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Ruolo del microrganismo

Diversi microorganismi hanno una capacità diversa di provocare uno stato di malattia. Ciò dipende dalle caratteristiche insite nel singolo microrganismo:

Virulenza: indica il diverso grado con cui si esprime la patogenicità di un determinato microrganismo. Ci sono microorganismi più virulenti, per esempio i patogeni franchi, e microorganismi meno virulenti, per esempio i patogeni opportunisti (che danno la patologia solo se compaiono fattori di rischio esterni).

Carica infettante: numero minimo di microrganismi necessario per dare inizio all'infezione. È molto variabile da una specie all'altra (di microorganismo) e, nell'ambito della stessa specie, può variare a seconda dell'ospite. Dipende dall'infettività, cioè dalla capacità di un microrganismo patogeno di penetrare, attecchire e moltiplicarsi nell'ospite.

Ad esempio, Salmonella e Shigella appartengono alla stessa famiglia e...

possono dare entrambi una sintomatologia a carico dell'apparato gastrointestinale, ma hanno una carica infettante diversa: - Bassa per shigella: bastano 100 cellule batteriche per dare origine alla patologia. - Alta in salmonella: servono 10 volte le cellule di shigella per dare origine alla patologia. Dunque, se ingeriamo un alimento contaminato, a parità di numero di microorganismi, abbiamo una probabilità molto più elevata di avere una patologia da shigella, rispetto a una patologia da salmonella. Ciò dipende dal fatto che salmonella ha una scarsa capacità di resistere agli acidi dello stomaco (scarsa infettività). RUOLO DELL'OSPITE L'ospite, ovvero l'organismo umano, non subisce passivamente l'incontro con il microrganismo. Infatti, la maggior parte delle volte non si ha uno stato di malattia, poiché l'ospite reagisce all'ingresso del microrganismo attivando vari fattori e linee di resistenza: - DIFESE

ASPECIFICHE:

  • Barriere anatomico-funzionali
  • Integrità della cute e delle mucose
  • Sostanze battericide presenti nei fluidi corporei (es. lisozima - nella saliva e nelle lacrime - che agisce sulla parete batterica distruggendola)
  • Acidità degli ambienti -> stomaco (succo gastrico); vagina (pH acido)
  • Produzione di sudore, muco, lacrime -> fluidi che servono ad allontanare microorganismi presenti sulla cute.

DIFESE SPECIFICHE:

  • Sistema immunitario
  • Produzione di anticorpi in risposta al contatto con il microorganismo
  • Intervento diretto di cellule specializzate
  • Ricezione di anticorpi dall'esterno (vaccinazione, profilassi, trasmissione materno-fetale)

SISTEMA IMMUNITARIO

Il sistema immunitario si può dividere in:

  • INNATO costituito da: barriere fisiche e chimiche (nominati sopra) + alcune cellule (macrofagi, neutrofili, Natural killer) + alcuni sistemi come quello del complemento e le citochine (perlopiù secrete dalle cellule macrofagiche e

daineutrofili).La sua risposta:è estremamente rapida, poiché viene innescataappena viene rilevata lapresenza di unmicrorganismo.è aspecifica, ovvero non specifica per il singolomicrorganismo ma ridondante: la reazione a microrganismi diversi è semprela stessa.

SPECIFICO (adattativo) costituito da linfociti:- linfociti B che hanno una risposta basata sulla produzione di anticorpi(risposta umorale)- linfociti T che promuovono una risposta cellulo-mediata: mediata da linfocitiT helper, che producono citochine e coordinano la risposta tra linfociti T,linfociti B e sistema innato, e da linfociti T citotossici che effettuano la lisidelle cellule infette, uccidendole.

La sua risposta:è selettiva: linfociti riconoscono in maniera differente i diversi microrganismi.da origine a memoria immunologica: dopo aver incontrato un microrganismo la risposta immunitaria adattativa è in grado di ricordarlo edunque, durante un secondo evento infettivo ad

opera dello stesso microrganismo, è in grado di attivare una risposta molto più veloce especifica.

RUOLO DEI FATTORI AMBIENTALI

L'ambiente fisico e sociale esercita un'importante influenza sia sui microrganismi (ad esempio alcuni microorganismi sono favoriti dall'ambiente umido, altri da ambiente freddo), sia sulle vie di trasmissione (nel caso di una patologia respiratoria: in un ambiente chiuso molto affollato vi è una probabilità di acquisire la patologia molto più elevata rispetto che in un ambiente aperto).

Alcuni esempi di fattori ambientali influenti sono:

  • il basso livello socio-economico: che espone ad un maggior rischio di infezioni di qualsiasi genere;
  • l'affollamento: fattore di rischio per le infezioni trasmesse per via aerea;
  • la scarsità di acqua potabile e l'inquinamento fecale dell'ambiente per carenza dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque reflue urbane, che sono fattori chiave nel

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mantenimento dell'endemia (malattia costantemente presente) e nelle manifestazioni epidemiche delle infezioni enteriche.

DESCRIZIONE MICROORGANISMI

microrganismi

Innanzitutto, la parola mette in evidenza la caratteristica fondamentale di questi organismi, ossia il fatto di essere estremamente piccoli -> per osservarli sarà necessario il microscopio ottico (nel caso dei virus anche di quello elettronico).

Il virus rispetto a una comune cellula eucariotica risulta molto piccolo.

I BATTERI

CELLULA BATTERICA – procariotica

La cellula procariotica manca dell'organizzazione subcellulare in organelli – mancano nucleo, mitocondri, RER...; sono presenti solo i ribosomi.

Il DNA è disperso nel citoplasma, in una regione chiamata nucleoide.

Ci sono diverse FORME di batteri:

  • Cocchi: batteri di forma sferica
  • Bacilli: forma allungata
  • Coccobacilli: forma intermedia tra cocchie e bacilli
  • Vibrioni: forma di virgola
  • Spirilli: forma di spirale
  • Spirochete: forma di spirale ma
riferiscono a peptidi e zuccheri- conferisce rigidità e resistenza alla parete cellulare dei batteri

Succedono di acido muramico (M) e N-acetilglucosammina (G). Le lunghe catene di peptidoglicano sono tenute insieme da tetrapeptidi che costruiscono uno strato compatto (vi sono delle leggere differenze tra i tetrapeptidi dei gram negativi e dei gram positivi).

Il lipopolisaccaride nei gram negativi è una molecola complessa costituita da una parte lipidica e una parte polisaccaridica.

La parte lipidica è rivolta all'interno dello strato fosfolipidico esterno.

La parte polisaccaridica è rivolta all'esterno.

Ci sono 3 parti funzionali:

  • ANTIGENE O -> polisaccaride lineare formato da 50-100 unità saccaridiche (diverse anche all'interno nella stessa specie -> permette di distinguere trasierotipi (ceppi) di una stessa specie batterica - ex: escherichia coli è gram negativo quindi possiede sulla membrana esterna il lipopolisaccaride ma la parte polisaccaridica può essere diversa in diversi escherichia coli)
  • CORE POLISACCARIDICO
colorati in violacolorati in viola ECCEZIONI ALLA COLORAZIONE DI GRAM - Micoplasmi -> non hanno parete cellulare e quindi non sono colorabili - Micobatteri -> presentano un involucro esterno al peptidoglicano che li rende resistenti alla colorazione di gram. L'involucro esterno è costituito da: • arabino-galattani (zuccheri) • acidi micolici (acidi grassi a lunga catena ramificati) - simili a cere. • glicolipidi (lipo-arabino-mannani) • proteine CICLO VITALE DI UN BATTERIO Il batterio vive per REPLICARSI. Per compiere la replicazione il batterio deve entrare nell'ospite, colonizzare un tessuto e persistere (essere capace di eludere il sistema immunitario dell'ospite). A seguito della replicazione il batterio può: - disseminare da un tessuto ad altri tessuti - uscire dall'ospite per infettare un nuovo ospite. I batteri si riproducono per FISSIONE/SCISSIONE BINARIA. Da una cellula madre hanno origine due cellule figlie identiche. Il ciclo replicativo di

Diversi batteri possono essere più o meno lunghi: la maggior parte dei batteri comunque si replica in 20-30 minuti. Alcuni batteri, come i micobatteri, i quali devono costruire la parete complessa, di cui abbiamo parlato in precedenza, necessitano di diverse ore per riprodursi (20 ore per il mycobacterium tuberculosis).

  1. L'unico cromosoma della cellula batterica madre inizia a replicarsi.
  2. Le due nuove molecole di DNA vengono segregate in parti distanti della cellula madre.
  3. Anche tutto il contenuto citoplasmatico della cellula madre viene...
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
14 pagine
SSD Scienze mediche MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher grace2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Borghi Elisa.