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Il pensiero di Ernesto De Martino
Allievo del filosofo Benedetto Croce, Ernesto De Martino porta grazia alla sua formazione di tipo filosofico, per poi interessarsi di etnologia e antropologia. Lo studio delle culture, e più precisamente delle culture del Sud Italia, diventa il suo focus principale. De Martino si indirizza e cerca di dare voce al mondo cosiddetto "subalterno". Mette in discussione l'idealismo di Benedetto Croce, che rappresenta per lui un modo per relegare il mondo del Sud Italia, e principalmente quello contadino, ad un livello storico e sociale meno sviluppato della società italiana dell'epoca. Ernesto De Martino riconosce che la società contadina del Sud Italia vive una doppia rappresentazione: vi sono parti moderne e parti rimaste collegate al passato. Proprio perché tali rappresentazioni convivono, sarebbe utile, secondo il pensiero di De Martino, studiarle per poterle analizzare e provare ad indirizzarle verso un momento di coesione e, ancora, per liberarle.dalle società calde, ossia società dinamiche che si adattano e si trasformano nel corso del tempo. Lévi-Strauss sostiene che le strutture di parentela sono fondamentali per comprendere le dinamiche culturali, in quanto influenzano le relazioni sociali e le pratiche matrimoniali. Inoltre, egli analizza i miti come espressione simbolica delle strutture culturali, sostenendo che essi riflettano le contraddizioni e le tensioni presenti all'interno di una società. La sua teoria strutturalista ha avuto un impatto significativo sull'antropologia e ha contribuito a ridefinire il modo in cui gli antropologi studiano e interpretano le culture umane.dallesocietà calde, ossia società dinamiche e che accettano il cambiamento dei loro membri.Lévi-Strauss ha parlato della parentela e dell'atomo di parentela nel pensiero di Lévi-Strauss cercato di comprendere le "corde sottese" della cultura umana e ha analizzato, in profondità, i sistemi parentali. Nel saggio del 1945, L'atomo di parentela, Lévi-Strauss chiama l'unione di quattro individui, una donna e suo figlio (nel caso dello schema standard maschio), il marito e il fratello della donna (esempio già analizzato da Malinowski nei suoi studi nelle isole Trobriand) atomo di parentela proprio per la loro unione complementare e indivisibile. L'antropologo di origine francese lo considera assolutamente primario e elemento fondamentale delle relazioni esogamiche e parentali, claniche e relazionali. La figura principale
è il fratello della madre (lo zio materno), da qui la definizione società o clan Matrilineare, proprio perché la linea di discendenza deriva dalla figura materna, e significa che il gruppo sociale della donna/madre è controllore della stessa donna e della prole. Lo zio materno è la figura principale anche ad indicare le linee parentali sono le alleanze tra i gruppi, sviluppate appunto dai matrimoni, e l'atomo di parentela è il riflesso di una società di tipo esogamico che applica questo principio alle famiglie, alle parentele, ai gruppi clanici. Per Lévi-Strauss il matrimonio e la conseguenziale relazione parentale rappresenta una modalità operativa dei gruppi umani di creare relazioni. Da qui l'analisi profonda di due categorie basilari per la continuazione dei gruppi: l'incesto e l'esogamia. Le società decidono in quali tipologia di ambito sociale siPossa cercare il partner, ritenendo alcuni ambiti tabù e altri leciti. A partire da queste regole le comunità decidono come comportarsi culturalmente. La famiglia è una delle strutture fondamentali della società che si sviluppa attraverso una complessa rete di relazioni. I tipi fondamentali di relazione sono:
- La discendenza, che indica le relazioni di filiazione.
- La collateralità, che indica i rapporti fra individui che (senza discendere l'uno dall'altro) hanno un antenato comune.
- L'affinità indica i legami parentali acquisiti (tipicamente attraverso il matrimonio).
Nel saggio sulla famiglia di Claude Lévi-Strauss l'antropologo francese sostiene che la famiglia occidentale non è né la più complessa né la più comune. La famiglia può essere:
- Monogamica, ovvero formata da un uomo e una donna;
- Poligamica, ovvero quando uno dei due partner ha altri e diversi partner.
Si parla di Poligenia ovvero una famiglia formata da un uomo che ha più mogli e di Poliandria quando una donna ha più mariti. Le famiglie, poi, possono essere Unilaterali o Bilaterali. Per Bilaterali intendiamo quel tipo di famiglia, specialmente di tipo Occidentale, dove sono parenti sia gli ascendenti del lato materno che quelli del lato paterno. Per Unilaterale intendiamo quel tipo di famiglia, per lo più nelle società Altre, Africa, Asia e America, dove sono parte della parentela solo un lato della famiglia, ovvero quello materno o quello paterno.
Marvin Harris (1927-2001) è uno dei maggiori esponenti della corrente chiamata: Materialismo Culturale. L'evoluzionismo di Harris si connota di una particolare attenzione per le l'influenza che ha l'ambiente sui fatti sociali. Per Harris il Materialismo Culturale serve a dare delle risposte o spiegazioni causali delle differenze e
Il termine "transessualità" indica la condizione di chi, pur essendo nato/a con un sesso anatomicamente certo, si considera appartenente all'altro sesso e aspira ad assumerne le caratteristiche fisiche tramite terapie ormonali e interventi chirurgici. L'identità di genere non va confusa con l'orientamento sessuale: la prima infatti si riferisce esclusivamente alla percezione di sé che ha la persona, mentre il secondo si riferisce all'attrazione verso uno, l'altro o entrambi i sessi. Il termine transgender include invece tutte quelle persone
che sfida le tradizionali concezioni di genere. Le persone transgender possono identificarsi come uomo, donna o entrambi, o possono identificarsi al di fuori del binarismo di genere. Questa consapevolezza ha portato a una maggiore comprensione e accettazione delle identità di genere non conformi. Il processo di decostruzione del genere ha evidenziato come le differenze di genere siano influenzate da fattori culturali e sociali, piuttosto che essere determinate unicamente dalla biologia. Questo ha permesso di comprendere meglio le esperienze delle persone transgender e di riconoscere che il genere è una costruzione sociale. Le persone transgender spesso affrontano sfide uniche nella società, come la discriminazione, l'intolleranza e la mancanza di accesso a servizi adeguati. È importante promuovere l'inclusione e il rispetto per tutte le identità di genere, al fine di creare una società più equa e accogliente per tutti.di disturbo nel gruppo sociale: la discriminazione è totale. L'individuo trans è portatore di uno stigma sociale che la società gli attribuisce in relazione alle categorizzazioni che gli vengono assegnate dai membri della società che si definiscono normali. Il processo di marginalizzazione determinato dal non essere riconosciuti se non in termini negativi diviene più preoccupante a causa dell'assenza, nel paese di approdo, di legami di gruppo. Il loro essere ai margini della società già nel paese di origine porta una discriminazione, nel paese di approdo, dal gruppo di appartenenza. Così l'individuo trans si trova in completa solitudine. Escluso dal gruppo di appartenenza ed escluso da quello di approdo si ritrova in una situazione di doppia esclusione. L'identità di genere non va confusa con l'orientamento sessuale: la prima infatti si riferisce.esclusivamente alla percezione di sé che ha la persona, mentre il secondo si riferisce all'attrazione verso uno, l'altro o entrambi i sessi. Il termine transgender include invece tutte quelle persone che hanno un'identità di genere diversa rispetto al proprio sesso biologico e in generale chi non riesce a identificarsi nel classico binarismo "maschile" e "femminile". Il fenomeno delle persone transgender rientra nella problematica del genere. Per natura si pensava solo a due generi definiti. La realtà psicologica e sociale ha presentato anche altre ipotesi. Dagli anni settanta tutto ciò che si presentava in maniera definita con carattere di assolutezza è stato posto sotto il processo di decostruzione per comprendere come si erano costituite le differenze di genere intese come maniera assoluta. L'analisi ha condotto alla convinzione che il genere è una costruzione culturale. Il transgender rientra inQuesta decostruzione. I trans non appartengono ad un genere definito, maschio o femmina, quindi la loro presenza è un elemento di disturbo nel gruppo sociale: la discriminazione è totale.
Arjun Appadurai nasce a Bombay il 4 febbraio del 1949. È un antropologo di origine indiana (India), di religione musulmana, ha studiato in Inghilterra e attualmente vive e insegna all'Università di New York. È uno dei massimi esponenti degli studi Post-Coloniali. Lui, e molti altri, sono nati nel momento del passaggio dal giogo coloniale all'indipendenza, 1947 per l'India, anno simbolo della decolonizzazione, e 1974 per il Bangladesh.
Per questo il loro punto di vista, sempre attento a dar voce a chi di solito non può parlare perché escluso o nel dare una possibilità economica alle più escluse dell'India: le donne vedove rappresenta la vera innovazione dell'antropologia che studia.
il mondo globale nella contemporaneità. Gli scambi e gli intrecci culturali portano a ciò che Appadurai chiama "deterritorializzazione". La deterritorializzazione, ovvero l'abbandono del territorio, la migrazione.