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Domande su Spinoza

08. Secondo Spinoza, la Bibbia deve essere interpretata come:

  • l'infallibile verbo di Dio
  • un documento storico di un popolo ben determinato
  • un libro empio
  • la fonte di ogni verità

09. Secondo Spinoza, lo Stato ha un'origine:

  • egoistica
  • contrattualistica
  • naturale
  • divina

10. Secondo Spinoza, qual è la forma di governo più razionale per gli uomini, quella che garantisce la migliore forma di libertà?

  • L'anarchia
  • La monarchia
  • L'aristocrazia
  • La democrazia

11. Secondo Spinoza, la sostanza è:

  • causa di Dio
  • causa di sé
  • causa dell'uomo
  • causa della natura

12. Si esponga la concezione spinoziana delle passioni:

Secondo Spinoza, nello stato di natura colui che ha una forza maggiore vince su quanti hanno una forza minore, significa anche accettare gli affetti, l'odio e l'inganno. Tale accettazione è considerata nella concezione spinoziana una passione ed è in quanto tale può.

essere superata dall'uomo. La ragione è il mezzo attraverso il quale l'uomo può superare le proprie passioni. La liberazione dalle passioni passa per la consapevolezza. Le passioni fanno parte dello stato di natura, che può essere superato attraverso il patto sociale che mira a frenare gli appetiti che inducono a produrre danno altrui.

Si esponga la concezione spinoziana di Dio

Nella concezione spinoziana di Dio egli è considerato la causa efficiente dell'universo, ovvero la potenza in grado di instaurare il concatenarsi di causa ed effetto. La concezione spinoziana di Dio si differenzia da quella cartesiana, che considerava il pensiero e l'estensione come sostanze. Spinoza sostiene che solo Dio veramente sostanza, causa sui. Egli accetta pienamente la prova ontologica dell'esistenza di Dio. Per Spinoza Dio non rappresenta una causa transativa, Dio non si priva della propria essenza per trasferirla nel mondo, ma non è una causa immanente.

perché si identifica con il mondo che ha creato. Dio è nel mondo e il mondo è in Dio. Egli è natura naturans, cioè potenza generatrice, mentre il mondo è natura naturata, ossia un prodotto, che rimane intrinsecamente legato alla potenza della generato. Dio è un' unica sostanza caratterizzata dall' eternità (perché è al di sopra del tempo) e dall' assoluta infinità (perché a infiniti attributi). La concezione di Dio spinoziana è definita panteismo spinoziano. A differenza delle teorie dei creazionisti non sia cristiane che neoplatoniche, la causalità divina e libera incondizionata. Il Dio spinoziano è sovrapersonale, non trascendente ossia distinto dalla sua creazione, ma in lui libertà e necessità si identificano. 14. Si esponga la concezione spinoziana della natura Secondo Spinoza la natura rappresenta il punto di partenza è il punto di arrivo sia da un

Da un punto di vista gnoseologico, sia da un punto di vista ontologico. Nella concezione spinoziana la natura non può essere vista in maniera statica. Essa è in continuo contatto con la potenza che l'ha generata, Dio, ed ha un rapporto con esso di natura naturata. Dio nel mondo e il mondo è in Dio. L'azione della natura si svolge su se stessa, creando uno sdoppiamento fra soggetto (natura naturans) e oggetto (natura naturata). In questo processo dinamico si sviluppa il rapporto tra libertà e necessità, che si identificano solamente in Dio. Da queste riflessioni derivano tre concetti chiave: La volontà è un modo del pensare, che non può essere causa libera ma solo causa necessaria. La perfezione di Dio non gli consente di perseguire alcun fine. Gli uomini confondo le proprie idee con gli scopi della natura.

01. Locke sostiene che tutte le idee hanno origine dal linguaggio, da Dio, dalla ragione, dall'esperienza.

02. Nell'ambito

della conoscenza di Locke, egli sostiene che la mente umana è una "tabula rasa", una tavola vuota, al momento della nascita. Le idee non sono innate, ma derivano tutte dall'esperienza sensoriale. Locke distingue tra due tipi di idee: le idee semplici, che derivano direttamente dalla percezione sensoriale, e le idee complesse, che sono il risultato della combinazione di idee semplici. Locke critica duramente l'innatismo, la teoria secondo cui alcune idee sono innate nella mente umana fin dalla nascita. Egli sostiene che non esistono idee innate, ma che tutte le idee derivano dall'esperienza. Tuttavia, Locke accetta l'innatismo solo a determinate condizioni, ad esempio per quanto riguarda alcune idee morali universali. Locke è considerato il fondatore dell'empirismo moderno, una corrente filosofica che sostiene che la conoscenza deriva dall'esperienza sensoriale. Egli critica il razionalismo, che sostiene che la conoscenza può essere ottenuta solo attraverso la ragione, e l'idealismo, che sostiene che la realtà è creata dalla mente umana. In sintesi, la concezione lockiana della conoscenza si basa sull'esperienza sensoriale come fonte delle idee e critica l'innatismo, il razionalismo e l'idealismo.

Secondo la teoria lockiana della conoscenza, la mente umana è considerata come un foglio bianco, l'esperienza è il mezzo attraverso il quale si possono scrivere sopra le idee. Rimanendo nella metafora, il foglio è un elemento predisposto alla scrittura, così come la mente è predisposta a elaborare le idee, anche quelle più complesse che sono frutto dell'attività mentale che hanno origine dalle idee semplici che invece scaturiscono dall'immediatezza dell'esperienza sensibile. Per Locke la conoscenza consiste nelle idee che la ragione ricava dalla realtà sensibile. Le idee semplici sono ricevute in modo del tutto passivo dall'esperienza (interna o esterna). Le idee semplici possono avere delle qualità primarie, che non mutano mai anche se l'oggetto si trasforma, e qualità secondarie che risultano dalle varie combinazioni delle qualità primarie con le condizioni soggettive. Le idee complesse,

Invece sono la composizione di più idee semplici in seguito a una rielaborazione attiva ad opera dell'intelletto. L'idea di sostanza, cioè di ciò che è percepito come esistente per se stesso, è una combinazione di idee semplici che indebitamente consideriamo come un'unica idea semplice, cioè quella di un oggetto reale. Locke critica aspramente la teoria delle idee innate, egli sostiene che tutte le idee hanno origine e sono verificate dall'esperienza che è il punto di partenza del processo conoscitivo. Ogni forma di conoscenza si serve dell'esperienza come criterio di misurazione e verifica dei risultati. Anche le idee più elementari sono il risultato di un processo di acquisizione pratica personale.

Lezione 04001. Secondo Locke, tra le parole e le cose vi è un tipo di rapporto divino-convenzionale-necessario-naturale.

02. Secondo Locke, nello stato di natura gli uomini vivono secondo precise regole etiche.

giuridiche in continuo conflitto 03. Secondo Locke, la necessità di una organizzazione politica (lo Stato) nasce da un comandamento divino dal naturale amore verso il prossimo che ogni uomo prova per il suo simile dal bisogno di garantire la convivenza pacifica degli uomini spontaneamente, senza alcun fine specifico 04. Per quanto riguarda il pensiero politico, Locke è il teorico dell'assolutismo del liberalismo del nazionalismo del comunismo 05. Per quanto riguarda la sua concezione della religione, Locke è a favore della libertà di religione è assolutamente ateo è a favore della persecuzione religiosa crede in un unico Dio, creatore dell'Universo 06. Secondo Locke, quale istanza ha l'autorità per decidere in materia di fede? Il singolo credente Lo Stato Il Papa La Chiesa 07. In una delle sue ultime opere, Locke si propone di comparare lareligione cristiana con le religioni orientali cogliere il nucleo razionale del Cristianesimo di criticare duramente ogni aspetto della religione cristiana di avvicinare le dottrine metafisiche del Cristianesimo con la filosofia di Platone. 08. Si esponga la concezione lockiana dello stato di natura A differenza di Hobbes, Locke sostiene che è possibile una convivenza pacifica degli uomini nello stato di natura, questa possibilità non esclude in ogni caso i conflitti, che derivano dalla violazione dei diritti sanciti dalla legge di natura (diritto alla vita, alla libertà, alla proprietà privata, ecc...). Per il bisogno di garantire una convivenza pacifica e la salvaguardia dei diritti naturali, gli uomini decidono di organizzarsi politicamente dando vita allo stato. Lo Stato ha il compito di garantire la pace e amministrare la giustizia. 09. Si esponga la concezione lockiana della religione Locke è autore dell'epistola sulla tolleranza. In quest'opera delinea una concezione della religione basata sulla libertà di coscienza e sulla tolleranza verso le diverse opinioni religiose. Secondo Locke, la religione è un'affare individuale e non può essere imposta o controllata dallo Stato. Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente la propria religione e di praticarla senza interferenze esterne. La tolleranza religiosa è quindi fondamentale per garantire la pace e la convivenza civile.1689 viene esposta la teoria della libertà religiosa, argomentando in tre punti la negatività della persecuzione religiosa: è politicamente dannosa: lo Stato che pratica la persecuzione religiosa, favorisce la qualificazione dei perseguitati in opposizione alla politica dello stato. È eticamente riprovevole: perché ricorre all'uso della violenza, ed è contraria agli ideali di amore, carità e fratellanza professati dal cristianesimo. Filosoficamente infondata: la verità in nome della quale si perseguita, è una verità soggettiva. Locke sviluppa il concetto di laicità dello Stato, esso non ha la competenza per intervenire in questioni religiose. Solo la Chiesa, intesa come libera comunità di fedeli, ha la facoltà di occuparsi della salvezza delle anime, tuttavia neanche questa istituzione ha il diritto di esercitare costrizione per spingere gli uomini a professare una fede in cui non credono. Secondo

Locke sostiene che gli uomini decidono di uscire dallo stato di natura è stipulare un contratto, che dà vita a un'istituzione politica statale, per allontanare il rischio dei conflitti è ottenere la garanzia del rispetto dei diritti. Lo Stato, per Locke deve essere liberale, cioè basato sul consenso dei cittadini, che rimangono comunque i detentori dei diritti naturali e della sovranità. Essi infatti hanno la facoltà in qualsiasi momento di rimuovere il potere costituito, soprattutto se questo degenera in tirannia e viene meno ai suoi doveri di tutela. Nello stato di Locke vige una divisione dei poteri:

  • potere legislativo: assolve la funzione di stabilire le leggi
  • potere esecutivo (e giudiziario): assolve la funzione di far eseguire le leggi
  • potere federativo: assolve la funzione di curare i
Secondo L'articolo 1 della Costituzione italiana, la Repubblica italiana riconosce e promuove i diritti inviolabili dell'uomo, sia in quanto singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Inoltre, l'Italia promuove e favorisce le condizioni che rendono effettiva la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La politica estera dell'Italia si basa sui principi di indipendenza nazionale, di rispetto dei diritti umani e di promozione della pace e della giustizia nel mondo. L'Italia si impegna a promuovere la cooperazione internazionale e a contribuire alla soluzione pacifica delle controversie internazionali. Inoltre, l'Italia aderisce alle organizzazioni internazionali e regionali che perseguono gli stessi obiettivi e partecipa attivamente alla definizione delle politiche comuni in materia di politica estera e di sicurezza. L'Italia promuove inoltre la tutela e la promozione dei diritti umani nel mondo, sostenendo l'abolizione della pena di morte, la lotta contro la tortura e ogni forma di discriminazione e violenza. Infine, l'Italia si impegna a promuovere lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici e favorendo la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
101 pagine
6 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Peppetrm di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Sgrò Giovanni.