sprofondano in acqua
Nel caso di diarrea, bisognerà analizzare la quantità, la frequenza e la fluidità.
Esistono, infatti, 5 tipi di diarrea:
• Osmotica: a causa di intolleranza a lattosio, oligosaccaridi non digeribili, lassativi salini
• Secretoria: a causa di dolcificanti, tossine, acidi biliari, ormoni enteroattivi
• Per ridotta superficie assorbente: a causa di resezioni e fistole
• Infiammatoria
• Da disturbi della motilità: a causa d