Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DCF: Specifica attività mettendo in relazione il valore aziendale alla capacità di produrre un cash flow adeguato alle aspettative di un investitore.
LEZ. 21 DOMANDA 9. Si definisca la rendita perpetua.
La rendita perpetua è un obbligazione per la quale l'emittente non si impegna alla restituzione del capitale e offre un rendimento per ogni anno in eterno.
LEZ. 22 DOMANDA 11. Quali sono le fasi di valutazione dei titoli obbligazionari?
Nella valutazione dei titoli obbligazionari le fasi sono:
- L'individualizzazione dei flussi di cassa prodotti dal titolo, cioè per tutti gli anni di vita dell'obbligazione il titolo produrrà flussi di cassa che sono rappresentati dagli interessi che maturano periodicamente sul titolo, mentre alla data di scadenza insieme al pagamento degli interessi bisogna considerare anche il valore del rimborso del titolo;
- La determinazione del VA dei flussi di cassa, cioè l'individuazione del rendimento offerto.
LEZ. 22 DOMANDA 12. Nell'ambito dei titoli obbligazionari, qual è la relazione tra i tassi d'interesse e il prezzo?
All'aumentare dei tassi d'interesse con cui i titoli vengono attualizzati, il prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per acquistare l'obbligazione diminuisce.
Alla diminuzione dei tassi d'interesse con cui i titoli vengono attualizzati, il prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per acquistare l'obbligazione aumenta.
Questo perché varia il VA in relazione al valore del tasso di attualizzazione.
LEZ. 22 DOMANDA 13. Si illustri la modalità di valutazione dei titoli obbligazionari.
Nella valutazione dei titoli obbligazionari le fasi sono:
- l'individualizzazione dei flussi di cassa prodotti dal titolo, cioè per tutti gli anni di vita dell'obbligazione il titolo produrrà flussi di cassa che sono rappresentati dagli
interessi che maturano periodicamente sul titolo, mentre alla dati di scadenza insieme al pagamento degli interessi bisogna considerare anche il valore del rimborso del titolo;
2) la determinazione del VA dei flussi di cassa, cioè l'individuazione del rendimento offerto da titoli simili e l'attualizzazione dei flussi di cassa.
LEZ. 22 DOMANDA 14. Si definiscano i titoli obbligazionari.
Le obbligazioni ordinarie sono strumenti finanziari che conferiscono al possessore il diritto di ricevere una serie di flussi di cassa sotto forma di cedole periodiche e valore nominale del titolo. Le cedole sono interessi a cui ha diritto il possessore dell'obbligazione che vengono pagate periodicamente (trimestralmente, semestralmente, annualmente) a seconda della tipologia di obbligazione. Il valore nominale, invece, è il prezzo di rimborso alla scadenza dell'obbligazione e valore su cui viene calcolato l'interesse periodico di un titolo obbligazionario.
LEZ. 22 DOMANDA 15.
Che cos'è la duration? La duration è un indicatore che esprime la durata residua di un'obbligazione, rettificata per il VA delle cedole. È utile in quanto fornisce una buona approssimazione della sensibilità del valore di mercato di un titolo a un cambiamento del suo tasso di interesse. È data dalla media aritmetica delle scadenze dei flussi di cassa a esso associati, dove ogni scadenza viene ponderata per il rapporto fra il VA del flusso associato a quella scadenza e il prezzo (o valore di mercato totale) dello strumento finanziario. LEZ. 23 DOMANDA 11. Si descrivano le modalità di valutazione dei titoli azionari. Nella determinazione del valore delle azioni viene utilizzato il valore contabile (book value). I pregi sono: è un valore rassicurante grazie alla revisione dei conti che certifica che il bilancio d'esercizio fornisce un quadro onesto e veritiero della posizione finanziaria dell'impresa; è determinatoin conformità con i principi contabili internazionali;
- è una cifra ben definita;
- è un utile standard di riferimento (benchmark);
- è un utile valore per stimare il valore di liquidazione (la cifra che gli investitori ottengono quando un'impresa fallita viene chiusa e le sue attività vendute).
I difetti sono:
- è un costo storico che non tiene conto dell'inflazione;
- esclude le attività intangibili (marchi, brevetti, etc.): non fornisce un going concern value (una valutazione che tenga conto del valore che si genera quando un insieme di attività si organizzano in un'impresa sana e operativa).
LEZ. 23 DOMANDA 12. Come vengono valutati i titoli azionari?
Il prezzo di un'azione è determinato principalmente, ma non solo, da:
- la prestazione recente della società;
- le aspettative che il mercato ha sulla prestazione futura della società;
- le prospettive di
Valutazione delle azioni: non si tiene conto del capital gain. Innanzitutto si definisca il capital gain come la plusvalenza per azione attesa ed è espressa dalla differenza tra il prezzo corrente di un'azienda (P) e il prezzo atteso alla fine di ogni anno (P'). Il rendimento prodotto sarà:
R = (DIV1 + P' - P) / P
Risolvendo per P' (quando si conoscono le previsioni circa il dividendo atteso, il prezzo di vendita delle azioni e il rendimento offerto per azioni a uguale rischio), si avrà:
P' = (DIV1 + P) / (1 + r)
Di conseguenza la formula dovrebbe essere:
R = (DIV1 + P' - P) / P = r
In teoria però le azioni non dovrebbero essere cedute dagli azionisti e, quindi, il periodo potrebbe essere infinito. Di conseguenza, se si pianifica di detenere le azioni indefinitamente, allora le azioni vengono valutate come una rendita perpetua. Il prezzo corrente delle azioni si determina con l'attualizzazione del solo dividendo.
LEZ. 23 DOMANDA 14. Si definiscano i titoli
azionari.I titoli azionari sono le azioni ordinarie che indicano la quota del capitale sociale di una società di capitale.Tali azioni possono essere sottoscritte e scambiate nel mercato primario e secondario.
LEZ. 23 DOMANDA 15. Che cos'è il modello di Gordon? E' il modello di attualizzazione dei dividendi a crescita costante. Può servire per valutare un'azienda che si trova in una fase di crescita stabile, quando cioè i suoi dividendi crescono a un tasso costante. E' anche definito valutazione fondamentale perché esprime il principio che sta alla base della determinazione di un equilibrio del prezzo delle azioni.
LEZ. 23 DOMANDA 16. Che cos'è il book value nei titoli azionari? Il book value è il rapporto tra prezzo di mercato (quotazione) di un'azione e il valore del capitale proprio della società risultante dal bilancio (valore di libro) per azione. Esso viene utilizzato nella determinazione del valore
delle azioni. È un valore rassicurante in quanto fornisce un quadro onesto e veritiero dell'posizione finanziaria dell'impresa attraverso il bilancio d'esercizio. È determinato in conformità con principicontabili internazionali. È una cifra ben definita. È un utile valore per stimare il valore di liquidazione. LEZ. 23 DOMANDA 17. Qual è la differenza tra il concetto di utile e quello di dividendo? Gli utili rappresentano il risultato finale prodotto dall'impresa di cui si è azionisti e sono in genere maggioridei dividendi. Possono essere reinvestiti all'interno dell'azienda. Il dividendo invece rappresenta la parte diutile che viene distribuita agli azionisti e pertanto costituisce il reale flusso di cassa prodotto dal titoloazionario. LEZ. 24 DOMANDA 13. Si illustrino gli altri metodi di valutazione degli investimenti. Le imprese usano anche altri criteri di valutazione delle loro decisioni di investimento:la regoladel rendimento medio contabile; • la regola del tempo di recupero; • la regola dell'indice di redditività; • la regola del tasso interno di rendimento. • Sono poche le società che utilizzano le prime 3 tipologie di criteri (spesso impiegati solo come misure supplementari). Si considerano alcune regole fondamentali del criterio del VAN per comprendere meglio gli altri criteri di valutazione degli investimenti: 1. il VAN considera sempre il valore temporale del denaro => è meglio un euro oggi che un euro domani; 2. il VAN considera esclusivamente i flussi di cassa del progetto e il costo opportunità del capitale => è necessario escludere da qualsiasi tipo di valutazione preferenze personali del manager. 3. Se bisogna valutare il VAN dell'investimento congiunto l'investimento congiunto di due progetti, sarà determinato come somma del VAN calcolato per il primo progetto e il VAN calcolato per il secondo progetto. Il VANdell'investimento congiunto è VAN (A + B) = VAN (A) + VAN (B)
Perché? In questo modo si evita di accettare un progetto congiunto (A+B) il cui VAN risulta inferiore rispetto al VAN realizzato da uno solo dei due progetti. Se, infatti, per ipotesi il progetto B producesse un VAN negativo, il VAN congiunto (A+B) risulterebbe inferiore al VAN prodotto dal progetto (A) da solo.
LEZ. 24 DOMANDA 14. Cosa spiega la regola dell'indice di redditività?
Quando i fondi sono limitati, è necessario ottenere il massimo dagli euro che si possono impiegare. Si possono scegliere i progetti che offrono il più alto rapporto fra VAN e investimento iniziale. L'indice di redditività è rappresentato dal rapporto fra il VAN e l'investimento iniziale di un progetto. Indice di redditività = VAN / investimento
Il metodo di classificazione dell'indice di redditività risulta inadeguato quando c'è più di una
restrizione nella scelta dei progetti → non potrà essere ut