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La guerra di coalizione antifrancese e il colbertismo
Unite, si fece aperto nel 1672, le Province grazie all'appoggio dell'Inghilterra, della Spagna e dei principi tedeschi, crearono una coalizione antifrancese. La guerra terminò grazie alla pace di Nimega (1678), la Spagna fu costretta a cedere alla Francia la Franca Contea e ad altri territori delle Fiandre. Negli anni successivi, ci furono altri interventi da parte dei francesi in politica estera: conquista di Strasburgo, occupazione di Casale nel Monferrato, bombardamento di Genova alleata alla Spagna. Lezione 03105. Illustri le caratteristiche principali del colbertismo Per rimediare al dissesto dei conti pubblici e rilanciare l'economia, fu chiesto l'intervento di Colbert, che si occupò di gestire le finanze francesi. Per evitare sprechi ed illeciti, creò una Camera di giustizia straordinaria, che indagò sui guadagni illegittimi del personale che si occupava delle imposte; questo lavoro portò alla confisca di beni di quantità.Tale da permettere allo Stato di risanare il debito pubblico. Colbert, aveva una visione economica mercantilistica, lo Stato doveva intervenire direttamente a sostegno del sistema economico e non solo cercare di risanare le finanze. L'agricoltura aveva lo scopo di produrre viveri e beni di prima necessità a basso costo per poter mantenere i salari della manodopera bassi e rendere il mercato manifatturiero competitivo. L'esportazione dei manufatti avrebbe accresciuto il denaro circolante ed era proprio questo a rendere, per Colbert, grande e potente uno Stato. Colbert, inoltre, creò infrastrutture, impose dazi molto alti sui manufatti stranieri, creò imprese con capitale pubblico, concesse sovvenzioni e privilegi agli imprenditori, disposti ad investire in nuovi settori industriali.
Lezione 03403. Quali furono le riforme più importanti introdotte da Pietro il Grande all'alba del XVIII secolo in Russia?
Pietro I il Grande fu colui che rese la Russia una
Potenza moderna, e per renderla tale trasformò la società e l'amministrazione, iniziando con l'esercito. Lo zar voleva infatti conquistare uno sbocco sul mar Baltico, fondò per questo scopo nel 1703 Pietroburgo, città vicina al golfo della Finlandia, base indispensabile per future azioni sul Mar Baltico. Le sconfitte russe dimostrarono l'inefficienza e l'impreparazione dell'esercito russo, lo Zar decise quindi di rendere obbligatorio il servizio militare a tutti i ceti; organizzò poi l'esercito in modo nazionale e impostò un addestramento ferreo e sottoposto alla guida delle truppe e degli ufficiali stranieri. Riformò anche la marina militare potenziandola. Fu autore anche di riforme fiscali, amministrative ed economiche. Emanò nel 1720, un nuovo regolamento generale che eliminò la Duma (organo di rappresentanza dei nobili), e creò un nuovo Consiglio, il Senato, formato da 9 membri.
Dinomina zarista con il potere esecutivo. Abolì il Patriarcato di Mosca e lo sostituì con il Santo Sinodo, con a capo un procuratore nominato dallo Zar; questo aveva lo scopo di eliminare l'opposizione del clero alla politica Russa. Pietro, fu anche promotore dell'istruzione, creò scuole militari e di navigazione.
Lezione 03803. Le reducciones: I Gesuiti in Paraguay istituirono delle comunità o riduzioni (reducciones) che si contrapponevano allo sfruttamento degli indigeni da parte dei colonizzatori, offrendo protezione. I Gesuiti cercarono di realizzare una comunità ispirata ai principi evangelici, quindi basata su uguaglianza e comunità dei beni, imperniata attorno alla religione cristiana e al lavoro collettivo, senza nessuna forma di schiavitù o sfruttamento. La presenza di indigeni abituati al lavoro e resi più docili dalla conversione, attirò i bandeirantes, meticci brasiliani che cacciavano schiavi per commercializzarli.
Le reducciones dovettero organizzarsi militarmente per sconfiggere i bandeirantes (1641). In queste comunità i Gesuiti importarono le tecniche di lavoro agricolo e artigianale dell'occidente e le insegnarono agli indigeni, i quali non venivano costretti ad abbandonare le proprie tradizioni, che, invece, venivano accettate. Anche politicamente, infatti, all'autorità dei capitribù fu affiancata una rappresentanza municipale eletta da tutti i membri della comunità. I Gesuiti, però, tenevano le reducciones completamente isolate dal resto del mondo per controllarne le relazioni umane e commerciali, cosa che attirò l'ostilità delle altre colonie soprattutto per via del diverso trattamento di utilizzo della manodopera e delle diverse leggi di mercato che venivano applicate nelle comunità. Quando nel 1750 la Spagna cedette al Portogallo il Paraguay, gli indigeni e i gesuiti opposero una resistenza armata che portò alla.Chiusura delle riduzioni da parte del marchese di Pombal, primo ministro portoghese. La Compagnia di Gesù era, inoltre, mal vista per via del loro Stato Sacerdotale e nel 1767 venne soppressa in Portogallo e in Spagna, portando all'espulsione di tutti i gesuiti dai territori portoghesi e spagnoli con la conseguente chiusura di tutte le missioni nelle colonie americane.
Lezione 03902. Dia una compiuta spiegazione dell'espressione "imperialismo ecologico"
Il contatto tra due ecosistemi diversi a seguito del procedimento di colonizzazione ebbe un esito disastroso che modificò l'ecologia americana. Questo tipo di "colonizzazione" ha preso il nome di imperialismo ecologico perché si concentrò principalmente sulla natura e sul sistema ambientale con cui gli esseri umani entravano in relazione. Insieme a uomini e animali, nel Nuovo Mondo furono portati anche microorganismi, come virus e batteri, che nel Nuovo Mondo non esistevano e che
Contagiarono le popolazioni indigene, spesso provocando epidemie. Anche malattie non mortali per gli europei (come il morbillo) scontrandosi con un sistema immunitario diverso, provocarono conseguenze letali.
Un altro tipo di agente infestante che venne esportato dall'Europa all'America fu l'erba infestante, come la gramigna e il trifoglio, che, a differenza dei virus, ebbe esiti positivi per le coltivazioni del Nuovo Mondo. Questi tipi di erbe permisero un rinnovamento del manto erboso e il mantenimento dell'umidità nei terreni che venivano lasciati incolti che, grazie alla prolificazione delle erbe infestanti, mantenevano un alto grado di umidità.
Una conseguenza diretta della colonizzazione fu lo spostamento di molti uomini europei verso le Americhe, favorito dall'abbondanza di terre e dalla scarsità (e dalla debolezza) della popolazione indigena. I trasferimenti iniziarono ad occupare l'America nelle zone temperate a nord e a sud dei tropici.
Per proseguire anche in altre aree climaticamente meno accattivanti.
Lezione 04009. Esiti della guerra dei Sette anni
La guerra dei 7 anni, ha visto la sua fine grazie a 2 trattati del 1763’ La pace siglata nel castello di Hubertusburg, tra Austria e Prussia, riportava l’assetto geopolitico dell’Europa alla situazione preesistente il conflitto (1756). La Prussia si vedeva riconfermata come Stato sovrano, nella sua integrità territoriale e manteneva il possesso della Slesia; l’Austria doveva invece abbandonare definitamente l’idea di rientrare in possesso della Slesia, per la quale aveva speso 7 anni di guerra. La fine del conflitto tra Francia ed Inghilterra avvenne sempre nel 1763 a Parigi, che vedeva come unico vincitore la Gran Bretagna. Giorgio III riuscì ad estromettere completamente la Francia dall’America Settentrionale, sottraendole interamente il Canada; la Francia dovette cedere alcune isole delle Antille caraibiche.
10. La seconda
La Guerra dei cent'anni è un'espressione convenzionale usata da alcuni storici per definire una serie di conflitti tra Inghilterra (in seguito Gran Bretagna e poi Regno Unito) e Francia estesi su un arco di tempo che spazia tra il 1689 e il 1815. L'espressione fu coniata per la prima volta da J.R. Seeley nel suo celebre lavoro storico "The Expansion of England: Two Courses of Lectures" (1883). Nella seconda metà del XVII secolo i regnanti del casato degli Stuart si erano convertiti al cattolicesimo ed avevano stabilito buoni rapporti con il Re di Francia Luigi XIV. In precedenza, anche Giacomo I e Carlo I, entrambi protestanti, evitarono il più possibile di essere coinvolti nella Guerra dei trent'anni e stabilirono rapporti pacifici con la Francia per tutta la durata del XVII secolo, anche in considerazione di un equilibrio di potere tra le due nazioni. Tuttavia, con l'ascesa al trono inglese di Guglielmo III d'Orange, un protestante olandese, nel 1689, la situazione cambiò radicalmente. Guglielmo III era sposato con Maria II Stuart, figlia di Giacomo II, e insieme formarono una coalizione anti-francese con altre potenze europee, come l'Austria e l'Olanda. Questa coalizione si oppose all'espansionismo francese di Luigi XIV e alla sua politica di dominio in Europa. La Guerra dei cent'anni vide quindi una serie di conflitti tra Inghilterra e Francia, con periodi di pace intermittente. Gli esiti di questi conflitti furono vari. Ad esempio, la Guerra di successione spagnola (1701-1714) vide la Gran Bretagna e le sue alleate sconfiggere la Francia e ottenere importanti territori e vantaggi economici. Tuttavia, la Francia riuscì a mantenere il controllo di alcune colonie d'oltremare, come la Louisiana. La Guerra dei cent'anni si concluse definitivamente nel 1815 con la sconfitta di Napoleone Bonaparte nella battaglia di Waterloo. Questo evento segnò la fine dell'espansionismo francese e consolidò la posizione della Gran Bretagna come potenza dominante in Europa.potente nemico comune da fronteggiare: l'impero spagnolo in quel momento al suo apogeo economico e militare. I loro discendenti Carlo II e Giacomo II hanno addirittura supportato attivamente il sovrano francese nella Guerra d'Olanda. La serie di conflitti e ostilità reciproca inizia con l'ascesa del protestante Guglielmo III al trono di Inghilterra nella Glorious Revolution. Guglielmo III al contrario dei suoi predecessori iniziò una ferma politica di opposizione al cattolicissimo sovrano francese Luigi XIV imponendosi come punto di riferimento per tutti i protestanti d'Europa. Dopo Guglielmo III le ostilità tra i due paesi abbandonarono la connotazione esclusivamente religiosa per estendersi anche in campi economici e di commercio dando origine a sanguinosi conflitti in diverse parti del mondo. Dopo la morte della regina Anna e la conseguente caduta della dinastia Stuart e il passaggio del trono nelle mani del Casato di Hannover (anch'essi)protestanti) nel 1714 le tensioni sono continuate, tuttavia per un periodo di quasi 30 anni non si avranno conflitti militari. Per tutta la seconda metà del Settecento i due paesi manterranno reciproca ostilità e si daranno battaglia quasi senza sosta sui campi di tutto il mondo, ma è durante le Guerre Napoleoniche che l'ostilità arriverà all'apice essendo l'Inghilterra il paese leader delle varie coalizioni antifrancesi. I due paesi a capo dei due rispettivi blocchi per oltre 10 anni si sono dati battaglia quasi ininterrottamente. La Battaglia di Waterloo e la caduta definitiva di Napoleone Bonaparte hanno di fatto messo fine a questa lunghissima serie di scontri tra i due paesi che negli anni successivi si troveranno a cooperare in più occasioni dalla stessa parte della barricata. Nonostante tutto nella cultura popolare francesi e inglesi si considerano indubbiamente Nemici naturali, per evitare ulteriori attriti nel 1904 le dueLe nazioni hanno stipulato l'Entente Cordiale, dimostrando che le due guerre dei cento anni sono ormai terminate e che se le differenze culturali continuano, i conflitti violenti sono giunti al termine. Esattamente come la prima Guerra Mondiale ha portato alla creazione della Società delle Nazioni, la seconda Guerra Mondiale ha portato alla creazione delle Nazioni Unite. Queste organizzazioni internazionali sono state create per promuovere la pace e la cooperazione tra le nazioni, al fine di prevenire futuri conflitti.