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Modifiche legislative del 2018 sulla durata massima del contratto di lavoro a tempo determinato
Una delle modifiche legislative del 2018 riguarda la durata massima del contratto di lavoro a tempo determinato. Secondo quanto dispone il nuovo art. 19 del D. Lgs. 81/2015, infatti, al contratto di lavoro subordinato non può essere apposto un termine superiore a 12 mesi; tuttavia, il contratto può avere una durata superiore, comunque non eccedente i 24 mesi, in presenza di almeno delle condizioni previste dalla legge (es. esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività; esigenze di sostituzione di altri lavoratori; esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria).
Raggiunto il limite massimo, le stesse parti possono stipulare un ulteriore contratto, della durata massima di 12 mesi, presso la sede territoriale dell'ispettorato del lavoro.
03. È possibile sottoscrivere un contratto a tempo determinato acausale? In quale/i ipotesi?
Il contratto a termine
flessibilità dello svolgimento del rapporto. Con le clausole elastiche le parti pattuiscono possibili riduzioni o allungamenti di orario, a discrezione del datore di lavoro, entro un massimale a ribasso ed a rialzo, nel rispetto delle previsioni contenute nel contratto collettivo. Le clausole flessibili, invece, consentono al datore di modificare la collocazione temporale della prestazione lavorativa. Il contratto di lavoro deve contenere la precisa determinazione degli orari ridotti in modo da permettere al lavoratore l'organizzazione e la gestione del proprio tempo. Il d.lgs. 81/2015 elimina la distinzione clausole elastiche/clausole flessibili, e parla soltanto di clausole elastiche, con le quali le parti possono ora pattuire sia la variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa, sia la variazione in aumento o riduzione della sua durata. In base alla nuova disciplina, inoltre, le parti che intendono inserire dette clausole nel contratto di lavoro sono oralibere di farlo anche in assenza di specifiche previsioni da parte della contrattazione collettiva."acausale" di durata non superiore a dodici mesi può essere stipulato esclusivamente nelle ipotesi in cui non siano intercorsi tra il medesimo datore di lavoro e lavoratore precedenti rapporti di lavoro di natura subordinata (ad es. un precedente contratto a tempo determinato o indeterminato ovvero intermittente). Tale tipologia contrattuale dovrebbe essere finalizzata a rilevare e constatare la validità professionale del lavoratore e pertanto, tale norma, non può essere applicata ai rapporti già sperimentati e in particolare non vale per la stipula di nuovi contratti a tempo determinato con il datore di lavoro con cui è il lavoratore ha già avuto dei precedenti lavorativi.
Lezione 00601. Cosa si intende per clausole di elasticità e di flessibilità nel contratto part time? Quali sono i requisiti?
Al lavoro part time possono essere apposte clausole elastiche e clausole flessibili, al fine di consentire una maggiore
La legge prevede, altresì, che nel caso in cui il datore di lavoro intenda procedere alla modifica dell'orario di lavoro, il lavoratore abbia diritto a due giorni lavorativi di preavviso e a una maggiorazione del 15 per cento della retribuzione oraria globale.
Il lavoratore che ha dato il suo consenso alle clausole elastiche può revocare detto consenso mediante il cd. diritto di ripensamento, se si trova in determinate circostanze previste dalla legge: lavoratori affetti da patologie oncologiche; patologie oncologiche riguardanti coniuge, figli o genitori; assistenza di una persona convivente disabile; lavoratore con figlio convivente di età non superiore agli anni 13 o portatore di handicap; lavoratori studenti; in caso di gravi patologie cronico-degenerative e ingravescenti, in cui sia affetto il lavoratore o un familiare diretto.
02. Quale è la disciplina
del rapporto di lavoro part time? Questa tipologia contrattuale (introdotta dall'art. 5, legge n. 863/1984, modificata dalla legge n. 80/2001e, da ultimo, dal d.lgs. n. 81/2015) si caratterizza per la previsione, con atto scritto ad substantiam, di una prestazione lavorativa ad orario ridotto (mattina, pomeriggio o sera) rispetto all'orario normale di 40 ore settimanali o di 48 comprensive degli straordinari (d.lgs. n. 66/2003) salvo diversa previsione collettiva. Nel contratto di lavoro è, tuttavia, possibile variare la collocazione temporale della prestazione lavorativa e/o aumentare la durata stessa della prestazione mediante la stipulazione di apposite clausole di elasticità (art. 6 D. Lgs. 81/2015). Il contratto part-time può essere: verticale, se prevede lo svolgersi dell'attività lavorativa a tempo pieno solo in alcuni giorni, ovvero limitatamente a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese dell'anno (confacoltà di svolgere prestazioni lavorative straordinarie, applicando ovviamente la disciplina legale e contrattuale vigente in materia di lavoro straordinario nei rapporti di lavoro a tempo pieno);
- orizzontale, se prevede una riduzione della prestazione lavorativa giornaliera, cioè con orario ridotto rispetto al tempo pieno, che è resa in tutti i giorni (con facoltà del datore del lavoro di richiedere l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementare, nel rispetto di quanto previsto nei contratti collettivi);
- misto, consistente in una combinazione delle precedenti tipologie.
Il part-time può essere pattuito a termine o a tempo indeterminato e, in quest'ultimo caso, il rapporto potrà essere convertito, su accordo delle parti, in full-time. I lavoratori part-time in servizio hanno diritto di precedenza nella conversione del contratto rispetto alle nuove assunzioni a tempo pieno e indeterminato.
Lezione 00701. Per i rapporti
di parasubordinazione: non si applica il rito del lavoro, non trova applicazione la normativa in tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. Si applicano gli istituti di natura sostanziale della invalidità, delle rinunce e transazioni di cui all'art. 2113 del c.c. Non trovano applicazione i profili di tutela e garanzia riconosciuti dall'ordinamento ai rapporti di lavoro subordinato.
2. Sono escluse dal campo di applicazione del contratto a progetto: solo le professioni intellettuali, coloro che percepiscono la pensione di invalidità, le attività realizzate attraverso call center, le professioni intellettuali per le quali sia necessaria l'iscrizione a un albo, i rapporti di collaborazione o rese in favore di associazioni sportive dilettantistiche, i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e i partecipanti a collegi e commissioni, nonché coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia.
3.
In che cosa consistono le prestazioni occasionali? Sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a 300 ore, con lo stesso committente, o sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare, o ancora, nell'ambito dei servizi di cura e assistenza alla persona, non superiore a 240 ore, con lo stesso committente. Sono i rapporti di durata complessiva non superiore a sessanta giorni nel corso dell'anno solare con il medesimo committente. Prestazioni il cui compenso può essere superiore ai 5 mila euro nell'anno solare e a cui non si applicano le disposizioni relative al contratto a progetto. 4. Un elemento distintivo del lavoro a progetto: la subordinazione del collaboratore rispetto all'imprenditore, o la collaborazione con l'imprenditore, o nessuna delle tre precedenti, o l'autonomia del collaboratore nello svolgimento dell'attività lavorativa e la gestione della stessa in funzione.- La retribuzione del lavoratore a tempo parziale è riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa o è stabilita dai contratti collettivi anche aziendali o è superiore rispetto a quella di un lavoratore assunto a tempo pieno o è determinata dalle parti.
- Il progetto può non essere allegato al contratto di lavoro o deve essere specifico, funzionalmente collegato a un determinato risultato finale o può consistere in una mera riproposizione dell'oggetto sociale del committente o può comportare lo svolgimento di compiti meramente esecutivi e ripetitivi.
- La forma del contratto a progetto deve essere scritta ai fini probatori (forma scritta ad probationem) o deve essere scritta (forma scritta ad substantiam) o può essere orale o è libera.
- Quale è la disciplina del contratto di apprendistato? Il contratto di tirocinio (art. 2127 c.c.) poi diventato di apprendistato.
La funzione della qualifica o del diploma da conseguire, nel limite di tre anni relativamente agli aspetti formativi;
- Apprendistato professionalizzante (cd. Apprendistato di secondo livello): per apprendere un'arte o un mestiere nonché la qualificazione professionale. Possono essere assunti i giovani di età compresa dai 18 ai 29 anni di età (per i soggetti già in possesso di una qualifica professionale, l'assunzione può avvenire anche a partire dai 17 anni di età). Tale tipologia è attuabile in tutti settori di attività privati pubblici ed è finalizzata al conseguimento di una qualifica professionale affini contrattuali. La sua durata è in funzione dell'età dell'apprendista e della qualifica professionale da conseguire nel limite di tre anni relativamente agli aspetti formativi.
- Apprendistato di alta formazione e di ricerca (cd. Apprendistato di terzo livello): anche post-universitario.