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MARKETING MIX
Il marketing mix è la combinazione di variabili controllabili di marketing (leve decisionali) che
l'impresa utilizza per raggiungere i propri obbiettivi
LEVE DEL MARKETINK MIX
PRODOTTO/SERVIZIO
PREZZO
POSTO(DISTRIBUZIONE)
PUBBLICAZIONE(COMUNICAZIONE)
PERSONAL RELATIONSHIP & SELLING
+ PROMOZIONE (strumento temporaneo complementare di rinforzo temporaneo)
è necessario trovare la giusta combinazione delle leve in relazione alle caratteristiche del mercato
obbiettivo (congruenza delle 5P con le 6O) tenendo conto del contesto
7.A. PRODOTTO/SERVIZIO
CICLO DI VITA
ovvero il modello che descrive l'andamento tipico dei volumi di vendita nel tempo
il ciclo di vita di un prodotto è caratterizzato da 4 fasi:
introduzione
il prodotto è sconosciuto, il tasso di sviluppo è positivo
o alti costi di comunicazione e rischio flop
o prezzo alto (rientro rapido) o basso (concorrenza) ?
o o molte aziende per i rischi rinunciano ad essere pionieri
azione di marketing volta a convincere a provare il prodotto
crescita
aumentano i concorrenti (prezzi) e i canali distributivi
o o necessità di differenziarsi
azione di marketing volta a convincere a preferire la propria marca
maturità
sintomi di saturazione
o fare leva sui servizi
o sforzi per mantenere la preferenza dei consumatori
o o azione di marketing volta ad aumentare la fedeltà del cliente
declino
depressione dei prezzi e profitti
o o si revitalizza il prodotto
miglioramento del prodotto: nuove funzionalità / migliore qualità
aggiunta di servizi
uscita del prodotto
(ben gestita) tramite promozioni, smaltimento scorte ecc...
più che ciclo di vita del prodotto sarebbe + corretto ciclo di vita della domanda
SVILUPPO NUOVI PRODOTTI
Sviluppare nuovi prodotti è ciò che assicura il futuro di un'impresa
innovare però, comporta dei rischi
FATTORI DI SUCCESSO
superiorità del proprio prodotto rispetto alla concorrenza (dominatore nel settore)
buone competenze di marketing strategico e operativo
competenze tecnologiche
FATTORI DI INSUCCESSO
cattiva progettazione/esecuzione
mancata comprensione delle esigenze o del contesto
scarsa assistenza tecnica
inadeguato addestramento utente
superficialità analisi mercato
ecc...
L'innovazione di un prodotto richiede decisioni manageriali:
da dove viene l'innovazione? (motore)
tecnology push (nuove tecnologie)
o market pull o marker driven (risposta a un esigenza del mercato)
o design push (si cercano nuove forme, significati ecc)
o
con quanta intensità innovare?
prodotti nuovi in assoluto
o nuove linee di prodotto
o completamento linee di prodotto esistenti
o miglioramento dei prodotti esistenti
o riposizionamenti su nuovi mercati/segmenti
o riduzione di costi
o
con quali strategie innovare? (come)
quale posizionamento nel business ? (leader/follower, difendere posizione, ricercare
o opportunità per progredire, restare al passo ecc)
per queli mercati innovare?
FASI DI SVILUPPO DI UN NUOVO PRODOTTO
Generazione di IDEE
valutazione delle nuove idee secondo criteri di
o o mercato-target (dimensione, potenziale di crescita, clienti attuali/nuovi ecc)
prodotto-tecnologia-fattibilità (grado di innovazione, differenziazione,
fattibilità tecnica, tecnologie ecc)
economia-finanza (ammontare dell'investimento, vendite attese, roi stimato,
cash flow atteso, periodo di payback)
Specifiche, PROGETTAZIONE DI MASSIMA (concept)
poi progettazione di dettaglio
o
PROTOTIPAZIONE, INGEGNERIZZAZIONE e SERIE PILOTA
fase in cui si testa il prodotto dal punto di vista funzionale e costruttivo
o
TESTING
test sui prototipi e test vari
o
PRODUZIONE
COMMERCIALIZZAZIONE
Contemporaneo al processo di sviluppo del nuovo prodotto vi è un circuito di business analysis e
planning sulla cui base si prosegue, arresta o modifica il progetto.
Alcuni aspetti studiati in questa business analysis e planning sono
previsione vendite e prezzi nel tempo
costi produzione e commercializzazione ecc
7.B. PREZZO
Il prezzo è il primo elemento che salta all'occhio del consumatore, decidere bene il prezzo è
fondamentale, esso infatti influenza
la redditività del business
il livello della domanda
l'immagine di marca e posizionamento rispetto alla concorrenza
Molti fattori vanno tenuti in considerazione per determinare il prezzo di un prodotto:
congiuntura e/o stato generale dell'economia (maggiore o minore propensione alla spesa)
posizionamento rispetto ai concorrenti
ciclo di vita del prodotto
variazione della struttura dei costi
la risposta dei competitors
leggi e norme
servizi compresi
servizio al canale di vendita
Grazie alle "linee guida" della politica dei prezzi si definiscono:
Dopo aver stabilito le politiche dei prezzi ci si da un "orientamento" :
i criteri utilizzati per determinare il prezzo saranno orientati
ai costi
al costo unitario viene aggiunto un margine di profitto
o o VANTAGGI - semplice e comprensibile
SVANTAGGI - approccio chiuso che non tiene conto della realtà esterna
al mercato
approccio basato sul valore percepito dall'utente
o o valore economico
valore funzionale
valore operativo
aspetti d'immagine
benefici personali
IMPORTANTE - sostenere il prezzo per sostenere l'immagine / sostenere l'immagine
o per sostenere il prezzo
ai concorrenti
prendere a riferimento il prezzo praticato dai concorrenti (soprattutto se esiste una
o azienda leader)
due logiche di confronto
o o price taker (segue il liv dei prezzi del leader)
price leader (impone il suo prezzo)
composito
tiene in considerazione costi, concorrenti e valore (mix)
o
TATTICHE DI PREZZO per raggiungere nel breve periodo gli obbiettivi di pricing
prezzo di listino non corrispondente al prezzo pagato dal cliente
sconti quantità
sconti commerciali
sconti finanziari
sconti stagionali
prezzi garantiti
7.C. PLACE (posto) - LA DISTRIBUZIONE
La distribuzione è quell'insieme di sistemi che trasferiscono informazioni e prodotti da un produttore
a un cliente e viceversa al fine di concludere una transizione commerciale.
La distribuzione può essere di prevalenza fisica (box movier) o prevalenza informativa (consulente).
E' importante la scelta del canale distributivo, per scegliere in modo corretto è necessario definire:
tipologia del canale
canale diretto (produttore-cliente)
o canale indiretto (altri attori sono coinvolti nel processo)
o
dimensione del canale
distribuzione intensiva (molti punti di contatto con ampia copertura geografica)
o distribuzione esclusiva (pochi punti di contatto specializzati, monomarca)
o distribuzione selettiva (distr specializzati)
o
allocazione dei compiti
è necessario allocare svariati compiti lungo tutto il canale distributivo
o 7.D. PUBBLICAZIONE (COMUNICAZIONE)
FASI dell'attività di PUBBLICAZIONE per una comunicazione mirata ed efficacie
identificazione del TARGET
chi? quanti? caratteristiche?
o
SCOPI/OBBIETTIVI della comunicazione
sul prodotto, sull'offerta, sul brand ecc
o
TECNICA DI COMUNICAZIONE da utilizzare
pubblicità
o o massmedia
materiale informativo
internet (banner, emailing ecc)
pubbliche relazioni
o o fiere
eventi
sponsorizzazioni
direct marketing
o o mailing
CONTENUTI, FORMA, MESSAGGIO
CONTROLLO E MISURA DEI RISULTATI
7.E. PERSONAL SELLING e RELATIONSHIP MARKETING
Servono per stabilire, mantenere le relazioni con i clienti in maniera profittevole
come mantenere questa relazione?
rel personale --> PERSONAL SELLING
PS è il contatto personale tra fornitore e cliente
o
automazione della real --> CRM (custumer relationship management)
LETTURA ECONOMICA DELL'IMPRESA
I COSTI
(e le decisioni di breve periodo)
DEFINIZIONE (e NATURA) DEI COSTI
Costo --> controvalore monetario che misura il consumo di risorse per un certo fine
(prodotto/servizio)
CALCOLO DEI COSTI
Perchè si calcolano i costi ??
è necessario calcolare e classificare i costi per
rilevare il livello di profittabilità dei prodotti
supportare scelte di make or buy
verificare i volumi di produzione
(non esiste una classificazione univoca dei costi, dipende dalla domanda a cui si deve rispondere)
CLASSIFICAZIONE DEI COSTI
COSTI TOTALI e UNITARI
Se all'aumentare della produzione (n. unità) il CT resta costante il CU si ridurrà
Se invece all'aumentare della produzione aumenta il CT il CU resterà costante
COSTI FISSI e VARIABILI
I costi FISSI sono costi che non variano proporzionalmente al crescere della produzione, il
comportamento di tali costi è quindi indipendente dai livelli di produzione.
I costi VARIABILI variano in funzione del volume produttivo
COSTI DIRETTI e INDIRETTI
I costi DIRETTI sono costi imputabili in maniera certa ed univoca ad un solo oggetto di costo
(prodotto)
es. costo materia prima "legno" - oggetto di costo Prodotto "scrivania"
I costi INDIRETTI non sono invece attribuibili ad un oggetto di costo
es. costo di amministrazione e contabilità, o costi sei servizi ausiliari
COSTI DI PRODOTTO e DI PERIODO
I costi di PRODOTTO rappresentano il valore di tutte quelle risorse associabili, in modo diretto o
indiretto, alla realizzazione di un prodotto/servizio.
Possono essere suddivisi in:
costi di lavoro diretto
costi di materiali diretti
costi indiretti di produzione
I costi di PERIODO (spese discrezionali) rappresentano le attività non direttamente associabili alla
realizzazione di un prodotto/servizio (ricerca e sviluppo, spese amministrative, generali ecc)
es.
fissi o variabilil? diretti o indiretti? di prodotto o di periodo?
affitto ufficio - fisso indiretto di periodo
costo lubrificante - variabile indiretto di prodotto
costo utensili consumabili - variabile indiretto di prodotto
affitto impianto produttivo - fisso indiretto di prodotto
ammortamento autove