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Paleontologia - Paleoicnologia
• Icnologia & paleoicnologia: studia le strutture biogene (icniti) recenti e fossili, le
interrelazioni organismo-substrato, influenzate dalle condizioni ambientali; oggetto: tracce,
orme, solchi.
Classificazione delle tracce
• Difficoltà: correlarle all’organismo che le ha lasciate. Ci si basa sulla morfologia.
• Il nome è dato indipendentemente da quello della specie che l’ha lasciata (una specie può
produrre più tipi di tracce, o più specie possono produrre lo stesso tipo di traccia).
• Tracce: testimonianze di funzioni e dell’adattamento dell’individuo nell’ambiente;
raggruppate in 6 categorie etologiche, in base alla funzione fisiologica.
• Raggruppamento di icnofossili in facies (Seilacher, 1980): considerando i fattori
condizionanti per l’organismo, modalità e tipo di sedimentazione.
Classificazione etologica
• Repicnia (tracce locomotorie di reptazione):piste di organi locomotori su substrati molli;
lineari, sinuose, circolari, in rilievo, solchi (es. Cruziana, di Trilobiti: 2 bande di strie
trasversali separate da un solco mediano del pygidium).
• Pascicnia (tracce di pascolo): di organismi in cerca di cibo; solchi, scavi, allineamenti di
resti algali, con andamento diramato o a curve avvolte (per massima utilizzazione della
superficie di pascolo); detritivori (es. Helminthoida: tratti collegati da curve strette).
Considerate tracce anche i resti alimentari nella dentatura o cavità addominali (es. erba nei
Mammut). Indicano i metodi di pascolo e quindi comportamentali:
- Phobataxis: senso che fa schivare l’area già sondata;
- Thigmotaxis: senso di guida per rimanere vicino all’area già sondata (massimo
sfruttamento);
- Strophotaxis: senso che fa invertire la propria direzione di 180° (dando solchi
meandriformi).
• Fodinicnia (strutture di nutrizione): scavi temporaneamente abitati per cercare cibo;
semplici o ramificati, buchi cilindrici, rettilinei, a U, biforcati, sinuosi (es. Chondrites:
sviluppo tridimensionale con andamento ramificati su superfici sovrapposte). (es.
Rhizocorallium: tubi con coproliti che potrebbero essere considerati domicnia: sospensivori
che uscivano per nutrirsi).
• Domicnia (strutture di abitazione): buchi, tane temporanee o permanenti di sospensivori
endobionti; andamento semplice, biforcato, a U, cilindrici con pareti agglutinate (es.
Ophiomorpha: perforazioni a Pozzuoli che indicano variazioni del livello marino).
• Cubicnia (tracce di riposo): solchi, rilievi, depressioni per soste temporanee. Conservate
anche impronte ventrali e laterali derivanti dai movimenti per infossarsi o andarsene (es.
Trilobiti).
• Fugicnia (tracce di fuga): tracce, solchi, scavi imbutiformi, buchi ad U per fuga a causa di
modificazioni del substrato (es. erosione); spostamenti verticali, orizzontali rispetto
all’originale superficie del substrato (es. bivalvi e sospensivori); utilizzate per valutare la
velocità di sedimentazione.
Associazioni icnologiche & ambiente
• ‘Comunità ricorrenti’: per l’alternarsi di condizioni ambientali, si hanno associazioni di
tracce fossili autoctone ricorrenti nelle ere geologiche (che permettono quindi di ricavare
dati ambientali).
• Icnofacies: associazione di icnofossili che dà un particolare aspetto al sedimento; il nome è
dato dal taxon più rappresentativo della traccia in un dato ambiente.
• Distribuzione tracce marine: influenzata da temperatura, profondità, moto ondoso,
turbolenza; i dati batimetrici sono usati per ricostruzioni di bacini sedimentari (es.
Skolithos: domicnia verticali diverse profondità a seconda dell’ambiente).