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Caratteristiche e funzione del glicogeno
Il glicogeno rappresenta la fonte di deposito e di riserva del glucosio negli animali, ed è di fondamentale importanza per sostenere il metabolismo corporeo. Si tratta di un polimero ramificato del glucosio, con una struttura molto compatta derivante dall'avvolgimento a spirale delle catene polisaccaridiche.
Il fegato è responsabile del processo di sintesi del glicogeno a partire dal glucosio libero, noto come glicogenosintesi. Questo processo permette al fegato di immagazzinare il glucosio in forma di glicogeno per poi rilasciarlo quando necessario, in risposta alle richieste metaboliche dell'organismo. In questo modo, è possibile mantenere la glicemia a valori costanti.
Le scorte di glucosio prontamente utilizzabile dai tessuti per ricavarne energia si trovano principalmente nel fegato e nei muscoli scheletrici. Mentre le riserve di glucosio contenute nel fegato vengono utilizzate per rifornire i vari tessuti, quelle contenute nei muscoli sono utilizzate solo localmente.
Il glicogeno svolge quindi un ruolo chiave nel mantenimento dell'equilibrio energetico dell'organismo, permettendo di regolare la disponibilità di glucosio in base alle esigenze metaboliche.
Il metabolismo del glicogeno consiste nella sua degradazione e sintesi. La degradazione si svolge in 3 tappe:
- Rottura dei legami α-1,4 glicosidici con rilascio di glucosio 1-fosfato
- Rottura dei legami α-1,6 fosfato
- Conversione del glucosio 1-fosfato in glucosio 6-fosfato
Anche la sintesi del glicogeno si svolge in 3 tappe:
- Formazione di una forma attivata di glucosio (UDP-glucosio)
- Addizione delle unità di UDP-glucosio alle estremità non riducenti presenti sulla molecola di glicogeno mediante formazione di legami α-1,4 glicosidici
- Formazione dei legami α-1,6 glicosidici per creare le ramificazioni
Illustra brevemente il processo di sintesi del glicogeno:
Il metabolismo del glicogeno consiste nella sua degradazione e sintesi. La degradazione si svolge in 3 tappe:
- Rottura dei legami α-1,4 glicosidici con rilascio di glucosio 1-fosfato
- Conversione del glucosio 1-fosfato in glucosio 6-fosfato
- Rottura dei legami α-1,6 fosfato
Anche la sintesi del glicogeno si svolge in 3 tappe:
- Formazione di una forma attivata di glucosio (UDP-glucosio)
- Addizione delle unità di UDP-glucosio alle estremità non riducenti presenti sulla molecola di glicogeno mediante formazione di legami α-1,4 glicosidici
- Formazione dei legami α-1,6 glicosidici per creare le ramificazioni
- Formazione di una forma attivata di glucosio (UDP-glucosio);
- Addizione delle unità di UDP-glucosio alle estremità non riducenti presenti sulla molecola di glicogeno mediante formazione di legami α-1,4 glicosidici;
- Formazione dei legami α-1,6 glicosidici per creare le ramificazioni.
- Il glicogeno viene stimolato nel fegato sia dalla aumentata disponibilità di glucosio che dall'insulina.
- Nel muscolo, nel post-esercizio degli atleti, l'insulina va a stimolare il trasporto del glucosio nella cellula muscolare.
- L'insulina è un ormone fondamentale perché regola la quantità di glucosio nel sangue e il suo utilizzo da parte delle cellule, evitando così il verificarsi del fenomeno della glicemia alta caratteristico del diabete mellito.
- Altri fattori che stimolano il processo sono il glucagone e...
Normali livelli, stimola il rilascio di glucagone. La glicogenolisi inizia nel momento in cui l'enzima glicogeno fosforilasi inizia a catalizzare la rottura dei legami glicosidici rilasciando residui di glucosi.
Descrivi brevemente la via glicolitica attraverso cui viene ossidato il glucosio:
Il glucosio costituisce la maggiore fonte energetica degli organismi viventi. La via glicolitica presenta una prima fase prepratoria chiamata fase di innesto e prevede un investimento energetico. Questa fase preparatoria è costituita da 5 tappe dove al termine il glucosio è stato scisso e può iniziare la fase di recupero chiamata anche fase di guadagno. Anche la fase di guadagno prevede 5 tappe che porta alla formazione del prodotto finale, il piruvato. Al termine della via glicolitica si formano le molecole di ATP e vengono generate 2 molecole di NADH. Il bilancio netto è di 4 molecole di ATP e 2 di NADH.
A quale destino va incontro il piruvato in condizioni aerobiche?
Argomenta la tua risposta: Il destino del piruvato in presenza di ossigeno porta alla formazione di acetil-coa che viene impiegato nel ciclo degli acidi tricarbossilici e permette al mitocondrio di effettuare la respirazione cellulare. Questo processo porta alla produzione di grandi quantità di energia. A quale destino va incontro il piruvato in condizioni anaerobiche? Argomenta la tua risposta: In condizioni anaerobiche, il piruvato può avere un destino fermentativo anaerobico, che porta alla formazione di acido lattico. La formazione del lattato è importante in due casi: nel primo caso, quando la cellula necessita di energia ma a causa di uno scarso apporto di ossigeno non può proseguire con l'ossidazione mitocondriale aerobica del piruvato; nel secondo caso, si verifica nelle cellule prive di mitocondrio come i globuli rossi. Cosa si intende per "carica energetica della cellula"? Per quali motivi il livello di carica energetica della cellula è importante? Argomenta la tua risposta: Per "carica energetica della cellula" si intende il livello di energia disponibile all'interno della cellula. Questo livello di energia è importante perché la cellula ha bisogno di energia per svolgere tutte le sue funzioni vitali, come la sintesi di proteine, la replicazione del DNA, il trasporto di sostanze attraverso la membrana e molte altre attività metaboliche. Un basso livello di carica energetica può portare a una ridotta capacità della cellula di svolgere queste funzioni, mentre un alto livello di carica energetica indica che la cellula ha abbastanza energia per svolgere le sue attività in modo efficiente.È importante capire il livello di carica energetica cellulare. Per carica energetica cellulare si intende il livello di ATP e ADP presenti nel sistema ATP-ADP-AMP della cellula. Questo indica quante molecole di adenosina sono presenti sotto forma di trifosfato (completamente cariche), quante sotto forma di difosfato (parzialmente cariche) e quante sotto forma di monofosfato (praticamente prive di energia).
La regolazione a lungo termine della via glicolitica si riferisce alla produzione degli enzimi attraverso il meccanismo di espressione genetica. In questo processo, il DNA viene trascritto in mRNA e poi tradotto in proteine. Questa regolazione ha tempi più lunghi rispetto alla regolazione a breve termine e avviene grazie alla modulazione dell'espressione genetica.
rispetto alla modulazione diretta allosterica di un enzima. Spiega il ruolo ed il funzionamento della catena di trasporto degli elettroni. Descrivine brevemente il meccanismo di azione: La catena di trasporto degli elettroni rappresenta la prima fase della fosforilazione ossidativa. La catena di trasporto degli elettroni è un sistema proteico legato alla membrana mitocondriale interna, la quale separa la matrice mitocondriale dallo spazio intermembrana. È formata da 4 complessi proteici transmembrana e da 2 trasportatori solubili. Il suo compito è quello di accettare gli elettroni ad alta energia provenienti dai coenzimi ridotti NADH e FADH2 e di trasferirli attraverso la catena tramite reazioni di ossido-riduzione a potenziale via via crescente. Ad ogni reazione di ossido-riduzione parte dell'energia degli elettroni viene ceduta al sistema, permettendo di attivare il pompaggio dei protoni nello spazio intermembrana contro il loro gradiente. L'accettore finale degli elettroni è l'ossigeno, che viene ridotto a acqua.deglielettroni è l'ossigeno, che catturando 2 elettroni e 2 protoni viene ridotto ad acqua H2O. Descrivi il meccanismo di funzionamento del complesso della ATP sintasi mitocondriale: L'ATP sintasi è un enzima complesso nella sua struttura e nel suo meccanismo. Possiede un rotore e uno statore. Le varie fasi del meccanismo sono: produzione di NAD e FAD ridotti; trasferimento degli elettroni alla catena di trasporto degli elettroni; trasporto degli elettroni e generazione del gradiente; flusso proteico favorito da gradiente dello spazio intermembrana verso la matrice; rotazione della camma Y; attivazione ciclica; produzione e rilascio di ATP. Spiega il funzionamento e ruolo della proteina termogenina. Descrivi dove viene espressa e perché viene espressa solo in un determinato tipo cellulare: La termogenina è una proteina disaccoppiante UCP1 situata nei mitocondri del tessuto adiposo bruno (BAT). È utilizzata per generare calore senza consumo di ATP.quindi in maniera economica. Questa proteina viene espressa solo nelle cellule adipose brune le quali attraverso la consumazione di lipidi sono capaci di mantenere la temperatura del corpo anche in presenza di basse temperature. Descrivi brevemente il processo di COMPLETA ossidazione degli acidi grassi effettuata a livello della matrice mitocondriale: L'ossidazione degli acidi grassi è una via catabolica che permette di utilizzare gli acidi grassi come fonte energetica. Gli enzimi coinvolti nell'ossidazione degli acidi grassi sono localizzati nella matrice mitocondriale e per essere ossidati devono essere trasportati nel mitocondrio. Gli acidi grassi con catena non oltre 12 atomi di carbonio possono entrare nei mitocondri senza l'aiuto di trasportatori mentre gli acidi grassi con 14 o più atomi di carbonio necessitano di un sistema navetta chiamato shuttle della carnitina. Con l'acetil-CoA sintetasi si ha la prima reazione enzimatica nel mitocondrio perL'ossidazione energetica è un processo fondamentale per la produzione di energia nel nostro corpo.
Nello shuttle della carnitina, l'enzima carnitina trasferisce l'acil-CoA formando l'estere acil-carnitina. L'aciltransferasi I catalizza questa reazione. Successivamente, l'acil-carnitina attraversa la membrana mitocondriale interna tramite il trasportatore acil-carnitina/carnitina. L'enzima carnitina aciltransferasi II rigenera l'acil-CoA nella matrice mitocondriale.
La carnitina e la creatina sono due molecole comunemente vendute come integratori alimentari. Se una persona desidera ridurre la propria massa grassa corporea, consiglierei di assumere la L-carnitina. Questa molecola svolge un ruolo cruciale nel trasferimento degli acidi grassi ai mitocondri, favorendo la produzione di energia. Inoltre, la L-carnitina favorisce un migliore assorbimento delle sostanze nutrienti.
dal cibo, permette di potenziare la muscolatura e riduce la massa grassa quando il consumo energetico è aumentato a causa di un'attività spor