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La blastocisti
La blastocisti è formata da:
- Trofoblasto - è uno strato di cellule pavimentose, dal quale non si sviluppa l'embrione ma i tessuti che servono per creare la placenta di derivazione embrionale.
- Embrioblasto - è lo strato di cellule più interne, localizzate al polo embrionale della blastocisti, dal quale si svilupperà l'embrione. Anche a questo punto le dimensioni sono ancora simili a quelle della cellula uovo.
Quando l'embrione deve impiantarsi nella mucosa uterina viene sospinto dalle ciglia, perché l'embrione possa annidarsi nella parete uterina essa deve essere nello stadio secretivo, ovvero il momento in cui la parete è più spessa. In questo stadio si possono riconoscere tre strati di cellule, l'endometrio è molto spesso ed è fortemente irrorato da vasi sanguigni, lo spessore è importante in quanto solamente in questa situazione l'embrione può essere trattenuto.
Questo stadio viene...
mantenuto da degli ormoni chiamati progesterone ed estradiolo, i quali vengono secreti dal corpo luteo, ovvero quella zona dell'ovaio da cui è stato espulso l'ovocita. Il corpo luteo è una sorta di ghiandola che produce i due ormoni. Se non avviene l'impianto dell'embrione, progressivamente, il corpo luteo non produce più gli ormoni progesterone ed estradiolo, l'endometrio non ha più uno scopo di essere in fase proliferativa e di conseguenza si sfalda, tutto ciò da origine alla mestruazione. La schiusura della blastocisti -> Verso il 5-6 giorno l'embrione fuoriesce dalla zona pellucida, si parla della schiusura della blastocisti, ed è a questo punto che l'embrione riesce ad annidarsi nella parete uterina. Ciò avviene in tre fasi: apposizione, adesione e invasione. La fase di invasione, ovvero quando la blastocisti entra nella parete uterina, avviene tra il 7-8 giorno dalla fecondazione. A questo punto vieneProdotto un ormone chiamato gonadotropina umana corionica (detto hCG), prodotta dalle cellule del trofoblasto, viene rilasciato finché non si forma la placenta vera e propria. Tale ormone viene rilasciato nelle urine, per questo è proprio la gonadotropina che viene misurata dai test di gravidanza.
La placenta è formata da una componente dell'embrione e da una componente materna. Al sesto giorno scompare la zona pellucida e si ha l'annidamento dell'embrione nella parete uterina. Quando la zona pellucida scompare, l'embrione aderisce alla mucosa uterina tramite le cellule del trofoblasto.
Le cellule del trofoblasto riconoscono quelle dell'endometrio, tale riconoscimento fa sì che le cellule del trofoblasto si distinguono in due tipologie:
- Citotrofoblasto - è costituito da uno strato di cellule che continuano a dividersi per mitosi, le quali si fondono tra di loro formando un sincizio (più cellule in cui la parete cellulare si fonde e i nuclei si moltiplicano)
nuclei sono messi incompartecipazione).- Sinciziotrofoblasto -> contiene tanti enzimi idrolitici che hanno il compitodi erodere le cellule dell’endometrio, in modo da consentire l’ingressodella blastocisti nella parete dell’endometrio.
Le cellule del sincizio trofoblasto sono in grado di erodere anche i vasisanguigni, i quali riusciranno a bagnare l’embrione che si sta annidando.
Una volta che l’embrione entra nella parete dell’endometrio esso risponde conla reazione di decidualizzazione. I fibroblasti aumentano di dimensione e sidividono, si riempiono di sostanze nutritive, in particolare glicogeno e lipidi. Ciòfa si che l’endometrio si trasformi in decidua, ovvero le prime fasi dellaformazione della placenta da parte della madre.
Tale reazione è controllata dall’ormone progesterone.Progressivamente, a mano a mano che la reazione di decidualizzazioneprosegue, il progesterone secreto dal corpo luteo diminuirà e
verrà sostituito dal progesterone prodotto dalle cellule deciduali. A questo punto l'embrione è composto: dalle cellule del trofoblasto che circondano l'embrione, il citotrofoblasto, il sinciziotrofoblasto e dal nodo embrionale, che si posiziona in una determinata parte della blastocisti. L'embrione aderisce alla parete dell'endometrio proprio dove è posizionato quel polo embrionale. Circa a 8-9 giorno il polo embrionale si differenzia in due tipi cellulari diversi, si forma così un disco germinativo laminativo, composto da 2 cellule differenti: cellule dell'epiblasto (cellule cilindriche, sono aderenti al citotrofoblasto, daranno origine all'ectoderma) e le cellule dell'ipoblasto (rivolte verso il blastocele, sono cellule cubiche più piccole che daranno origine all'endoderma). L'embrione può annidarsi a livello delle tube, a livello dell'ovaio o addirittura a livello dell'addome (anziché nell'utero).intutti questi casi non si può completare losviluppo embrionale. L'embrione dovràinfatti essere rimosso, se non ci si accorgein tempo si potrebbero creare gravi danni.Il corpo luteo degenera quando si forma la placenta.Nell'8°giorno le cellule dell'embrioblasto si differenziano in due fogliettiformando un disco laminare, epiblasto e ipoblasto, perché è sotto.Il fatto che l'embrione si differenzi in due lamine rappresenta l'asse primitivadorso-ventrale.(Disco significa che lo strato di cellule è a forma di disco, l'epiblasto forma ildorso mentre l'ipoblasto la zona ventrale).Le cellule dell'epiblasto producono un liquido che si raccoglie e forma la cavitàamniotica, le cellule che producono questo liquido si differenziano inamnioblasti e continuano a produrre il liquido che formerà poi la cavitàamniotica.La formazione della cavità amniotica è molto importante.infatti l'amnios (membrana che delimita la cavità amniotica):
- Circonderà l'embrione e sarà una sorta di barriera di protezione contro le infezioni.
- Impedisce che le pareti dell'embrione aderiscono fra di loro.
- Difende l'embrione dai traumi.
- Permette all'embrione di ripiegarsi secondo la modalità corretta secondo il suo sviluppo.
- Stabilizza la temperatura.
Il liquido amniotico può essere prelevato tramite l'amniocentesi, ovvero l'inserimento di un ago nell'addome fino a prelevare il liquido amniotico, tramite la sua analisi si può capire se sono presenti delle anomalie genetiche.
Dopo la formazione dell'amnios, dall'ipoblasto migrano altre cellule che circondano il citotrofoblasto, formano la membrana esocelomatica o membrana di Heuser, la quale da origine ad una struttura chiamata sacco vitellino primario.
Al 9° giorno, all'interno del sincizio trofoblasto si formano delle lacune.
che comunicano tra di loro,le quali si riempiono di sangue materno, il quale è giunto a questo punto in quanto i vasi in cuiera contenuti vengono erosi. Ci troviamo nello stadio lacunare, in cui il sangue materno bagna i tessuti dell'embrione. Al 10° giorno la blastocisti è completamente annidata nell'endometrio, si forma un coagulo di sangue che cicatrizza il punto di penetrazione, si parla di tappo di chiusura (a questo punto può avvenire una perdita a causa della cicatrizzazione, spesso viene scambiata per una mestruazione). Dal 12° al 18° si formano altre lacune piene di sangue materno, dette sinusoidi, il sangue materno entra nel sincizio-trofoblasto e si verifica la prima circolazione utero-placentare. Progressivamente tutto l'embrione viene circondato dal sangue materno. Nel frattempo, compaiono delle cellule che dividono il sacco vitellino primario dal citotrofoblasto, tali cellule sono immerse in una matrice semifluida, le cellule vengonodettemesoderma extraembrionale (dettaanche magma reticolare), cheprogressivamente isola i tessutidell’embrione dal citotrofoblasto (daorigine agli annessi embrionali, come laplacenta).Nel magma reticolare si formano delle lacune,si forma poi la cavità corionica, che andrà acircondare il sacco vitellino e la cavitàamniotica, tranne nel peduncolo embrionale,ovvero il punto dal quale si svilupperà ilcordone ombelicale.L’espansione della cavità corionica suddivide ilmesoderma extraembrionale in due lamine:
- Circonda il sacco vitellino primario.
- Aderente al citotrofoblasto.
Le cellule del mesoderma extraembrionale, quelle del citotrofoblasto e quelledel sincizio-trofoblasto formano il corion, ovvero una membrana che rivestel’embrione.Le cellule del citotrofoblasto iniziano poi a dividersi per mitosi, dando origine adelle strutture dette villi primari. Anche in questi villi entrano le cellule delmesoderma extraembrionale, il villo diventa
così un villo secondario, il quale si sviluppa, insieme ad altri villi secondari, per coprire tutta la superficie dell'embrione. La cavità corionica tende a scomparire quando l'embrione aumenta le sue dimensioni. Dopo i villi secondari si formano i villi terziarsi hanno una componente extraembrionale, dalla quale si svilupperanno le cellule endoteliali, dalle quali si svilupperanno i vasi sanguigni, che permetteranno al sangue della madre di bagnare il feto. Inizialmente tutto l'embrione è ricoperto da villi. Quando l'embrione è completamente impiantato la parete dell'utero si è rigenerata. Verso la fine della seconda settimana il sacco vitellino primario diventa sacco vitellino secondario, ciò accade quando viene circondato dal mesoderma extraembrionale, il quale esercita una pressione e divide la cavità vitellina in due parti: il sacco vitellino secondario (più piccolo rispetto a quello primario) e delle cisti.esotelomatiche che si riassorbono.
Il sacco vitellino ha funzione solo nella prima settimana, nell'uomo, mentre negli uccelli è più importante, il sacco vitellino degli uccelli rappresenta infatti il tuorlo. Il sacco vitellino ha quindi la funzione di portare i nutrienti all'individuo.
Il sacco vitellino nell'uomo viene ripiegato, da esso deriverà l'intestino e tutti gli organi della parete addominale.
La tolleranza immunitaria -> L'embrione è geneticamente estraneo alla madre per