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DIAGNOSI DI GRAVIDANZA NEL DROMEDARIO

Nel dromedario si conoscono a tutt'oggi prevalentemente metodi clinici di diagnosi di gravidanza. Indagini anamnestiche incontro in questa specie particolari difficoltà causa situazioni ambientali di allevamento. L'esame clinico si svolge tante ispezioni vaginale, esplorazione rettale, e in periodi avanzati di gestazione, ballottamento.

Particolare importanza ha il contenimento del soggetto, che, contrariamente a tutti gli altri animali domestici, viene esaminato in decubito sternale, posizione consueta in questa specie, e contenuto con la caratteristica legatura ad otto tra radio e metacarpo di un solo arto anteriore flesso su se stesso: è questo un metodo di contenimento tradizionale particolarmente efficace. Nel 1° mese di gravidanza sia l'ispezione vaginale che l'esplorazione rettale dall'esito negativo; a livello ovarico sono tuttavia percepibili uno o più corpi lutei. Nel corso del secondo mese le

Le labbra vulvari appaiono secche e pallide; la parete vaginale è coperta da secreto gommoso mentre sulla cervice inizia la formazione del capo mucoso, che resterà presente sino al termine della gestazione. Verso la fine del 2° mese è possibile apprezzare una certa asimmetria a carico delle corna uterine. Tale asimmetria si accentua nel corso del 3° mese; il collo gravido inizia a spostarsi verso la cavità addominale, trascinando con sé l'ovaia omolaterale. All'interno del collo gravido si apprezza distintamente la fluttuazione causata dalla presenza della vescicola embrionale. Al 4° mese l'ispezione vaginale evidenzia la cervice poco sporgente, sfilata cranialmente, trascinata verso il margine anteriore della cavità pelvica. Analogamente, l'esplorazione rettale rivela il corno uterino gravido debordante oltre il margine pelvico; l'ovaia omolaterale risulta irraggiungibile. Alla 5° e 6° mese l'utero è sceso.

Decisamente in cavità addominale, trascinando entrambe le ovaie: l'intero complesso non è quindi evidenziabile mediante manovre esplorative; queste torneranno proficua nel corso del 7°-8° mese, quando l'utero inizierà la risalita verso la carità pelvica; in questo periodo saranno ormai evidenti indistinguibili le varie parti fetali. Al 9° mese movimenti fetali possono essere scorti sulla parete del fianco destro, così come la presenza del feto può essere apprezzata tramite manovre di ballottamento, sempre attraverso il fianco destro. Inizia in questo periodo una leggera ipertrofìa della ghiandola mammaria la situazione non si modifica sostanzialmente nel corso del 10° mese; all' 11° mese la risalita dell'utero della carità pelvica si accentua, tanto da giungere al 12° mese ad occuparne una buona metà. In questo periodo parti fetali possono essere palpate anche tramite esplorazione vaginale.

A termine gravidanza (13° mese) la vulva appare rigonfia; capo mucosocervicale resta e in sito sino al parto, senza fluidificarsi, tanto che è impossibile osservare scolo mucoso vulvare neanche in prossimità del parto stesso; tramite esplorazione rettale possono facilmente distinguersi situazione, presentazione, posizione ed atteggiamento del feto. Recentissime indagini dimostra anche in questa specie possibilità applicative per l'esplorazione ultrasonica: l'esame, dimostrativo si è compiuto per via rettale, sempre efficace già dal 3°-4° mese. DIAGNOSI DI GRAVIDANZA NELLA CONIGLIA Nella coniglia runica indagine comunemente effettuata e quella clinica, tramite palpazione transaddominale; la solita sembra dimostrata già dal 10° giorno di gravidanza; più che di una vera e propria palpazione si tratta di un delicato massaggio, compiuto sull'animale mantenuto in posizione verticale; la mano esplorante percorrere la addome.

Dall'alto verso il basso fino a percepire le bozzellature al livello uterino. Qualche dato si ha riguardo l'impiego anche in questa specie della tecnica ultrasonica (effetto Doeppler (e tuttavia eia tener presente che, in relazione alla brevità della gestione in questa specie, eventuali sussidi diagnostici possono fornire riscontri solo in periodi relativamente tardivi.

DIAGNOSI DI VITA FETALE

Abbiamo detto con i sussidi diagnostici di tipo fisico, oltre ad essere utilizzati per un'accurata diagnosi di gravidanza, peraltro quasi sempre piuttosto tardiva, sono in grado di fornire altre istruzioni sulle condizioni del feto. Grande importanza assume in quest'ottica il riscontro della vita fetale. Un diagnostico di vita fetale è utile per tutta la durata della gravidanza, da periodi relativamente precoci, come diagnosi differenziale nei confronti di una interruzione di gravidanza con ritenzione, che al momento del parto, per orientare la scelta di eventuali interventi.

Esitò in questosenso per tutte le specie segni clinici osservabili o percepibili: osservazione dei movimenti letali sulla parete addominale, l'appartamento di tali movimenti tramite esplorazione rettale; tuttavia in nessun caso possibile giungere alla sicurezza fornite invece dalle apparecchiature su menzionate. Ne assumiamo brevemente, per ciascuna specie le metodiche sperimentate, richiamando concetti già espressi descrivendo le relative diagnosi di gravidanza. Bovina: Abbiamo accennato alla fonendoscopia, sia per via vaginale che per via transaddominale, valida dal 7° mese in avanti. Dà di più precoci sono conseguibili con gli ultrasuoni, prima per via vaginale, poi per via transaddominale. Anche l'elettrocardiografia fetale risulta piuttosto precoci in questo senso, essendo valida dal 130° giorno. Tali metodiche, mettendo di evidenza l'attività cardiaca fetale, dimostrano chiaramente a condizione di vita del feto stesso. Nel corso del parto,

acervice aperta, con feto raggiungibile dalla mano esplorante, la ricerca di particolareriflessi può risultare dimostrativa: la stimolazione digitale del riflesso dellasuzione, la compressione dei dubbi oculari e la stimolazione digitale delle contrazionidello sfintere anale al caso di presentazione posteriore, sono dati indicativi di vitadel feto.

Cavalla Nella cavalla, come già detto, risulta utilizzato in questo senso il solo ECGfetale, per quanto sia presumibile che tutte le metodiche descritte per il bovinopossano essere applicate col medesimo vantaggio anche in questa specie.

Pecora, capra e suino: In ovini e caprini è molto dimostrativa la diagnosiultrasonica, mentre l'ECG fetale, come ricordato, ha solo scopi sperimentali.Anche per la scrofa è la diagnosi ultrasonica che ci fornisce dati precisi edinequivocabili.

Carnivori In queste specie, oltre alla solita indagine ultrasonica, anche l'indagineradiologica fornisce dati interessanti.

Un'interruzione di gravidanza in stadio avanzato, con ritenzione fetale, condizione non infrequente nei carnivori domestici, e con conseguenti processi degenerativi di vario grado a carico dei non feti, può essere riconosciuta osservando anomalie di disposizione delle parti ossee fetali, presenti in uno o più individui contenuti in utero, a seconda dei casi. RISCONTRO DEL NUMERO DEI FETI Altro accertamento interessante ed utile è quello della consistenza numerica dei feti per gravidanza nelle specie multipare, o di gravidanza gemellare o plurima nelle specie unipare. Bovini ed equini: Nei prossima miseri domestici eventuali situazioni di gravidanza plurima possono essere messo in evidenza solo tramite esplorazione rettale; per la stessa natura dell'indagine, precocità ed attendibilità sono in relazione all'esperienza del clinico. Ricordiamo tuttavia che tramite ECG fetale è teoricamente possibile rivelare una condizione digemellarità. Piccoli ruminanti: In questo che specie l'indagine radiologica, pur dimostrativa, non è tecnicamente agevole. Migliori risultati si ottengono con gli ultrasuoni; i feti presenti vengono differenziati in base a piccole variazioni della frequenza cardiaca e alla diversa locazione dei focolai di ascolto. Anche la laparoscopia ha avuto pratica applicazione non tanto come diagnosi di gravidanza, quanto come riscontro del numero dei feti. Un'ultima suggestiva possibilità sembra venir fornita, per la pecora, dal dosaggio radioimmunologico del progesterone plasmatico. A 21 giorni di gravidanza, tenendo come base un quantitativo di 2 ng/ml, si riscontra un aumento di 1 ng/ml per ogni ulteriore feto presente, con una pressione del 65-70%. Nei piccoli ruminanti il riscontro di gravidanza multipla appare molto importante, quale condizionamento per una corretta predisposizione di regimi alimentare adeguati. Suino, cane e gatto: In queste specie un'estate

Riscontro del numero dei feti è possibile solo mediante indagine radiologica.

CONTROLLO ORMONALE GRAVIDANZA

Grazie alle suddette indagini sommariamente descritte, è stato possibile seguire e ricostruire l'andamento delle selezioni enormi nelle diverse fasi riproduttive delle principali specie animali. Nel circolo materno per tutta la durata della gravidanza, si riversano produzioni ormonali non solo materne ma anche secrezioni e metaboliti di origine placentare e letale. Questa condizione, se da un lato rende difficile una netta menzione della fonte di determinate produzioni ormonali, dall'altro canto, conferma perfetta fusione e coordinazione tra assetto e midollo materno e fetale.

Bovini

Specie che necessita di corpo luteo per tutta la gravidanza, per l'assenza di produzione progesteronica placentare, non presenta alcuna produzione gonadotropa placentare. Il corpo luteo gestativo libera quantità di progesterone leggermente superiore a quella della fase

La secrezione di progesterone nell'animale gestante è responsabile della manutenzione della gravidanza. Durante i primi mesi di gestazione, la produzione di progesterone è principalmente di origine luteinica del ciclo; tale secrezione si stabilizza e perdura su questi livelli per tutto il restante periodo gravidico. La principale modificazione dell'affetto ormonale nella bovina è pertanto rappresentato da un notevole aumento della produzione di estrogeni nell'ultimo mese di gravidanza, aumento che può essere sino a dieci volte superiore ai valori normali.

La concentrazione di estrogeni totali presenta un aumento che si rende significativo solo a partire dal quarto mese. Tra 90° e 120° giorno infatti i valori medi, che si aggirano sui 25 pg/ml subiscono una impennata, che riporta grosso modo ad hoc per i propri valori. L'ascesa si fa quindi più graduale sino all'ottavo mese (90 pg/ml) mentre è da segnalare un ulteriore picco di valori nei giorni immediatamente precedenti il parto (225 pg/ml). La concentrazione di estrogeni è destinata a tornare a livelli normali pre-gravidici nei giorni successivi al parto.

a a livelli elevati, raggiungendo il picco massimo nel terzo trimestre. Il progesterone svolge un ruolo fondamentale nella gravidanza, in quanto favorisce il mantenimento dell'endometrio e inibisce le contrazioni uterine. Inoltre, contribuisce alla preparazione delle ghiandole mammarie per l'allattamento. Durante la gravidanza, il progesterone è prodotto principalmente dalla placenta, ma anche dalle ovaie fino al primo trimestre.
Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
136 pagine
3 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/10 Clinica ostetrica e ginecologia veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vipviper di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Clinica ostetrica veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Zanichelli Stefano.