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RAPPORTI ESTRINSECI

Comprendono i rapporti fra corpo fetale, utero e bacino. Sono:

  • SITUAZIONE
  • PRESENTAZIONE
  • POSIZIONE
  • LIVELLO DELLA PARTE PRESENTATA

SITUAZIONE

È il rapporto tra il maggiore asse fetale e il maggior asse della cavità uterina.

  • Longitudinale: quando i due diametri sono paralleli, l'asse cefalico-podalico fetale coincide con l'asse cranio-caudale dell'utero.
  • Trasversa: l'asse cefalico-podalico del feto è perpendicolare all'asse cranio-caudale uterino.
  • Obliqua: quando i due assi si incrociano.

PRESENTAZIONE

La prima grossa parte fetale che si confronta con l'ingresso pelvico.

Le grosse parti fetali sono:

  • Testa
  • Tronco
  • Podice

Tenendo conto dei meccanismi del parto si distinguono 6 presentazioni, di cui 4 cefaliche, una podalica e una di spalla.

INDICE DI PRESENTAZIONE

È una particolare regione anatomica della parte presentata che costituisce...

Il punto di riferimento:

  • VERTICE - piccola fontanella (occipite)
  • BREGMA - grande fontanella
  • FRONTE - radici del naso
  • FACCIA - mento
  • PODICE - sacro
  • SPALLA - acromion

Presentazioni cefaliche:

  • VERTICE - testa fetale completamente flessa sull'addome
  • BREGMA - iniziale deflessione della testa
  • FRONTE - testa in atteggiamento intermedio
  • FACCIA - testa completamente estesa

Presentazioni podaliche:

La presentazione podalica si realizza quando il podice si confronta con l'ingresso pelvico.

  • Presentazione podalica completa quando si confrontano con l'ingresso pelvico le natiche e i piedi
  • Presentazione podalica incompleta quando non si confrontano uno o più elementi della presentazione completa (natiche-piedi)

Presentazione di spalla:

Quando si confronta con l'ingresso pelvico il tronco fetale. Trattandosi di una...

Parte pari del corpo fetale, si possono avere due varietà, a seconda che si presenta la spalla destra o la spalla sinistra.

POSIZIONE: È il rapporto che l'indice della parte presentata assume con punti di riferimento dello stretto superiore (indice materni). Tali punti sono le estremità dei due diametri obliqui e corrispondono anteriormente alle eminenze ileo-pettinee, posteriormente alle articolazioni sacro-iliache.

POSIZIONI PRESENTAZIONE DI VERTICE:

  1. OSA - occipite eminenza ileo-pettinea sin
  2. ODP - occipite sinfise sacro-iliaca dx pos
  3. ODA - occipite eminenza ileo-pettinea dx
  4. OSP - occipite sinfesi sacro-iliaca sin

NUMERO DEI FETI:

  • Parto semplice, se viene partorito un solo feto.
  • Parto multiplo se vengono partoriti più feti (bigemino, trigemino ecc.).

CAUSE DEL PARTO: Le cause che determinano l'inizio del travaglio di parto sono ancora sconosciute. Non si conoscono i meccanismi che inducono l'insorgenza delle contrazioni.

NERVOSI - Le fibre sensitive del collo dell'utero e del miometrio possono determinare impulsi in grado di influenzare la motilità delle fibre del miometrio e la perfusione ematica dell'utero, ciò potrebbe determinare l'insorgenza del travaglio. - È possibile, inoltre, che gli stimoli che partono dal collo uterino stimolino la dismissione di ossitocina che serve al mantenimento del travaglio di parto. FATTORI MECCANICI - Le contrazioni uterine organizzate e regolari determinano l'armonica espansione del segmento inferiore uterino, la dilatazione del canale cervicale e la progressione del feto nel canale del parto. FATTORI AMBIENTALI - L'ambiente in cui si svolge il parto può influenzare il suo inizio e la sua progressione. FATTORI FETALI - Il feto deve essere maturo e pronto per sopravvivere in modo autonomo affinché il parto possa iniziare. OSSITOCINA - L'ossitocina è un ormone che svolge un ruolo importante nel travaglio di parto. ESTROGENI - Gli estrogeni sono ormoni che possono influenzare il parto. PROGESTERONE - Il progesterone è un ormone che può influenzare il parto. PROSTAGLANDINE - Le prostaglandine sono sostanze chimiche che possono influenzare il parto.

MECCANICI• E’ noto che la sovra distensione uterina (gravidanza gemellare, polidramnios) determina l’inizio del travaglio pretermine; anche l’amnioressi ha un’azione simile. Tali fattori potrebbero stimolare la produzione di prostaglandine da parte della decidua.

FATTORI AMBIENTALI• E’ accertato che molti fattori ambientali possono inibire la secrezione di ossitocina; è anche noto che una stimolazione violenta e traumatizzante (incidente automobilistico, intervento chirurgico, ecc….) può provocare l’inizio del travaglio di parto.

FATTORI FETALI Per lo scatenarsi del travaglio di parto, si sostiene che possa avere importanza l’attivazione dell’asse ipofisi-surrene del feto. Il risultato sarebbe un aumentata produzione di ossitocina e di corticosteroidi, questi ultimi favorirebbero l’inizio del travaglio stimolando la produzione di prostaglandine da parte della decidua.

OSSITOCINA• La sua secrezione da parte

dell'ipofisi materna è provocata da stimoli nervosi (provenienti dall'utero, dalla stimolazione tattile dei capezzoli, ecc...) e da azioni bio-umorali (si pensa alle prostaglandine e al rapporto fra estrogeni e progesterone nel sangue). La dismissione di ossitocina è inibita dall'ansia e da alcune sostanze chimiche come l'alcool etilico. ESTROGENI • Alcuni sostengono che l'elevato tasso ematico di estrogeni alla fine della gravidanza favorisce la secrezione di ossitocina da parte dell'ipofisi materna e la produzione di prostaglandine da parte della decidua. PROGESTERONE • Il progesterone prodotto dalla placenta esercita una azione inibente sulla contrattilità uterina. È possibile che una sua riduzione determini la secrezione di ossitocina. • È anche possibile che verso la fine della gravidanza vi sia una marcata riduzione di progesterone da parte della placenta e quindi una diminuzione del blocco sulla contrattilità uterina.

contrattalità uterina. PROSTAGLANDINE • Le prostaglandine sono dei potenti attivatori della contrattilità uterina. Sono prodotti dalla decidua sotto il controllo dei corticosteroidi fetali. La prostaglandina F2 compare nel sangue delle donne in travaglio ed è assente prima dell'inizio del travaglio.

FATTORI DEL PARTO I fattori del parto sono:

  • Canale osseo
  • Il corpo mobile
  • Forza

IL CANALE OSSEO • È costituito dal piccolo bacino ed è un canale rigido ed inestensibile che il corpo fetale deve attraversare. Nel piccolo bacino si distinguono:

  • Lo stretto superiore
  • Lo scavo pelvico
  • Lo stretto inferiore

LO STRETTO SUPERIORE • Posteriormente è delimitato dal promontorio sacro-lombare; lateralmente dalle ali del sacro, dalla linea innominata e dall'eminenza ileo-pittinea; anteriormente dal pube e dalla sinfesipubica.

Diametri dello stretto superiore:

  • Diametro antero-posteriore, o coniugata anatomica, esteso dal promontorio al bordo superiore
  • della sinfesi pubica, cm 11.
    • Diametro antero-posteriore "utile" o coniugata "ostetrica" va dal promontorio al punto più sporgente verso l'indietro della sinfesi pubica, cm 10,5-10,8
    • Diametri obliqui, sin. e dex., congiungono il punto di mezzo dell'eminenza ileo-pettinea di un lato con la sinfesi sacro-iliaca del lato opposto, cm 12-21,5
    LO SCAVO PELVICO
    • Anteriormente è delimitato dalla sinfisi pubica,
    • laterarmente dalle ossa iliache,
    • posteriormente dalla faccia anteriore del sacro e del coccige.
    Ai fini del parto il diametro più importante è il bispino-ischiatico o trasverso e misura 10,5-11 cm. LO STRETTO INFERIORE
    • È limitato posteriormente dall'apice del coccige,
    • lateralmente dalle tuberosità ischiatiche e dalle branche ischiopubiche,
    • anteriormente dall'apice dell'arcata sottopubica.
    Il diametro più importante è l'anteroposterioreesteso dall’apice della arcata sottopubicaall’apice del coccige,cm 9-10.Per la mobilità della articolazione sacro-coccigeaesso può raggiungere i 12-12,5 cm all’espulsionedel feto

    PARTI MOLLI

    Le parti molli del canale del parto sono:

    • Il segmento uterino inferiore
    • Il collo uterino
    • Il canale vaginale
    • Il piano muscolare perineale
    • L’anello vulvare

    IL CORPO MOBILE

    La parte più importante del feto è la testa, essa è la parte più voluminosa e meno comprimibile ed è quella che nella maggior parte dei casi si presenta per prima nel canale del parto.

    Il cranio fetale è costituito da squame non ancora completamente ossificate; esse sono tenute assieme da una lamina cartilageno-membranosa, detta condro-cranio che consente una certa mobilità delle squame.

    Le linee di contatto delle squame vengono dette suture, dove confluiscono si formano degli spazi detti fontanelle.

    IL CORPO MOBILE

    Nella testa fetale si prendono

    In considerazione delle diverse aree: L'OCCIPITE - situato posteriormente alla fontanella triangolare. IL VERTICE - situato fra le due fontanelle triangolare e quadrangolare. IL BREGMA - l'area attorno alla grande fontanella. IL SINCIPITE - situato al davanti della grande fontanella. IL CORPO MOBILE - Presentazione - Diametro di impegno - Vertice sotto-occipito-bregmatico - Bregma occipito-frontale - Fronte mento-occipitale - Faccia sottomento-bregmatico LA FORZA - La progressione del feto nel canale del parto è resa possibile dalla forza, che è dovuta alle contrazioni della muscolatura uterina e alle forze ausiliarie del parto (contrazioni dei muscoli della parete addominale e dal diaframma). Senza le contrazioni uterine il parto non può espletarsi. LA FORZA Le contrazioni uterine sono: - Involontarie - Intermittenti - l'intermittenza è caratterizzata da una pausa che a mano a mano che il travaglio prosegue diminuisce - Dolorose - durante il travaglio FENOMENOLOGIA

    CONTRAZIONI

    • Contrazioni
Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
73 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/40 Ginecologia e ostetricia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ginecologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Laganà Antonio Simone.