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LE ALTERAZIONI MORFOLOGICHE DEI GLOBULI ROSSI
All'analisi microscopica vanno valutate:
- Colorazione - capacità di colorarsi, CROMASIA
- Forma: se variabile, POICHILOCITOSI
- Dimensioni: devono essere il più omogenee possibile, altrimenti RDW, presenza di inclusioni.
Lo striscio di sangue, ovvero il campione, ha la colorazione di may-Grunwald-Giemsa e Wright. Le alterazioni della serie rossa (sangue periferico) vanno valutate al microscopio ottico. La normalità dei globuli rossi è rappresentata da dischi biconcavi, con un diametro di 7-8 µm. Dimensioni più grandi indicano macrocitosi, dimensioni più piccole indicano microcitosi. In base alla forma si parla di stomatociti (a sacco), acantociti (spigole diffuse), dacriociti (talassemie). I globuli rossi possono avere inclusioni come punteggiatura basofila (granuli diffusi), corpi di cabot, corpi di heinz (precipitati di emoglobina), parassiti.
All'analisi a volte si possono riscontrare globuli rossi non formati completamente, precursori dei globuli rossi che a volte escono dal midollo ed entrano in circolo.
circolo ma non riescono a svolgerele funzioni di trasporto, eritroblasti (NRBC) comprendono le fasi della cellula immatura,la presenza di 1 è sintomo di anomalie legate allo stress midollare, i reticolociti ovverol’ ultima fase di maturazione cellulare hanno ancora RNA, 1 su 100 gr non rappresentaanomalia e si identificano tramite la colorazione blu, l’ RMI classifica i reticolociti inbase alla quantità di RNA (LFR, MFR, HFR).
LE PIASTRINE
Sono frammenti citoplasmatici coinvolti nell’ emostasi, di piccole dimensioni, le analisidelle piastrine si effettuano tramite la conta piastrinica (PLT) Si misura il numero dellepiastrine per unità di volume di sangue anticoagulato (con EDTA o citrato di sodio) conSistemi automatici affidabili ripetuti con esame microscopico, il n° puo indicarepiastrinopenia trombocitopenia (<100000) o trombocitosi (>450000), i valori cherisultano spesso alterati sono MPV (volume piastrinico medio) e PDW (dispersione
deldiametro piastrinico). Le alterazioni come pseudo trombocitopenia dovuta a aggregatipiastrinici, satellitismo, trombociti giganti.
GLOBULI BIANCHI
Il conteggio dei globuli bianchi attraverso la formula leucocitaria su almeno 100 celluledella striscia bianca, Dalle cellule staminali possiamo assistere alla formazione di:
- GRANULOCITI si dividono in neutrofili (circa 60%), eosinofilo (dimensioni maggioridei neutrofili, 1-2%), basofilo (dimensioni maggiori dei neutrofili)
- MACROFAGO derivano dai monociti (1000/mm^3)
- LINFOCITI (1000-3200/mm^3) hanno le dimensioni del GR e si dividono in linfocitiB(15-25%), T(40-75%)
Le alterazioni della serie bianca sono delle anomalie nalla formula, si parla dileucocitosi >10000 globuli bianchi tipica degli stati infettivi, neutrofilia assoluta tipicadi infezoni batteriche, linfocitosi e monocitosi tipiche della tubercolosi, eosinofilia. Siparla di reazioni leucemoidi >20000 globuli bianchi dovuti da infezioni gravi,tubercolosi, neoplasie,
linfomi (Non vi sono quasi mai mieloblasti circolanti). Si parla di Leucopenie < 3.000 GB, che puo essere neutropenia o linfocitopenia.
VALORI CRITICI IN EMATOLOGIA
- Ematocrito <14%->60%
- Leucociti <2000GB->50000GB
- Morfologia Presenza di cellule atipiche/immature
- Striscio Reazione leucemoide Positivo per parassiti
- Piastrine <20.000-> 1.000.000
- Reticolociti > 20%
ESAMI COMPLEMENTARI DEL SANGUE
Nel sangue sono gia state analizzate le componenti cellulari rimane da analizzare i componenti del plasma, ovvero il ferro, i fattori di crescita, le vitamine, l’ emolisi. La quantità totale di ferro dell’organismo ammonta a circa 4 g contenuto nei globuli rossi, non si crea e non si elimina (solo con emorragie e esfoliazione epiteliale) ma si ricicla, l’ equilibrio del bilancio è mantenuto dall’ assunzione attraverso la dieta (solo il 12-20% viene assorbito, piu facile se legato a gruppo eme ). Dall’ intestino tramite la transferrina.
g/dl nelle femmine. Le anemie possono essere classificate in base alla loro causa: - Anemia da carenza di ferro: causata da una ridotta assunzione di ferro o da una perdita eccessiva di ferro, può essere trattata con integratori di ferro e una dieta ricca di alimenti contenenti ferro. - Anemia emolitica: causata dalla distruzione accelerata dei globuli rossi, può essere causata da malattie autoimmuni, infezioni o reazioni avverse a farmaci. Il trattamento dipende dalla causa sottostante. - Anemia da deficit di vitamina B12: causata da una mancanza di vitamina B12 nel corpo, può essere trattata con integratori di vitamina B12 o iniezioni. - Anemia da deficit di acido folico: causata da una mancanza di acido folico nel corpo, può essere trattata con integratori di acido folico o una dieta ricca di alimenti contenenti acido folico. - Anemia aplastica: causata da una ridotta produzione di globuli rossi nel midollo osseo, può essere causata da malattie autoimmuni, infezioni o esposizione a sostanze tossiche. Il trattamento può includere trapianto di midollo osseo o terapia farmacologica. - Anemia falciforme: una malattia genetica che causa la produzione di globuli rossi anormali a forma di falce, può causare episodi di dolore acuto e danni agli organi. Il trattamento può includere terapia farmacologica, trasfusioni di sangue e trapianto di midollo osseo. È importante consultare un medico per una corretta diagnosi e trattamento delle anemie.g/dl nelle femmine. Si classificano in base alla sopravvivenza dei globuli rossi, in base alle caratteristiche dimensionali con esame MHC (Microcitiche, normociti che, Macrocitiche), in base alla concentrazione di HB che determina la colorazione con esame MHCH (ipocromiche, normocromiche, ipercromiche). Le anemie sono classificate anche in base alla fisiopatologia:
- da deficit proliferativo, ANEMIA SIDEROPENICA: Diminuita produzione di GR per bassi depositi di Ferro o una loro ridotta utilizzazione, dovuta a scarso apporto nutrizionale, emorragia. Segni e sintomi sono stanchezza, pallore, emicrania, unghie fragili, ulcere della rima buccale, gonfiore della lingua. Hanno un processo lungo, inizia con la diminuzione di ferritina e aumento del TIBC, poi diminuiscono anche siderina e ferritina, si parla di anemia conclamata quando i globuli rossi cambiano (microciti/macrociti) e i valori sono alterati.
- ANEMIA NELLE PATOLOGIE CRONICHE: L'induzione continua di epcidina determina un blocco
delle riserve di Ferro, puravendole a disposizione.
da deficit maturativo, ANEMIA DA CARENZA DI VITAMINA B12, causata da diminuitointroito, mancato rilascio o utilizzo o da anemia perniciosa (mancanza di fattoreintrinseco che permette l' assorbimento). La vitamina B12 va introdotta con la dieta.
ANEMIA DA CARENZA DI FOLATI I folati, derivati dell'acido folico, sono vitamineidrosolubili la cui forma biologicamente attiva è rappresentata dall'acido tetraidrofolico(THF). Interagiscono con la vit B12 per produrre acidi nucleici (DNA e RNA). Le diagnosidi laboratorio identificano macrociti, NRBC per compensazione (all' emocromo)inclusioni.
da deficit di sopravvivenza (emorragie, emolisi) ANEMIE EMOLITICHE Si tratta dicondizioni nelle quali si osserva un'aumentata velocità di distruzione dei globuli rossi.Sono classificabili in EMOLISI INTRA o EXTRAvascolari. Alle diagnosi di laboratoriotroveremo bilirubinemia aumentata, hb libera,
aptogobina e emopessina diminuite(emolisi intravascolare), emoglubinuria, LDH. Le anemie emolitiche extravascolripossono essere meccaniche, tossiche, infettive o immunologiche (allo immuni,autoimmuni, da farmaci) valutabili con test di coombs e ricerca di anticorpi (IgG, IgM).Le anemie emolitiche intravascolari alla diagnosi di laboratorio si notano presenza diinclusioni e tendenza a microcitosi e ipercromia. Possono essere da deficit ereditariodi glucosio 6 fosfato (caratterizzata da corpi di heinz dovuti dall' HB precipitata),emoglinopatie (varianti strutturali dell'HB come falciforme, a bersaglio), talassemie(mancata o inefficiente sintesi di catene globiniche, catena alfa (dovuta ad unadelezione o mutazione in uno o più delle copie di geni che codificano per la catenaalfa) e beta (dovuta a mutazioni in uno o in entrambi gli alleli che codificano per labeta globina) alle analisi aumento di sideremia ferritina e transfrrina).
VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE
EMOSTATICAL' emostasi è un Complesso insieme di processi, attivati da un'emorragia, che portano alla formazione di una massa solida per tamponare la lesione nella parete del vaso, cioè per bloccare l'EMORRAGIA. Le fasi dell'emostasi sono fase vascolare (La vasocostrizione dura poco tempo), fase piastrinica (emostasi primaria, le piastrine formano il tappo piastrinico attraverso adesione grazie al fibrinogeno ed aggregazione grazie al fattore di von willebrand), fase plasmatica (emostasi secondaria, Insieme di reazioni che determinano il consolidamento del tappo primario da parte di una maglia di fibrina) fase fibrinolitica (la plasmina provoca la fibrinolisi, portando all'attivazione della riparazione). Le alterazioni dell'emostasi possono dipendere da poco funzionamento (diatesi emorragica) che porta a emorragie (dovute da piastrinopenie, piastrinopatie, carenza di vitamina K, emofilia, deficit di antiplasmina), o da troppo funzionamento.sanguinamento può essere influenzato da diversi fattori, tra cui la funzione piastrinica. Pertanto, per valutare l'emostasi primaria, è necessario eseguire alcuni test. Il primo test da eseguire è il tempo di sanguinamento (BT), che può essere valutato utilizzando il test di Ivy. Questo test prevede la realizzazione di tre incisioni sull'avambraccio, seguite dall'applicazione di una pressione di 40 mmHg utilizzando uno sfigmomanometro. Dopo 30 secondi, si assorbe il sangue su carta bibula. Se il tempo di sanguinamento risulta allungato, ciò indica la presenza di un problema nell'emostasi primaria. Successivamente, è necessario eseguire la conta piastrinica utilizzando un esame emocromocitometrico. Il range normale per il numero di piastrine nel sangue è compreso tra 150.000 e 400.000 per microlitro. Una conta piastrinica inferiore a questo range può indicare un problema nella produzione o nella funzione delle piastrine, influenzando così l'emostasi primaria. È importante sottolineare che nessun test singolo è in grado di valutare l'emostasi nel suo complesso. Pertanto, per una valutazione completa dell'emostasi, è necessario eseguire ulteriori test specifici per valutare i diversi fattori coinvolti.sanguinamento aumenta lievemente sotto le 100k/uL. Se la conta piastrinica è nellanorma vengono effettuati test di adesività piastrinica (Misura la capacità dellepiastrine di aderire ad una superficie estranea, i valori di riferimento 70-98%, Il testnon è più considerato di primo livello perché difficilmente standardizzabile) e test diaggregazione piastrinica (Il test è considerato di primo livello perché fornisce unavalutazione complessiva della fase piastrinica, piastrine messe a contatto concollagene, trombina, l'ADP, l'antibiotico ristocina. Si parla di trombo astenia diglanzman se vi è mancanza del recettore fibrinogeno). Questi test sono standardizzatidall' utilizzo di un aggrego metro a fasci luminosi.
VALUTAZIONE DELL' EMOSTASI SECONDARIA per la coagulazione occorre soluzionetamponata di sodio citrato centrifugato entro 2-4 ore, è necessario usare sangue resoinizialmente e temporaneamente
are attentamente i seguenti fattori: 1. La temperatura ambiente: la coagulazione del sangue può essere influenzata dalla temperatura. Ad esempio, a temperature più basse potrebbe essere necessario più tempo per la coagulazione. 2. La presenza di anticoagulanti: se nel sangue sono presenti anticoagulanti, come l'eparina, potrebbe essere necessario più tempo per la coagulazione. 3. La presenza di fattori di coagulazione: se nel sangue sono presenti tutti i fattori di coagulazione necessari, la coagulazione avverrà più rapidamente. Al contrario, se mancano alcuni fattori di coagulazione, potrebbe essere necessario più tempo per la coagulazione. 4. La presenza di patologie o disturbi emorragici: alcune malattie o disturbi possono influenzare la coagulazione del sangue. Ad esempio, la emofilia è una malattia genetica che causa una mancanza o un difetto di uno dei fattori di coagulazione, rendendo la coagulazione più lenta. Per valutare il tempo di ri-coagulazione, è possibile utilizzare diversi metodi, come il tempo di protrombina (PT) o il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT). Questi test misurano il tempo necessario per la coagulazione del sangue in presenza di determinati reagenti. È importante valutare attentamente il tempo di coagulazione e il tempo di ri-coagulazione del sangue, in quanto possono fornire informazioni importanti sulla funzionalità del sistema di coagulazione e sulla presenza di eventuali disturbi emorragici.