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Estratto del documento

CONTRO

scarsa condivisione degli obbiettivi generali

 scarso coordinamento tra le diverse funzioni

 lentezza nel reagire ai cambiamenti esterni (poco flessibile)

 il crescere dell'azienda provoca una forte burocratizzazione

STRUTTURA DIVISIONALE - criterio è la DIVISIONE DEL LAVORO (prodotto, cliente, area geografica)

Vengono raggruppate nella stessa UO le attività legate a .. un determinato prodotto, un det

cliente ecc ... (Generals Motor ha diversi marchi x diverse zone geografiche)

PRO velocità di risposta al mercato

 possibilità di diversificazione dei prodotti

CONTRO

rinuncie alle economie di scala (no una grande fabbrica ma tante fabbriche piccole

 dislocate)

inefficienza (+ spese per la diversificazione prodotti ecc)

 poca coerenza tra i prodotti

 perdita profondità competenze

Quali sono le basi per raggruppare ?

se l'interesse è incentrato sugli INPUT (mezzi utilizzati, funzioni svolte) - criteri FUNZIONALI

se le basi del raggruppamento sono orientate agli OUTPUT (mercati serviti, ecc) - criteri DIVISIONALI

Come si sceglie la Macrostruttura ?

Quando è meglio una str funzionale ? E quando una str divisionale ?

FORTE ECONOMIA SI SCALA - str FUNZIONALE

se in un impianto solo produco il doppio di pezzi, il loro costo è molto meno rispetto allo stesso

numero di pezzi prodotto in 2 impianti separati, quindi, + grande è l'impresa, + grande è

l'operazione e + risparmio (IMPIANTI PESANTI).

ECONOMIA DI SPECIALIZZAZIONE - str FUNZIONALE

INTERDIPENDENZE DEI FLUSSI DI LAVORO - str DIVISIONALE

interdipendenze generiche

 interdipendenze sequenziali

 interdipendenze reciproche

 COORDINAMENTO MACRO - I PROCESSI

Come comunicano tra loro le unità organizzative?

Attraverso i PROCESSI

Gli elementi chiave di un processo sono:

OUTPUT

  identificazione a partire dalle esigenze del cliente delle possibili modalità di

o soluzione

cosa si aspetta il cliente

o

PRESTAZIONI

  dimensioni di prestazione

o indicatori e sistema di misura

o valore delle prestazioni

o

INPUT

  fattori acquisiti all'esterno o da altri processi, che sono necessari per l'avvio del

o processo

FASI

  insieme delle attività o decisioni che consentono la realizzazione dell'output

o

RISORSE

  insieme delle capacità umane e tecnologiche necessarie

o definizione ruoli e potere decisionale

o

INTERDIPENDENZE

  legami logici e di precedenza tra le fasi (+ interdipendenze ho + il processo è lungo,

o il mio lavoro dipende dal tuo ecc)

METODI DI GESTIONE

  logiche per coordinare le attività

o

I processi possono essere PRIMARI o DI SUPPORTO,

processi PRIMARI: creano direttamente valore riconosciuto dal cliente, le loro performance

 impattano sulla soddisfazione del cliente (pr produttivo, pr di vendita)

processi di SUPPORTO: necessari alla gestione dei primari (pr di formazione)

 4.IL BILANCIO

Vi sono molti strumenti per conoscere come va un'azienda, il più "comune" è il BILANCIO

Per far si che vi sia un funzionamento duraturo dell'impresa è necessario:

equilibrio finanziario (eq. tra i flussi di cassa in ingresso e in uscita)

 equilibrio reddituale nel breve e nel lungo periodo (eq tra ricavi, costi e utili)

 efficienza e flessibilità nell'utilizzo dei fattori (controllo dei costi, di manodopera, materie

 prime, impianti ecc)

redditività dei fattori (NO immobilizzazione, corretto sfruttamento dei fattori, no asset

 dormienti. es. macchinari non utilizzati)

Il bilancio è composta da 2 parti, il CONTO ECONOMICO (ex. profitti e perdite) e lo STATO

PATRIMONIALE. CONTO ECONOMICO (ottica economica)

Il CE è un documento di bilancio che sintetizza i flussi economici che hanno interessato l'azienda in

un dato periodo di tempo (solitamente 1 anno), determina quindi gli utili come differenza tra i

ricavi (valore dei beni consegnati/servizi erogati) e i costi (valore delle risorse utilizzate per

"produrre" i ricavi) di competenza economica di quel dato periodo.

Cosa significa differenza tra ricavi e costi di COMPETENZA ECONOMICA di quel dato periodo?

Il CE si basa sul principio della competenza economica, secondo cui contribuiscono a formare

l'utile di esercizio solo i costi e ricavi DI COMPETENZA di un esercizio, ovvero:

RICAVO DI COMPETENZA - un ricavo è di competenza di un esercizio (anno 2000) se in

 quell'esercizio (2000) avviene l'effettiva ALIENAZIONE del bene/servizio da parte dell'impresa

(materialmente il bene non c'è più, cessione fisica)

COSTO DI COMPETENZA - un costo è di competenza di un esercizio (2000) se fa riferimento a

 risorse utilizzate per la produzione di un ricavo di COMPETENZA DI QELL'ESERCIZIO (2000)

es. realizzo un progetto nel 2013 ma lo vendo nel 2014, l'alienazione del prodotto avviene nel 2014

quindi il ricavo di quel progetto verrà inserito nel CE del 2014, quindi il costo è di competenza del

2014 (ricavo e costo di un bene devono apparire nel CE dello stesso anno, la competenza

economica non ha legame immediato con le entrate e le uscite di cassa associate alla

produzione e vendiate di beni)

es2.

nel 2003 abbiamo quindi il ricavo di competenza perchè vi è l'alienzione del bene (1200€) anche

se non ho ancora incassato i soldi vi è stata la cessione fisica del bene !

STRUTTURA DEL CONTO ECONOMICO

A. A. VALORE DELLA PRODUZIONE (ricavi + (variazioni))

1. - Ricavi delle vendite e delle prestazioni

2. - Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

(variazioni del n. di PRODOTTI FINITI in MAGAZZINO, dove si hanno i prodotti che

ancora non hanno generato un ricavo ma potrebbero farlo in futuro

3. es.

4. 2013 ho 100 sedie in magazzino, ora (2014) ne ho 120, ho una variazione di +20

5. oppure ne avevo 100, ne ho vendute 30, ho una variazione di - 30

6. grazie al magazzino di può passare da "periodo di produzione" a periodo di

competenza).

B. B. COSTI DELLA PRODUZIONE (1 + 2 + 3 + 4 - 5 + 6 + 7)

1. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

2. Per godimento di beni di terzi (affitti, noleggi, ecc)

3. Per il personale

4. Ammortamenti e svalutazioni

5. Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

(variazioni del n. di MATERIE PRIME in MAGAZZINO, aumentare le scorte abbassa i

costi di produzione)

6. Accantonamenti per rischi

7. Oneri diversi di gestione

MON (MARGINE OPERATIVO NETTO) - UTILE OPERATIVO (EBIT, Earnings Before Interests and

Taxes - guadagno prima di interessi e tasse)

ovvero DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)

C. C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI (PF e OF)

1. proventi da partecipazioni (dividendi di azioni possedute)

2. altri proventi finanziari (da interessi attivi)

3. interessi passivi e altri oneri finanziari

D. UTILE AL LORDO DA ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO (RISULTATO AL LORDO DELLA GESTIONE

STRAORDINARIA E FISCALE)

E. ovvero MON +/- C

F. D. RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARI (variazioni di valore delle attività finanziarie

possedute, azioni, obbligazioni, titoli di stato ecc)

G. E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI (plusvalenza/minusvalenza compra vendita di azioni

e/o immobilizzazioni)

H. UTILE (RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE) MON +/- C +/- D +/- E

I. Imposte

J. UTILE DELL'ESERCIZIO (UTILE NETTO) UTILE - imposte

Dell'utile netto sono una parte viene data agli azionisti (DIVIDENDI)

A, B - GESTIONE OPERATIVA

C - GESTIONE FINANZIARIA

D, E - GESTIONE STRAORDINARIA LO STATO PATRIMONIALE

Lo SP indica cosa c'è, in valore economico (la situazione patrimoniale per l'appunto), all'interno

dell'azienda in un determinato momento individuato come la data di chiusura dell' esercizio.

Mostra: Capitale di bilancio (complesso di beni e diritti a disposizione dell'impresa in un dato

 momento)

Attività (impieghi di risorse) A (risorse a disposizione in valori monetari, ciò che c'è

 nell'azienda)

Passività (fonti di capitali) P ( sui beni e diritti dell'azienda gravano diritti di terzi, di chi è ciò

 che è nell'azienda)

capitale netto N = A-P (proprietà dei soci, mezzi propri = capitale sociale + riserve + utile)

Lo SP è composto da due sezioni

1. ATTIVO (ciò che c'è nell'azienda) ovvero elenca le risorse di proprietà dell'impresa e quelle

che hanno valore esprimibile in maniera oggettiva in termini monetari

2. PASSIVO (di chi è ciò che è nell'azienda) ovvero riporta i diritti di azionisti o terzi (finanziatori

espliciti (istituti di credito) o impliciti (fornitori, dipendenti)) sulle risorse dell'impresa

STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE

A. ATTIVO (A.1 + A.2 + A.3) A. PASSIVO

B. B.

C. A.1 Immobilizzazioni (I + II + III) C. P.1 Patrimonio netto -

capitale proprio

D. I. Capitale

I. Immobilizzazioni immateriali (costi di sociale(soldi

ampliamento, costi di ricerca, diritti di messi

brevetto, concessioni, licenze ecc) "all'inizio) +

II. Immobilizzazioni materiali (terreni e II. Riserve (utili non

distribuiti) +

fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature

ecc) III. Utili (netto)

D.

III. Immobilizzazioni finanziarie (Partecipazioni in

imprese, azioni ecc) P.2 Fondi per rischi e

oneri

E. fondo imposte e

A.2 Attivo circolante (I + II + III + IV) fondi legati all'attività

E. svolta

F.

I. Rimanenze

1. materie prime, sussidiarie e di consumo P.3 Trattamento di fine

2. prodotti in corso di lavorazione e rapporto

semilavorati A. liquidazione

3. prodotti finiti ecc

II. Crediti debiti verso i

dipendenti

1. verso clienti

2. verso imprese controllate o collegate A.

ecc P.4 Debiti

III. Attività finanziarie non immobilizzate

IV. Disponibilità liquide (depositi bancari e B.

postali, assegni, denaro in cassa) 1. commerciali

F. (verso i fornitori)

A.3 Ratei e risconti attivi 2. finanziari (verso le

banche, società

G. finanziarie,

investitori ecc)

P.5 Ratei e risconti

Il PATRIMONIO NETTO è capitale PROPRIO o EQUITY (E)

P.2 + P.3 + P.4 sono il capitale di TERZI o DEBT (D)

UTILE (reddito di esercizio) nello STATO PATRIMONIALE

Nel CE si è visto che l'utile influenzato dalle operazioni di gestione nell'intervallo di tempo t/t+1 =

ricavi di vendita - i costi di esercizio

Nello SP risulta invece la variazione del capitale netto tra due istanti di tempo (es. inizio e fine anno)

A

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
17 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rusca_91 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Daz Marco Giuseppe.