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Estratto del documento

CLAUDE MICHAEL DETTO CLODION (1738-1814)

PLEUROSE(1766): la donna sta piangendo, è seduta, il panneggio è molto vivace. Estrema felicità plastica applicata sia

a temi sublimi che a temi più facili.

BACCANTE (1769): gruppo scultoreo con satiro e putto, che prende l'uva dalla mano del suo compagno. Molto frivolo

e lezioso, con un basamento che contrasta del tutto.

JEAN ANTOINE HOUDON (1741-1828)

MORFEO CADUTO (1771) senso di profonda bellezza e di sublime fragranza. Ricerca l'espressione delle figure a

grandezza naturale, la carne è fragrante nel suo intenso sentire.

IL BACIO(anni '60): intenso, senso di grande gioia, pienezza umana.

GESSO DEL BUSTO DI ROGER FULTON (1804): molto austero, colpisce la vivacità del fiocco di pizzo.

MONUMENTO FUNEBRE DEL CONTE D'ENNERY (1781): il sentimento naturale di morte e dolore trovano un

senso di pienezza e fragranza di fronte al mistero della morte. I sentimenti hanno la possibilità di emergere.

IL NEOCLASSICISMO

Neoclassicismo è il nome dato ad una tendenza culturale sviluppatasi in Europa tra il XVIII ed il XIX secolo. Il

neoclassicismo fu variamente caratterizzato ma ben riconoscibile nelle varie arti, nella letteratura, in campo teatrale,

musicale e nell'architettura e arti visive.Il neoclassicismo nacque come reazione al tardo barocco e al Rococò; come

dice il termine esso fu caratterizzato da uno sviluppato interesse per l'arte antica, in particolar modo verso quella greco-

romana, con il desiderio di ritornare alla magnificenza di quello stile alimentato dal pensiero illuminista Nel 1702 e nel

1748 vengono scoperte Pompei ed Ercolano, nasce la mania dell'antico, del collezionismo e vengono ripresi ed imitati

definitivamente i modelli greci e romani, si schiariscono i colori, si dà forma geometrica, si imita palesemente l'antico.

Il bello ideale è un modello estetico, erotico, ma soprattutto ETICO. Rinasce il mito dell'eroe che salva l'umanità, che

viene identificato in Napoleone. Si divide in due fasi: la fase prerivoluzionaria e la fase imperiale. WINKELMANN,

primo vero storico dell'arte, scrive " Storia dell'arte dell'antichità" nel 1764 l'arte si divide in: stile arcaico, stile

severo(discobolo), quando c'è oligarchia, stile sublime(Fidia) quando c'è democrazia e stile bello ( Skopas, Lisippo) e

stile d'imitazione(ellenismo) quando c'è l'aristocrazia. Ritiene che solo i greci abbiano raggiunto il bello ideale e che la

forma più elevata di arte sia la scultura. Scrive i "pensieri sull'imitazione dell'arte greca" dove afferma che l'arte greca è

finita con la conquista di Roma, perché sotto la tirannia. Vede l'Apollo del Belvedere in vaticano, è una copia romana,

ma lui lo crede autentico, dice che è un'opera di enorme valore, è un compendio di tutti e tre gli ideali, anche se ha

appena ucciso il serpente malvagio, Apollo appare fiero, con le narici dilatate e i muscoli tesi, placido.

JAQUES LOUISE DAVID (1748-1825).

DISEGNO PER GLI ORAZI:con il disegno , il pensiero e la forma coglie l'assolutezza dell'idea che diviene creazione

della storia. Una supposizione di interpretazione prevede l'opposizione dell'autore al periodo del terrore, dove l'idea di

stato annichilisce la possibilità di esistere a chi non vi apparteneva.

RITRATTO DI BLAW(1795): rappresentato alla scrivania, con la penna in mano, ha lo sguardo severo.

LA MORTE DI MARAT (1793): l dipinto raffigura Jean-Paul Marat, una delle menti della Rivoluzione francese,

riverso nella vasca (dove si trovava sempre, a causa di una dermatite contratta in ambienti malsani), pugnalato a morte

da Charlotte Corday D'Armont. La giovane era andata da lui con una lettera (ancora visibile tra le mani di Marat) nella

quale gli chiedeva una grazia, ma dopo aver consegnato la missiva, lo uccise. Questo dipinto è da considerarsi la

santificazione laica di un rivoluzionario; ogni oggetto presente nel quadro assume una funzione simbolica e di reliquia.

Su di una cassa di legno di fianco alla vasca e usata da Marat come sostegno per scrivere, è scritto il laconico omaggio

dell'artista: «À Marat, David». Il calamaio, una penna d'oca, un assegno e una lettera per la Corday assurgono per David

a reliquie laiche, e saranno realmente esposte nel giorno del funerale. Il dipinto ha forti richiami caravaggeschi, David

infatti aveva visto i dipinti di Caravaggio in Italia, nell'illuminazione che evidenzia la cruda realtà delle cose e del

cadavere. Lo stesso braccio di Marat non è altro che la ripresa quasi letterale del braccio del Cristo nella Deposizione.

La penna d'oca nella mano di Marat e il coltello alla sua destra sono due armi, una metaforica e l'altra concreta. La

penna di Marat e il coltello dell'assassina creano un contrasto volto ad accentuare la bontà del primo e la crudeltà della

seconda. ANTONIO CANOVA (1757-1822)

TESEO VINCE IL MINOTAURO (1781): Teseo sul Minotauro è la prima opera scultorea che Antonio Canova realizzò

una volta arrivato a Roma. Fu realizzata su commissione dello Zulian, ambasciatore della Repubblica veneta. Il soggetto

e il modo in cui viene posto indicano quanto Canova fosse vicino alle teorie di Johann Joachim Winckelmann. L'eroe,

seduto sul corpo del mostro che ha ucciso, è rappresentato dopo la lotta: il momento scelto dall'artista, quindi, è

successivo all'azione. Ogni passione è spenta, la rabbia e la furia del combattimento sono passate. Nella tranquillità

della posizione di riposo Teseo mostra la sua anima di nuovo in sintonia con il corpo - non più teso e contratto - perché

non più preda delle passioni violente. L'eroe, simbolo della vittoria della ragione sull'irrazionalità bestiale, siede sul

Minotauro mentre regge una clava (che si può ricollegare alla barbarie del mostro) e, appoggiandosi su una gamba del

mostro, è inclinato indietro, mentre osserva il nemico.

AMORE E PSICHE DELL'ERMITAGE(1800): rappresentati in piedi, abbracciati, lei tiene in mano un fiore. Ricerca il

fiorire del sentimento.

MONUMENTO FUNEBRE DI CRISTINA D'AUSTRIA: Il monumento funerario a Maria Cristina d'Austria

rappresenta una grossa novità nella tipologia dei monumenti funerari. Il monumento funebre ha sempre avuto come

centro compositivo il sarcofago o l'urna in cui materialmente venivano conservare le spoglie del defunto. Al di sopra

dell'urna veniva collocata l'effige statuaria del defunto; di sotto o di fianco venivano poste immagini allegoriche sul

significato della morte. Nel monumento a Maria Cristina d'Austria l'urna scompare per essere sostituita dalla immagine

triangolare di una piramide. L'effigie statuaria viene sostituita da un ritratto di profilo a bassorilievo, inserito in un

medaglione di chiara derivazione classica. Notevole importanza assumono le figure allegoriche che, nella intenzione

dell'artista, non sono puri e semplici simboli ma devono commuovere per l'azione in divenire che stanno

rappresentando. In questo caso, infatti, le figure compongono un singolare corteo funebre che si accinge a salire i

gradini che portano alla porta della piramide. Da questa porta fuoriesce un tappeto che scorre sui gradini come un velo

leggero e impalpabile.

PAOLINA BONAPARTE BORGHESE COME VENERE VINCITRICE: a grande fama acquisita da Antonio Canova,

fece sì che tra i suoi committenti ci fosse anche Napoleone Bonaparte. Per Napoleone Canova eseguì diversi lavori che

immortalarono non solo la figura dell'imperatore ma anche dei suoi familiari. Uno dei ritratti più famosi è sicuramente

questo dedicato a Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, e moglie del nobile romano Camillo Borghese. La

rappresentazione segue ovviamente i precetti neoclassici. Innanzitutto Paolina è raffigurata idealisticamente nuda, e con

in mano un pomo. La sua immagine richiama quindi quella di Venere vincitrice, con il pomo di Paride in mano,

attestato di superiore bellezza. JACOB CARSTENS (1754-1798)

AIACE E TECMESSA(1789): pittura fortemente relativista contro l'attuarsi dell'idea. L'idea e la moralità si oppongono

al recupero della relatività.

FLAXMAN-PIROLI-IL CARRO DEL SOLE (1793): il corpo rappresenta l'idea che schiaccia la natura imponendosi e

costringendola al proprio volere. LOUIS GIRODET (1767-1824)

PIETA' (1789): diversa dagli stilemi tradizionali, qui Gesù è appoggiato ad un masso e Maria gira la testa, incapace di

guardare il figlio morto. Ambientato in una grotta. Senso del mistero mancante in David, la luce della Luna si diffonde

fra le nuvole e accarezza i corpi.

IL SEPPELLIMENTO DI ATALA(1806): è rappresentata Atala, eroina di un romanzo di Chateubriand, si uccide per

rispettare il suo voto di castità, nonostante ami un nativo americano. Le tematiche introdotte in letteratura da

Chateaubriand si impongono anche in pittura: il tono malinconico e tenero, l'importanza data al chiaroscuro,

corrispondono a una sensibilità prerornantica, drammatica e sentimentale, che convive con le tendenze più razionali del

neo classicismo.

IL SONNO DI ENDIMIONE(1792): Endimione era l'amante della dea Hera, scoperto da Zeus e condannato a dormire

per 30 anni. Il suo sonno fu scoperto da Artemide, che se ne innamorò, visitandolo ogni notte. Nel quadro vediamo il

corpo abbandonato su un drappo, con un cupido accanto e un fiotto di luce lunare (Artemide) che lo investe. Va oltre

l'idealismo davidiano, facendo aprire l'arte ad altre prospettive.

RITRATTO (1811): espressione ammiccante del giovane uomo, particolarmente importanti sono i capelli.

OSSIAN NEL WALHALLA: pittura fastosa, imponente e retorica. David rimase sconcertato di fronte a quest'opera del

suo allievo, dicendo "o Girodet è impazzito, o io non capisco più niente di pittura".

JEAN ANTOINE GROS (1771-1835)

NAPOLEONE AD ARCOLE (1796): presenta il giovane condottiero, allora al servizio degli ideali democratici della

repubblica, mentre incita i soldati alla battaglia, con un gesto coraggioso ma privo di enfasi, quest'ultimo elemento e

l'impeccabile divisa più da parata che da combattimento, collocano l'evento in una dimensione di superiore e atemporale

eroicità.

GLI APPESTATI DI JAFFA(1804): Il quadro, di carattere celebrativo, si riferisce ad un avvenimento risalente alla

campagna d'Egitto del 1799, quando Napoleone, indifferente al pericolo di contagio, visita il lazzaretto con i suoi

soldati ammalati di peste.

SAFFO A LEUCATE(1801): ambientato in un paesaggio notturno rischiarato dalla luna. La poetessa è molto

espressiva, il mare brilla sotto di lei. Sta per suicidarsi, vede la luce lunare che le riempie le vesti.

JEAN AUGUSTE INGRES (1780-1867)

IL SOGNO DI OSSIAN (1813): in primo piano lo vediamo dormire, appoggiato ad una c

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Publisher
A.A. 2013-2014
28 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Tardis di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Gnocchi Lorenzo.