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GLOBULI ROSSI (EMATURIA)

Le emazie presentano normalmente forma rotondeggiante, un volume più piccolo dei leucociti, hanno un doppio contorno e aspetto birifrangente. Presenti in numero elevato possono indicare:

  • Infezioni/infiammazioni
  • Traumi
  • Tumori
  • Calcoli renali
  • Danno glomerulare
  • Contaminazione di origine mestruale

GLOBULI BIANCHI (LEUCOCITURIA)

Presentano un volume maggiore rispetto a quello dei GR, sono rivestiti da una membrana citoplasmatica e all'interno è presente un nucleo di forma diversa. La loro presenza suggerisce:

  • Processi infiammatori del tratto urinario
  • Infezioni genitali
  • Possano anche trovarsi in condizioni non infettive: disidratazione, stress, febbre, glomerulonefriti

È inoltre impossibile stabilire la sotto classe di leucocita (es. se è neutrofilo, basofilo, ecc).

CELLULE EPITELIALI

Cellule epiteliali SQUAMOSE, che derivano dallo sfaldamento dei tessuti, presentano contorni irregolari e un nucleo centrale.

In genere sono quasi sempre presenti in piccole quantità di origine uretrale o vaginale, per cui assumono uno scarso significato;
  1. Cellule dell'epitelio di transizione (TRANSIZIONALI), sono 2-4 volte più grandi dei leucociti, tonde o piriformi e con un nucleo all'interno. Esse originano da pelvi renale, uretere, vescica e uretra.
  2. Cellule dell'epitelio TUBULARE RENALE, sono poco più grandi dei leucociti e possono assumere forma piatta, cuboidale o colonnare. La loro presenza suggerisce un danno tubulare causato ad esempio da necrosi tubulare, rigetto di un trapianto o pielonefrite.
CILINDRI Sono elementi caratteristici che nel sedimento appaiono come formazioni piatte, diritte o curve, a bordi rettilinei e paralleli ed estremità irregolari o tronche. I cilindri sono il segno più tipico di una nefropatia: la loro forma non è altro che lo stampo di un tubulo renale nel cui lume si sono accumulati materiali patologici. Sono formatiessenzialmente da proteine e possono essere: - CILINDRI IALINI, che sono i più comuni e rinvenuti spesso dopo esercizio fisico o stress; - CILINDRI GRANULARI, la cui presenza indica normalmente patologie renali significative; a volte sono presenti anche dopo esercizio fisico estremo. Sono definiti granulari in quanto contengono al loro interno dei granuli, per cui possono essere ERITROCITARI (contengono eritrociti) che indicano un'ematuria di genesi renale e sono sempre indicativi di un'agglomerulonefrite; oppure LEUCOCITARI (contenenti leucociti), che si osservano in glomerulonefriti a più intensa attività flogistica (es. Nefrite lupica); e, infine, il cilindro di CELLULE EPITELIALI. BATTERI Le urine sono normalmente sterili. Infatti, la presenza di un gran numero di batteri e WBC (leucociti, white blood cells) è indicativo di infezione del tratto urinario (UTI), mentre la presenza di soli batteri senza WBC, all'esame diretto può indicare unacontaminazione. Possono riscontrarsi anche LIEVITI che indicano infezioni ma non possono essere differenziati (miceties. candida albicans). Si possono inoltre riscontrare SPERMA, che indica disfunzioni dell'apparato genitale maschile, oppure MUCO, che indica infezioni ed infiammazioni. CRISTALLI IN URINE ACIDE Il parametro utilizzato nella valutazione dei cristalli nelle urine è il pH, il cui valore compreso tra 5,5 e 6,5 distingue i cristalli in: - CRISTALLI DI ACIDO URICO, che si riscontrano nel 16% dei pz con gotta ma anche nelle urine normali; - CRISTALLI DI OSSALATO DI CALCIO. Si possono riscontrare alte concentrazioni di acido ossalico in vegetali a foglia verde, pomodori, bibite gassate, The e cioccolato. Questi cristalli hanno una forma a busta di lettera. Altri cristalli riscontrabili nelle urine sono gli URATI AMORFI, definiti urati se il pH è acido, e FOSFATI AMORFI se il pH è basico. In più, i cristalli urati hanno forma esagonale, mentrequindi è importante monitorare attentamente la loro presenza nelle urine.mentre tutti gli altri precedentemente descritti sono relativi alla dieta e, quindi, a ciò che introduciamo con l'alimentazione. PROTEINURIA La proteinuria è la presenza di proteine nelle urine nell'arco di 24 ore. I soggetti normali eliminano quantità molto piccole di proteine; al contrario, un qualsiasi aumento persistente della escrezione proteica può essere considerato come un segno di danno renale:
  • Una normale escrezione urinaria di proteine è < a 150 mg al giorno;
  • Una escrezione urinaria di proteine > a 150 mg al giorno viene definita proteinuria.
La proteinuria viene rilevata da un esame delle urine e l'entità dell'escrezione di proteine viene misurata con una raccolta di urine delle 24 ore: la raccolta per questo esame si effettua quindi raccogliendo tutte le urine escrete nella giornata, e non solo il mitto intermedio. La proteinuria è quindi una condizione patologica che indica la presenza di una.malattia renale.
  1. Se presenta valori > 3.5 g al giorno si parla di glomerulopatia;
  2. Se i valori sono compresi tra 0.5-3.00 al giorno si possono avere nefrosclerosi, eclampsia, nefropatia diabetica, mieloma multiplo, nefrotossicità;
  3. Se i valori sono < 0.5 al giorno si può avere pielonefrite, tubulopatia, rene policistico, fasi non attive della glomerulopatia.
MICROALBUMINURIA Condizione caratterizzata da minima escrezione urinaria di albumina, compresa tra 30-300 mg/24ore. Di rilievo nel diabete come marker di rischio di nefropatia diabetica che evolve fatalmente in insufficienza renale: in questa fase un controllo glicemico può ritardare l’insorgenza della nefropatia. Si tratta quindi di una condizione reversibile che può essere monitorata con una terapia adeguata. L’albumina è un marker di rischio cardio-renale. L’esame non è invasivo, è economico ed è di facile valutazione. FISIOPATOLOGIA DEL

SANGUE: ESAME EMOCROMOCITOMETRICO

Il sangue è costituito per il 55% dal plasma (componente liquida), di cui il 90% è rappresentato da acqua, mentre il restante 10% da altri componenti quali proteine, zuccheri, amminoacidi, lipidi, Sali, vitamine e scorie; il 45% è invece costituito dalla parte corpuscolata e, quindi, da cellule quali globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.

In particolare, i globuli bianchi si distinguono in:

  • Granulociti neutrofili
  • Granulociti eosinofili
  • Granulociti basofili
  • Linfociti
  • Monociti

Le cellule leucocitarie, quindi i globuli bianchi, si distinguono a loro volta cellule con granuli definite granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili) e cellule prive di granuli dette agranulociti (linfociti B e T e monociti).

EMATOPOIESI: il termine emopoiesi o ematopoiesi si riferisce alla formazione e alla maturazione di tutti i tipi di cellule del sangue a partire dai loro precursori. Questi precursori, a livello midollare, portano alla

Formazione di due grandi linee:

  • La linea LINFOIDE, da cui si avvia la linfopoiesi (linfociti B, T e NK);
  • La linea MIELOIDE, da cui si sviluppa la mielopoiesi, l'eritropoiesi e la produzione di piastrine (granulociti, monociti, eritrociti e piastrine).

La cellula staminale pluripotente che si trova a livello del midollo osseo è una cellula indifferenziata che sotto determinati stimoli può dare origine a diverse linee di cellule che si trovano in periferie, secondo tre diversi processi:

  • Per leucocitopoiesi dà origine a MIELOBLASTI, i quali formano promielociti che a loro volta possono formare granulociti (eosinofili, basofili e neutrofili), MONOBLASTI che formano monociti e macrofagi, e LINFOBLASTI i quali danno origine a linfociti, che si distinguono a loro volta in cellule B e T;
  • Per eritropoiesi dà origine a PROERITROBLASTI, che formano a loro volta eritroblasti, reticolociti ed eritrociti;
  • Per trombopoiesi dà origine ai...

MEGACARIOBLASTI che formano a loro volta megacariociti etrombociti. Prima della nascita, l'emopoiesi avviene a livello del sacco vitellino, del fegato e della milza; dopo la nascita, negli adulti la linfopoiesi ed emopoiesi avvengono nel midollo osseo, che si trova a livello dello scheletro assiale, delle ossa lunghe e distali.

ANTICOAGULANTI

Un anticoagulante è un composto capace di rallentare o interrompere il processo di coagulazione del sangue. Tra i vari anticoagulanti, quelli più utilizzati sia in commercio che in laboratorio sono:

  • Eparina
  • EDTA, che sequestra lo ione calcio, indispensabile per il processo di coagulazione, e forma con esso composti insolubili mediante legame irreversibile)
  • Sodio citrato
  • Fluoruro di sodio
  • Ossalati

STRISCIO DI SANGUE

Uno degli esami che consente di analizzare la componente figurata del sangue è lo striscio di sangue periferico. Gli elementi figurati del sangue vengono quindi fissati e poi colorati con

Una miscela di coloranti acidi e basici. Questo si esegue prendendo un vetrino su cui si pone una goccia di sangue contenuto in una provetta con EDTA, si prende poi un secondo vetrino che si posiziona vicino la goccia in modo che questa, per capillarità, si disponga lungo il vetrino e si potrà quindi strisciare rapidamente sul vetrino per formare uno strato unico e uniforme di cellule; una volta che il vetrino è stato strisciato, il mono-strato di sangue deve essere fissato e colorato.

COLORAZIONE DELLO STRISCIO DI SANGUE

La miscela di coloranti più utilizzata è quella a base di blu di metilene ed eosina e prende il nome di MAY-GRUNWALD E GIEMSA. L'eosina colorerà le strutture acidofile, mentre il blu di metilene quelle basofile (es. i nuclei). È proprio grazie a queste colorazioni differenziate che si possono distinguere le varie sottoclassi cellulari.

• Il granulo

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SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher julia9809 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze Biomediche II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Greco Marta.