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Iespressi al secondo comma del 241 del BGB e questo a prescindere da quale sia la fonte dell'obbligazione.doveri accessori vengono richiamato anche nella disciplina dei contratti in cui il legislatore, (BGB) introduce lacategoria delle obbligazioni quasi negoziali. Tale norma, infatti, non solo indica il contratto come fontedell'obbligazione, ma, inoltre, specifica le ulteriori fonti da cui possono generare i doveri accessori la cuiviolazione comporterà una responsabilità per inadempimento.Lezione 04903. La violazione del contratto nel sistema franco-italianoSecondo quanto disposto dalla nozione unitaria di violazione dei contratti a prestazioni corrispettive: quandouna delle parti non adempie all'obbligazione, la controparte può agire per il risarcimento del danno e può agireper la risoluzione giudiziale del contratto. Tale impostazione è vicina al codice tedesco post 2002. Da una parte,il diritto italiano codifica questa soluzione,
mentre il codice francese si basa sulla presupposizione che ogni contratto a prestazioni corrispettive contiene la condizione risolutiva del corretto adempimento delle obbligazioni delle parti. Per tale motivo, per la risoluzione, nel concetto di inadempimento, è inclusa sia l'impossibilità di adempiere, sia la non esecuzione di obblighi accessori e sia l'inadempimento inesatto. Nell'adempimento intempestivo o parziale, il giudice è chiamato a valutare se è venuto meno l'interesse della parte adempiente all'esecuzione della prestazione o se considera il contratto vincolante, e quindi condannare l'inadempiente all'esecuzione ed al risarcimento. Inoltre, il giudice può assegnare al debitore un termine di grazia, ma solo in caso di prestazione che doveva essere eseguita in uno specifico momento già passato. Eventuale presupposto teorico per la risoluzione è che il contraente insoddisfatto abbianotificato, un'intimazione alla controparte. La giurisprudenza ammette che questa intimazione sia contenuta nell'atto di citazione in giudizio con il quale si convene la parte inadempiente per la risoluzione. Per quanto concerne il risarcimento del danno da violazione del contratto, si può avere sia una domanda di adempimento e di risarcimento dei danni causati dal ritardo, sia un'azione di risarcimento contestuale alla domanda di risoluzione. In tale caso, i presupposti del risarcimento sono l'imputabilità della mancata esecuzione della prestazione e la messa in mora con le specifiche limitazioni. La giurisprudenza ha disposto che quando l'impossibilità di adempiere è non imputabile e quindi ha effetto liberatorio verso il debitore. La giurisprudenza francese ha tra le obbligazioni di mezzi, per cui basta che il debitore elaborato la distinzione, accettata dal codice italiano, effettui gli sforzi idonei al raggiungimento di un.risultato e le obbligazioni di risultato, dove, in mancanza del risultato, non assume rilevanza la diligenza del debitore. Solo il caso fortuito e la forza maggiore possono avere efficacia liberatoria. Secondo la giurisprudenza francese, sono obbligazioni di risultato, l'obbligo del trasportatore di beni e persone, l'obbligo del venditore di consegnare la merce in un determinato luogo e momento e l'obbligo del costruttore edile di consegnare l'edificio ultimato in un preciso momento. Invece, sono obbligazioni di mezzi, l'obbligo del medico nei confronti del paziente e l'obbligo dell'avvocato nei confronti del cliente.
4. La violazione del contratto nel diritto privato svizzero a disciplina della violazione del contratto nel codice delle obbligazioni svizzero, si trova a Per quanto concerne lmetà tra quella del BGB nella sua versione originaria e quella del sistema franco-italiano. Anche il CO bipartisce detta nozione in due sottocategorie: una
è analoga al suo omologo tedesco previgente, e l’altra è strutturata, come una clausola generale, per cui l’art. 97 CO, comma 1° enuncia che: ''Il debitore che non adempie l’obbligazione o non la adempie nel debito modo, è tenuto al risarcimento del danno derivatone, salvo che provi che nessuna colpa gli è imputabile''. L’art. 99 CO enuncia che di regola il debitore è responsabile di ogni colpa. Inoltre, la misura della responsabilità è determinata dalla natura del negozio e verrà giudicata più benignamente, se il negozio non aveva per scopo di recare alcun vantaggio al debitore. Le disposizioni sulla misura della responsabilità per atti illeciti sono applicabili per analogia agli effetti della colpa contrattuale. Analogamente al diritto tedesco anteriore al 2001, il ritardo nell’esecuzione della prestazione dovuta rileva solo nella misura in cui sia stata la
costituzione in mora da parte del creditore. Eccezione a questa regola il caso in cui le parti abbiano espressamente previsto che l'adempimento debba avvenire in un determinato giorno, così l'amora è automatica. L'art. 102 CO dispone che nel caso in cui l'obbligazione è scaduta, il debitore è costituito in mora attraverso l'interpellazione del creditore. Quando il giorno dell'adempimento è stato stabilito o risulta determinato da una disdetta preventivamente convenuta e fatta, il debitore è costituito in mora solo per il decorso di tale giorno. Inoltre, dal momento della mora, il debitore è tenuto a risarcire i danni derivanti dal ritardo e sopporta il rischio dell'impossibilità sopravvenuta, anche se non imputabile, egli è esposto al risarcimento dei danni che ne derivano, salvo che non dimostri che la mora non è dovuta a sua colpa. L'art. 103 CO prevede che il debitore in mora deve
risarcire il danno per il tardato adempimento ed è responsabile anche del caso fortuito. Questo si può sottrarre alla responsabilità provando che la mora avvenne senza alcuna colpa da parte sua o che il caso fortuito avrebbe colpito in danno il creditore l'oggetto dovuto anche se l'obbligazione fosse stata adempita in tempo debito. La disciplina del recesso dal contratto per inadempimento è rilevante ed è contenuta negli art. 107-109 CO. Nell'art. 107, infatti, è disposto che nel caso in cui in un contratto bilaterale un debitore è in mora, il creditore ha il diritto di fissargli o di fargli fissare dall'autorità l'adempimento. Nel caso in cui l'adempimento non avvenisse neanche competente un congruo termine perentro questo termine, il creditore può richiedere l'adempimento ed il risarcimento del danno per il ritardo, ma può, solo se lo dichiara immediatamente, rinunciare allaLa giurisprudenza ha disposto che quando l'impossibilità di adempiere è non imputabile e ha effetto liberatorio nei confronti del debitore: la sola mancanza di colpa non basta a liberare ed il debitore è tenuto alla diligenza del buon padre tra le obbligazioni di famiglia. La giurisprudenza francese ha elaborato la distinzione, accettata dal codice italiano, tra mezzi, per cui basta che il debitore effettui gli sforzi idonei al raggiungimento di un risultato, e le obbligazioni di risultato, dove, in mancanza del risultato, non assume rilevanza la diligenza del debitore. Solo il caso fortuito e la forza maggiore possono avere efficacia liberatoria. Secondo la giurisprudenza francese, sono obbligazioni di risultato, l'obbligo del trasportatore di beni e persone, l'obbligo del venditore di consegnare la merce in un determinato luogo e momento e l'obbligo
del costruttore edile di consegnare l'edificio ultimato in un preciso momento. Invece, sono obbligazioni di mezzi, l'obbligo del paziente e l'obbligo dell'avvocato nei confronti del cliente. Del medico nei confronti Nell'adempimento intempestivo o parziale, il giudice è chiamato a valutare se è venuto meno l'interesse della parte adempiente all'esecuzione della prestazione o se considera il contratto vincolante, e quindi condannare l'inadempiente all'esecuzione ed al risarcimento. Inoltre, il giudice può assegnare al debitore un termine di grazia, ma solo in caso di prestazione che doveva essere eseguita in uno specifico momento già passato. Eventuale presupposto teorico per la risoluzione è che il contraente insoddisfatto abbia notificato, un'intimazione alla controparte. La giurisprudenza ammette che questa intimazione sia contenuta nell'atto di citazione in giudizio con il quale si conviene laParte inadempiente per la risoluzione. Per quanto concerne il risarcimento del danno da violazione del contratto, si può avere sia una domanda di adempimento e di risarcimento dei danni causati dal ritardo, sia un'azione di risarcimento contestuale alla domanda di risoluzione. In tale caso, i presupposti del risarcimento sono l'imputabilità della mancata esecuzione della prestazione e la messa in mora con le specifiche limitazioni.
Lezione 0504. L'impossibilità della prestazione in common law. Per quanto concerne il diritto dei contratti in common law, soprattutto nel diritto inglese, il debitore non è liberato anche nel caso in cui la prestazione sia impossibile. Questa rigidità è parzialmente mitigata, sia dalla riconduzione dell'impossibilità iniziale al common mistake, in presenza del quale il contratto è nullo, e sia dalla legittimità delle clausole liberatorie. Inoltre, con
l'interpretazione del contratto che ritiene esistente una implied condition. Il contratto è visto come una promessa, ossia un'assunzione di garanzia di un risultato. Dunque, con la promessa, il debitore assume il "rischio" del verificarsi di ostacoli o di impedimenti che re