Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 28
Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 1 Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 28.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Organizzazione internazionale - Appunti Pag. 26
1 su 28
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Assemblea generale

14/11/18 (lezione precedente mancante!!!)

consiglio di sicurezza

Art. 27 Votazione: par 2 delibere procedurali; al par 3 su ogni altra questione voto affermativo, favorevole, 9 membri di cui i 5 permanenti.

3 problematiche diritto di veto:

  1. Voto favorevole, sia nel par 2 che le par 3, consente il voto negativo di uno dei membri permanenti comporta la paralisi della votazione.
  2. L'effetto dell'assenza e dell'astensione e doppio veto. L'astensione di un voto del membro permanente comporta la validità della decisione e quindi la modifica dell'art. 27. Tale prassi può essere considerata un tipo particolare di consuetudine.
  3. In caso di assenza del membro permanente non siamo nel caso di una regola modificativa, ma bisognerà prendere il caso specifico e capire quale sia l'intento dello stato. Il doppio veto, due voti negativi che si susseguono, non c'è un regolamento che differenzi le questioni.

procedurali e le questioni di merito, e quindi sono i membri permanenti che lo stabiliscono, formando appunto il doppio veto, se si ritiene una questione procedurale si può apporre veto decidendo che sia una questione di merito, questo è stato considerato uno strapotere dei membri permanenti, questo comportando che nei nove voti favorevoli ci siano i 5 voti dei membri permanenti.

Il cds invece di continuare a decidere su casi specifici di contrasti fra stati ha cominciato a svolgere nella prassi una funzione legislativa più ampia, più generale, non previsto nella carta (art. 24 par 2 che menziona i capitoli VI VII VIII XII).

ART. 33: soluzione pacifica delle controversie; riferita agli stati membri parte di una controversia. Qui il cds non ha poteri vincolanti perché si tratta di inviti.

Art. 34: il potere (l'unico presente nel cap 6) del cds è quello di fare indagini, fare attività di inchiesta quando ritiene che la controversia possa

essere una minaccia allapace o alla sicurezza. Queste sono state considerate embrione delle successivemissioni di pace.

Al cds si può rivolgere l'ag (art. 11 par 3), il segretario generale (art. 99), gli stati membri e non membri (art. 35)

Art. 35: al par 1 ci si rivolge agli stati membri, con riferimento all'art. 34. Par 2 ai non membri con la condizione che sia esso parte della controversia e accetti preventivamente gli obblighi di regolamento pacifico previsti dallo statuto.

Art. 36: cosa può fare (non può entrare nel merito)

Art. 37: raccomandazioni. Può entrare nel merito.

Art. 38: raccomandazioni. Pur non essendoci obblighi la dottrina l'ha interpretato come vincolante essendoci il consenso delle parti.

Se la controversia continua a minare la pace e la sicurezza anche dopo l'invito all'adozione di mezzi pacifici il cds si rifà al cap. VII.

CAP VII il cds può adottare atti sia non vincolanti che vincolanti.

Art. 39-40-41-42-48-49,

ma 43,44,45,46,47 non hanno trovato attuazione. Art. 51legittima difesa.Misure coercitive non implicanti l'uso della forza armata (art. 41, misure sanzionatorie)e implicanti l'uso della forza armata (art.42).Art. 40 misure provvisorie (es. cessate il fuoco, tregua, disarmo, obblighi umanitari):svolgono funzione di congelamento della situazione. Nel caso di mancatoottemperamento delle misure provvisorie procederà verso gli artt. 41 e/o 42.RIS. 1696/2006 il cds richiamò l'art. 40 per invitare lo stato dell'iran alla sospensionedell'arricchimento dell'uranio.15/11/18ProceduraArt. 28: a differenza dell'AG con le sessioni ordinarie e speciali, il cds è organizzato inmodo da poter funzionare in permanenza. Le riunioni sono periodiche (altra differenzacon l'AG). Può riunirsi anche al di fuori della sede.Art. 29: organi sussidiariArt. 30: regolamento stabilito da se stessoart. 31: ogni membro non membro del cds

Può partecipare alla discussione se il cds ritiene che gli interessi di tale membro siano particolarmente coinvolti. Senza diritto di voto.

Art. 32: lo stato è invitato dal cds a partecipare, a differenza del 31 cui la decisione è presa in toto dal cds.

Distinzioni cap vi e vii: quattro distinzioni fondamentali.

  1. Tipologia di situazione: nel cap vi è una crisi solo potenziale, controversia che potrebbe insorgere, mentre nel cap vii la minaccia è reale.
  2. Protagonisti: nel cap vi gli stati, la funzione del cds è sussidiaria e conciliativa.
  3. Strumenti normativi: nel cap vi gli atti adottati sono tipicamente non vincolanti, nel cap vii raccomandazioni o decisioni vincolanti.
  4. Domestic jurisdiction: es. art. 2 par 7, nel cap vi lo stato potrebbe sollevare tale articolo, mentre nel cap vii lo stato non può rilevare l'art. 2 par 7, trattandosi di misure coercitive, sanzionatorie.

Nel cap vi si fa spesso riferimento a situazioni e controversie.

Una netta distinzione non c'è ma si può ritenere che la controversia ha un ambito più limitato, quindi una pretesa di uno stato nei confronti di uno o più stati. La situazione è un qualcosa di molto più ampio, che ad avviso del cds rilevante da determinare il suo intervento. In sostanza nel cap vi è il cds che stabilisce la gravità della situazione o controversia e la sua discrezionalità è ampia e solo sua. Art.39: minaccia che si è concretizzata. Raccomandazioni o decide quali misure debbano essere prese con riferimento alle misure coercitive-sanzionatorie secondo artt. 41-42. Presupposti: minaccia concreta alla pace, sicurezza ecc. atto di aggressione: non ha definizione. C'è stato una dichiarazione di aggressione ma non è vincolante. E il cds può qualificare come aggressione un atto che non sia elencato. Di solito si intende per atto di aggressione, l'aggressione armata. Siè provato ad inserire nel contesto anche l'aggressione economica, decisione che non è stata accettata dagli stati. Tutto si rifà alla nozione di minaccia, molto più neutrale. Quali misure: art 40 (potere meramente raccomandatorio; le misure nella prassi non sono dimostrate né provvisorie né imparziali)-41-42 Art. 41 (sanzionatorie): non implicanti l'uso della forza armata; interruzione totale o parziale delle relazioni economiche e altre comunicative e diplomatiche. La più grave è il totale embargo dello stato (in generale blocco degli scambi commerciali deciso da uno o più paesi nei confronti di un paese terzo, solitamente per motivi politici o economici. Fanno parte di tali misure anche le smart sanctions, ossia intelligenti e ben indirizzate, come il congelamento dei capitali e delle persone giuridiche e fisiche (Fenomeno delle black list, persone sospettate di collegamento col terrorismo, solo se allo stato in questione viene data).

La possibilità di aprire un contradditorio).art. 42 (implicanti l'uso della forza armata): elenco esemplificativo e non esaustivo. Ilcds PUO' intraprendere (azionarsi) ogni azione necessaria a ristabilire pace e sicurezzaecc. forze navali, aeree o marittimi. Si finisce per equiparare le forze di pace alle forzedi guerra, rilevando le sole forze militari (anche quest'articolo non adeguato peridentificare le missioni di pace).art. 43: le forze armate sono messe a disposizione dagli stati secondo accordi specialeche determinano numero e grado di forza armate. Gli accordi speciali non sono maistati chiusi, scopo era creare un braccio armato del cds, quindi mai statoconcretizzato. E quindi nella prassi è il segretario generale che conclude atti ad hoccon lo stato interessato per l'invio di contingenti.art. 48: le decisioni del cds si rivolgono agli stati perché le devono eseguire. Es.comma 2 attraverso la NATO o UE.Art. 50: lo stato richiede una

situazione di eccezionalità. limiti ai poteri del cds: sono gli stati che hanno tale competenza, e di solito non avviene; c'è sempre stata una totale acquiescenza a ciò che decide il cds.

21/11/18 Missioni delle nazioni unite, c.d. caschi blu, operazioni chiuse tra stati membri che mettono a disposizione i contingenti.

Missioni di pace: non c'è definizione normativa. Ci sono stati tentativi di elaborazione di una definizione come l'AG nel 1965 creò un comitato speciale (organo sussidiario creato appunto dall'AG) sulle operazioni di pace che aveva come mandato quello di redigere un progetto di linee guida sulle operazioni di pace dell'onu sotto l'autorità del CDS. Fu redatto nel 1974 ma mai adottato dall'AG. Inoltre fu redatto "un'agenda per la pace" dal segretario generale nel 1992 che elaborò questo rapporto dove distingue le operazioni di pace in diplomazia preventiva - fare la

pace – prenderela pace. Ciò non era sufficiente e nel ’95 fu introdotto un supplemento con il peace enforcement e il post conflict peace building. Brahimi report: altro tentativo per una definizione, presidente del pannel delle nazioni unite, nel 21 agosto del 2000 conclude che le operazioni di pace dell’onu danno vita a tre attività principali: prevenzione del conflitto e peace making, peace keeping e peace building. Ultimo documento nel 2010 adottato dall’onu da una visione collettiva alle operazioni di pace (new partnership agenda): le missioni di pace sono una partnership unica che mettono insieme il cds, il supporto degli stati ospiti su cui si dispiega la forza, l’acquisita esperienza del segretariato nel gestire le operazioni in questo campo. Gli stati possono indipendentemente mettere in atto operazioni implicanti l’uso della forza armata, mentre le missioni di pace sono dell’onu cui membri mettono soldi ed eserciti. La

La qualificazione delle missioni di pace è di organi sussidiari (sottostanti all'organo di creazioni, differenza con gli istituti specializzati). L'assenza di una definizione giuridica comporta il fatto del suo sviluppo nella prassi. Secondo alcuni sono state una risposta pratica al fallimento del sistema di sicurezza collettiva del cap. 7 dagli artt. 43-47 non hanno trovato applicazione.

Modelli di prima operazione di pace: la prima (come forma embrionale) UNTSO (United Nations Truce Supervision Organization) nel conflitto israeliano-palestinese ponendosi come terza parte per supervisionare il rispetto del cessate il fuoco. Perlopiù osservatori militari disarmati. La prima vera è l'UNEF (Forza delle Nazioni Unite d'emergenza) che segna la nascita della prima vera e propria missione di pace e l'organo centrale è l'AG. Il presidente egiziano Nasser nel '56 nazionalizza il canale di Suez e Israele in risposta attacca l'Egitto.

successivamente le truppe fra
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
28 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Oscarb97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto delle organizzazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Russo Teresa.