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Le Intelligenze Multiple
In particolare, Gardner sostiene l'esistenza di 8 tipi di intelligenza: verbale, matematica, spaziale, motoria, musicale, interpersonale, intrapersonale, naturalistica. Questo approccio permette di considerare l'insieme peculiare dei punti di forza e debolezza dell'individuo.
Un'ulteriore corrente di pensiero sottolinea l'importanza dell'intelligenza emotiva, ovvero la capacità di interpretare le emozioni altrui e di gestire le proprie. Goleman sostiene che l'intelligenza emotiva è un predittore migliore (del QI) dell'obiettiva competenza di un individuo nel mondo reale.
Sternberg ha sviluppato un'altra teoria delle intelligenze multiple, dove contempla tre tipi di intelligenza, definendo quindi la teoria triarchica dell'intelligenza: analitica (capacità di risolvere problemi matematici o verbali), creativa (escogitano soluzioni originali per problemi usali), pratica (abilità nei lavori).
Il test di Cattell permette di valutare l'intelligenza rispettando le diversità culturali, senza appiattirsi sul modello occidentale. Si basa principalmente su elementi non verbali e usa, per esempio, labirinti, esercizi di classificazione e immagini speculari come modi alternativi di valutazione dell'intelligenza che non dipendono dal linguaggio e dalla cultura.
Lezione 02009. Il pensiero matematico:
Lo sviluppo del pensiero matematico è in qualche modo simile all'apprendimento del linguaggio. Per fare progressi nel pensiero matematico, i bambini devono apprendere i simboli matematici e il loro significato, ed essere capaci di combinarli in modo razionale.
Per lo sviluppo del pensiero matematico è necessaria la comprensione di:
- Transitività: proprietà delle relazioni secondo cui si può giungere a nuove conclusioni logiche in base alle premesse che includono altre due relazioni.
- Relazioni: le posizioni, associazioni,
- Connessioni: lo status di una persona, cosa o quantità rispetto ad un'altra o ad altre.
- Quantità: proprietà di grandezza o numerosità usata per esprimere quanto c'è di una cosa o quanti sono gli esemplari di una cosa.
- Numeri cardinali: numeri usati nel conteggio per indicare quanti oggetti ci sono in un insieme.
- Cardinalità: proprietà di essere rappresentato da un numero cardinale.
- Ordinalità: nella teoria degli insiemi, l'uso dei numeri che stabilisce la posizione di un numero in un insieme ordinato.
Lezione 02225. L'autostima:
La dimensione valutativa globale del sé; quanto ciascuno ritiene di valere; è detta anche immagine di sé. Può variare su una scala da alta a bassa e derivare, in parte, dalla valutazione degli altri su di noi. Il senso dell'autostima è promosso da:
- Desiderio di essere accettati
- Vulnerabilità al giudizio degli altri
- condotta comportamentale: quanto ritenga che il suo comportamento sia accettabile per gli altri.
- Gli effetti di coorte influenzano l'autostima degli adolescenti per il quale profilo di autopercezione la Harter evidenzia ben 8 ambiti.
- L'autostima è alta nell'infanzia, declina in adolescenza, e aumenta in età adulta fino alla tarda età, quando declina nuovamente.
- Gli adolescenti valutano l'immagine di sé, attraverso 5 aree differenti:
- il sé psicologico: il controllo degli impulsi, il tono emotivo e l'immagine corporea;
- il sé sociale: le relazioni sociali, morali e scolastiche;
- il sé coping: la padronanza del mondo, l'adattamento e il fronteggiamento dei problemi;
- il sé familiare: modo con cui gli adolescenti sentono il loro rapporto con i genitori;
- il sé sessuale: esamina l'attitudine e i sentimenti adolescenziali rispetto alle cose di sesso.
- Le correlazioni alte tra
L'autostima e la felicità suggeriscono che un'alta autostima incrementa la felicità. La bassa autostima è stata collegata alla depressione, ai tentativi di suicidio e all'anoressia nervosa.
Lezione 02317. Lo sviluppo sociale consiste nella progressiva integrazione delle diverse esperienze di interazione con l'ambiente e di tutte le informazioni che il bambino acquisisce su di esso organizzate in categorie mentali che guideranno i suoi futuri comportamenti.
Il termine sviluppo sociale al posto del termine socializzazione in uso fino agli anni '60, considera il neonato un essere sociale fin da subito e che diventa sempre più consapevole e competente grazie alla funzione di mediatore o di interlocutore svolta dall'adulto nell'organizzare competenze e capacità.
Portano alla SOCIALITÀ ( = scambio tra individualità percepite come separate e distinte una dall'altra), i processi (che si svolgono in
parallelo) di comprensione degli altri e della comprensione di sé (=rappresentazione cognitiva che un bambino ha di sé stesso). Lo sviluppo sociale consiste in un percorso che non si conclude mai e che implica 2 processi:
- Attaccamento: apertura verso gli individui e i gruppo sociali nei confronti dei quali sente interesse;
- Identità: acquisizione e mantenimento della propria individualità.
Necessari 3 domini di sviluppo:
- Competenza sociale
- Consapevolezza sociale
- Conoscenza sociale
La coscienza di Sé, invece, consiste nella consapevolezza di possedere un'identità separata.
Lezione 02414. le teorie sullo sviluppo dell'identità:
- Teoria dell'investimento parentale: teoria usata per spiegare le differenze di genere sulla base delle differenze sessuali di tipo biologico. La teoria afferma che la riproduzione ha implicazioni differenti per maschi e femmine e che uomini e donne, pertanto, cercano nel genere opposto
tratti diversi Ciò, nel corso dell'evoluzione, ha portato alle attuali differenze nel ruolo di genere, nello status e nel comportamento.
Teorie dell'apprendimento sociale: approccio che spiega lo sviluppo dell'identità di genere nei termini dell'esperienza di apprendimento accumulata dal bambino nel proprio ambiente sociale, in particolare attraverso il modellamento del comportamento altrui e la ricompensa per l'adozione di abitudini approvate.
Teoria del ruolo sociale: La teoria secondo la quale le differenze di genere sono il risultato dei ruoli contrastanti assunti da donne e uomini.
Teoria psicoanalitica dell'identità di genere: deriva dal pensiero di Freud secondo il quale il bambino in età prescolare sviluppa un'attrazione sessuale per il genitore di sesso opposto, ma a 5 o 6 anni, rinuncia a questa attrazione perché gli provoca ansia; di conseguenza, egli si identifica con il genitore dello stesso sesso.
e complessi che i bambini devono affrontare durante la loro crescita. L'identità di genere, in particolare, è un aspetto fondamentale dell'identità complessiva di una persona. Esistono diverse teorie che cercano di spiegare come si sviluppa l'identità di genere nei bambini. Una di queste è la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud, che sostiene che l'identità di genere si sviluppa attraverso il complesso di Edipo ed Elettra. Secondo questa teoria, i bambini sviluppano un'attrazione inconscia per il genitore dello stesso sesso e adottano inconsciamente le caratteristiche di quel genitore. Un'altra teoria è la teoria socio-cognitiva dell'identità di genere, che enfatizza l'importanza dell'osservazione e dell'imitazione del comportamento di genere. Secondo questa teoria, i bambini imparano il loro ruolo di genere attraverso l'osservazione dei modelli di comportamento dei loro genitori e attraverso i premi e le punizioni che ricevono per i comportamenti legati al genere. La teoria dello sviluppo cognitivo, invece, illustra come l'identità di genere si sviluppa attraverso le abilità cognitive in crescita del bambino. Questa teoria presenta tre stadi: l'etichettamento di genere, in cui il bambino impara a riconoscere e nominare i concetti di maschio e femmina; la stabilità di genere, in cui il bambino comprende che il genere è stabile nel tempo; e la costanza di genere, in cui il bambino comprende che il genere rimane lo stesso nonostante i cambiamenti esterni. Infine, c'è la teoria socio-cognitiva combinata, che sostiene che i bambini monitorano il proprio comportamento e la propria reazione emotiva ad esso collegata. Secondo questa teoria, i bambini imparano il loro ruolo di genere attraverso l'osservazione dei modelli di comportamento dei loro genitori, ma anche attraverso la riflessione sul proprio comportamento e sulle emozioni che ne derivano. In conclusione, lo sviluppo dell'identità di genere è influenzato da una combinazione di fattori psicologici, sociali e cognitivi. Le teorie sopra descritte offrono diverse prospettive su come avviene questo sviluppo, ma è importante ricordare che ogni individuo è unico e il suo percorso di sviluppo dell'identità di genere può variare.dell'identità: Lo status di chi ha sperimentato una crisi ma non ha ancora preso un impegno. Moratoria: Lo status di chi sta sperimentando una crisi e sta cercando attivamente un impegno. Realizzazione dell'identità: Lo status di chi ha sperimentato una crisi e ha preso un impegno definitivo. Questi stadi e stati d'identità sono importanti per comprendere il processo di sviluppo dell'identità durante l'adolescenza e oltre.dell'identità: Lo status di chi ha preso un impegno ma non ha sperimentato una crisi.
Moratoria dell'identità: Lo status di chi è nel mezzo di una crisi ma i cui impegni o sono assenti o sono definiti solo vagamente.
Conquista dell'identità: Lo status di chi è passato attraverso una crisi e ha preso un impegno.
Nei termini di Marcia, i giovani adolescenti sono principalmente negli stati di confusione, blocco e moratoria dell'identità; per spostarsi nello status di conquista dell'identità devono avere: fiducia nel supporto parentale, un orientamento stabilizzato all'operosità e una posizione autoriflessiva.
3 approcci teorici fondamentali per spiegare lo sviluppo dell'identità di genere:
- teorie biologiche
- teorie dell'apprendimento sociale
- teorie cognitive
+ teoria socio-cognitiva che integra i diversi approcci.
Teorie Biologiche:
- Estrogeni: prodotti soprattutto dalle ovaie, lo sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili e influenzano la produzione di spermatozoi.