Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Ortopedia – Artrosi Pag. 1 Ortopedia – Artrosi Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Ortopedia – Artrosi Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CLASSIFICAZIONI

Secondo la classificazione dalla Società Italiana di Reumatologia riconosciamo due forme principali di artrosi, artrosi primaria o idiopatica; artrosi secondaria a fattori locali e generali ed a eventi traumatici.

ARTROSI PRIMARIA

Nelle forme di artrosi primaria (ora in disuso), generalizzata o localizzata consideriamo:

  • Noduli di Heberden (tumefazioni di consistenza cartilaginea ed ossea delle interfalangee distali delle dita delle mani)
  • Noduli di Bouchard (simili ai precedenti noduli di H. ma che interessano le articolazioni interfalangee prossimali)
  • Rizoartrosi di Forestier (artrosi primo raggio dell'articolazione trapezio-metacarpale)
  • Gonartrosi
  • Coxartrosi

ARTROSI SECONDARIA

Nell'artrosi secondaria a fattori locali e generali consideriamo:

  • Artrosi senile
  • Artrosi sec. a malformazioni scheletriche
  • Artrosi sec. a osteocondritri e osteodistrofie
  • Artrosi sec. ad artriti

Nell'artrosi secondaria ad eventi traumatici consideriamo:

  • Emartrosi post-traumatica
  • Idroartrosi

Artrosinovite post-traumatica

Artrosi professionali

EZIOPATOGENESI ED ALTERAZIONI ANATOMO-PATOLOGICHE

L'eziologia dell'artrosi primaria è oggi pressoché sconosciuta. Nelle forme di artrosi secondaria, evidenziamo diverse cause meccaniche e di altra natura:

  • Età (aumenta con l'età dopo i 50 anni)
  • Sesso (sotto i 50 anni maschi; femmine sopra i 50 anni)
  • Metabolismo (artrosi associata ad obesità, ipertensione, diabete)
  • Genetica (ereditarietà autosomica dominante nell'artrosi generalizzata)

Secondo ad alcuni dati epidemiologici e statistici enunciati da Ciocci, la patologia artrosica annoverata all'interno delle malattie reumatiche, assume un ruolo predominante. Tenendo conto infatti della prevalenza dell'artrosi nelle svariate forme reumatiche, l'artrosi stessa ricopre il 9,4% di tutte le patologie ed è la causa più frequente di invalidità transitoria o permanente nella popolazione.

Patogenesi dell'artrosi

Alla base del meccanismo patogenetico si ha un'alterazione biochimica degenerativa della composizione della sostanza fondamentale (ex. proteoglicani) della cartilagine articolare. Alcune ricerche biochimiche sulla cartilagine dimostrano infatti una precoce diminuzione di proteoglicani, una loro insufficiente polimerizzazione ed una scarsa resistenza ai processi catabolici. Inoltre spesso si può avere una diminuzione di cheratan-solfato, come avviene nella cartilagine fetale. Tali considerazioni portano a definire la patogenesi dell'artrosi come un difetto di biosintesi dei proteoglicani da parte del condrocita (elemento vivente della cartilagine preposto alla sintesi ed al catabolismo della sostanza fondamentale).

I condrociti infatti sintetizzano sia fibrille colllagene "rete di sostegno della cartilagine articolare", sia proteoglicani che riempiendo la rete di collageno donano corpo ed elasticità alla cartilagine stessa.

Nel processo artrosico si...

Notano uno stato di sofferenza del condrocita con aumento dei filamenti perinucleari che occupano il citoplasma, un accumulo citoplasmatico di glicogeno e lipidi ed una diminuzione di mitocondri, di reticolo endoplasmico liscio e rugoso.

Un'altra delle possibili alterazioni biochimiche precoci della cartilagine articolare è l'aumento dell'idratazione della stessa (idroartrosi). Tale aumento è dovuto alla frammentazione ed alla perdita di resistenza della rete di collagene; il quale non può più contrastare l'espansione dei proteoglicani che assorbono quindi una maggiore quantità di acqua.

Negli stadi più avanzati di artrosi si riscontra:

  • Aumento del collagene di tipo 1
  • Aumento della condrolisi per azione di proteasi, catepsine e collagenasi (aumentate a dismisura nel processo artrosico)
  • Sequestro cartilagineo di enzimi e mediatori rilasciati da cellule granulocitarie, macrofagiche e linfocitarie (linfociti T attivi), che espletano
è caratterizzato da dolore articolare, rigidità, gonfiore e limitazione dei movimenti. Inoltre, possono essere presenti crepitii articolari durante il movimento. La gravità dei sintomi può variare da lieve a grave e può influenzare la qualità della vita del paziente. La localizzazione più comune dell'osteoartrosi è a livello delle articolazioni delle mani, delle ginocchia, delle anche e della colonna vertebrale. La diagnosi viene effettuata attraverso l'esame clinico, l'anamnesi del paziente e l'esecuzione di esami radiografici. Il trattamento dell'osteoartrosi prevede una combinazione di terapia farmacologica, terapia fisica e interventi chirurgici in casi selezionati. Inoltre, è importante adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare e il controllo del peso.danno una sensazione di dolore e possono presentare un aumento di volume a causa dell'infiammazione. Inoltre, si possono osservare deformità articolari, come la presenza di noduli di Heberden e Bouchard nelle articolazioni delle mani. La diagnosi di artrosi si basa principalmente sull'anamnesi del paziente, sull'esame obiettivo e su eventuali esami diagnostici, come radiografie o risonanza magnetica. Il trattamento dell'artrosi prevede principalmente terapie farmacologiche per il controllo del dolore e dell'infiammazione, come analgesici e antiinfiammatori non steroidei. Inoltre, è importante adottare uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e l'esercizio fisico regolare per mantenere la mobilità articolare e prevenire il peggioramento della patologia. In alcuni casi, può essere necessario ricorrere a interventi chirurgici, come la sostituzione dell'articolazione con una protesi, per alleviare il dolore e ripristinare la funzionalità articolare. È importante sottolineare che l'artrosi è una patologia cronica e progressiva, quindi è fondamentale una gestione adeguata per migliorare la qualità di vita del paziente e limitare il peggioramento della patologia nel tempo.ma è importante sottolineare che l'artrosi vertebrale può manifestarsi in diverse forme e può essere causata da diversi fattori. 2) Per quanto riguarda l'artrosi dell'anca o coxartrosi, si tratta di una patologia degenerativa che colpisce l'articolazione dell'anca. Questa condizione può causare dolore, rigidità e limitazione dei movimenti dell'anca. È importante sottolineare che l'artrosi dell'anca può essere causata da diversi fattori, tra cui l'età, l'usura delle cartilagini articolari e la predisposizione genetica. 3) L'artrosi del ginocchio o gonartrosi è una patologia degenerativa che colpisce l'articolazione del ginocchio. Questa condizione può causare dolore, gonfiore e limitazione dei movimenti del ginocchio. Anche in questo caso, l'artrosi del ginocchio può essere causata da diversi fattori, come l'età, l'usura delle cartilagini articolari e la predisposizione genetica. In conclusione, l'artrosi può colpire diverse parti del corpo e può essere causata da diversi fattori. È importante consultare un medico per una corretta diagnosi e un adeguato trattamento.

tra invecchiamento e modificazioni degenerative del nucleo intervertebrale. In ambedue le situazioni il nucleo si disidrata, diminuisce il suo contenuto in glicoproteine ed aumenta quello di collageno, a discapito dell'elasticità del nucleo stesso. A questo punto esercitando una grande forza sul disco si può produrre una sua erniazione attraverso un difetto dell'anello e quindi si può parlare di protrusione posteriore o laterale, che determina comprimendo la radice di un nervo spinale, radicolopatia e quindi dolore.

a) Artrosi della colonna cervicale

La sindrome di Barré-Lièou si manifesta con cefalea occipito-cervicale irradiata verso le regioni mastoidee e temporo-orbitali associata a sintomi quali: vertigini; disturbi visivi; cefalea; sudorazione; disfonia; disfagia.

Le sindromi cervicali superiori si accompagnano a cefalea ed a nevralgie cervicali.

Nelle sindromi cervicali inferiori si ha cervicobrachialgia.

In entrambe le condizioni si associano

disturbi di tipo radicolari (dolore locale, irradiazione radicolare, disturbi della sensibilità). b) Artrosi della colonna dorsale Studiamo una forma giovanile secondaria agli esiti di una osteocondrosi dell'accrescimento. In questo caso predomineranno le formazioni osteofitosiche. c) Artrosi della colonna lombare Clinicamente il sintomo più frequente è la lombalgia acuta (il cui epifenomeno è rappresentato dal "colpo della strega") oppure lombaggine con blocco della colonna lombo-sacrale fino alla totale impotenza funzionale, oppure lombalgia cronica come l'esito di diversi episodi acuti. Gli sforzi e la prolungata stazione eretta aggravano le manifestazioni artrosiche con periodi di remissione alternati a periodi di riacutizzazione della sintomatologia algica. Si hanno inoltre forme di discopatia con migrazione del disco intervertebrale e sua estrusione nel canale vertebrale con conseguente compressione radicolare (sintomatologia di tipo

1) Nell'ambito della sciatalgia (dolore causato dall'interessamento delle radici del nervo sciatico, oppure per sofferenza del nervo ischiatico).

2) Nell'ambito dell'artrosi dell'anca o coxartrosi. L'anca è una delle articolazioni più frequentemente coinvolte dall'artrosi (patologia di questa articolazione estremamente invalidante). Infatti l'artrosi può colpire tutte le articolazioni, ma in modo speciale quelle sottoposte al carico. L'artrosi dell'anca si manifesta clinicamente con coxalgia che si accentua con lo sforzo, e zoppia. L'irradiazione del dolore è all'inguine alla faccia interna della coscia ed al ginocchio; limitazione dei movimenti di flessione, estensione, rotazione interna, rotazione esterna, abduzione ed adduzione.

3) Nell'ambito dell'artrosi del ginocchio o gonartrosi. Possiamo parlare di gonartrosi del compartimento mediale o laterale con deformità secondarie in varismo o valgismo delle ginocchia. Artrosi femoro-rotulea.

mento articolare (farmaci antinfiammatori non steroidei, corticosteroidi).- Utilizzare terapie fisiche come la fisioterapia, la terapia occupazionale e la terapia con ultrasuoni per migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore.- In alcuni casi, può essere necessario ricorrere alla chirurgia per riparare o sostituire l'articolazione danneggiata. PREVENZIONE Per prevenire o ritardare l'insorgenza dell'artrosi, è consigliabile adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare e il mantenimento di un peso corporeo adeguato. Inoltre, è importante evitare traumi o lesioni all'articolazione e utilizzare correttamente dispositivi di protezione durante l'attività fisica. CONSULTO MEDICO Se si sospetta di avere un'artrosi o se si manifestano sintomi come dolore, rigidità o gonfiore articolare, è consigliabile consultare un medico. Il medico sarà in grado di effettuare una valutazione accurata e prescrivere il trattamento più appropriato per gestire l'artrosi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Benvenuti Mario.