Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Studi Longitudinali
Effetti principali del RT. Gli studi longitudinali hanno trovato che l’RSQ predice un futuro inizio di
un notevole episodio depressivo durante un ampio periodo di follow-up in individui inizialmente ND;
sintomi depressivi durante un ampio periodo di follow-up in individui inizialmente ND, dopo un
controllo per i sintomi di baseline; sintomi depressivi in pazienti con depressioni cliniche, dopo
controlli per la depressione di baseline, sebbene si dovrebbe sottolineare la non-replicabilità.
È degna di nota una limitazione del RSQ: i suoi item sono multidimensionali, come ad es. la
ruminazione valutata con il RSQ si sovrappone concettualmente a diversi altri costrutti come
sintomi depressivi, affettività negativa-nevroticismo, e reattività cognitiva. Tuttavia, questa
preoccupazione è stata controbilanciata dalla prova convergente che altre misure di RT predicono
la depressione.
Prima di tutto, altre misure di ruminazione depressiva hanno predetto un futuro umore depressivo.
Poi, anche altre forme di RT, diverse dalla ruminazione depressiva, hanno predetto futuri livelli di
depressione in studi longitudinali.
Effetti di RT moderati dal contesto. Diversi studi hanno riportato delle moderate relazioni tra
ruminazione depressiva e variabili intrapersonali per la predizione di una futura depressione.
Prima di tutto, nel progetto Temple-Wisconsin Cognitive Vulnerability to Depression, un’interazione
tra uno stile cognitivo negativo e ruminazione stress-reattiva prediceva significativamente il tasso, il
numero e la durata di grandi episodi depressivi, anche dopo un controllo per i livelli di depressione
al T1. La ruminazione stress-reattiva valutava, adattando il RSQ, la tendenza a ruminare su
inferenze negative che seguivano eventi stressanti; essa prediceva futuri episodi di depressione
maggiore in individui con alti livelli di stile cognitivo negativo, ma non in individui con bassi livelli di
stile cognitivo negativo.
Secondo, ruminazione depressiva di tratto, autostima ed eventi di vita stressanti interagivano nel
predire il mantenimento della depressione. La ruminazione depressiva prediceva la depressione
nei follow up solo per i partecipanti con entrambi bassa autostima ed alti livelli di eventi di vita
stressanti.
Terzo, la ruminazione depressiva interagiva con i sintomi di depressione della baseline, nel predire
depressioni future. Ancora, uno studio ha trovato che la ruminazione depressiva interagiva con
eventi di vita stressanti nel predire una futura depressione, indicando che il contesto situazionale
può moderare gli effetti della ruminazione. Così, in questi studi, le conseguenze non costruttive
della ruminazione depressiva si verificano solo in individui con auto-convinzioni molto negative,
attribuzioni molto pessimistiche, umore molto depresso, o eventi di vita negativi.
Effetti del RT moderati dal contenuto dei pensieri. Le analisi fattoriali del RSQ hanno identificato
distinti sottotipi di ruminazione depressiva: Brooding (meditazione) versus Reflective Pondering
(ponderazione riflessiva), Dwellin on the Negative (focalizzare l’attenzione sul negativo) vs Active
Cognitive Appraisal (valutazione cognitiva attiva), e Symptom-Focused Rumination (ruminazione
focalizzata sul sintomo) versus Introspezione versus Self-Blame (senso di colpa). I sottotipi
collegati maggiormente con conseguenze non costruttive condividono un tema comune, ovvero,
pensiero negativo, autocritico, valutativo, giudicante e comparativo sul sé. Ad esempio, il Brooding
misurato al T1 prediceva sia un aumento della depressione concorrente che un aumento della
futura depressione, mentre il Reflecting Pondering misurata al T1 prediceva un aumento della
depressione concorrente ma ridotta depressione futura dopo un anno.
Questi risultati suggeriscono che nonostante la valenza ed il contenuto del RT possano moderare
le sue conseguenze, con i pensieri negativi ed auto-critici tipici del brooding, si può essere
maggiormente disadattivi.
Limitazioni. Una limitazione generale di questi studi longitudinali è che molti studi non hanno
fattorizzato episodi precedenti del disordine rilevante nelle analisi. In quanto tale, la possibilità che
episodi depressivi passati siano un fattore comune che lega RT e depressione potenziale non può
essere esclusa.
Studi sperimentali
Effetti principali del RT. In studi che hanno manipolato il RT nella forma di preoccupazione,
chiedendo ai partecipanti di pensare brevemente ad una preoccupazione scelta autonomamente,
si è scoperto che la preoccupazione aumenta l’umore depresso in partecipanti normali e produce
un aumento a breve termine di pensieri intrusivi negativi. Studi sperimentali hanno anche
dimostrato che una predisposizione verso RT aumenta la reattività emotiva alle induzioni di umore
negativo, in particolare quando ai partecipanti è concesso un periodo di ritardo che dà loro
l’opportunità di ruminare.
Effetti di RT moderati dal contesto intrapersonale. Una serie di studi forniscono prove
convergenti che il RT come di ruminazione depressiva svolga un ruolo causale in una varietà di
conseguenze non costruttive associate con depressione, incluso l’aggravamento di affetto negativo
e l’aumento di cognizione negativa.
È stato attendibilmente trovato che, confrontata con l’induzione di distrazione, l’induzione di
ruminazione ha conseguenze negative sull’umore e sulla cognizione. Gli effetti diversi nelle varie
manipolazioni sono stati trovati solo quando i partecipanti avevano già un umore disforico prima
della manipolazione, stando ad indicare un ruolo moderato del contesto intrapersonale. Comparata
con la distrazione, la ruminazione aumentava umore negativo, pensiero negativo, richiamo
autobiografico negativo, riduceva la specificità del recupero autobiografico, aumentava il pensiero
negativo circa il futuro, ostacolava la concentrazione ed il funzionamento esecutivo centrale, il
recupero della memoria controllata, e il problem solving sociale. Allo stesso modo, individui
disforici, dopo un’induzione di umore negativo, richiamavano più ricordi negativi, mentre individui
non disforici richiamavano più ricordi positivi.
Estendendo il ruolo del contesto intrapersonale, Ciesla e Roberts (2007) hanno trovato che l’effetto
della predisposizione verso la ruminazione depressiva (RSQ) su successive risposte emotive era
moderata da attitudini disfunzionali ed autostima. Peraltro, queste ultime interagivano con la
ruminazione versus manipolazioni di distrazione dopo l’induzione di un umore triste per predire
successivi livelli di disforia, così che gli individui con bassa autostima e maggiori attitudini
disfunzionali avevano un elevato umore disforico, con questo effetto maggiore nella condizione di
ruminazione che nella condizione di distrazione.
Markman e Miller (2006) hanno ulteriormente esteso l’effetto di moderazione del livello di
depressione sulle conseguenze del RT verso altre forme di RT oltre alla ruminazione depressiva.
Come risultati hanno ottenuto che il RT era non costruttivo nel gruppo di soggetti severamente
depressi ma costruttivo nei soggetti leggermente-modestamente depressi.
Effetti di RT moderati dal processamento concreto versus astratto durante RT. L’effetto di una
predisposizione verso il RT sulla reattività emotiva è moderato dallo stile di pensiero adottato dai
partecipanti. Un aumento di predisposizione verso il RT, era correlato con un più lento recupero
emotivo successivo ad una precedente esperienza di fallimento e con una reattività emotiva
maggiore ad una successiva esperienza di fallimento, ma solo per i partecipanti nella situazione
sperimentale in cui adottavano una mentalità astratta e valutativa focalizzata su cause, significati
ed implicazioni degli eventi. Ad alti livelli di preoccupazione, i livelli di umore negativo erano
maggiori 12 ore dopo il fallimento, ma solo per gli individui che avevano scritto in modo astratto e
valutativo e non per gli individui che avevano scritto in modo concreto ed esperienziale. Dopo
l’esperienza di fallimento, livelli più alti di preoccupazione di tratto erano significativamente correlati
con livelli più bassi di affetto positivo, ma solo per i partecipanti nella condizione valutativa e non
per i partecipanti nella condizione concreta.
Limiti. Un limite di molti studi sperimentali che confrontano ruminazione versus distrazione è la
mancanza di un gruppo di controllo di non-intervento rendendo così impossibile determinare se le
distinte conseguenze sono dovute agli effetti negativi attivi o alla ruminazione e/o agli effetti positivi
attivi o alla distrazione. Tuttavia, selezionando una condizione di controllo appropriata è difficile per
i partecipanti disforici: una situazione passiva di controllo che implichi il “far nulla” potrebbe
semplicemente permettere il naturale verificarsi della ruminazione per continuare, mentre
qualunque condizione attiva di controllo potrebbe fungere da distrazione. Ciò nonostante,
numerose altre manipolazioni sperimentali del RT hanno incluso anche un controllo di non-
intervento ed hanno replicato la scoperta che il RT aumenta la depressione, coerentemente con il
fatto che il RT ha un effetto dannoso attivo.
Sommario di RT e Vulnerabilità alla Depressione
Questa review rivela che ci sono corpose scoperte le quali suggeriscono che il RT sia coinvolto
nella nascita e nel mantenimento della depressione, con ruminazione depressiva e d un range di
altri tipi di RT che predicono una futura depressione in studi longitudinali così come aumentano
affetti negativi se indotti sperimentalmente. Dunque, ci sono prove convergenti di numerosi studi
che utilizzano differenti popolazioni, misure (RSQ, interviste o self-report), disegni sperimentali, e
diverse forme di RT, tutti coerenti con l’ipotesi che il RT sia un processo a sostegno dello sviluppo
e del mantenimento della depressione.
b) RT e Vulnerabilità all’Ansia
Studi trasversali
In campioni non clinici, il RT è correlato significativamente e positivamente con elevati livelli di
ansia di stato e di tratto, qualora valutata come preoccupazione, Stagnant Deliberation, Outcome
Fantasy, Problem Analysis, ruminazione globale, ruminazione su eventi traumatici, o
processamento emotivo.
Inoltre, il RT è un elemento chiave di numerosi disturbi d’ansia: disturbi d’ansia generalizzata,
ansia sociale, e sindrome da stress postraumatico (PTSD). La preoccupazione cronica è una
caratteristica centrale e determinante del disturbo d’ansia generalizzato. All’interno dell’ansia
sociale, la ruminazione post-evento è stata definita come un processo importante: confrontata con
partecipanti a basso controllo ansioso, individui con alti livelli di ansia sociale e pazienti con una
diagnosi di ansia sociale mostravano significativamente più RT post-evento a seguito di in