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Anemie emolitiche

Anemie in cui il GR non vive 120gg. Sono molto numero molte diverse e fanno si che il GR viva meno di 120gg per:

  1. alterazione del GR
  2. aggressione/attacco da parte di anticorpi come per esempio nelle malattie autoimmuno.

Arriva il momento in cui il midollo non riesce più a compensare la perdita di GR e il paziente diventa anemico. Molto importante il numero degli reticolociti che aumenta dall’1% al 10-15%. Quando c’è un aumento di queste cellule vuol dire che la vita media dei GR si è ridotta. I globuli rossi mantengono la stessa forma. Iperbilirubineia= aumento delle anemie.

Anemie megaloblastiche

Macrocitosi —> GR di dimensioni più grandi. Perché non avviene il giusto numero di divisioni, ma perché c’è questa ridotta capacità nel dividersi? In questi pazienti, in tutto l’organismo, le cellule hanno difficoltà nel sintetizzare il DNA. L’emopoiesi avviene in maniera

continuativa. Questi pazienti hanno un problema di tipo sistemico: hanno difficoltà nel sintetizzare DNA, ma non nelle proteine e ne RNA la cui sintesi rimane normale. Il DNA non ha la timida

Dal punto di vista metabolico il fegato rappresenta certamente il più importante organo viscerale dell'organismo: il fegato interviene infatti nella regolazione del metabolismo di tutte le sostanze organiche, oltre a svolgere funzioni di deposito, di detossificazione e di escrezione

Prove evidenti della sua importanza metabolica derivano dalle seguenti considerazioni:

  • il fegato è l'organo solido più grande del corpo umano, con un peso corrispondente a circa il 2% peso corporeo complessivo (da 1.000 a 1.500 grammi)
  • il fegato è l'organo che riceve, percentualmente, la maggiore quantità di sangue: al fegato arrivano infatti 1.500 ml di sangue al minuto (cioè 2.000 litri di sangue al giorno), corrispondenti a circa il 28% della gittata

Principali funzioni della funzione epatica:

  • Regolazione endocrina
  • Organo di deposito
  • Detossificazione di sostanze che devono essere eliminate dal nostro organismo
  • Metabolismo lipidi

Dal punto di vista laboristico, non c'è nessun organo che sintetizzi così tante razioni e sostanze. I fattori della coagulazione rappresentano anche importanti fattori per la funzione epatica. Non c'è nessun organo che fornisca al laboratorista così tanti dati.

Valutare tutti gli indicatori di funzionalità epatica non ha senso, per questioni di costo e per un alto fatto: la diagnosi oggi la fanno i professionisti, e per un cervello avere tanti parametri da gestire potrebbe causare problemi, ma ciò non vale per il computer: l'intelligenza artificiale sta entrando nel mondo della diagnostica. Oggi si affida alcuni parametri diagnostici al computer così noi ne abbiamo di meno.

Quindi i motivi sono economici e capacità di elaborazione della nostra mente.

Oggi sono stati selezionati solo 4 parametri da tenere in considerazione. Decisi a livello internazionale, e applicati indipendentemente dal bisogno del paziente: si parte sempre da questi 4 (chiamati per questo di primo livello). Si fanno tutte assieme nel caso ci sia un sospetto di patologie epatiche: - della bilirubina totale e frazionata - degli enzimi sierici indicatori di danno epatocellulare e di colestasi - delle proteine sieriche - dei fattori della coagulazione LA BILIRUBINA Il nostro organismo tiene sotto controllo costantemente i GR e quelli invecchiati vengono fagocitati. Vengono divisi in EME e globina. L'Eme viene tolto il ferro e poi catabolizzato producendo bilirubina. La bilirubina è liposolubile quindi ha bisogno di un trasportatore: albumina. La bilirubina entra nel fegato e subisce una reazione importante: da liposolubile a idrosolubile (nell'epatocita) e viene qui eliminata. Entra nell'intestino, con la bile, e viene ridotta in urobilinogeno. L'urobilinogeno ha tre

destini fondamentali: la grande maggioranza viene eliminato con le feci (ed è esso che da colore alle feci se no sarebbero sul colore grigio, quindi se le feci sono chiare vuoldire che non è stato prodotto il pigmento)

Una piccola parte viene riassorbita tornando in circolo portale e quindi torna al fegato dove viene nuovamente coniugato e quindi nuovamente eliminato

Non tutto il sangue che arriva al fegato viene assorbito dagli epatociti, quindi molte volte l'uro viene eliminato con l'urina e ritrovare dell'uro nelle urine è assolutamente fisiologico.

Della piccola quota riassorbita, una piccola parte salta il filtro epatico e la ritroviamo in tracce nelle urine.

La bilirubina viene espressa in: diretta o indiretta così chiamate per il tipo di reazione utilizzato in laboratorio dove viene fatta reagire con un reattivo.

Questa reazione avviene direttamente quando la bilirubina è ideosolubile (quando è quindi coniugata con acido ialuronico),

mentre indirettamente è liposolubile; la somma della due mi da labilirubin totaleNel sangue periferico non è presente nel sangue periferico se non in tracce; si presenterà nelsangue periferico c'è una situazione patologica.Quando c'è un'alterazione si può trovare un accumulo nel sangue periferico: ITTERO,manifestazione clinica di un iperbilirubinemia (quando raggiunge i valori di 2-2,g mg/dl) e il coloredella parte periferica degli occhi e nella cute diventa colore giallastro.vi sono molte cause che possono causare un ittero.Sulla base del meccanismo patogenetico che lo ha prodotto, l'ittero viene classificato in pre-epatico, epatico e post-epatico:- l'ittero pre-epatico si determina quando la quantità di bilirubina che arriva al fegato eccede lacapacità di coniugazione dell'epatocita (anemie emoltiche) (ittero causato da un'alterazione cheavviene prima del fegato)- l'ittero

L'ittero epatico si determina quando l'epatocita manifesta un deficit nella captazione, nella coniugazione o nella secrezione della bilirubina (a valle del fegato). L'ittero post-epatico si determina quando un'ostruzione delle vie biliari ostacola il deflusso della bile (dopo che la bilirubina è stata prodotta dal fegato).

In condizioni normali mi aspetto di trovare una bilirubina indiretta. Nell'ittero pre-epatico si ha l'ittero emolitico, cioè quello conseguente alle vie emolitiche. L'ittero non va sempre associato ad una patologia epatica, può anche essere colpa, ad esempio, di una malattia emolitica. La bilirubina presente in questi pazienti è sempre in forma indiretta.

Al fegato arriva più bilirubina, produrrà più bilirubina e più bilirubinogeno e le feci in questo caso non riesco a percepirne la variazione di colore. Nel caso pre-epatico si ha un aumento di bilirubinogeno, presenza di esso anche nelle urine ma assenza di bilirubina.

e aumento della produzione di bilirubina. Caratterista importante —> aumento dibilubirinogeno primario.Es .EPATITE VIRALE.Patologia causata dall’infezione di virus che danneggiano il fegato. In quadro delle infezioni variasempre da paziente a paziente, ci sono tre condizione possibili (gli epatiti distrutti completamente,epatite virale, ci sono anche manifestazioni non visibili o condizioni in cui le cellule sonodanneggiate in parte e hanno bisogno di tempo per ripararsi ma poi ritornano a funzionare comeprima)Un epatocita danneggiato (non irreversibile) coniuga la bilirubina ma poi si sbaglia ed essa va incircolo e in condizioni fisiologiche la bilirubina non ci deve essere; quindi avremo anche b. Direttae indiretta ma bisogna ricordare che la bilirubina diretta è idrosolubie, viene filtrata ed esce con leurine —> urine ipertrofiche ( molto scure, e vengono chiamate ipercroniche) mentre le feci sonopoco colorate (acoliche)Altro tipo di ittero è

ostruttivo/post epatico

Il fegato funziona bene, produce bene la bile ma essa non può arrivare al fegato per un'istruzione.

La bile quindi non riesce ad uscire, quindi torna indietro e avremo presenza di bilirubina sia diretta che indiretta nel sangue periferico, passa il filtro e verrà eliminata con le urine (ipercoliche) e le feci saranno alcoliche nel caso di ostruzione totale o ipocoliche con ostruzione parziale.

Queste ultime due condizioni molto simili hanno bisogno di un altro indicatore di laboratorio per differenziarle: gli enzimi stanno dentro alle cellule dove svolgono una funzione catalitica. Se trovo enzimi nel sangue periferico quando c'è un danno cellulare e quello è il momento in cui li posso dosare. Oggi siamo in grado di dosare anche piccole quantità di enzimi quindi è sufficiente anche solo un piccolo danno.

Trovare un enzima di questo tipo vuol dire che c'è stato un danno alla cellula ma non posso risalire al

Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:

tessutio. Mentre ci sono enzimi tessuti-specifici e la loro presenza nel sangue periferico mi fa capire che c'è un danno a qualche cellula cardiaca. Anche il fegato ha enzimi specifici: transaminasi/aminotransferasi (GOT e GPT). Quando le transaminasi aumentano nel sangue periferico vuol dire che c'è stato un danno delle cellule epatiche. Quando c'è un danno aumentano anche altri enzimi quali la fosfatasi alcalina (ALP) è indice di colestasi. Ittero epetocellulare -> GOT, GPT. Ittero ostruttivo -> ALP. Quindi abbiamo due tipi di ittero (a livello epatico e uno ostruttivo).

ITTERO FISIOLOGICO DEI NEONATI è una specie di mascherina gialla nella faccia del neonato ed interessa il 97% dei neonati. Il 97% dei nati a termine ha una iperbilirubinemia tra le seconda e la quinta giornata che nel 65% dei casi supera i 5 mg/dl e che, solitamente, regredisce spontaneamente nel corso delle due settimane successive. Perché

L'enzima che coniuga la bilirubina, nel feto non è ancora attiva, quindi il processo primadescritto è interrotto. Al momento della nascita l'enzima non è pronto e quindi accumuliamo bilirubina nel sangue periferico per i primi giorni che poi verrà eliminata piano piano.

Il neonato è un soggetto molto volunerabile all'iperbilibiremia. Quando la bilirubina è molto elevata, può passare la barriera encefalica causando un danno celebrale permanente quindi è importante monitorarla nel neonato, e se i limiti (20 mg/dl) vengono superati -> intervenire.

Prima venivano utilizzati farmaci come attivatori dell'enzima, ma avevano effetti collaterali sul neonato. Poi è stata sostituita con la fototerapia che non ha praticamente effetti collaterali. Culla molto luce e su base di fotoisomerizzazione che vengono eliminati con la bile anche senza coniugazione.

SINDROME DI GILBERT. Benigna quindi non causa

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A.A. 2020-2021
14 pagine
SSD Scienze mediche MED/05 Patologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessia99giunta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Patologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Trerè Davide.