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ALCOOL
L'abuso di bevande alcoliche può portare a conseguenze sia sulla salute dei singoli individui che sul benessere dell'intera collettività ed è pertanto da prevenire e controllare con opportune misure di sanità pubblica.
Quando si parla di alcool, ci si riferisce all'etanolo e all'alcool etilico. Attualmente esistono 3 gruppi di bevande alcoliche: vino (contenuto medio alcolico dell'11%), birre (4,4%) e superalcolici (40%).
Il problema dell'abuso è che si instaura uno stato di tolleranza e quindi una condizione di dipendenza fisica e psichica denominata alcolismo, sindrome da alcool-dipendenza.
L'OMS ha definito l'alcolismo come "ogni forma di bere la quale eccede l'abituale uso dietetico dell'intera comunità interessata".
I soggetti a rischio non sono solo quelli che eccedono i consumi di 1-2 unità alcoliche al giorno, ma anche coloro che concentrano in un'unica
Occasione il consumo di oltre 6 UA, l'atteggiamento è definito "binge drinking" e interessa in particolare gli adolescenti.
L'alcolismo può essere considerato come un fenomeno ad etiologia "multifattoriale", con conseguenti fattori:
- fattori psicologici
- fattori socio-culturali (tipo di lavoro, condizione sociale, tipi di cultura)
- fattori familiari (alcolismo genitori, conflitti in famiglia)
I danni si manifestano soprattutto a livello epatico e nervoso.
Il fegato è l'organo a livello della quale si svolge il metabolismo dell'alcool; le forme attraverso cui si manifesta il danno epatico da alcolismo sono, in ordine crescente di gravità clinica:
- la steatasi epatica (accumulo di lipidi nelle cellule epatiche)
- l'epatite alcolica (il metabolismo dell'alcool produce sostanze tossiche che danneggiano)
- la cirrosi etilica (frutto di un continuo danneggiamento e riparazione del parenchima)
- altri
Danni possono essere a livello gastro-intestinale o al feto, se l'alcool viene assunto durante la gravidanza. Un altro problema di Sanità Pubblica è quello degli incidenti provocati dalla guida in stato di ebbrezza e dei numerosi atti violenti e criminosi.
PREVENZIONE
PRIMARIA: educazione sanitaria e politiche di produzione, commercializzazione e distribuzione delle bevande alcoliche (divieto ai minorenni, divieto di fare pubblicità)
SECONDARIA: rivolta a chi già fa uso di bevande alcoliche e finalizzata ad evitare l'abuso
TERZIARIA: rivolta a chi è già in uno stato di dipendenza psichica e/o fisica ed è finalizzata alla terapia e riabilitazione.
TOSSICODIPENDENZA
Eistono molte definizioni, ma quella più valida è la definizione farmacologica che riferisce il termine "droga" ad ogni sostanza chimica, naturale o artificiale, che abbia un effetto sul sistema nervoso e alteri l'equilibrio psicofisico.
dell'organismo. Esistono diversi livelli di uso e/o abuso per quanto riguarda gli utilizzatori:
- Consumatore di droghe: chi ne usa in modo occasionale o ripetuto, ma con dosi minime
- Farmacodipendente: chi si trova in uno stato di intossicazione con la tendenza di assumere e procurarsi la sostanza ma con mantenimento
- Tossicomane/tossicodipendente: intossicazione con tendenza ad assumere e procurarsela a qualsiasi prezzo e con indebolimento di tutti i legami con la realtà.
EFFETTI:
Tossicità danno somatico e/o psichico
- Tolleranza: gli effetti di una determinata dose di droga diminuiscono e il consumatore è costretto ad aumentare la dose
- Dipendenza fisica: incapacità dell'organismo a funzionare senza una sostanza
- Dipendenza psichica: desiderio della droga e convinzione di non poter andare avanti senza di essa
La sospensione brusca dell'assunzione provoca l'insorgenza di una vera e propria malattia definita "sindrome di astinenza".
di astinenza” che si manifesta con sintomi opposti agli effetti della droga.
TIPI DI DROGA:
- stupefacenti (narcotici come oppio e derivati) inducono sonno profondo
- stimolanti (cocaina, tabacco, caffè, tè)
- tranquillanti e ipnotici inebrianti (alcool)
- allucinogeni e derivati della cannabis
ORGANIZZAZIONE SANITARIA
Un’organizzazione è un’entità sociale, costituita da attività strutturate e coordinate al fine di raggiungere specifici obbiettivi. Il “prodotto” delle organizzazioni sanitarie è rappresentato dalla salute del singolo o della comunità.
Un sistema sanitario è rappresentato dal complesso delle organizzazioni, delle persone, delle risorse che hanno l’intento di promuovere, tutelare, recuperare e mantenere lo stato di salute della popolazione.
Per funzionare, il sistema sanitario assorbe risorse dal sistema economico (lavoro, capitali, beni), input, output, denominati e le trasforma in
prestazioni sanitarie o destinate a migliorare lo stato di salute della popolazione. Le attività di un'organizzazione sanitaria sono: prevenzione primaria, secondaria, diagnosi e cura, riabilitazione. A livello sovranazionale, la massima espressione della volontà degli Stati di fornire la tutela della salute è data dalla costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), autorità direttrice e coordinatrice, nel campo della sanità, delle attività che riguardano la salute della popolazione e che rivestono carattere internazionale. L'organizzazione sanitaria nel nostro paese ha seguito, dall'inizio del secolo scorso, due principali modelli: - Sistema Mutualistico - il Servizio Sanitario Nazionale Il Sistema Mutualistico era caratterizzato da una moltitudine di enti e organizzazioni che operavano sul territorio, le mutue. Le mutue erano delle "assicurazioni sociali" a cui aderivano i cittadini, in genere in- livello nazionale
- livello regionale
- livello locale
Il livello nazionale si occupa della definizione delle politiche sanitarie e della gestione delle risorse finanziarie. Il livello regionale è responsabile dell'organizzazione e della gestione dei servizi sanitari a livello regionale. Il livello locale si occupa dell'erogazione dei servizi sanitari direttamente ai cittadini.
Il SSN si basa su principi fondamentali come l'universalità, l'equità, la solidarietà e la partecipazione. Tutti i cittadini hanno il diritto di accedere alle cure sanitarie senza discriminazioni, indipendentemente dalla loro condizione lavorativa o socio-economica.
Il SSN si occupa non solo della diagnosi e della cura delle malattie, ma anche della prevenzione e della riabilitazione. L'obiettivo è garantire una copertura sanitaria completa per tutta la popolazione, su tutto il territorio nazionale.
La legge 833 del 1978 ha istituito il SSN, che si basa sulla rete di servizi per la prevenzione, la diagnosi e la riabilitazione delle malattie. Questo sistema ha contribuito a superare i limiti del vecchio sistema sanitario, come l'attenzione esclusiva alla cura senza considerare la prevenzione, la disomogeneità nella fornitura dei servizi sanitari e il mancato controllo della spesa.
con funzioni di proposta, studio e consultazione (Istituto sup di sanità) livello regionale, composto dalle Regioni di Trento e Bolzano, per l'organizzazione dei servizi sanitari livello locale, composto dai Comuni, che gestiscono direttamente i servizi sanitari tramite le Unità Sanitarie Locali (USL) USL (Unità Sanitarie Locali) Le USL sono l'insieme delle strutture sanitarie ed amministrative che, in un territorio, garantiscono i servizi sanitari necessari per il cittadino. A capo delle USL c'era un capo politico, quindi le cose non funzionavano perfettamente (debiti ecc) FATTORI DI CRISI: - aumento aspettativa di vita (si viveva di più) - sfiducia nella classe politica e nel governo delle USL - nuove tecnologie - aumento costi di gestione Decreto De Lorenzo 502/91 e 517 Con il decreto si andò incontro all'"aziendalizzazione", ovvero alla trasformazione delle USL in Aziende Sanitarie Locali (ASL) (ora ASP) e degli ospedali diIl maggior rilievo delle Aziende Ospedaliere (AO) è dato dalle strutture a tutela della salute con finalità pubbliche, dotate di personalità giuridica e di autonomia amministrativa ed economica, che vengono gestite con criteri aziendali.
OFFERTA DEI SERVIZI:
- Assistenza primaria: attività di prevenzione e trattamento di patologie comuni non complicate (medico di base)
- Assistenza secondaria: assistenza specialistica (approfondimenti diagnostici-terapeutici)
- Assistenza terziaria: assistenza di alta specializzazione e ad elevato impegno tecnologico (ospedale)
STRUTTURE DELL'AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE:
- Presidi ospedalieri: emergenza, acuzie, accertamenti di I e II livello
- Distretti: assistenza continuativa di I livello
- Aziende ospedaliere
- Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) (oltre all'assistenza si fa anche ricerca)
- Strutture private accreditate
PRESIDI OSPEDALIERI: ospedale non costituito in azienda ospedaliera,
in quanto privo dei requisiti di legge. Pertanto gode di un'autonomia molto minore, esso comunque ha autonomia a livello direttivo (presenza di un medico responsabile delle funzioni igienico-organizzative e un dirigente amministrativo responsabile della gestione amministrativa) e autonomia funzionale con contabilità separata, seppure interna al bilancio dell'azienda sanitaria locale (ASL) di riferimento. Il direttore sanitario del presidio ospedaliero dipende dal direttore generale dell'ASL. AZIENDE OSPEDALIERE: hanno personalità giuridica pubblica, ma sono dotate di autonomia imprenditoriale: sono dirette da un Direttore Generale, nominato dalla Regione, che è coadiuvato da un Collegio di direzione e che nomina un Direttore Sanitario e un Direttore Amministrativo. Possono costituirsi in aziende ospedaliere i presidi ospedalieri in possesso dei seguenti requisiti: - Organizzazione dipartimentale - Presenza di almeno 3 unità operative di altaspecialità - Dipartimento di emergenza di II livello - Ruolo di ospedale di riferimento - Disponibilità di un proprio patrimonio immobiliare adeguato - In ogni caso, non si può procedere alla costituzione o alla conferma in azienda ospedaliera, qualora questa costituisca il solo presidio ospedaliero pubblico presenza nell'azienda USLAZIENDA SANITARIA: struttura di ricovero pubblica, che eroga i servizi del SSN, svolge la funzione di ospedale, ed è adibita anche a prestazioni specialistiche ove ne ricorrano requisiti e presupposti. Si parla di un presidio ospedaliero se dipendente da un'ASL. L'eterogeneità delle strutture e funzioni riguarda la coesistenza nell'organizzazione di un ciclo assistenziale diretto e di un ciclo amministrativo di governo delle risorse impiegate nell'assistenza.