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Riassunto esame Paleontologia, prof. Esu, libro consigliato Paleontologia generale e sistematica degli invertebrati, Allasinaz Pag. 1 Riassunto esame Paleontologia, prof. Esu, libro consigliato Paleontologia generale e sistematica degli invertebrati, Allasinaz Pag. 2
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Carattere diagnostico.

• In alcuni casi all’apertura principale si aggiungono aperture secondarie o supplementari.

• La forma dell’apertura principale può essere circolare, a fessura, semicircolare. 2

• Nei gusci:

- Uniseriale: apertura terminale o sub-terminale.

- Planospirale: apertura basale o areale.

- Trocospirale: apertura ombelicale, extraombelicale.

Dimorfismo

• Molte specie si presentano on la stessa forma ma dimensioni del proloculus e del guscio

diverse.

• Il proloculus è grande nelle forme piccole (forma megalosferica), e piccolo nelle forme grandi

(microsferica).

Ciclo riproduttivo

• Negli uniloculari avviene per bipartizione, nei pluriloculari avviene con alternanza di

generazione.

• Fase asessuata (schizogonia): l’animale asessuato è lo schizonte, diplonte, microsferico, che

va incontro a meiosi, divenendo multinucleato. Il protoplasma forma masserelle, ognuna delle

quali ingloba un nucleo aploide, che secerne un proloculus di tipo megalosferico. Attorno ad

esso si formano altre camere. Si ha il gamonte.

• Fase sessuate (gamogonia): l’animale sessuato è il gamonte, aploide. Il suo nucleo si divide

per mitosi in nuclei secondari inglobati da masserelle, divenendo gameti flagellati, che, espulsi

dal guscio, copuleranno e formeranno gli zigoti. Gli zigoti secernono un proloculus piccolo

(microsfera) e da adulti sono multinucleati.

• Ciclo influenzato dall’ambiente: se sfavorevole, si ha schizogonia e microsfere (più diffusa).

Sottordine Fusulinina (Carb. – Perm.)

• A guscio calcareo alveolare di 1-4 strati differenziati.

• Forma da lenticolare a fusiforme e cilindrica.

• Disposizione delle camere da planospirale a fusospirale. Il guscio è formato dall’avvolgimento,

attorno ad un asse, di una lamina spirale calcarea detta spiroteca che si inflette verso l’interno

ad intervalli regolari a costituire setti meridiani.

• La struttura interna viene studiata con tre tipi di sezioni:

1) Sezione assiale: attraverso il proloculus, comprendendo l’asse di avvolgimento e i poli.

2) Sezione equatoriale: attraverso il proloculus, perpendicolarmente all’asse di avvolgimento e

mantenendosi equidistante dai poli.

3) Sezione tangenziale: parallela all’asse di avvolgimento senza tagliare il proloculus.

• Le camere principali sono divise in camerette secondarie chiamate setti, comunicanti fra loro

con la fessura basale. Nelle forme primitive, l’andamento dei setti è rettilineo, in quelle

evolute, è ondulato. Le ondulazioni si saldano tra loro, e le camerette (derivanti dalle camere

mediane) comunicano tra loro con i cunicoli.

• Esternamente sono visibili i solchi settali.

• Il setto dell’ultima camera è l’anteteca, e può non presentare la fessura basale. Si avranno

pori settali.

Struttura spiroteca:

• Spessore non superiore ai 5 micron.

• Costituita da 3 strati:

1) Tectum: unico strato indifferenziato tipico delle forme primitive.

2) Diafanoteca: sotto al tectum. A questi due strati se ne possono aggiungere altri due secondari:

i tectorum, uno interno e l’altro esterno. Tutti gli strati presentano pori.

3) Cherioteca: strato alveolare, spesso, formato da pilastri scuri perpendicolari al tectum e

separati da alveoli.

Strutture interne

• Comata: secrezioni calcaree secondarie che fiancheggiano il foramen che mette in

comunicazione le camere mediane e forma il tunnel equatoriale. Nei Verbeekinidae si hanno i

paracomata.

• Septula: secrezioni che sporgono dalla cherioteca e decorrono in senso mediano (septula

assiali) sia in senso equatoriale (spetula trasversali). Possono formare le camerette saldandosi

ai comata.

• Depositi assiali: secrezioni calcaree lungo la regione assiale. 3

Generi e sottordini

• Fusulina: guscio da fusiforme a sub cilindrico. Spiroteca con tectum, diafano teca e tectoria,

setti ondulati.

• Miliolina: guscio imperforato, calcareo porcellanaceo. Avvolgimento planospirale. Apertura

semplice.

Ecologia

• In calcari e calcari marnosi.

• Organismi stenotopici (preferiscono condizioni ambientali costanti).

• Mari caldi, bassi, tranquilli.

• Vita bentonica.

• Cosmopoliti, si estinguono alla fine del Permiano a causa delle glaciazioni e della predazione

dei cefalopodi.

Tendenze evolutive

• Aumento delle dimensioni, allungamento dell’asse di avvolgimento, setti ondulati.

Famiglia Miliolidae (Giur. – rec.)

• Guscio imperforato, calcareo porcellanaceo (acque calde e profonde) e tectinico (acque basse

Fusulina

e fredde).

• Avvolgimento spiralato a gomitolo attorno al proloculus.

• La disposizione delle camere varia con il variare dell’angolo tra 2 giri consecutivi.

• Apertura semplice o con un dente, può essere presente tremato foro (piastra traforata) nelle

forme evolute.

• Dimorfismo.

• Ambiente di retrosogliera, diffusione massima nel Terziario.

- Genere Quinqueloculina: camere su 5 piani, esternamente visibili 3 camere a un lato del

guscio e 4 dall’altro. Apertura con un dente semplice o bifido.

Quinqueloculina 4

Famiglia Alveolinidae (Cret. Inf. – rec.)

• Macroforaminiferi.

• Aperture multiple, guscio da planospirale globoso a fusispirale involuto.

• Guscio calcareo porcellanaceo, imperforato, costituito da un esoscheletro di calcite chiara e da

un endoscheletro di calcite scura che comprende setti secondari, o septula, ad andamento

spirale perpendicolari ai setti primari formati dall’esoscheletro.

• Presenti dall’Albiano al Campaniano (Cretacico Superiore) e ricompaiono, dopo un periodo di

crisi, nel Paleocene per diffondersi maggiormente nell’Eocene Inferiore e Medio.

• In sedimenti necritici, associati a Miliolidae. Massima diffusione nell’Eocene.

- Genere Alveolinella: guscio allungato, fusiforme, septula allineati. Dimorfismo. Ora nei mari

tropicali.

Famiglia Nummulitidae (Cret. Sup. – rec.)

• Macroforaminiferi dal guscio lenticolare, discoidale o globulare a simmetria bilaterale, fino a

12 cm.

• Lungo il margine della lente può formarsi un cordone spirale (ispessimento).

• Avvolgimento planospirale con setti arcuati che dividono l’interno in camere tra loro

comunicanti.

• I setti si inseriscono superiormente alla lamina spirale grazie ai filetti settali, irrobustiti da

trabecole trasverse.

• Lo spazio delle camere è diviso in:

- Canale spirale o regione periferica delle camere, limitato dal cordone spirale.

- Prolungamenti alari o spazi interlamellari tra lamine spirali di giri successivi.

• Ha un complesso sistema di canali:

- Canali Settali (percorrono i setti).

- Canali Marginali.

- Canali Verticali.

• Presenza di pilastri o assenza.

• Il guscio è formato da due strati:

- Strato esterno: perforato e percorso da canalicoli sottili (canal system).

- Strato interno: imperforato.

• Pilastri: formazioni calcaree apore dell’endoscheletro, disposti radialmente, a forma di chiodi,

appaiono come granuli all’esterno, rafforzano il guscio e la loro presenza o assenza fa dividere

i Nummuliti in lisci e granulosi.

- Genere Nummulites: guscio lenticolare, piatto. Avvolgimento planospirale involuto, camere

con prolungamenti alari. 5

- Genere Operculina: forma lenticolare, senza prolungamenti alari, giri evoluti. Liscio o rugoso,

Nummulites Operculina

con canal system.

Superfamiglia Orbitoidacea (Cret. – Mioc.)

• Macroforaminiferi bentonici dal guscio lenticolare biconvesso, discoidale o stellato.

Dimorfismo.

• Sono provvisti di camere equatoriali, cicliche, separate da setti primari e secondari. Privi di

canal system.

• La parete delle camere equatoriali è porosa con pilastri compatti presenti nelle camere

laterali.

• Le camere equatoriali possono essere divise in camerette da setti secondari, e comunicare tra

loro con stoloni.

• Le camere equatoriali sono fiancheggiate da camere laterali.

• L’apparato embrionale è formato da una nucleo conca (2 o più camerette).

- Genere Orbitoides (Cretaceo Superiore): guscio lenticolare con sezione equatoriale circolare.

Nucleoconca da biloculare a quadriloculare limitata da una spessa parete perforata. Camerette

comunicanti attraverso stoloni diagonali. Pilastri presenti o assenti. Associato ai Nummuliti.

Mari caldi.

Superfamiglia Globigerinacea ((Giur. Medio - Rec.)

• Foraminiferi planctonici. Guscio ialino, planospirale, troco spirale, bi e triseriale. Aperture

primarie, secondarie.

- Genere Globotruncana (Albiano – Maastrichiano): del Cretaceo. Guscio robusto con una o due

carene e un’apertura primaria ombelicale caratterizzata da strutture dette tegille: danno

espansioni laminari di ciascuna camera, irregolari e saldate tra loro nella zona ombelicale

ricoprendola senza chiuderla del tutto.Valore diagnostico le differenze morfologiche e

distribuzione stratigrafica.

- Genere Globorotalia (Paleocene – Recente): guscio biconvesso o piano – convesso con

trocospira bassa. Camere compresse con forma subtriangolare o allungata radialmente.

Differiscono dalle Globotruncane per l’apertura: da ombelicale ad extraombelicale. 5 – 6

camere nell’ultimo giro. Parete liscia o con carene lungo l’equatore. 6

- Genere Globigerina (Paleocene – Recente): camere globose con parete spinosa. Quattro

camere nell’ultimo giro. Non ci sono carene. Ornamentazione reticolata più o meno evidente.

Una sola apertura in zona ombelicale.

Globorotalia Globotruncana Globigerina

Classe Radiolaria (Precamb. – rec.)

• Marini, pelagici e planctonici (Acantharia è bentonico), solitari, pochi coloniali. Cosmopoliti.

• Di zona epipelagica (50m di profondità), migrano in profondità nei mesi estivi.

• Conservati quelli del Paleozoico, originano formazioni rocciose; l’opale dei gusci si traforma in

cristobalite, e la struttura dell’individuo è obliterata. L’estinzione filetica di gruppi è associata

all’inversione magnetica.

• Usati come indicatori termici per le curve delle paleotemperature.

• Forma globosa, scheletro rigido esterno, siliceo ed organico, pochi con spicole isolate o

saldate. Può esser intra o extracapsulare. Perforato, con aculei liberi o fissati.

• Protoplasma differenziato in:

- Capsula centrale: membranosa, organica. Con 1 o 2 pareti porose, collegata al protoplasma.

- Strato extracapsulare: ectoplasma, calymma. Vi dipartono gli pseudopodia. Contiene enzimi

digestivi, Zooxanthellae.

- Strato intracapsulare: nucleato. Endoplasma leggermente solido, con pigmenti, contiene nuclei

per la riproduzione.

Ordine Polycystina (Cambr. &ndas

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
9 pagine
1 download
SSD Scienze della terra GEO/01 Paleontologia e paleoecologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Puppeteer di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Paleontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Esu Daniela.