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AUTOVALUTAZIONE
Consiste nel naturale desiderio di disporre di informazioni precise e valide sul nostro conto. Le persone si sforzano di scoprire la verità al proprio riguardo, non importa quanto sfavorevole o deludente questa possa essere.
AUTOVERIFICA
Le persone si impegnano anche nella ricerca di conferme: allo scopo di ribadire ciò che già conoscono di sé, cercano informazioni coerenti con il proprio sé attraverso un processo di autoverifica. Se anche ho un'immagine di me negativa, andrò alla ricerca di informazioni negative per confermare quell'immagine.
AUTOACCRESCIMENTO
La teoria dell'autoaffermazione, avvalendosi della Sherman e Cohen (2006), ha descritto la modalità in cui l'autoaccrescimento si rivela: teoria secondo cui le persone riducono il pericolo di minacce al proprio concetto di sé focalizzandosi e affermando la propria competenza in qualche altra area. Ciò accade soprattutto quando è stato messo
In crisi un aspetto della propria personalità. Ad esempio, se qualcuno vi ha fatto notare che come artista fate pena, voi potreste ribattere che anche se quella critica è giusta, come ballerino siete insuperabile.
Siamo irresistibilmente motivati all'autoaccrescimento, che è utile all'autostima, a sua volta un elemento chiave del concetto di sé.
Quale, tra le tre motivazioni fondamentali per la costruzione di sé, prevale sulle altre?
A questa domanda ha cercato di rispondere Sedikides (1991) con una serie di esperimenti in cui i partecipanti (l'autoriflessione dipende da quale motivazione eseguivano compiti di autoriflessione del sé sta operando). L'influenza maggiore era esercitata dall'autoaccrescimento; emerse che distante, al secondo posto l'autoverifica e ancora più distante, al terzo, l'autovalutazione.
Il desiderio di pensare bene di noi stessi regna incontrastato; domina sia sulla ricerca di una
- Attribuire i propri successi ma negare responsabilità per i propri fallimenti (tendenza sistematica a vantaggio del sé).
- Dimenticare i riscontri relativi ai fallimenti più facilmente del successo o della lode.
- Accettare le lodi in modo acritico, ma accogliere le critiche con scetticismo.
- Cercare di rifiutare critiche interpersonali attribuendole a un pregiudizio.
distintive.Lezione 14Definisci cos'è l'autostima e in che modo essa è influenzata dall'esterno, ad esempio attraverso il confronto sociale, e dall'interno, come nel caso dell'autoaccrescimento.L'autostima è la valutazione, positiva o negativa, che un individuo dà di se stesso.il me e il mio''. La valutazione complessivaQuesta questione rimanda alla motivazione di base "valorizzaredel sé è influenzata da forti motivazioni a pensare bene di se stessi.Si tratta di una sopravvalutazione di se stessi, e delle conseguenze positive che derivano dal possesso dideterminate caratteristiche => è una distorsione percettiva. Queste distorsioni influiscono anche sugli effettiesperienze sull'autostima (ad esempio, gonfiare il nostrodelle diverse contributo a un progetto comune)Autostima influenzata dall'esterno: il confronto sociale: Esempio. Un ragazzo sta per diplomarsi allesuperiori;
nonostante sia tra i più bravi della sua classe, dentro di sé sente molto forte il paragone con il fratello maggiore che si è diplomato con il massimo dei voti. Domanda: un voto finale non brillante potrebbe influenzare l'autostima del ragazzo? Secondo il modello della costanza dell'auto-valutazione (Tesser, 1988) questo dipenderà dalla vicinanza dell'altra persona e dall'importanza dell'attributo in questione per la persona. Non sempre abbiamo la possibilità di scegliere con chi confrontarci. Spesso nel confronto sociale si sceglie la persona con cui ci si confronta, evitando paragoni che ci svalutino, ma cercando di trovare un termine di paragone che metta in risalto le nostre doti e capacità. Le tattiche adottate consistono nel: - mettere distanza tra noi e coloro che hanno successo - utilizzare confronti al ribasso, paragonandoci con persone che hanno minor successo Autostima e autoaccrescimento: perchéle persone così fortemente motivate a pensare bene di se stessetendono all’autoaccrescimento?di solito le persone hanno un’opinione favorevole
La ricerca indica che di sé; per esempio le personeminacciate o ansiose esibiscono quello che Del Paulhus e Haren Levit definirono egotismo automatico:un’immagine ampiamente positiva di sé.
Le persone sovrastimano i propri punti forti, il controllo sugli eventi e sono ottimiste in modotriade dell’autoaccrescimento.irrealistico =>Una tendenza sistematica positiva, basata su illusioni positive, è psicologicamente adattativa. Le personesenza questi sostegni psicologici sono predisposte alla depressione e ad altre forme di disturbo mentale.
Perché le persone fortemente motivate a pensare bene di se stesse tendono all'autoaccrescimento?le persone hanno un’opinione favorevole
La ricerca indica che di solito di sé; per esempio le personeminacciate o ansiose esibiscono quello
che Del Paulhus e Haren Levit definirono egotismo automatico: un'immagine ampiamente positiva di sé. Le persone sovrastimano i propri punti forti, il controllo sugli eventi e sono ottimiste in modo irrealistico. Una tendenza sistematica positiva, basata su illusioni positive, è psicologicamente adattativa. Le persone senza questi sostegni psicologici sono predisposte alla depressione e ad altre forme di disturbo mentale. Per quale ragione l'autostima è legata all'identità sociale? Riporta alcuni esempi provenienti dalla tua esperienza personale. L'autostima è strettamente collegata all'identità sociale: grazie all'identificazione con un gruppo, il prestigio e lo status sociale si incardinano nel concetto di sé di un individuo. In generale, alcune persone hanno un'autostima più alta di altre. Le persone con un'elevata autostima.hanno all'autoaccrescimento; le persone con bassa autostima hanno un concetto di sé meno chiaro e mirano a proteggersi.
Ad esempio, il fatto di appartenere alla squadra di pallavolo locale che vince sempre, mi rende orgoglioso e fiero.
Lezione 15
Descrivi in cosa consiste l'automonitoraggio e cosa differenzia le persone con alto vs. basso automonitoraggio.
Ci sono differenze nella predisposizione dei soggetti ad osservare e controllare il proprio comportamento. Queste differenze sono state misurate come un tratto di personalità denominato self-monitoring.
Esempio di Ricerca Jones1990 -> si chiede alle persone di apparire ambiziose ed egoiste a un finto colloquio di lavoro. Alcuni apprendono di esserci riusciti, altri no. Chi ha alto monitoraggio si sente meglio nel primo caso, chi ha basso monitoraggio si sente meglio nel secondo.
Auto-monitoraggio alto vs. basso
Alto: - persona consapevole dell'impressione che fa
nell'interazione sociale; una persona sensibile agli stimoli sociali sa come dovrebbe comportarsi. Sono le persone che sanno adattarsi a qualsiasi situazione e non fanno trapelare le loro sensazioni. Hanno amici diversi in base all'attività che fanno e sanno distinguere chi mente perché sanno ciò che richiede una presentazione di sé con successo. D'altra parte, le persone con basso automonitoraggio non sono capaci o non sono motivate a farlo. Hanno gli stessi amici per più attività. Le persone con automonitoraggio elevato conformano i loro comportamenti a quelle che ritengono essere le richieste delle persone che stanno intorno a loro o alla situazione (autopresentazione). Le persone con automonitoraggio basso esprimono i propri atteggiamenti e inclinazioni in modo coerente, indipendentemente dalle persone o situazioni (autoespressione). L'autoespressione avviene attraverso il comportamento, cercando di trasmettere il concetto che si ha di sé. Il bisogno di esprimere se stessi è così.Potente che talvolta, pur di farci conoscere in modo completo, mostriamo agli altri anche le pecche e i difetti. A proposito di regolazione del nostro comportamento, definisci l'autoespressione e l'autopresentazione?
Quando le persone si impegnano nell'autoespressione, cercano di manifestare o rivelare il proprio concetto di sé attraverso le loro azioni. Ecco perché motivazione per scegliere comportamenti tesi a manifestare o rivelare il concetto di sé.
L'autoespressione conferma e rafforza il senso di sé individuale e lo trasmette agli altri. Le ricerche hanno infatti confermato che le persone preferiscono scegliere di entrare in situazioni sociali che consentono loro di agire in maniera conforme al loro concetto di sé (se per me è importante difendere il benessere degli animali, scelgo di fare volontariato presso la Protezione Animali, oppure in generale l'immagine che ho).
di me). Scelgo un partner che accetti sé. Si costruiscono, modificano e manifestano attraverso l'interazione con gli altri. Autopresentazione: l'autopresentazione è la scelta intenzionale di comportamenti volti a creare negli altri l'impressione di sé che si desidera. Dell'interazione sociale. Accattivarsi il favore altrui e autopromuoversi: ecco due degli scopi più comuni. Gli autori Hogg e Vaughan presentano alcuni suggerimenti su come presentarvi per piacere agli altri, ispirati al lavoro classico di Jones (1990). Quali sono questi suggerimenti? Descrivili apportando degli esempi. 1) Cercate di essere d'accordo con le opinioni della gente (la somiglianza accresce l'attenzione, come vedremo più avanti), ma fatelo in maniera credibile. a) Siate d'accordo su temi importanti, ma mantenete la vostra autenticità. Ad esempio, se siete appassionati di calcio e la persona con cui state interagendo condivide questa passione, potete esprimere il vostro entusiasmo per la squadra del cuore senza esagerare o fingere di conoscere ogni dettaglio. b) Mostrate interesse per gli interessi degli altri. Se la persona con cui state parlando è appassionata di fotografia, potete chiedere informazioni sulle sue esperienze o consigli su come migliorare le vostre foto. In questo modo dimostrate apertura e curiosità nei confronti degli altri. c) Evitate di contraddire in modo diretto le opinioni degli altri, soprattutto su argomenti sensibili. Se siete in disaccordo, cercate di esprimere il vostro punto di vista in modo rispettoso e proponete alternative senza sminuire o attaccare l'altra persona. d) Utilizzate il linguaggio del corpo per mostrare interesse e coinvolgimento. Mantenete il contatto visivo, sorridete e annuite durante la conversazione. Questi segnali non verbali possono contribuire a creare un'atmosfera positiva e favorevole. Questi sono solo alcuni esempi di come presentarvi per piacere agli altri. Ricordate però che l'autopresentazione deve essere autentica e rispecchiare la vostra personalità.divergenze su questioni banali;
Bilanciate accordo pie