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Conseguenze
• Si ha una desaturazione del sangue. L’ossigeno cala
progressivamente.
• Ciò favorisce la comparsa di: ipertensione arteriosa,
aritmie cardiache, stroke, cardiopatie ischemiche,
scompenso cardiaco congestizio, ipertensione polmonare
cronica, respiro di Cheyne-Stokes superficiale e
accelerato.
• Tutte queste conseguenze sono legate ad un
sovraccarico del circolo cardiaco, del circolo
polmonare e del circolo celebrale, perché il
soggetto nel tentativo di respirare fa uno sforzo
aumentando la pressione interna sovraccaricando
tutti i circoli.
• E queste conseguenze elencato non sono altro che l’espletamento del sovraccarico
del circolo nonché della riduzione dell’apporto di ossigeno a livello dei vari distretti,
quindi se noi abbiamo per esempio una riduzione della quota di ossigeno nel circolo
cardiaco ci aspettiamo un’ischemia cardiaca cioè una riduzione dell’apporto di
ossigeno alle cellule del cuore, se abbiamo una riduzione dell’apporto di ossigeno al
circolo celebrale ci aspettiamo un ictus, uno stroke, invece se l’abbiamo a livello del
polmone ci aspettiamo un ipertensione polmonare cronica con un core di dx, tutte
conseguenze di questa riduzione della saturazione di ossigeno e quindi del
sovraccarico. Anamnesi
• chiediamo al partner se durante la notte lo sentiamo russare e se sente che il
respiro si blocca, tipico del soggetto che fa apnee o del russamento è quello
di avere un russamento abbastanza costante, cronico, con un’interruzione e
poi una ripresa del russamento, (esempi comici del prof.: il pz normalmente
fa “crrrr fiuuu crrrr fiuuuu” poi fa “crr crr crr crr crr crrrrrrrr”) trattengono
a un certo punto per l’ostruzione che non fa passare l’aria e poi si sbloccano
con un russamento maggiore rispetto a quello con cui hanno cominciato,
quindi quando il partner vi dice una cosa del genere già c’è un sospetto che il
pz faccia delle apnee. Anamnesi
• la presenza di episodi di choking cioè un risveglio
con sensazioni di soffocamento, questi pz, quando
la saturazione scende, si risvegliano dall’apnea con
la sensazione cosciente che stanno soffocando, che
gli manchi l’aria. Anamnesi
• la presenza di minzioni notturne frequenti, perché l’apnea stimola la
produzione di un ormone che è l’ormone natriuretico atriale, che è un
omone diuretico cioè porta all’aumentare della diuresi, a causa di
quest’ormone i pz vanno in bagno 2 o 3 volte durante la notte 8escudere che
si a causa della prostata…).
• la sonnolenza diurna, questi pz, che nella maggior parte dei casi si rivolgono
all’otorino o al pneumologo, durante il giorno si addormentano cioè stanno
sempre con sonno da quando si svegliano la mattina fino a quando vanno a
dormire la sera perchè si dice che fanno un sonno che non riposa ossia, noi
abbiamo nel nostro sonno due fasi: fase rem e fase non rem, nell’ambito del
sonno profondo.
• per arrivare a questa fase di sonno profondo ovviamente c’è una fase di sonno
superficiale, se questi cicli non vengono completati il pz non arriverà mai al sonno
profondo, quindi molto spesso questi pz pur non risvegliandosi frequentemente
durante la notte, perché se vedete nell’ambito di tutta la popolazione osas dei pz con
le apnee sono pochi quelli che presentano episodi di choking, la maggior parte non
ne ha, però comunque si risveglia ma non a livello cosciente fa quelli che vengono
chiamati arousal cioè risvegli senza sensazione cosciente di risveglio, non si
ricordano che si sono svegliati, comunque interrompono il loro ciclo del sonno e
devono ricominciare tutto da capo, quindi fanno ancora un altro sonno superficiale,
una fase non rem e prima di arrivare alla fare rem si risvegliano e devono riprendere
tutto da capo.
• In una notte che va avanti così perché questi pz hanno 30-40-50
apnee per ora i pz passano più tempo svegli che dormendo perché
per poter definire un’apnea come tale deve essere superiore ai
10 secondi altrimenti è classificata come apnea fisiologica
che facciamo tutti quanti sotto i 5 sec e non ti risvegliano e il
sonno continua in maniera costante.
• Il problema è quando si ha un’apnea superiore ai 10 sec,
calcolando un pz che fa 60 apnee per ora ogni minuto fa
un’apnea di 10 sec o 20-30 sec come spesso accade passa
la metà del suo sonno sveglio quindi anche se dorme 12
ore si sveglia che ha sonno e gli sembra di non aver
riposato.
• Ovviamente questo porta a delle conseguenze, perché sono dei soggetti che
non riposano e che quindi durante il giorno non soltanto sono stanchi ma
alcune volte si addormentano proprio anche durante la guida e ciò può
provocare anche incidenti stradali e una mortalità che è 2, 7 volte superiore
rispetto ad un soggetto normale. Diventa così un problema sociale perché
sono delle persone che non possono ne lavorare, ne possono guidare.
• Nell’ambito dell’analisi anamnestica facciamo la somministrazione di un
questionario semi-strutturato che chiamiamo Epworth Sleepness Scale,
questo è un questionario di valutazione della sonnolenza, composto da sei
domande (il punteggio va da 0 a 3), all’interno delle quali riportiamo il
paziente all’interno di alcune situazioni e lui ci deve dare la probabilità che ha
di addormentarsi in queste situazioni. Ad esempio chiediamo al paziente
quali probabilità ha di addormentarsi dopo pranzo sul divano.
• Le altre domande vanno più sul pesante es. se vi
addormentate quando state come passeggeri in macchina,
se vi addormentate quando state a tavola senza aver preso
sostanze alcoliche, se vi addormentate quando state al
cinema, al teatro o in chiesa, se vi addormentate quando
stare in macchina al semaforo.
• In base a questo noi diamo un punteggio di
sonnolenza che quando supera il 10 inizia ad essere
preoccupante.
• In pù dobbiamo raccogliere i dati antropometrici ( peso e altezza ) ed in base al peso
e all’altezza noi ci calcoliamo il BMI che sarebbe l’indice di massa corporea. Il BMI
ci indica se un soggetto è in sottopeso, normopeso, soprappeso di prima o seconda
classe.
• Il BMI si calcola facendo il peso fratto l’altezza al quadrato. Poi si calcola la
circonferenza del collo e della vita, perché ovviamente un collo particolarmente
ampio può essere molto farcito di grassi e quindi stringere la via aerea, e poi la
distanza tra lo ioide e il mento, solitamente questo è un calcolo che viene valutato (si
può fare anche dall’esterno) in radiografia latero- laterale.
• Poi si prevede una visita specialistica
dall’otorinolaringoiatra in cui andiamo a vedere la
conformazione del collo, della mandibola (spesso
retrognatici) e poi andremo a valutare tre livelli
fondamentalmente: il naso, il cavo orofaringeo e la lingua.
• Nei pazienti con osas l’ostruzione alla rino dell’aria si deve trovare tra il naso
e la laringe. Non sotto la laringe perché c’è la trachea e a meno che un
soggetto non abbia una tracheomalacia, che sarebbe una mancata formazione
degli anelli tracheali per cui durante la respirazione tendono a collassate. Nel
naso dobbiamo valutare se il paziente ha una deviazione del setto, ipertrofia
dei turbinati, ipertrofia adenoidea, poliposi nasale, tumore del naso, cioè tutte
le cause che possono portare ad un’ostruzione del livello nasale.
• Però è difficile che un’ostruzione nasale da sola riesca a provocare gli osas
solitamente concorrono delle alterazioni al livello dell’orofaringe e
dell’ipofaringe.