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Il Dominio di ( f ○ g ) è x = D(g), mentre l'immagine di ( f ○ g ) è y = I(f ) con I(g) = D(f )
e ancora :
Vedere schema quad. Funzioni pari e Funzioni dispari
Sia y = f(x) una funzione con D(f )
Supponiamo che nel dominio ci sia sempre -x ogni volta che c'è x
Se f(-x) = f(x) la funzione è pari
Esempi di particolari funzioni sempre pari:
• Funzione valore assoluto D: R
x se x ≥ 0
y = f(x) = |x| = Sappiamo inoltre che |x| = |-x|
-x se x < 0
Dunque
f(-x) = |-x| = x = f(x) La funzione valore assoluto è pari
• Funzione coseno
y = f(x) = cosx con D(f ) = R
si ha
f(-x) = cos(-x) = cosx = f(x) La funzione coseno è pari
Se F(-x) = -f(x) la funzione è dispari
Esempi di particolari funzioni sempre dispari
• Funzione seno
y = f(x) = senx con D(f ) = R
si ha
f(-x) = sen(-x) = -senx = -f(x) La funzione seno è dispari
• Funzione tangente
y = f(x) = tgx con D(f ) = R / ± π/2 ( e suoi multipli )
si ha
f(-x) = tg(-x) = -tgx = -f(x) La funzione tangente è dispari
Funzioni invertibili o Funzioni inverse
Sia f una funzione di A in B
Sia f(x) una funzione tale che non solo ad ogni elemento di A corrisponde 1 e 1 solo
elemento di B ma anche che ogni elemento di B è il corrispondente di ogni elemento di A.
In questo caso si dice che f è una corrispondenza biunivoca.
Esempi grafici
Solo nell'ultimo caso f è una corrispondenza biunivoca perché ad ogni elemento di A
corrisponde un solo elemento di B e viceversa.
In altri termini una funzione f è corrispondenza biunivoca se elementi diversi di A x e x
1 2
con x ≠ x hanno immagini diverse in B ovvero f(x ) ≠ f(x ).
1 2 1 2
Esempio grafico x ≠ x
1 2
f(x ) ≠ f(x )
1 2
Sia f una funzione di corrispondenza biunivoca come in figura:
In questo caso si può costruire una funzione di B in
A tale che :
• y → x con y = f(x)
Si dice che la funzione è invertibile e la funzione di
B ha valori in A si chiama Funzione inversa di f e si
-1
nota come f
-1
f : A → B f : B → A
con -1 -1
• D(f ) = A = I(f ) e I(f ) = D(f )
f : x → y con y = f(x)
1. -1 -1
f : y → x con x = f (y)
2. -1 -1
Nel passare da f a f si scambiano i ruoli non solo gli insiemi A e B ( il D di f e I di f e
viceversa), ma anche le variabili x e y si scambiano i ruoli.
-1
Componiamo successivamente f e f
-1 -1
• x→ •y = f(x) → • x =f (y) = f ( f(x) ) = x
-1
• ( f ○ f ) è l'identità
• -1
In modo analogo se componiamo f e f si ha
-1 -1
• y→ •x = f (y)→ • y = f( f (y) )
-1
• ( f ○ f ) è l'identità Funzione monotòna
Una funzione y = f(x) si dice monotòna se verifica uno dei seguenti 4 casi:
x < x f(x ) < f(x ) f è strettamente crescente per ogni x ; x D(f )
1. ϵ
1 2 1 2 1 2
x < x f(x ) ≤ f(x ) f è crescente per ogni x ; x D(f )
2. ϵ
1 2 1 2 1 2
x > x f(x ) > f(x ) f è strettamente decrescente per ogni x ; x D(f )
3. ϵ
1 2 1 2 1 2
x > x f(x ) ≥ f(x ) f è decrescente per ogni x ; x D(f )
4. ϵ
1 2 1 2 1 2
Nei casi 1 e 3 la f è detta strettamente monotòna. Se f e ogni elemento y è il corrispondente
di almeno 1 elemento x di A allora f è invertibile.
Esempi
• y = f(x) = 1/2x +1 è strettamente monotòna crescente
• y = f(x) = 1/x è strettamente monotòna decrescente
• y = f(x) = √x è strettamente crescente
0 se x Z
ϵ
• y = f(x) = 1 negli altri casi
• x se x ≥ 0
y = f(x) = |x| = non sono monotòne
-x se x < 0
1 se x > 0
• y = f(x) = sgnx = x/|x| = riferimentiloriferendo
-1 se x < 0
Cenni di geometria analitica
Si riesce a dare una veste algebrica ( analitica ) ad ogni problema matematico riferendo il
piano e lo spazio a riferimenti cartesiani. In particolare:
• ortogonali;
• monometrici.
Si consideri nello spazio tre rette ortogonali tra loro ( assi cartesiani )
Asse x = asse delle ascisse
Asse y = asse delle ordinate
Asse z = asse delle quote
0 = origine degli assi ( il loro punto di
intersezione)
Le proiezioni di P sono ortogonali
Si sceglie la stessa unità di misura per tutti i tre assi.
Si definiscono ordinate cartesiane i seguenti numeri reali :
ascissa x = 0Px / 0u
I. ordinata y = 0Py / 0u 0u = unità di misura
II. quota z = 0Pz / 0u
III.
In particolare nel piano si ha x = 0Px / 0u
y = 0Py / 0u
0u = unità di misura
Nel piano oltre ai punti ci sono anche altri oggetti come le rette. Una qualunque retta r del
piano si può rappresentare da una equazione di primo grado delle variabili x e y ovvero:
• ax +by +c = 0 equazione generale della retta
Grafico I coefficienti numerici dell'eq. generale a, b, c non hanno
significato geometrico mentre ha significato geometrico:
• l'annullarsi di uno o due coefficienti;
• i loro rapporti.
Esempi
a = 0 → by +c = 0 y = -c/b y = costante
la retta r è parallela all'asse x perché tutti i punti hanno la stessa
ordinata
b = 0 → ax +c = 0 x = -c/a x = costante