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Sistema del germoglio (fusto, foglie, fiori e frutto contenente semi)

Sistema radicale (radici)

La foglia

Il cormo (cormophyta) si è sviluppato per la vita subaerea in risposta all'esigenza di unire la superficie assorbente e quella evaporante da un apparato di conduzione, ossia radici, fusto e foglie. Le foglie si trovano nella parte epigea, sono rivestite da cutina in difesa all'essiccamento e sono le appendici laterali del caule e dei suoi rami, verdi per via della presenza di clorofilla necessaria per la fotosintesi. Il loro rapporto con l'esterno è mediato dagli stomi. Le foglie sono dette nomofilli.

Origine

La foglia si origina a partire dal germoglio, differenziandosi al suo apice con la formazione di una bozza e poi di un primordio fogliare. Nel cormo possiamo trovare diversi tipi di foglie: embriofilli (foglie del seme), profilli (foglie della plantula), catafilli (squame fusti sotterranei), perule (catafilli delle gemme),

ipsofilli (infiorescenze), antofilli (petali dei fiori), sporofilli (foglie che portano spore).

  • FUNZIONI
    1. Fotosintesi
    2. Regolazione traspirazione
    3. Riserva (aloe)
    4. Protezione (spine)
    5. Attrazione e cattura (piante carnivore)
  • STRUTTURA
  • Le variazioni della struttura dipendono dall'habitat. Distinguiamo le IDROFITE in ambienti umidi, le XEROFITE in ambienti secchi e le MESOFITE in ambienti intermedi tra i precedenti. Nel caso delle foglie ELIOFILE, queste catturano molta luce, a contrario quelle SCIAFILE ne catturano poca.

    La foglia è il solo organo di accrescimento della pianta. La BASE FOGLIARE è la zona in cui la foglia si inserisce nel caule (fusto erbaceo), ancorandosi tramite la GUAINA. L'organo assile che congiunge la base alla lamina fogliare è il PICCIOLO (se non esiste, foglia sessile). Alla base del picciolo sono inserite le STIPOLE, brevi appendici che in alcuni casi possono anche sostituire le foglie stesse. La LAMINA FOGLIARE (o

    forma dell'apice: - Acuminato: l'apice è appuntito - Ottuso: l'apice è smussato - Acuto: l'apice è appuntito e appena arrotondato A seconda della forma della lamina fogliare si distinguono in: - Ellittica: la lamina ha forma ovale allungata - Ovata: la lamina ha forma simile a un uovo - Lanceolata: la lamina è allungata e appuntita - Cordata: la lamina ha forma a cuore - Reniforme: la lamina ha forma a rene - Orbicolare: la lamina ha forma circolare - Sagittata: la lamina ha forma a freccia - Palmata: la lamina è divisa in lobi simili alle dita di una mano - Pinnata: la lamina è divisa in lobi simili alle piume di una penna - Bipinnata: la lamina è divisa in lobi che a loro volta sono divisi in lobi più piccoliLe foglie composte sono formate da più foglie per approfondimento delle incisioni in modo da ottenere lobi separati ed articolati in un'unica struttura. Possono essere: - PENNATE -> le foglioline sono disposte come barbe di una penna - PALMATE -> le pinne si inseriscono tutte su uno stesso punto del picciolo principale - PELTATE -> le pinne si inseriscono allo stesso livello sul picciolo disposte a raggiera Anatomia della foglia: Il picciolo è limitato da un'epidermide che racchiude un parenchima fondamentale in cui sono presenti fasci cibro-legnosi. Spesso sono presenti un collenchima per dare solidità al picciolo e idioblasti (ossia cellule con caratteristiche differenti da quelle del tessuto nel quale sono inserite). Le foglie si originano dalle bozze fogliari a livello dell'apice meristematico. Essendo la foglia un'espressione laterale del fusto, i suoi tessuti (epidermide, parenchima,fasciconduttori) sono in continuità con i tessuti del fusto stesso. Differenza principale col fusto (o caule) è che la foglia può avere una simmetria dorso-ventrale. Dalla grande variabilità esistenze, è possibile schematizzarle in: - FOGLIE DI GIMNOSPERME - FOGLIE DI MONOCOTILEDONI - FOGLIE DI ANGIOSPERME - FOGLIE DI DICOTILEDONI A questi 3 modelli morfologici corrispondono strutture anatomiche interne profondamente diverse. - DICOTILEDONI La lamina fogliare è più o meno orizzontale e parallela al terreno (orientamento plagiotropo), per cui la faccia superiore della foglia è totalmente investita dal sole, a differenza della faccia inferiore, e di conseguenza provvista di sistemi di controllo e riduzione della perdita di acqua. Questo tipo di foglia è definita DORSO-VENTRALE proprio perché avete una faccia superiore esposta alla luce ed una inferiore non illuminata. La parte compresa tra le due facce viene detta mesofillo.

    La maggior parte della fotosintesi della foglia avviene sulla faccia superiore, la cui zona è anche detta "parenchima a palizzata", ossia cellule cilindriche ricche di cloroplasti e spazi intercellulari. Questa disposizione cellulare a palizzata è soddisfacente per la penetrazione della radiazione solare, poiché incontra meno ostacoli costituiti dalle pareti cellulari. Foglie con un solo strato di palizzata sono dette "specie sciafile" e sono poste in ambienti a bassa intensità luminosa; foglie con due o più strati di palizzata hanno spessore maggiore, sono dette "specie eliofile" e sono sottoposte ad alte radiazioni, per cui inoltre provviste di più accentuati dispositivi di controllo della traspirazione.

    La parte inferiore del mesofillo è costituita da parenchima clorofilliano meno efficiente, poiché presenti meno cloroplasti con poca clorofilla. Questo parenchima infatti è detto anche

    “lacunoso” persottolineare l’abbondanza degli spazi intercellulari che però, essendo collegati con l’esterno tramitele aperture stomatiche, garantiscono rapidi scambi gassosi.

    Nelle foglie dorsoventrali delle dicotiledoni il tipo di nervatura più frequente è il PENNINERVIO: unagrande nervatura principale dalla quale si dipartono lateralmente nervature di primo e secondoordine, costituite tutte da fasci conduttori chiusi accompagnati da parenchima privo di cloroplasti eda tessuto di sostegno.

    - MONOCOTILEDONI

    La lamina fogliare è frequentemente portata a svilupparsi verticalmente o in obliquo (orientamentoortotropo). È definita isolaterale o equifacciale: le facce risulteranno esposte alla luce pressochéallo stesso modo. Le due epidermidi sono cutinizzate e cuticolizzate in modo identico e sonoentrambe provviste di stomi. Il mesofillo che le divide è omogeneo e non è distinto in palizzata elacunoso: i fasci

    conduttori paralleli sono generalmente accompagnati in tutta la lunghezza da fibresclerenchimatiche. La nervatura più frequente è la PARALLELINERVIA.

    GIMNOSPERME

    Le gimnosperme, a differenza delle angiosperme che hanno sottili lamine espanse, sono costituite da stretti e allungati cilindri, per cui definite aghiformi. L'epidermide è costituita da cellule con parete lignificata fornita di pochi stomi infossati. Al di sotto troviamo l'ipoderma meccanico: tessuto di sostegno seguito da parenchima clorofilliano molto compatto, all'interno del quale ci sono i canali resiniferi. L'attività fotosintetica è poco efficiente. Questa pianta cresce molto lentamente. La nervatura più frequente è l'UNINERVIE. Xilema sulla pagina superiore e floema su quella inferiore.

    IL FUSTO

    Una delle prime esigenze che le Cormofite hanno dovuto affrontare per usufruire dell'azione dei raggi solari, è stata quella di SVILUPPARSI IN ALTEZZA.

    Il germoglio, costituito da fusto e foglie, è la porzione aerea della pianta. Si origina durante la formazione dell'embrione, rappresentato dalla plumula, costituita da un epicotile (primo internodo del fusto), da una o più foglioline e da un meristema apicale. L'epicotile si sviluppa in lunghezza e successivamente in spessore, ovviamente in senso opposto a quello della forza di gravità (geotropismo negativo).

    • FUNZIONI
    • forniscono SOSTEGNO alle piante e alle strutture riproduttive
    • permettono il TRASPORTO INTERNO DELLE SOSTANZE come acqua, sali minerali e zuccheri
    • generano NUOVI TESSUTI viventi, crescendo e dando luogo a gemme (baobab)
    • accumula acqua e amido (se di colore verde)
    • fotosintesi

    ANATOMIA

    Zone di crescita del fusto:

    • MERISTEMATICA - Il meristema apicale del germoglio è una struttura molto dinamica costituita da cellule meristematiche, che produce in modo ripetitivo i primordi fogliari (che danno origine

    allefoglie) e i primordi delle gemme laterali (che danno origine ai rami). Il meristema apicale delgermoglio è circondato da foglioline che lo proteggono. Si tratta della parte del germogliosovrastante le cellule del primordio (zone di determinazione), le quali distendendosi assicuranol’allungamento del fusto e si diversificano nei vari tessuti di struttura primaria o secondaria(divisione ineguale). In sezione trasversale sono presenti: nella parte vicina all’apice, il CORDONEPROCAMBIALE (zona circolare costituita da cellule meristematiche primarie), nella parte lontanadall’apice, il POLO ESTERNO del cordone (floema), e ancora più lontano dall’apice, il POLOINTERNO del cordone (xilema).- STRUTTURA PRIMARIA —> La struttura primaria è tipica delle monocotiledoni. Partendodall’esterno verso l’interno, troviamo l’EPIDERMIDE (avvolge e delimita il corpo primario, formatada cutina e riduce la perdita di acqua), la

    CORTECCIA o CILINDRO CORTICALE (parenchimaclorofilliano in superficie, parenchima di riserva all'interno, tessuti meccanici nella zona periferica) e il MIDOLLO o CILINDRO CENTRALE (formato da cellule parenchimatiche). Il confine tra corteccia e midollo non è ben definito. Lo strato più interno della corteccia possono essere la guaina ossalifera (ossalato di calcio) o la guaina amilifera (granuli di amido). Il midollo costituisce quantitativamente la maggior parte del fusto, in esso sono distribuiti i tessuti conduttori.

    STRUTTURA SECONDARIA -> Struttura tipica delle gimnosperme e delle dicotiledoni. L'evento che segna il passaggio da struttura primaria a struttura secondaria è il "differenziamento" delle cellule parenchimatiche dei raggi midollari, formandosi il parenchima interfasciale. L'unione di queste regioni neoformate e i residui di procambio tra xilema e floema è detto cambio cibro-vascolare. L'accrescimento in

    Il diametro è una misura che indica la distanza tra due punti opposti di una circonferenza o di una sfera.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
15 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martinac02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof De Tommasi Nunziatina.